Cremona è un piccolo gioiello della Lombardia, a circa 100 km da Milano, in direzione Mantova, da visitare anche con bambini. Il suo ricco patrimonio culturale ha attirato l’attenzione dell’UNESCO, che ha riconosciuto la città e i suoi tesori come parte integrante dell’umanità. Nonostante ci sia una grande varietà di cose da fare a Cremona, da vedere e da mangiare, le grandi folle non sono arrivate. Per noi è stata una vera fortuna, ma per la città un po’ meno – meriterebbe molto di più.
Un viaggio in questa pittoresca città è un’immersione in un mondo dove il gusto, la melodia e la storia convergono in un’esperienza indimenticabile. E se volete sorridere: la chiamano anche città delle tre T: “turòon, Turàs, tetàs”, ovvero torrone, Torrazzo e tette.
5 cose da fare e vedere a Cremona con i bambini
Cremona è conosciuta a livello mondiale principalmente per due motivi: la sua antica tradizione della liuteria, un’arte che ha raggiunto l’apice grazie a maestri indimenticabili come Antonio Stradivari, e il tipico torrone. Già, perché questo particolare dolce a base di miele e mandorle è nato all’ombra del Duomo e della sua celebre torre campanaria (il Torrazzo). Ma cosa possiamo fare e vedere con i bambini a Cremona? Ecco le 5 cose che abbiamo apprezzato maggiormente, e che consigliamo a tutte le famiglie.
1. Visitare il Museo del Violino
Arrivati a Cremona, una delle prime cose da fare se siete con bambini è quella di visitare il Museo del Violino. Questo luogo è una tappa imperdibile per tutti, non solo per gli amanti della musica. Inaugurato nel 2013, è situato in Piazza Guglielmo Marconi, a breve distanza da un’altra celebre piazza, quella del Duomo. Questo museo offre un’esperienza multimediale coinvolgente, con installazioni interattive, video e registrazioni audio. Quindi è adatto anche ai bambini, che potranno così immergersi nella storia e nell’arte della liuteria cremonese.
Scoprirete, a volte virtualmente, a volte dal vero, come si crea un violino (oppure una viola, un violoncello o un contrabasso) partendo da semplici assi di legno, vedere le fasi della lavorazione e aprirlo per scoprirne i suoi segreti. Potrete ammirare gli antichi violini Stradivari, custoditi nella sala del tesoro, tutta di velluto rosso. Poi entrerete in un piccolo auditorio a forma di uovo e dall’acustica perfetta, per ascoltare brani circondati da giochi di luce.
All’ingresso non dimenticate di chiedere la mappa per i bambini, così da rendere la visita ancora più coinvolgente. Inoltre, il sabato e la domenica a mezzogiorno, con un piccolo sovraprezzo, potrete godervi un breve concerto di circa 30 minuti con solisti rinomati. Nel link, trovate le date.
2. Entrare nella bottega di un Liutaio
Dopo aver scoperto l’arte della liuteria al Museo del Violino, la seconda delle cose da fare assolutamente a Cremona è quella visitare la bottega di un liutaio. In città ce ne sono 168 e le visite hanno luogo al pomeriggio alle 16:15. Durano 60-75 minuti; quindi, se siete a Cremona con i bambini e abitate lontano, vi consiglio di pernottare in città.
Le visite alle botteghe dei liutai si prenotano sul sito di Cremona Turismo, ma il numero minimo è di 4 persone. Se siete in meno, nessun problema… potete contattarli per email o telefono (3476098163). In alternativa potete provare a passare dall’Info Point di fronte al Duomo. Noi siamo stati fortunati e il giorno stesso abbiamo trovato posto.
Ascoltare come nasce uno strumento ad arco dalla voce di chi lo crea e apprendere che una volta costruito un violino, questo continua a crescere, ci ha lasciati a bocca aperta. Certo, avete capito bene. Oltre a cambiare la sonorità in base al clima, al luogo dove ci si trova, è il musicista stesso che “alleva” il suo strumento. Meglio si cura di lui e lo suona, più questo cresce bene. Come un bambino.
