Una foto per ogni passo svizzero. Questo è il nuovo concorso del Touring Club Svizzero. TCS invita tutti, anche i non membri, a partecipare a questo simpatico concorso a premi. Lo scopo? Aiutarli a completare il loro portale dei passi alpini svizzeri con le vostre immagini.
Il concorso dura un anno, dal 24 febbraio 2024 al 28 febbraio 2025. Ogni mese, saranno premiate le foto più belle e tutti i partecipanti prenderanno parte all’estrazione annuale il 3 marzo 2025. Ma per cominciare rispondete questa domanda…
Quanti sono i passi alpini in Svizzera?
Aiutino: nella tombola napoletana è il numero dei Diavoletti, in quella locale le Gambe delle Donne. Se non siete esperti, trovate la risposta sul portale del TCS.
Come partecipare al concorso “una foto per ogni passo svizzero”?
Partecipare al concorso è molto semplice: basta attraversare le Alpi e portare con voi il cellulare. Sul passo scattate una foto, andate al modulo sulla pagina TCS www.tcs.ch/it/tools/infostrada-situazione-attuale-del-traffico/concorso-passi-svizzeri.php, lo compilate e caricate la foto. Non dimenticatevi di inserire il nome del passo alpino!!!
I requisiti per le immagini dei passi alpini svizzeri
La foto deve essere in formato paesaggio (quindi orizzontale)
Non ci devono essere persone
Nessun animale in primo piano
Il soggetto dell’immagine è il passo (sia la cima del passo che la strada)
I nostri passi alpini svizzeri preferiti
Ogni anno un viaggio in Svizzera non ce lo toglie nessuno, e quando possibile ne approfittiamo per guidare su un bel passo alpino. Ci fermiamo in cima, scattiamo foto, se c’è un ristorante mangiamo, e ci sentiamo “turisti a casa“. Ogni passo offre qualcosa di speciale, e il nostro invito è quello di lasciare l’autostrada, e “salire in quota”, per ammirare i magnifici paesaggi di montagna.
Un passo alpino tutto in Ticino, a km 0
Abbiamo anche in Ticino un passo alpino tutto nostro, praticamente a Km 0. A volte non ci pensiamo, dato che non offre paesaggi spettacolari. Si tratta del Monte Ceneri, con i suoi 556 metri di altitudine. Insomma, non certo una montagna. La strada, con i suoi tornanti, collega Rivera a Cadenazzo e in passato era un’importante via di comunicazione. Allora era una mulattiera che collegava la Lombardia al nord della Svizzera e veniva chiamata “Via delle Genti“. La traversata non era delle più sicure: era infestata da briganti, e non è certo un caso che un comune si chiami Robasacco. In cima al passo c’è una postazione fotografica del Grand Tour of Switzerland.
Passi alpini dal Ticino verso altri cantoni
Uno dei nostri passi preferiti è il Passo del San Bernardino (2066 metri) , che ci stupisce sempre con i suoi piccoli laghetti e la strana barca sempre ormeggiata. Chi l’avrà portata lì, visto che il lago in questione è troppo piccolo per essere navigato? E’ comodissimo per andare nel Canton Grigioni, verso Coira. Quando invece vogliamo andare verso Disentis, scegliamo il Passo del Lucomagno (1914 metri), che è aperto anche in inverno. Passiamo da Olivone e a volte ci fermiamo proprio sul Lucomagno, per passeggiare, o anche prima, nel parcheggio di Casaccia, per fare picnic e bagnarci al fiume.
Un cantone che ci piace moltissimo è il Vallese. In estate facciamo sempre tappa sul passo della Novena, o Nufenen – il passo alpino più alto della Svizzera (2478 metri), che collega Airolo a Ulrichen. Per strada ci fermiamo al parco giochi di Cioss Prato, pranziamo e poi si continua. Una volta siamo stati fortunatissimi e abbiamo incontrato degli stambecchi. Se invece andiamo verso Zurigo o Berna, sempre partendo da Airolo, scegliamo il Passo del San Gottardo (2108 metri) piuttosto che la galleria. Se abbiamo piccoli ospiti visitiamo l’interessatissimo forte Sasso San Gottardo, altrimenti ci accontentiamo di mangiare mirtilli (e ce ne sono tantissimi).
Passi alpini fra Svizzera e Italia
Tra la Svizzera e l’Italia ci sono diversi passi alpini, e alcuni li troviamo davvero favolosi. A volte li usiamo per andare dalla Svizzera alla Svizzera, nel senso che sconfiniamo in Italia per poi tornare in Svizzera. Qualche volta, ad esempio, abbiamo percorso il passo del Maloja (1815 metri, fra Chiavenna e Silvaplana) per andare a St Moritz. In un caso abbiamo optato per il Passo del Sempione (2005 metri) quando un bambino che viaggiava con noi, affetto da cinetosi, ha sofferto troppo le curve della Nufenen. Per il ritorno abbiamo scelto la via alternativa da Briga a Iselle.
Un altro passo che ci è piaciuto molto è stato il passo dello Spluga, nonostante la strada stretta e i tantissimi tornanti. Con i suoi 2113 metri, inizia a Splügen e termina a Chiavenna. L’highlight del passo, però, per noi è sul versante italiano, nei pressi del lago di Montespluga. Qui abbiamo ammirato cavalli allo stato brado selvaggi e ci siamo fermati a pranzo, mangiando benissimo. Diverso il caso del Gran San Bernardo (2469 metri), che collega Martigny ad Aosta. Non troppo impervio, con un bel lago e un super museo: il Museo dell’Ospizio del Gran San Bernardo. D’estate i cani San Bernardo della fondazione Barry di Martigny vanno in villeggiatura sul passo sul passo, ed è praticamente impossibile non incontrarli e magari coccolarli.
Passi alpini al 100% Svizzeri, che non toccano il Ticino
Inverno… cosa c’è di più bello che attraversare il passo dello Julier, innevato? Già, perché “la Giulia” è aperta tutto l’anno. Siamo nel Canton grigioni e con i suoi 42 km di lunghezza e i suoi 2284 metri di altitudine, collega Savognin a Silvaplana. E’ comodissimo per raggiungere Sankt Moritz. Le sue ampie, la carreggiata larga, la neve che ci circonda e poi improvvisamente una torre rosso-mattone. La si vorrebbe togliere, o forse è già stata tolta. In ogni caso sembra di trovarsi nel regno dei ghiacci.
Gli ultimi due passi alpini svizzeri del cuore sono il Passo della Furka con i suoi 2429 metri collega Obergoms nel Canton Vallese a Realp nel Canton Uri e il Passo del Grimsel, leggermente più basso. Raggiunge i2164 metri e porta da Gletsch (Canton Vallese) a Innertkirchen (canton Berna). Il motivo per cui ci piacciono tanto sono i colori. La Grotta Azzurra che ogni anno viene scavata sulla Furka all’interno del ghiacciaio del Rodano è di un turchese intenso, ed è un’attrazione imperdibile per chi viaggia con i bambini. L’abbiamo percorsa solo in un senso, sul lato vallesano, per poi ridiscendere a Gletsch e prendere il Grimsel per andare alle Gole della Aare a Meiringen. Abbiamo visto laghetti alpini dai colori più disparati e, in cima, abbiamo scoperto una piccola recinzione con delle simpatiche marmotte.
Questo contenuto è stato promosso da
Touring Club Svizzero, sezione Ticino.