Quando ero ragazzina il coltellino svizzero Viktorinox era un accessorio che “veniva” sempre con noi, sia in viaggio (prima che venissero vietati sugli aerei) che nei boschi ed in montagna… e ci tornava sempre utile: per tagliare il pane mentre si preparavano i panini per il picnic, per raccogliere e pulire i funghi, e durante l’adolescenza anche per stappare una birra o due. Poi a un certo punto il coltellino è sparito… non si sa bene né dove né quando. Ce ne siamo accorti solo quando Stefano ha visto una pubblicità e ci ha chiesto se ne avevamo uno.
Una bella scoperta
Un giorno per caso mi è capitato di leggere che al Victorinox Visitor Center di Brunnen, su prenotazione (e ovviamente a pagamento) è possibile assemblare il proprio coltellino e far incidere su di esso il proprio nome, e così ho deciso di andarci con mio figlio. Quando gli ho proposto l’attività, ha subito sorriso felice (anzi felicissimo), mi ha ringraziato mille volte e sono riuscita a strappargli anche un bacio ed un abbraccio, che in questi giorni sono diventati “merce rara”! Il piccolo sta crescendo. E così siamo andati a Brunnen, in treno.
Brunnen: il Victorinox Visitor Center
Il Victorinox Visitor Center si trova a pochi passi dal lago, dove arrivano i battelli. L’abbiamo trovato subito, ma siamo stati un po’ confusi dalle due porte d’ingresso. Siamo entrati in quella a destra, che porta alla parte chiamata Swiss Knife Valley Visitor Center, in pratica una vetrina turistica della regione.
Salendo le scale di arriva ad un piccolo teatro dove viene proiettato un filmato di 7 minuti (in tedesco o in inglese) sulle bellezze naturali della regione. Al piano successivo c’è un locale showcase dove vengono messi in mostra prodotti regionali. Segnalo il dispenser di cioccolato, che è stato messo a dura prova dalla nostra visita. Fra le varie curiosità, gli occhiali 3D che permettono di “catapultarsi” nel mondo delle montagne.
Stefano ha guardato estasiato il filmato 2 volte, mentre a me ha dato un po’ un senso di vertigine mista a nausea.
Il museo del Victorinox Visitor Center
La porta a sinistra era quella che avremmo dovuto imboccare all’inizio: conduce al negozio Victorinox vero e proprio e al museo, che si trova nel piano interrato, in un unico locale. La mia prima impressione è stata: ma sarà mica un museo, questo! È così piccolo! Non so bene come spiegarvelo, ma a casa mia, cucina e salotto messi assieme sono più grandi; e non pensiate che abito in una mega-villa stile Saint Tropez o alla Reggia di Caserta. Casa mia è di misura standard, anzi forse anche un po’ sul piccolo-andante. Detto questo posso dirvi che nel mini-museo siamo rimasti quasi due ore, tanto è bello e ricco di spunti.
Cosa vedere
Adesso ve lo spiego. Sul muro di sinistra ci sono dei vani ben decorati e contenenti alcuni preziosi ed antichi coltelli, non solo svizzeri. Al centro ci sono un paio di coni di vetro con coltellini Victorinox di vario tipo: segnalo quello enorme e poco pratico con più di 140 funzioni, oppure quello minuscolo tutto d’oro e tempestato di diamanti.
Sul muro davanti c’è un plastico con delle montagne, dei cartelli con delle date ed un televisore mobile. Scegliete la lingua (c’è anche l’italiano!) e l’anno, il televisore si sposterà ed un breve video vi spiegherà qualche dettaglio delle storia della ditta Victorinox e qualche aneddoto sull’uso a volte spettacolare dei coltellini svizzeri. Sentirete parlare di Mac Gyver (se siete genitori un po’ vintage ve lo ricorderete sicuramente) e degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale.
Sulla parete dietro c’è un marchingegno tipo “apparecchio fotografico della stazione” con un sedile doppio e tendina. Dal menu si sceglie la lingua ed uno dei sei episodi, ed un video vi illustrerà un episodio critico dove delle persone hanno potuto salvarsi grazie al coltellino svizzero. Quel giorno non funzionava molto bene, e quindi abbiamo potuto vedere solo 3 episodi, compreso quello dell’autista caduto nel fiume con la sua auto.
L’ultima parete, quella di destra, l’ho lasciata per ultima – perché è lì che si trovano i due tavoli dove vi insegnano ad assemblare il coltellino. Anche qui, se serve, c’è una persona che parla italiano.
Assemblare il proprio coltellino Viktorinox: tutte le informazioni
Innanzitutto prenotate in anticipo, telefonicamente: vi diranno la disponibilità e l’orario. Non c’è un’età minima per essere ammessi all’assemblaggio del vostro coltellino Victorinox, ma per utilizzare i macchinari sarebbe meglio che i vostri figli raggiungano almeno 1.30 di altezza, altrimenti si fatica un po’ a raggiungere i pedali. Serve anche una discreta manualità, quindi penso che 6 anni siano il requisito minimo implicito. Il mio è piccolino e l’addetta al montaggio era un po’ preoccupata, ma se l’è cavata benissimo.
Le spiegazioni sono facili e si è guidati passo per passo, iniziando dal supporto interno, aggiungendo viti e vitine, via via fino alle varie lame, pressandole di volta in volta. Sembra difficile ma non lo è affatto, ed infatti in 20 minuti il coltellino sarà pronto e vostro figlio soddisfatto.
Manca solo un ultimo dettaglio, e Stefano vi dirà che è stata la parte più complicata: scegliere una delle 7 scritture e decidere cosa fare incidere sul coltellino. A lui sono serviti 10 minuti buoni per questa decisione tanto importante e complicata, poi alla fine ha optato per… il suo nome e la data corrente!
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