Nel corso dell’incontro, oltre alle spiegazioni, si possono toccare i vari legni, annusare colle e vernici, prendere in mano gli strumenti di lavoro.
3. Cercare le statue di Antonio Stradivari
Parlando ancora di violini, voglio suggerirvi un’attività divertente da fare a Cremona con i bambini: cercare le statue del famoso liutaio Antonio Stradivari. La statua più affascinante, con violino e un bambino, si trova in piazza Stradivari, poco prima di piazza Duomo. Un’altra si trova di fronte al Museo del Violino, mentre una terza si può ammirare di fronte alla sua casa nuziale, in corso Garibaldi. Durante la mia visita, la terza statua era stata recentemente vandalizzata (di nuovo) e il violino era sparito.
Il gioco che vi propongo consiste nel guardare attentamente le statue e annotare accuratamente i dettagli del viso, dei capelli e di tutto il resto. Sorprendentemente, in ciascuna statua, Antonio Stradivari appare diverso. Ma perché? La risposta è semplice: nonostante fosse benestante, non esistono ritratti ufficiali di Antonio Stradivari, e ogni scultore lo ha raffigurato a suo modo. Abbiamo chiesto spiegazioni al liutaio che abbiamo visitato. Ci ha raccontato che, nonostante i violini Stradivari siano oggi i più famosi e costosi al mondo, ai suoi tempi il bravo Antonio non era il miglior liutaio di Cremona. Era bravo, certo, ma non il più bravo. In altre parole, è diventato una vera star solo nei giorni nostri.
Un’ulteriore curiosità: piazza Roma trovate una copia della pietra tombale di Antonio Stradivari, che tuttavia non è sepolto lì. Si presume che alla sua morte sia stato sepolto nella basilica di San Domenico, nella tomba di famiglia, ma sia la chiesa che il monastero annesso furono demoliti nel 1869. Oggi al loro posto sorgono i Giardini Pubblici. Ma allora, dove è sepolto il liutaio? Un altro liutaio ci ha raccontato che è finito in una fossa comune, insieme alla gente comune.
4. Salire i 502 gradini del Torrazzo
Per ammirare Cremona da un punto di vista diverso, dovete salire sul Torrazzo di Cremona. E’ la torre campanaria della cattedrale ed è alta oltre 110 metri. Diciamolo subito: è la più alta d’Italia, ed i suoi 502 gradini non sono una passeggiata. Io ho avuto male alle gambe per 3 giorni. Detto questo: ho visto bambini di 3-4 anni salire senza fare storie, ed anche un gruppo di adolescenti fare i gradini di corsa. C’era anche un papà coraggioso che è salito con un neonato in braccio. Tutto è relativo, quindi. Si può fare.
Vi svelo un segreto: il Torrazzo contiene al suo interno il Museo Verticale dell’Orologio Astronomico che c’è sulla sua facciata. Si snoda lungo i diversi piani della torre, in più stanze, quindi non salirete tutto d’un fiato. Piccolo spoiler: vedrete il pendolo di Foucault. Nell’ultimo tratto, dove le scale si fanno più strette, c’è un semaforo, per permettere a chi sale e chi scende, di non incrociarsi. Anche qui, c’è stata una gradita pausa respiro!
Una volta in cima, se il cielo è limpido, godrete di una vista mozzafiato sulla città e sulle circostanti pianure lombarde. Gli ultimi gradini sono una stretta scala a chiocciola sospesa all’interno della penultima terrazza. Molti hanno avuti problemi di vertigini e non sono riusciti a salire. Io sono una di quelli. Ma comunque vi mancano meno di 10 metri, quindi la vista – a detta di chi ha raggiunto la cima – è esattamente la stessa. L’ingresso è a pagamento, ma il biglietto vale anche per entrare al Battistero e al Museo Diocesano. Da sapere: potete usarlo anche il giorno successivo.
