Vedere l’aurora boreale è il sogno di tanti, per questo ci sono alcuni consigli che vorrei darvi: non fate dell’aurora boreale il focus del vostro viaggio! Anche se vederla è il vostro obiettivo primario, non è detto che succeda. Essendo un fenomeno naturale, non è affatto prevedibile. Se però andrete in Lapponia in inverno ci sono molte attività stupende che potrete fare e che renderanno il vostro viaggio comunque unico e meraviglioso, indipendentemente dall’aurora boreale. Mi riferisco alle uscite in motoslitta diurne e notturne, oppure a quelle sulla slitta trainata dai cani, la visita alle renne, la scoperta della cultura Sami, il soggiorno in un icehotel, una semplice passeggiata per ammirare i meravigliosi paesaggi innevati che sono davvero unici e suggestivi.
Detto questo, scegliete comunque un luogo che per caratteristiche e microclima aumenti il più possibile le vostre possibilità di vedere l’aurora. Noi abbiamo scelto Kiruna, nella Lapponia svedese. Kiruna si trova vicino al parco Nazionale di Abisko, che è situato in un’area dal clima molto secco dove il cielo è quasi sempre sgombro da nubi. Per questo motivo Abisko è uno dei posti migliori al mondo in cui vedere l’aurora boreale. O meglio, è un luogo nel quale le vostre possibilità di vedere l’aurora saranno maggiori che altrove. Poi, come sempre nella vita, ci vuole anche un po’ di fortuna!
Informazioni pratiche: come raggiungere Kiruna?
Abbiamo organizzato Il nostro viaggio in questo modo: siamo partiti da Bergamo con un volo Ryanair diretto a Stoccolma. Abbiamo trascorso 3 notti nella capitale svedese, approfittandone per visitarla per bene. Ci è piaciuta moltissimo! A proposito, leggi il nostro articolo Un week end a Stoccolma: cosa fare e vedere. Poi dall’aeroporto di Stoccolma Arlanda abbiamo preso un volo interno per Kiruna: all’andata abbiamo volato con la compagnia svedese Sas, invece al ritorno con la Norwegian Airline. La Norwegian è sicuramente più economica della Sas ma ha molti meno voli e molta meno scelta di orari.
ICE hotel
Un luogo magico in cui alloggiare in Lapponia Svedese è sicuramente l’ICE hotel di Jukkasjarvi che si trova a circa 20 minuti da Kiruna e a circa 1 ,20 dal parco Nazionale di Abisko. E’ il primo hotel di ghiaccio del mondo (risale al 1989) e viene scolpito ex novo ogni anno da artisti di fama internazionale. Ogni anno a fine maggio una commissione sceglie i progetti vincitori; gli artisti arrivano a metà novembre e lavorano alle camere per 15 giorni, sette giorni su sette. Le art suite di ghiaccio saranno dunque sempre diverse dall’anno precedente.
A partire dal 2016 è stato realizzato l’ICE hotel 365, che consente di soggiornare all’interno di alcune suite deluxe di ghiaccio tutto l’anno. E’ stato infatti costruito un magazzino che mantiene la temperatura controllata e costante a -5 gradi. All’interno dell’icehotel troverete anche un ice bar che serve le bevande in bicchieri di ghiaccio e addirittura una piccola chiesa fatta tutta di ghiaccio intagliato. Un posto meraviglioso! Ma attenzione, l’hotel offre anche la possibilità di dormire in camere normali e in chalet: noi abbiamo scelto di dormire in un caldo chalet in cui poterci rilassare, considerate le temperature esterne già molto rigide.
Anche se non alloggiate all’icehotel potrete comunque visitarlo pagando un biglietto di ingresso: secondo me vale la pena perché le stanze di ghiaccio sono vere e proprie opere d’arte! Mi ha colpito molto la suite in cui viene riprodotto il Titanic: si sente il grido “iceberg” dopo di che si avverte il tonfo della collisione e si accendono le luci rosse di emergenza. Un’esperienza meravigliosa, sempre diversa ogni anno!
Quando andare?
Il periodo migliore per vedere l’aurora boreale va da ottobre a marzo. Con l’aumentare del buio e del freddo, la visione si fa sempre più nitida, perché c’è meno umidità nell’aria. Gli avvistamenti migliori sono possibili tra le 22:00 e le 2:00, quando l’attività geomagnetica è più elevata. L’attività solare ha cicli di 11 anni: nel 2025, all’apice dell’attuale ciclo solare, dovrebbero verificarsi delle aurore particolarmente spettacolari. Chiaramente durante il periodo invernale le temperature saranno rigide ma con il giusto abbigliamento il freddo sarà assolutamente sopportabile.
