Jungfrau – Top of Europe (con bambini)

jungfraujoch scrat

Oggi vi porto sul tetto d’Europa – sulla Jungfrau: una destinazione perfetta per tutti e che non conosce stagioni. Visitabile durante tutte l’anno è uno di quei luoghi iconici da visitare almeno una volta nella Svizzera – come il Cervino a Zermatt. E come questo, decisamente poco economico. Con i treni della Jungfrau (Jungfraubahn), vintage e dai sedili di legno, arriverete a 3545 metri sopra il livello del mare – allo Jungfraujoch. In Europa, non esiste stazione ferroviaria più alta. Dove si trova? A cavallo fra l’Oberland Bernese e il Canton Vallese.

Ma perchè andare proprio sulla Jungfrau? Chiedetelo all’oltre 1 milione di visitatori ogni anno e poi scegliete la risposta che vi garba maggiormente: nevi perenni che vi permettono di sciare o slittare sul ghiacciaio anche in estate, camminate fino alla Monchshutte, panorami meravigliosi su vette alte 4000 metri, un palazzo di ghiaccio davvero suggestivo e tanto altro.

Il viaggio in treno sulla Jungfrau

jungfraubahn, stazione treno jungfrau eismeer (panorama)
Vista dalla stazione intermedia Eismeer

Il nostro viaggio in treno per raggiungere la cima della Jungfrau (Jungfraujoch) è iniziato il giorno prima, nel senso che abbiamo verificato le condizioni meteo e poi – visto il bel tempo – prenotato i biglietti ed i posti a sedere (importantissimo in estate in luglio e agosto e durante le vacanze invernali). Inutile dirvi di verificare bene che tempo farà: 200 e più franchi per godere di una nebbia fitta una volta in vetta è decisamente un’esperienza “perdibile” – e chi vi scrive questo errore l’ha fatto in passato.

Il tetto d’Europa è raggiungibile unicamente in treno dalla fermata Kleine Scheidegg, dove si incontrano i treni che provengono da Interlaken Est, da Lauterbrunnen o da Grindelwald. Ma il viaggio come è? Decisamente non panoramico: quasi 10 km in galleria, con una breve sosta alla fermata Eismeer a 3160 metri sopra il livello del mare ed il treno di ferma per 5 minuti. Questa stazione è stata costruita all’interno del ghiacciaio: mettetevi il giaccone e scendete. Pochi minuti bastano per scattare qualche fotografia dalle finestre appositamente costruite per godere della splendida vista sul ghiacciaio di Grindelwald-Fisher.

Consiglio risparmio per il treno della Jungfraubahn

treno della jungfraubahn
Un vagone della treno della Jungfraubahn

Visti i costi decisamente elevati del treno della Jungfrau, in estate vi conviene alzarvi presto e usufruire dell’early morning ticket. Partendo con i primissimi treni, si risparmia fino al 50% sul biglietto. I bambini con la Junior Rail Card o Carta Famiglia, viaggiano gratis – quindi se non l’avete, fatela. A volte troverete dei buoni sconto quando fate acquisti (Coop, Ochsner Sport) – ovviamente io non li avevo ma mi è venuta in soccorso Giovanna dello Stile di Gio, che crea splendide creature a mano (guardatelo il suo sito, troverete molte idee regalo)

Cosa fare sulla Jungfraujoch, il tetto d’Europa

jungfrau dallo sphinx, il tetto d'europa
Eccolo, il tetto d’Europa

Partiamo presto da Wengen (dove abbiamo pernottato) e in poco meno di 1 ora e 20 minuti arriviamo alla stazione più alta d’Europa… la Jungfraujoch. Qui ci sono diversi cartelli che indicano come raggiungere le varie attrazioni, ed un percorso consigliato circolare che vi permette di visitarle tutte. Scegliamo quello, così da non dovere discutere cosa fare prima o cosa dopo (qualcuno ha già fame e vorrebbe fare una seconda colazione).

