In un angolo tranquillo di Zurigo, sulle sponde del lago e nascosto tra alberi e ville eleganti, si nasconde un luogo incredibile. Racconta la storia di un’amicizia, ma non una qualunque. Questa amicizia è quella di un legame culturale tra due città lontane. Da una parte Zurigo, la città più grande della Svizzera, dall’altra Kunming, la perla dello Yunnan, in Cina. Il risultato è il Giardino Cinese di Zurigo. Non è solo un simbolo di gratitudine e cooperazione, ma anche uno dei giardini cinesi più autentici al di fuori della Cina. Volete la bella notizia? L’ingresso è gratuito.
Il Giardino Cinese di Zurigo: un dono di riconoscenza

Ma come è nato questo legame di amicizia fra Kunming e Zurigo? Grazie all’acqua. Mi spiego meglio: negli anni ’80, Zurigo fornì un importante supporto tecnico a Kunming per migliorare il sistema di approvvigionamento idrico e la gestione delle acque. Kunming, in segno di riconoscenza, decise di donare a Zurigo un giardino tradizionale cinese. Fu costruito secondo i principi della loro antica filosofia paesaggistica. Dalla Cina giunsero appositamente artigiani, architetti e giardinieri, poche portarono con se materiali originali e tecniche tradizionali. Nel 1994 il Giardino cinese di Zurigo (Chinagarten Zürich) fu inaugurato. Entrate a visitarlo: ogni roccia, fiore e padiglione racconta un po’ del mondo cinese.
Un messaggio tra natura e cultura

Il Giardino Cinese si trova nel quartiere di Seefeld, a pochi minuti dal centro, in Bellerivestrasse, vicino al coloratissimo Pavillon Le Corbusier. Sebbene occupi un’area relativamente piccola (circa 3000 m²), la ricchezza simbolica del giardino cinese è sorprendente. Il tema centrale è “La Fonte della Vita”, un richiamo poetico all’importanza dell’acqua, tema che lega le due città e che ha dato origine alla loro amicizia. All’interno del perimetro murato ci sono sentieri curvi, ponti arcuati, piante di bambù, fiori di loto, pini rocce, statue di leoni e padiglioni riccamente decorati. Al centro un laghetto con le carpe koi.
I simboli di un mondo lontano nel giardino cinese di Zurigo

Uno degli aspetti più affascinanti del giardino cinese di Zurigo è l’uso dei simboli. I leoni di pietra all’ingresso sono leoni guardiani (si chiamano shishi). Le rocce prima del laghetto rappresentano le montagne sacre. L’acqua, sotto forma di laghetto e ruscello, simboleggia la vita che scorre e collega tutti gli esseri. I padiglioni tradizionali offrono riparo e contemplazione. E poi c’è la vegetazione: piante di bambù, pini e stagionalmente, fiori di loto, peonie e altri elementi dell’iconografia cinese. Ogni angolo è pensato per favorire il dialogo tra uomo e natura, in equilibrio – ovvero la filosofia del feng shui. Se vi interessa approfondire, qui potete scaricare la brochure ufficiale (in italiano)
Un’oasi di pace, per rigenerare il corpo e la mente

Siamo stati al Giardino Cinese di Zurigo un giorno di primavera. Ci ha subito colpito: non è solo un luogo bello da vedere, ma anche uno spazio che coinvolge tutti i sensi. In primavera ed estate, la varietà di colori e profumi si amplifica.L’aria profuma di fiori, l’acqua che scorre crea una colonna sonora naturale e rilassante. Tutti quelli che sono entrati sono tranquilli. Anche i bambini parlano a bassa voce (senza che glie lo si dicesse!). La disposizione degli spazi, volutamente irregolare, stimola la curiosità e offre continue sorprese. C’è sempre qualcosa di nascosto da vedere, tra scorci nascosti e prospettive mutevoli.
Informazioni pratiche

Il giardino cinese di Zurigo si trova in zona Zürichhorn. Prendete il tram 2 o 4, scendete a “Höschgasse” e andate verso il lago. Quando trovate il Pavillon Le Corbusier, andata a sinistra. Presto vedrete un muro rosso: è l’esterno del giardino. In alternativa potete arrivarci con gli autobus 912 e 916 fino alla fermata
Chinagarten. Il giardino è aperto tutto l’anno e ospita occasionalmente eventi legati alla cultura cinese.
Orari di apertura: da maggio a ottobre dalle 11 alle 19, da novembre a aprile dalle 11 alle 17. L’ingresso è libero ed è accessibile con i passeggini. Ci sono solo 5 gradini all’entrata. C’è anche un piccolo angolo ristorazione e delle toilette.