Saint-Louis, situata nel nord-ovest del Senegal, è uno dei luoghi da vedere assolutamente in Senegal. Poco battuta dal turismo, è una città affascinante e ricca di storia, spesso soprannominata la “Venezia d’Africa” per la sua posizione tra l’Oceano Atlantico e il fiume Senegal. Fu fondata nel XVII secolo dai francesi ed è stata la prima capitale dell’Africa Occidentale Francese. Saint-Louis presenta un’architettura unica, tanto da essere riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Non aspettatevi nulla di sfavillante, il suo fascino è alquanto “ruvido”, le sue strade strette sono polverose e non sempre linde, le case colorate un po’ fatiscenti.
5 luoghi da vedere a Saint-Louis, Senegal

Pronti a scoprire Saint-Louis in Senegal? Con questo post vi voglio portare alla scoperta di questa gemma africana: i luoghi da vedere più affascinanti e le esperienze da non perdere. Ma principalmente: prendetevi il tempo per passeggiare tra le sue strade tipiche, attraversate l’iconico ponte Faidherbe o perdetevi nei mercati. Sarà come fare un viaggio indietro nel tempo. Avete bisogno di un buon motivo per andarci? Che ne dite di una crociera fluviale a bordo di un mercantile anni 50 restaurato alla perfezione? Vi porterà in luoghi autentici, dove probabilmente di stranieri ci sarete solo voi? Parte proprio da Saint Louis, e vi fare scoprire, a ritmo lento, un altro Senegal.
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1. Architettura coloniale del centro storico

Il centro storico di Saint-Louis, quello sull’isola per intenderci, è un punto d’incontro tra Africa ed Europa. Gli edifici coloniali sono chiaramente ispirati all’architettura urbana francese del XIX secolo. Hanno balconcini decorati, facciate in stucco color pastello, finestre con persiane in legno. Hanno generalmente due piani e sono disposti secondo uno schema a griglia rettangolare lungo strette strade. Noterete che alcune case sembrano più “lussuose” di altri. Sapete a chi appartenevano? Ai commercianti métis (di origine mista) mentre quelle più semplici erano quelle degli impiegati coloniali. In tema architettura un luogo da non perdere è il Palais du Gouverneur. Questa ex residenza del governatore coloniale, con i suoi balconcini in legno, è un esempio meraviglioso e elegante di architettura amministrativa coloniale.
2. L’Agneau Carnivore

L’Agneau Carnivore si trova al numero 57 di rue Blaise Diagne ed è una libreria. Se non vi avvicinate, non ve ne accorgereste. Delle semplici pareti bianche, delle persiane di legno grigio, nessuna grande insegna. Quando la libreria è aperta, dalla finestra spuntano due leopardi di bronzo del regno del Dahomey. Fondata dal francese Gilles Le Ouzon, un appassionato di libri e d’arte, è ancora gestita da lui. Ma perché dovrebbe far parte dei 5 luoghi da vedere assolutamente a a Saint-Louis del Senegal? Perché è molto di più di un semplice luogo dove acquistare libri, è uno spazio culturale. Entrate, guardatevi intorno, ammirate libri, cartoline d’epoca e fotografie storiche e poi andare nel retro. Qui, nella penombra, troverete le più belle sculture africane che abbiate mai visto.
3. Ponte Faidherbe

Il ponte Faidherbe, costruito nel 1897, è l’unico ponte che collega l’isola di Saint-Louis alla terraferma. E’ composto da otto campate di metallo, di cui una girevole per permettere il passaggio delle imbarcazioni. A cosa sembra? Alla Tour Eiffel rovesciata, e infatti molti pensano (a torto) che Gustave Eiffel ne sia stato il costruttore. Questa leggenda metropolitana è riportata anche su guide di viaggio “serie”, tanto che la verità la si trova quasi unicamente sul il sito della città Saint-Louis. Prende il nome dall’ex governatore del Senegal, Louis Léon César Faidherbe, che con il suo arrivo aveva in progetto molti miglioramenti: la costruzione di ponti e la fornitura di acqua potabile.
4. Museo della Fotografia (MuPho)


Il museo MuPho è un museo diffuso, o meglio un arcipelago di musei. Fu inaugurato nel 2017 da Amadou Diaw, un economista e imprenditore locale, oltre che uomo di grande cultura. Lo abbiamo incontrato per caso, e scambiato per un inserviente del museo. Abbiamo capito chi era solo quando ci ha dato il permesso di fotografare all’interno. Nella sua villa, la sede principale del museo (e l’unico luogo dove acquistare i biglietti) ospita, oltre a fotografie, mostre dedicate all’arte africana e alla storia dell’indipendenza in Africa occidentale. Tutti gli altri spazi espositivi li potete raggiungere a piedi e si trovano principalmente nella parte sud dell’isola. Del circuito fanno parte oltre a Villa MuPho, la galleria Les Comptoirs, Kër Repentigny, Kër Ameth Gora, Kër Thiane, Kër Messaoud, Kër Lahlou, Kër Guillabert.
5. Guet N’Dar, il quartiere dei pescatori

Uno dei luoghi da vedere assolutamente a Saint-Louis del Senegal è il vivace quartieri dei pescatori di Guet Ndar. Si trova su un’isola oltre Saint-Louis ed è attaccato alla Langue de Barbarie. Da qui partono alla mattina centinaia di colorate piroghe, che terneranno dopo alcuni giorni cariche di pesce. Il mare nei dintorni è poco pescoso ed i pescatori spessi si spingono fino in Gambia. Guet Ndar è poverissimo, densamente popolato e molto caotico. Le abitazioni hanno l’aria decisamente precaria e igiene e sanità non fanno parte di questo mondo. Le strade sono strette e si creano spesso ingorghi: automobili, mezzi pubblici, carrozze trainate da cavalli, bestiame in semi-libertà e pedoni. Se potete andate a Guet Ndar con una guida: il quartiere è difficile da capire.