Un po’ dappertutto ci sono negozi che vendono ogni tipo di souvenir – non tutti prodotti in Svizzera (!!!), gli immancabili coltellini svizzeri (come il Viktorinox che abbiamo assemblato a Brunnen, abiti caldi per chi ne è sprovvisto, gioielli, magneti per il frigorifero, figure intagliate nel legno, orologi a cucù, cioccolato. Non mancano ovviamente gli orologi costosi. Questo shopping ad alta quota è la parte che ci è piaciuta di meno: sembrava di stare in un grosso souk al coperto.

The Sphinx

Jungfraujoch, Sphinx
Jungfraujoch, Sphinx

La sfinge è una roccia che si erge in alto, sopra la neve, a 3571 metri sopra il livello del mare – proprio sul tetto d’Europa. Una grossa cupola la sovrasta – si tratta di un osservatorio astronomico – e vi sono anche diversi laboratori scientifici, non aperti al pubblico. Ma allora cosa siamo saliti a fare? Non certo per l’ebrezza di risalire in ascensore 108 metri in 25 secondi. Siamo saliti per la piattaforma panoramica, così da avere una vista a 360 gradi su tutto l’arco alpino.

Da qui abbiamo goduto di una vista incredibile sul ghiacciaio dell’Aletsch, Patrimonio mondiale dall’UNESCO come la Jungfrau. Abbiamo visto alcune persone sciare (invidia pura!) e tanti altri si sono incamminati verso la Monchshutte, la capanna alpina sul Monch. Noi non ci siamo andati, ma pare che il sentiero sia adatto a tutti. Allo Snow Fun Park dovrebbe esserci una tirolese, per adulti e per bambini.

Alpine Sensation

L'entrata all'Alpine Sensation, Jungfrau
L’entrata all’Alpine Sensation

Tornati dalla Sfinge ci troviamo in un corridoio di 250 metri, chiamato Alpine Sensation. ma come può un corridoio essere qualcosa di sensazionale? Bene, all’inizio ci troviamo davanti ad un ambiente un po’ kitsch ma d’effetto: una gigantesca palla di neve, edelweiss illuminati come stelle. Salendo sulla scala mobile viene ripercorsa la storia della Jungfraubahn – 16 anni di fatiche, sacrifici ed anche morti. Scopriamo che dietro a questa opera di ingegneria c’era l’idea (ed anche il denaro) dell’industriale svizzero Adolf Guyer-Zeller. Il 1 agosto 1912 fu inaugurata la ferrovia.

Pe quanto riguarda i lavoratori, scopriamo in quali condizioni estreme operavano (sia per la rigidità del clima che per l’altitudine) ed i pericoli posti dall’esplosione di candelotti di dinamite. E’ stato il bambino ad accorgersene, leggendo i nomi degli operai (quasi tutti italiani) e l’età – spesso 18 o 19 anni. Ne è rimasto molto colpito, continuando a dire: non è giusto morire così giovani, era solo un ragazzo. I nomi erano tanti, ma uno mi ha chiesto di fotografarlo: Virginio Furlotti 1890-1908-

Jungfrau Ice Palace – il palazzo di ghiaccio

palazzo di ghiaccio jungfraujoch
All’interno del palazzo di ghiaccio

Dopo Alpine Sensation ci ritroviamo davanti ad un tunnel azzurro, di ghiaccio così liscio che a qualcuno viene in mente che non è vero… deve toccarlo per convincersi che non è plastica e ci troviamo veramente nel palazzo di ghiaccio delle Jungfraujoch. La stessa scena dell’anno precedente all’interno del Palazzo di Ghiaccio del Piccolo Cervino – certe cose non cambiano mai.

