Il Parco Bruno Weber è il risultato del lavoro di una mente visionaria: Bruno Weber. Questo artista svizzero, nato nel 1931 e deceduto nel 2011 è stato uno dei più importanti esponenti dell’arte fantastica e del surrealismo in Svizzera. Il parco è nato nel suo giardino di casa ed ha esso ha dedicato gran parte della sua vita. La trasformazione non si è limitata all’area esterna ma anche all’abitazione, che grazie a stravolgimenti ed aggiunte è diventata parte del suo mondo onirico. Una delle caratteristiche distintive delle sue opere è l’uso del cemento come materiale principale, decorato poi con tasselli colorati, così da poter realizzare opere di grande dimensione e resistenti alle intemperie.
L’arte di Bruno Weber: l’ispirazione


Bruno Weber è stato ispirato da diverse fonti nel corso della sua carriera, e – ma è una mia supposizione – forse anche da qualche sostanza psichedelica. Il risultato è uno splendido mondo surreale a cavallo fra mitologia e folklore da varie parti del mondo. Ci sono evidenti richiami all’arte primitiva, all’induismo, al buddismo, ai templi balinesi. La natura è stata un’altra grande fonte di ispirazione per Weber. Le forme organiche e gli elementi naturali cercano di fondere arte e natura, creando ambienti che sembravano emergere dalla terra stessa. Infine c’è un chiaro interesse per l’architettura organica, che cerca di armonizzare gli edifici (in questo caso l’abitazione e l’atelier) con l’ambiente naturale circostante.
Il Parco Bruno Weber

Questo parco è luogo unico ed incantevole che cattura l’immaginazione dei visitatori di tutte le età. Si trova a Dietikon, vicino a Zurigo, e offre un’esperienza straordinaria per tutta la famiglia. E’ un po’ simile al Parc Guell di Barcellona, ma più piccolo e non così ben tenuto, o al Parco dei mostri di Bomarzo. Immaginatevi 15’000 metri quadrati di superficie con oltre 80 opere d’arte monumentali e creature mitiche. Vedrete draghi, serpenti, sirene, elefanti, leoni, uccelli del paradiso e creature ibride. Lungo i sentieri, si cammina tra le sculture, le si possono toccare, ci si può accomodare sopra, su alcune si può salire ed una la si può suonare. Pronti per scoprirne alcune?
Il viale ingresso

Il primo assaggio di parco lo si ha percorrendo il viale d’ingresso, con una bella staccionata di serpenti/mostri coloratissimi. Che benvenuto! Distratta da questi dettagli, non mi sono accorta delle otto strane creature dalle zampe e dal collo lungo. Sembravano giraffe ed invece avevano le corna – quindi chi li ha notati ha deciso che erano una sorta di cervo. Sapete la loro particolarità? Non sono elementi decorativi, sono dei funzionalissimi lampioni.
Porta del giorno e della notte

La porta del giorno e della notte è l’accesso che conduce alla casa dove viveva Bruno Weber. Dovrebbe essere un leone da guardia, e a noi ha ricordato alcune statue viste in Giappone. A dire il vero queste tipologie di statua dovrebbero essere comuni in tutta l’Asia buddista e conosciuti come “Cani Leone”. Il loro scopo era quello di proteggere la casa dagli spiriti maligni. Una volta passati oltre, notate le costruzioni che sembrano templi balinesi. Uno di questi è una toilette… riccamente decorata e coloratissima. Quindi andate in bagno!
La casa di Bruno Weber


La casa di Bruno Weber non può essere visitata all’interno, con un’eccezione: la sala da pranzo. Bellissime le sedie-farfalla con le ali, ed anche i mobili… artistici e nel contempo funzionali. Nell’angolo destra, il simil-budda è una credenza. Abbiamo ammirato i colori vivaci del tavolo all’interno ed i dettagli intricati all’esterno, tanto da far sembrare le mura come se fossero fatte di filigrana. Vedete il labirinto al centro? Bene, un cartello vi invita a percorrerlo, ed una volta raggiunta la fine, siete invitati a esprimere mentalmente un desiderio, che si avvererà!
Lo stagno dei serpenti

Subito dopo l’abitazione si arriva allo stagno dei serpenti, due grandi rettili a gobbe ricoperti da tasselli colorati. Sono bellissimi e perfettamente inseriti nell’ambiente naturale. Ma poteva Bruno Weber pensare di realizzare due elementi così imponenti ma unicamente decorativi? Certo che no. Il corpo è cavo e l’artista ha concepito queste creature come ponti, con dei ripidi e stretti gradini all’interno. Non si possono percorrere, però… per ovvi motivi di sicurezza. Qualche bambino, in ogni caso, non è riuscito a resistere e si è arrampicato sopra ugualmente (almeno stavolta non era il mio!)
Le creature magiche della foresta


Dopo aver oltrepassato lo stagno dei serpenti, vedrete alcuni sentieri. Percorreteli con calma (sono molto brevi) ed andate alla scoperta delle creature magiche che sono nascoste nel bosco. Se volete, fermatevi a contemplarle sedendovi sulle panchine – ovviamente artistiche. Unicorni, cavalli alati, un enorme gatto su cui salire, leoni-dito e molti altre creature. Non perdetevi l’Alpgeist, uno corno delle Alpi funzionale che era stato creato per l’Expo di Siviglia del 1992. Non è per nulla igienico, ma i bambini si divertono un mondo. Consiglio: portatevi qualcosa per disinfettare la superficie prima che ci mettano la bocca.
Il giardino sull’acqua e il ponte dei cani alati

Si chiama Wassergarten ed è uno dei punti forti del Parco Bruno Weber. Anzi, per i bambini probabilmente sarà l’avventura più bella di tutte. Tenetela quindi come ultima. E’ un “giardino sull’acqua” circolare, inaugurato dopo la morte dell’artista. Immaginatevi un alto ponte formato da due lunghi cani alati, su cui si può salire. Il passaggio fra un cane all’altro avviene nel punto stretto dove si incontrano le due teste. In realtà questi cani sembrano a tratti dei draghi, e le alte zampe richiamano quelle delle giraffe, con le stesse macchie reticolari. Al centro del laghetto è stata posata una creatura e metà strada fra il ragno e la medusa e tutto attorno delle teste di elefante con due proboscidi. Le colonne della sala adiacente richiamano i cavallucci marini.
Informazioni utili per visitare il parco

Il parco Bruno Weber si trova nel comune di Dietikon, alle porte di Zurigo. Per raggiungerlo prendete uno dei treni seguenti
– S11 direzione Aarau
– S12 direzione Brugg AG
– S19 direzione Dietikon
– IR36 direzione Basilea
Il parco è aperto il mercoledì, il sabato e la domenica, dalle 11 alle 18. In inverno la chiusura è alle 17. Chiamate in caso di giorni feriali infrasettimanali, di solito lo aprono. Il costo (2023) è di 15 CHF per gli adulti e 12 CHF ragazzi. Si paga unicamente in contanti o con Twint. Trovate tutte le info sul sito ufficiale.