Come vestirsi
Devo confessare che il freddo mi spaventava molto! Le temperature in inverno possono raggiungere anche i – 40 gradi e io temevo che non mi sarei goduta il viaggio perché sarei sempre stata intorpidita dal freddo. Voglio rassicurarvi: non è così! Chiaramente bisogna vestirsi bene: noi abbiamo indossato le tute da sci, aggiungendo al solito outfit una calzamaglia in più e un pile orsetto (quelli belli pelosi e morbidi).
Prima di ogni escursione l’icehotel mette a disposizione una tuta termica da indossare sopra la propria, una balaclava (un passamontagna in pile), dei guanti e degli scarponi termici. Noi abbiamo tenuto questo equipaggiamento per tutta la durata del nostro soggiorno all’icehotel. In più abbiamo acquistato su amazon degli scaldamani e delle solette scaldapiedi: in tal modo non abbiamo sentito il freddo, nemmeno durante la slittata notturna terminata quasi a mezzanotte! L’unico problema l’ho riscontrato nel fare le foto: anche se avevo i sottoguanti touch screen, togliere il guanto, anche solo per pochi minuti, era sempre difficile.
Cos’è l’aurora boreale?
Il fenomeno, che produce nel cielo fasci e aloni di luce più frequentemente di colore verde, ma anche giallo chiaro e rosa, è causato da flussi di particelle cariche (elettroni e protoni), prodotti dall’attività solare. Poiché in corrispondenza dei poli il campo magnetico terrestre è più debole, il vento solare riesce a penetrare negli strati alti dell’atmosfera. E’ in questo momento che l’interazione fra le particelle del vento solare con gli atomi di gas dell’atmosfera dà origine a luci di varia intensità.
Nelle fotografie i colori dell’aurora risultano più intensi e brillanti. Vista a occhio nudo l’aurora boreale può apparire più chiara, perché gli esseri umani hanno una scarsa visione notturna: i rossi e i verdi di notte possono sembrare grigi, a meno che l’aurora non sia particolarmente luminosa.
Per esperienza, ho visto che fotografandola col telefono i colori appaiono effettivamente più intensi e brillanti che nella realtà.
Consigli pratici per aumentare le possibilità di vedere l’aurora boreale
Prendere un’auto a noleggio e scaricare l’app
Secondo la nostra esperienza è essenziale prendere un’auto a noleggio che consenta di seguire facilmente l’aurora. Per poterla inseguire è necessario scaricare l’app My Aurora Forecast & Alert, che segnala l’intensità dell’aurora boreale (indice KP) e i luoghi in cui è maggiormente possibile avvistarla. E’ possibile noleggiare l’auto all’aeroporto di Kiruna prenotandola in anticipo (noi abbiamo utilizzato la compagnia Sixt che vi sconsiglio assolutamente visto che dopo oltre 2 mesi non ci hanno ancora rimborsato la caparra senza alcuna spiegazione!).
Cercare un luogo sgombro da nubi e con poco inquinamento luminoso
In Svezia, come dicevo, si può vedere facilmente l’aurora boreale nel parco nazionale di Abisko, che si trova in un’area dal clima molto secco, dove il cielo è quasi sempre sgombro di nubi. Dunque è probabile che se a Kiruna il cielo è nuvoloso invece ad Abisko sia completamente sereno. Consiglio di controllare la live webcam sul sito Lights over Lapland, dalla quale vedrete in tempo reale la situazione del cielo ad Abisko. Viste le temperature gelide serali che sfioravano anche i -30 gradi, noi restavamo al calduccio all’interno del bar della tourist station di Abisko controllando continuamente la webcam sul cellulare e appena vedevamo la presenza di qualche bagliore verde correvamo fuori!
Valutare se partecipare a un tour organizzato
È anche possibile partecipare ad un tour organizzato e prendere la seggiovia (all’aperto!) fino all’aurora sky station (ma noi non l’abbiamo mai presa). I tour organizzati sono molto cari e noi abbiamo preferito noleggiare un’auto, controllare la webcam sul sito Lights over Lapland e la app (My Aurora Forecast & Alert) che segnala l’intensità dell’aurora boreale, vestirci con abiti molto pesanti e aspettare pazientemente che il fenomeno si manifestasse.