Oltre ai tunnel di ghiaccio, ritroviamo le solite ma sempre affascinanti statue di ghiaccio. Rappresentano principalmente animali: aquile, pinguini, lupi . Improvvisamente il bambino grida: guardate! E poi scoppia a ridere. C’è Scrat intrappolato fra i ghiacci. Troviamo anche una bella statua di Charlie Chaplin, il noto attore londinese che visse nei pressi di Montreux (dove c’è l’interessante museo Chaplin’s World). Solo per gli adulti: notate i barili di whisky della Rugen Distillery di Interlaken… e recatevi al ristorante Crystal ad assaggiarlo.


Tre giochi GRATIS per i vostri bambini (anche piccoli).



Lindt Swiss Chocolate Heaven

Lindt Swiss Chocolate Heaven
Lindt Swiss Chocolate Heaven

Il luogo meno riuscito, a mio parere, è la sezione Lindt Swiss Chocolate Heaven. Non è un museo e non si apprende molto riguardo al cioccolato – inoltre non c’è una sezione degustazione. Ovviamente però potete acquistarlo (ci mancherebbe!). Ma allora cosa si vede nei locali di questo luogo? Tanto cioccolato finto (però sembrava vero, e qualcuno ha provato a metterci la manina), qualche maestro cioccolataio ancora più finto… e una storia che vorrebbe essere raccontata ma però proprio non la si intuisce. Se siete ghiotti di cioccolato meglio recarsi al Museo della Lindt Home of Chocolate a Kilchberg, a circa 20 minuti dal centro di Zurigo.

La storia, dicevo… quella l’ho capito dopo, leggendola sul sito della Jungfrau Top of Europe. Rappresenta il momento in cui Rodolphe Lindt, il fondatore di questo marchio di cioccolato, riuscì a creare un cioccolato divino. Ovviamente accadde per sbaglio: Rodolphe lasciò la sua fabbrica il venerdì sera e si dimenticò di spegnere la macchina per mescolare. Al suo ritorno, il lunedì, scoprì che la sua miscela di cacao e zucchero era diventata una crema fondente delicatissima.

Gastronomia a oltre 3000 metri

Crystal restaurant
Ristorante Crystal, Jungfraujoch

Vi hanno già detto che l’alta montagna fa venire un certo languorino? Bene, vi confermo che è vero – anche quando non si cammina. Sulla Jungfrau ci sono diversi ristoranti self-service, ma se vi va di farvi servire il ristorante Crystal fa al caso vostro. Apre alle 11.00 e sarebbe meglio fare una riservazione – ma nel nostro caso è stata superflua… l’alta montagna ha messo a papà una gran fame e appena hanno aperto le porte siamo entrati.

Oltre ai classici “cibi locali di montagna” ci sono anche piatti un po’ più ricercati, e noi siamo finiti alle 11.25 a mangiare gamberoni, medaglioni fi rana pescatrice con salsa allo zafferano e riso basmati. Segnalo anche un costosissimo (e tristissimo) menu bambini: scaloppina impanata con patatine fritte e verdure a CHF 28. L’avrete capito da soli: il ristorante non è propriamente economico.

La miglior vista sulla Jungfrau

Panoramaweg Maennlichen
Lungo il Panoramaweg

Il luogo migliore per ammirare la Jungfrau e le due montagne vicine (Eiger e Monch) non è salendo in treno con la Jungfraubahn sulla Jungfraujoch, ma in cima ad un monte sopra Wengen (il Maennlichen). Da Wengen lo si raggiunge comodamente in funivia e – una volta in vetta – troverete uno dei parco giochi più belli della Svizzera. Il top dei top? Una grande mucca a due piani la cui lingua è un divertentissimo scivolo.

Dal parco giochi sul Maennlichen parte un sentiero chiamato Panoramaweg: è ampio e tutto in discesa – perfetto con i bambini (però non accessibile con passeggini). Si cammina fra pascoli e mucche per circa 90 minuti fino a raggiungere la stazione di Kleine Scheidegg, e per quasi tutto il tragitto davanti a voi di staglia l’imponente vetta della Jungfrau e la difficilissima parete nord dell’Eiger.

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