5. Scoprire le botteghe storiche
A Cremona non ci sono solo le botteghe dei liutai, ci sono anche botteghe che vendono squisitezze come torroni e mostarda, due specialità della città. Queste botteghe contribuiscono a preservare l’autenticità e l’identità locale. Trovate anche antiche pasticcerie, botteghe alimentari tradizionali, dove trovare salumi e formaggi locali. Senza dimenticare ceramiche, tessuti, gioielli e altri manufatti realizzati con tecniche tramandate da generazioni.
La Mostarda di Cremona è una specialità gastronomica tipica della città diche non va confusa con la mostarda di senape. In questo caso si tratta di una preparazione a base di frutta candita e zucchero, con l’aggiunta di mosto d’uva cotto. Il sapore è dolce-agrodolce ed è spesso servita come accompagnamento a formaggi e carni. Se vi piace (o incuriosisce) la trovate in grande varietà nello storico negozio Sperlari 1836 in via Solferino 25.
Una delle cose da fare a Cremona con i bambini è quella di assaggiare e comperare il tipico Torrone. Questo dolce deve il suo nome proprio al Torrazzo. C’è quello morbido e quello friabile, e sono spesso arricchiti con frutta secca, cioccolato, caffè, limoncello e rum. Io vi consiglio quelli della Bottega di Stradivari in Largo Boccaccino 10. Oltre al fatto che la bottega è splendida ed è la più antica di Cremona, i torroni che vendono sono artigianali e realizzati in casa da tre sorelle. A me sono piaciuti moltissimo, e non hanno nulla a che vedere con quelli industriali (che non mi piacciono!).
Altri luoghi di Cremona che ci sono piaciuti
Cremona (quante volte l’ho detto?) è piccola, splendida e compatta. Già attorno al Duomo (che si chiama Cattedrale di Santa Maria Assunta) c’è mezza città. Entrate nel Duomo (è gratis) e godetevi gli affreschi. Se avete visitato il Torrazzo non gettate il biglietto, che vi permette di visitare il battistero. Dietro il battistero c’è il modernissimo Museo Diocesano: troverete opere d’arte notevoli, specialmente sculture e quadri lignei, risalenti al Medioevo. Anche qui il biglietto è lo stesso che avete pagato per salire sul Torrazzo.
In Piazza del Comune rimarrete stupiti dal fatto che potete entrare appunto nel Palazzo del Comune, sovrastato da merletti, e ammirare le splendide sale di rappresentanza. Una finestra al primo piano si affaccia sull’orologio astronomico del Torrazzo, e da lì avete la visuale perfetta. Ovviamente il Palazzo è chiuso la domenica. Affacciato sulla piazza del Duomo, accanto al Comune, c’è un altro piccolo edificio con merletti: è la Loggia dei Militi, del 1292.
Sparsi in giro per la città ci sono altri luoghi di interesse. La casa nuziale di Stradivari si trova in via Garibaldi, ma quando siamo andati noi era chiusa. Il Museo Civico Ala Ponzone (dipinti e sculture) è un’altra delle cose da fare a Cremona, se avete tempo: c’è un incredibile San Francesco in meditazione del Caravaggio. Ci è piaciuto moltissimo anche il Palazzo Cittanova: con i suoi merletti ricorda un po’ il comune. Non credo sia visitabile ma è vicino alla casa di Stradivari, quindi vale la pena dargli un’occhiata.
Quale è il migliore periodo per visitare Cremona?