Restare almeno 4 notti
Consiglio se possibile di restare in zona almeno 4 notti in modo da massimizzare le possibilità di vedere il magico spettacolo. Noi su 4 notti abbiamo visto l’aurora la prima sera (per pochi minuti) e l’ultima sera, più intensamente e molto più a lungo. Una sera l’indice KP era molto alto ma la neve ci ha impedito la visione. Purtroppo non l’abbiamo vista danzare e muoversi nel cielo ma sarà per un’altra volta! In conclusione, se avete un’auto a noleggio, potrete muovervi in autonomia evitando di partecipare alle carissime escursioni che promettono avvistamenti certi: di certo quando si parla di aurora boreale non c’è proprio nulla! Siate pazienti, controllate le condizioni meteo, siate disposti a percorrere tanti km in macchina e sperate nella fortuna!
Attività da fare nella Lapponia svedese in inverno
Come vi dicevo, il focus della vostra vacanza non deve essere soltanto l’avvistamento dell’aurora boreale! Vi sono molte escursioni meravigliose che non potete perdervi durante un viaggio in Lapponia in inverno! Le escursioni vanno prenotate con un anticipo di almeno 2-3 settimane: sul sito dell’icehotel in questa pagina sono elencate tutte quelle previste a seconda delle stagioni.
Gite in motoslitta
L’escursione in motoslitta è stata pazzesca e io mi sono divertita moltissimo a guidarla! Non avendolo mai fatto ero un po’ preoccupata, ma prima di partire viene fatto una sorta di briefing in cui spiegano come utilizzare il mezzo e forniscono un casco. Il funzionamento è molto semplice e la motoslitta aveva addirittura i manubri riscaldati. I panorami sono pazzeschi! Durante il giorno potrete sfrecciare tra gli alberi carichi di neve, immersi in un’atmosfera quasi irreale con una luce perlacea che rende tutto magico. Ogni escursione prevede una pausa caffè (letteralmente “fika” significa proprio pausa caffè) in cui vi verrà servito il lingonberry, un succo caldo di mirtillo, un tipico dolcetto con la cannella e il caffè svedese bollente in cui intingere dei pezzetti di formaggio.
La sera di San Valentino abbiamo deciso di partecipare alla slittata serale. L’escursione prevedeva la sosta in una casetta in mezzo al bosco, dove, alla luce di candele (non per romanticismo ma perchè proprio non c’era le luce!) è stata servita una cena a base di gulash e panna cotta. Quella sera nevicava molto quindi chiaramente non è stato possibile avvistare l’aurora ma è stato tutto davvero magico. La nostra guida era italiana e per la precisione di Verucchio: è sempre bellissimo trovare dei compaesani in giro per il mondo, ognuno con la propria storia da raccontare. W la Romagna e grazie Marco!
Nota dolente: le escursioni sono care (a partire dai 150 euro a testa), però se si decide di fare un viaggio di questo tipo durante i mesi invernali a mio avviso vanno assolutamente fatte.
Gite sulla slitta trainata dai cani
Ero davvero emozionata, incuriosita e anche un po’ impaurita prima di fare questa escursione. Siccome amo moltissimo gli animali, la mia paura era legata al timore di vedere i cani sofferenti o in qualche modo maltrattati. Mi sono subito ricreduta! Ogni slitta portava 3-4 persone sedute ed era guidata da un’altra persona che stava in piedi dietro. Il nostro driver era davvero dolcissimo con i cani: si rivolgeva a loro chiamandoli per nome a uno a uno e ci ha spiegato molte cose sui cani da slitta.
Questi cani hanno due strati di pelo che li tengono al caldo e per questo amano le basse temperature. Adorano correre e per tale motivo subito prima della partenza ululavano impazienti. Cani di questo tipo soffrirebbero molto di più a basse temperature, sono proprio nati per fare fronte a climi rigidi. Durante la pausa caffè è possibile accarezzarli e sono davvero animali dolcissimi! Anche questa escursione nel bosco è stata poetica e commovente, con paesaggi e una luce strepitosi.
Alla scoperta della cultura Sami
A circa 10 minuti a piedi dall’icehotel si trova il Nutti Sami Siida, un museo all’aperto in cui si possono vedere le tipiche tende lapponi ed altri oggetti legati alla vita nomade. Il museo all’aperto sinceramente non merita la visita perché non è molto curato e c’è poco da vedere, ma il vero motivo per cui eravamo impazienti di visitare questo luogo erano le renne. Qui si trova un recinto in cui è possibile entrare in autonomia e nutrire le renne con un sacchetto di cibo che viene consegnato all’ingresso. Abbiamo trovato le renne alquanto moleste perché ci hanno letteralmente inseguito per rubarci il sacchetto! Quando il cibo è terminato e si sono tranquillizzate abbiamo potuto avvicinarle con calma e accarezzarle. Da vedere se viaggiate con bambini, loro si divertiranno senz’altro.
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