La Groenlandia è il paradiso terrestre. La grossa isola appartiene alla Danimarca ma ha uno statuto speciale. Per quasi tutti il primo assaggio di Groenlandia avviene a Kangerlussuaq, una cittadina di 500 abitanti nella Groenlandia occidentale. Si trova alla fine di un fiordo lungo circa 190 km, il Kangerlussuaq Fjord (o Søndre Strømfjord). Qui c’è l’aeroporto internazionale, dove possono atterrare i grandi aerei, e anche quelli normali. Da qui in poi, solo piccoli aerei a turboelica o elicotteri, perché in Groenlandia i villaggi non sono collegati fra di loro dalla rete stradale.
Kangerlussuaq, Groenlandia
Dopo questa premessa, a Kangerlussuaq non c’è nulla di ameno. Il villaggio, se così lo si può chiamare, è di una desolazione pazzesca. In passato era una base americana e quasi tutti gli edifici sono containers sorti attorno all’aeroporto o colate di cemento. Ha però un pregio; è la località più comoda per raggiungere la calotta polare e il ghiacciaio Russell. L’unico hotel si trova all’interno dell’aeroporto, così come il ristorante. Aggiungete tre piccoli negozi di souvenir, un chioschetto che vende merendine e gelati, un supermercato, qualche stazione radar e di ricerca. Fine!
Un po’ di storia
Kangerlussuaq non è mai stato un paese abitato dagli Inuit, gli abitanti della Groenlandia. Il villaggio è stato fondato durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1941 dagli Stati Uniti come base militare, dopo che la Danimarca fu invasa dalla Germania. Solo nel 1992, alla fine della guerra fredda, la base fu chiusa e ritornata al governo groenlandese, e di conseguenza sotto la corona danese.
Dove dormire a Kangerlussuaq
Non ci sono moltissime alternative dove dormire in Groenlandia, a Kangerlussuaq ancora meno. Noi ne abbiamo trovate tre, e solo una sembrava avere una camera per famiglie. Abbiamo dormito nel grande Hotel Kangerlussuaq, all’intenro dell’aeroporto. Bene, è comodo ma tristissimo. In fase di prenotazione non è possibile riservare la camera famigliare, ma scrivendo o telefonando sì. Chiedete la conferma scritta, perché noi abbiamo avuto da discutere: il terzo letto non c’era (poi è arrivato!). Esistono anche altri alloggi più piccoli il Polar Lodge e l’ Old Camp. Questo è il link per prenotare.
Cosa fare in Groenlandia a Kangerlussuaq
Nonostante Kangerlussuaq sia davvero un posto proprio bruttino, vi consiglio di visitarlo e passarci una notte o due. In particolare: a volte il volo da Copenhagen verso una qualsiasi altra località groenlandese prevede uno scalo di diverse ore, anche 23. Se vi capitasse, scegliete questa opzione, prenotate una o due escursioni. Insomma, non atterrate e poi ripartite: vi perdereste dei bellissimi momenti e paesaggi unici. A kangerlussuaq c’è l’unico deserto di sabbia della Groenlandia. Incredibile, vero?
Escursioni possibili
A Kangerlussuaq ci sono moltissime escursioni possibili. Ce ne sono tre intrigantissime: Greenland Ice Sheet Point 660, Russell Glacier e Camp Ice Cap – dove dormite proprio sulla calotta polare. Inoltre potete prendere parte a safari artici per vedere buoi muschiati, renne e volpi artiche, e un escursione con un breve trekking per trovarsi faccia a faccia con il ghiacciaio Russell. Spesso dovete prevedere brevi camminate sula tundra. Le scarpe da trekking impermeabili sono obbligatorie.
Russell Glacier
Noi abbiamo scelto l’escursione al ghiacciaio Russell e ne siamo rimasti incantati. E’ poco impegnativa ma decisamente meravigliosa. L’abbiamo prenotata un mese prima di partire tramite l’agenzia Albatross Arctic Circle. A bordo di un “bus della tundra” – un ibrido fra bus e camion 4×4, progettato per affrontare il terreno della Groenlandia, siamo stati condotti al ghiacciaio Russell. Abbiamo attraversato paesaggi incredibili: terreni desertici, laghetti e specchi d’acqua, basse montagne. Dopo 90 minuti di viaggio è iniziato il nostro breve trekking (circa 30 minuti) per raggiungere il fronte del ghiacciaio. Siamo rimasti senza parole: le pareti di ghiaccio possono arrivare fino a 60 metri di altezza e si sentono in continuazione “ruggiti”. E’ il ghiacciaio che si muove, in maniera impercettibile. Un rumore fragoroso invece è causato quando i blocchi di ghiaccio si staccano dalla parete anteriore.
Ristorante Rokklubben
Non trascorrete la serata a Kangerlussuaq. A cena sfuggite dalla tristezza e prenotate un tavolo al ristorante Roklubben, sulle sponde del lago Ferguson, a 5 chilometri dalla “città”. In estate, il mercoledì e la domenica, c’è il buffet groenlandese – negli altri giorni il menu è a-la-carte. E’ il luogo giusto se volete assaggiare renna, balena, bue muschiato e gamberetti cucinati in tutti i modi possibili. Tutto buono, e i dolci strepitosi. Come ciliegina sulla torta ci siamo trovati questo arcobaleno ad arco pazzesco. E’ obbligatorio riservare il tavolo – sempre – perché compresa nella prenotazione c’è il trasporto. A Kangerlussuaq non ci sono taxi.
Il Museo di Kangerlussuaq
Nel villaggio ci sarebbe anche il museo di Kangerlussuaq, dall’altro lato della pista di atterraggio. Bisogna andarci a piedi, e ci impiegherete una ventina di minuti. Non contateci troppo: a luglio 2024 era chiuso per assenza di personale, quindi prima di recarvi lì, chiedete informazioni alnegozio di souvenir all’interno dell’aeroporto. In ogni caso qui trovate gli orari e i giorni di apertura del museo.