Ogni giorno dell’anno è adatto a visitare Cremona, anche in estate – però fa caldo. In compenso in inverno, quando fa freddo, è anche parecchio umido. Non fatevi scoraggiare dalla meteo, però. Se potete scegliere, i periodi migliori sono due: il mese di novembre e le festività natalizie. Ogni anno a novembre a Cremona si tiene la Festa del Torrone. Per una settimana le strade, i palazzi e le piazze si animano ed è tutto un proliferare di laboratori dolci per bambini, il trenino Sperlari che porta i visitatori in giro per la città, laboratori e show-cooking, musica e danze e ovviamente degustazioni di ogni tipo. Qui trovate le date della festa del Torrone e il programma.
Il secondo periodo che vi consiglio per visitare Cremona è quello delle festività di Natale, specialmente se siete con bambini. Un po’ dappertutto potrete vedere splendidi (e a volte antichi) presepi e ammirare le luminarie natalizie. Il pezzo forte è la video-proiezione sulla facciata di Palazzo Comunale. Qui con l’aiuto di luci colorate, vengono proiettati dieci soggetti diversi. Queste proiezioni durano parecchio, ma sono talmente spettacolari che siamo rimasti a lungo al freddo, seduti sui gradini (gelidi) del Duomo ad ammirarle. Uno spettacolo!
Come arrivare a Cremona?
Cremona si trova a circa 100 km da Milano, a 55 km da Brescia, a 70 km da Parma, a 60 km da Mantova e a 40 km da Piacenza. Praticamente dal Nord Italia è facilissima da raggiungere. Da Mantova, Milano e Brescia ci sono treni diretti della TreNord. Da Parma si cambia a Piadena e da Piacenza a Codogno. La stazione di Cremona si trova a 20 minuti a piedi dal centro storico.
Se arrivate in auto il parcheggio a lunga durata più centrale è quello in piazza Marconi, accanto al Museo del Violino. Un po’ più decentrati sono quelli di Villa Glori (nei pressi della casa nuziale di Stradivari) e l’autosilo in via Massarotti. In tuti i casi, il centro è raggiungibile a piedi, anche perché la città è relativamente piccola.
Dove mangiare a Cremona
Visto il tempo poco clemente siamo rimasti in zona Duomo, vicino al nostro albergo. Abbiamo mangiato bene all’Osteria La Sosta in Via Sicardo 9 ma le porzioni sono piccole e siamo usciti con la fame. Il post-cena l’abbiamo fatto all’Osteria CICCUS Prosciutteria in Via Lombardini 5. Qui abbiamo trovato taglieri di salumi, formaggi e gnocchi al ragù di cinghiale, mangiando molto bene e tanto. Due altri ristoranti che vi segnaliamo sono l’Osteria Palio dell’Oca in Via Giovanni Maria Platina dove abbiamo gustato gli ottimi marubini in brodo locali (sono simili ai tortellini) e l’Osteria del Melograno in via Beltrami 5 per i suoi tortelli al torrone. Buonissimi, e chi ve lo dice non ama il torrone. Per merende golose ci siamo trovati benissimo alla Pasticceria Duomo in Largo Boccaccino 6 (accanto al Torrazzo). C’è davvero l’imbarazzo della scelta, e come al solito abbiamo esagerato.
Dove dormire a Cremona
Per comodità abbiamo deciso di dormire in pieno centro storico. Siamo stati all’Hotel Impero in Piazza della Pace 21. E’ un 4 stelle a 200 metri dal Duomo e a 50 metri dal parcheggio di piazza Marconi. Se soggiornate il hotel, avete diritto a una tariffa scontata. Dal sito sembra che l’occupazione massima nelle camere sia di tre persone, quindi va bene solo per chi come noi ha un unico figlio.
Per le famiglie più numerose: il 3 stelle Hotel Duomo lì accanto, in via dei Gonfalonieri 13, ha una camera per 4 persone, la Balcony Room. In via Bordigallo 19 angolo via Solferino, l’Hotel Astoria, anche lui 3 stelle, ha camere quadruple e su riservazione potete parcheggiare nel garage privato del 4 stelle Dellearti Design Hotel in via Geremia Bonomelli 8. Anche questo ha camere per quattro e, se vi serve, la palestra.