Una domenica al Papiliorama di Kerzers

Siamo a Neuchâtel, è domenica e pioviggina. Oltre a dormire un po’ di più, come riempiamo la giornata? Decidiamo di prendere il treno e recarci a Kerzers. Visiteremo il Papiliorama, il famoso “Parco delle Farfalle”. Arrivare è facilissimo, con i mezzi pubblici. In soli 36 minuti siamo a destinazione. Prendiamo il treno IR66 in direzione Berna, scendiamo a Kerzers, e saliamo sul treno in direzione Lyss per il Papiliorama, che parte dal binario 3. Non sedetevi, non c’è tempo: il viaggio dura appena 2 minuti! Scesi dal treno, siete arrivati! L’ingresso del Papiliorama è a 80 metri.

Il Papiliorama di Kerzers: un viaggio nella natura per tutta la famiglia

benvenuti al papiliorama
Benvenuti!

Sorpresa! Il Papiliorama di Kerzers non è solo un giardino delle farfalle, come avevamo pensato. C’è il Papiliorama vero e proprio – con le sue farfalle, il Nocturama, il Jungle Trek e il giardino esterno. La visita è quindi un viaggio attraverso diversi ecosistemi tropicali, popolati non solo da farfalle, ma anche da piccoli animali e piante esotiche. Stimola la curiosità e sorprende.

Le tre aree principali del Papiliorama

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Un fiore tropicale

Il Papiliorama si sviluppa in tre ambienti unici, ciascuno con caratteristiche (e sorprese!) diverse. Questi ambienti sono ospitati sotto tre cupole tropicali. Tropicali, quindi aspettatevi che sia caldo, anzi caldissimo. Non secco, umido! Immaginatevi di entrare in un hammam: ecco, la sensazione è quella. Solo che la permanenza non è di una decina di minuti, e quindi si suda… tantissimo e per tanto tempo. E’ piacevole? Non troppo. Però i padiglioni valgono “il caldo”. Ve li presento nell’ordine in cui li abbiamo visitati.

1. Jungle Trek, la foresta tropicale

La nostra visita è iniziata da questo padiglione, il più distante dall’ingresso. L’ambiente di Jungle Trek è quello della foresta pluviale tropicale, ed è ben realizzato. Il fatto che fuori piovesse, ha reso tutto più autentico: si sentiva il rumore delle gocce sui vetri e in qualche angolo pioveva anche un po’ dentro. Questione animali: ci sono farfalle, uccelli esotici, iguane, camaleonti, pesci. Non aspettatevi di vederli tutti: vivono in libertà e quindi decidono loro se farsi vedere. Serve fortuna.

Noi abbiamo visto simpatici uccelli color rosa e splendidi tucani. La parte che ci è piaciuta maggiormente è stata quella del “sentiero sospeso fra gli alberi“. Si sale su una scala a chiocciola, e si passeggia lungo una passerella vicino alla chiome degli alberi, poi si scende dall’altro lato. E’ da lì che abbiamo visto i tucani. Anche chi soffre di vertigini non dovrebbe avere problemi: tutto è molto “protetto”, visto che la maggior parte dei visitatori sono famiglie e non si possono correre rischi. E la passerella del sentiero non dondola.

2. Nocturama: il mondo che vive al buio

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Nocturama

Secondo padiglione: il Nocturama. Cala il buio ma la foresta non si ferma. Come rendere questa impressione? Usando un tetto traslucido, dalla cui cupola filtra una luce bluastra, in modo da ricreare un’atmosfera da notte con luna piena. Ho letto che giorno e notte qui sono invertiti. Di notte, quando i visitatori sono andati via, vengono accesi dei proiettori che imitano la luce del giorno, così da “rendere “bilanciato” il ciclo delle giornate per questi animali.

Un abitante del Nocturama

Nel Nocturama molti animali che di giorno dormono diventano improvvisamente attivi. Il percorso è obbligato, illuminato da una luce fioca. Anche qui fa caldo, caldissimo. Vediamo al centro una grande vasca con diversi pesci e piccole razze. Pochi animali, a dire il vero. Ce ne aspettavamo di più. Nei vari recinti attorno alla vasca, ecco due istrici, seguiti da una scimmietta e diversi topi. Già, di varia grandezza e provenienza. Fra gli animali (pochi) che abbiamo visto nel Nocturama, i topi sono i più attivi e vivaci. Sopra le nostre teste invece svolazzano degli innocui pipistrelli.

3. Papiliorama, la serra delle farfalle

Farfalle colorate

Varcare la soglia della serra delle farfalle, il vero Papiliorama, è come entrare in un sogno a colori, fra centinaia di farfalle che volteggiano libere. A tratti si sentono bambini urlare in coro, e le urla provengono dallo stesso luogo. Riuscite a immaginare il motivo? Le farfalle blu! Farete fatica a fotografarle, perché così tanto rumore le fanno fuggire. Le farfalle “in posa” le trovate sui piedistalli, dove sono state posate delle arance. E nelle vicinanze sentirete mamme che ripetono in continuazione “Tesoro, non toccare le ali – se no non volano più”.

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Una farfalla blu

Quello che ci è piaciuto moltissimo del Papiliorama è stata la vegetazione, splendida. Le farfalle, anche… ovviamente, ma ci ha colpito tantissimo anche un minuscolo ma simpaticissimo colibrì. Non interessava a nessuno, ed è stato lì fermo a mettersi in mostra per noi. Segnalo anche, prima dell’uscita, la nursery delle farfalle. Una teca con le larve di farfalla, in attesa della nascita, dove vedere i vari stadi prima che questi animali mettano le ali.

L’area esterna: natura e divertimento all’aria aperta

Il Papiliorama non si limita alle serre: c’è anche un’area esterna. Però posso dirvi poco: pioveva – leggermente ma quasi in continuazione. L’acqua ha smesso solo una decina di minuti e fuori si sono avventurate ben poche famiglie. Però ci sono biomi autoctoni, un parco giochi e un mini-zoo. In quest’ultimo trovate asinelli e caprette nane, conigli, anatre e galline, che scorrazzano in libertà. E’ un petting-zoo, quindi potete accarezzare gli animali. L’impressione è che la zsona è un po’ trasandata, però ci sono tavoli per il picnic.

Consigli pratici per la visita al Papiliorama di Kerzers

Una visita al Papiliorama di Kerzers di domenica non è una bella idea! L’abbiamo fatto e ve lo sconsigliamo con tutto il cuore. Ci sono tantissimi bambini, piccolissimi, ululanti. Niente di male, ma si visiterebbe meglio in tranquillità. Se possibile scegliete un giorno infrasettimanale. Anche l’orario è importante: siamo arrivati poco prima di pranzo allettati dai “piatti freddi e caldi fatti in casa”. Consiglio: mangiate da un’altra parte, o portatevi un panino. Altre praticità: indossate scarpe comode e abiti leggeri. I passeggini possono entrare quasi dappertutto, i cani invece no. Il vostro pelosetto deve rimanere nel “Dog hotel” gratuito all’ingresso.

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