A noi piace passeggiare nel Mendrisiotto… c’è una vasta scelta di possibilità (ci sono 340 km di sentieri escursionistici) e visto le basse quote, molti sono praticabili dodici mesi all’anno. Gradiamo particolarmente gli itinerari soft – quelli che ci permettono di dormire fino a tardi al mattino e fare poche salite. Da un po’ di tempo ci stiamo dedicando gli itinerari fra i vigneti del Mendrisiotto. Gli itinerari sono percorribili tutto l’anno ma il periodo migliore è quello prima della vendemmia,quando i vitigni sono cariche di uva.
Gli itinerari fra i vigneti del Mendrisiotto
Inizio con il dirvi che, seppure soft, gli itinerari fra i vigneti del Mendrisiotto non sono brevi. Però si snodano lungo mulattiere, strade poco trafficate, nuclei urbani (e ovviamente vigneti), e quindi con i bambini si può imbrogliare e “tagliar corto”. In alternativa potete prevedere una pausa gastronomica in uno dei tanti ristoranti della zona. In questo caso, telefonate e riservate.
Ma come sono questi itinerari?

Nel Mendrisiotto ci sono tre itinerari fra i vigneti. Queste sono le caratteristiche (fonte: Ticino Turismo):
1. Itinerario: l’uomo e la vite
Distanza | Dislivello | Durata |
12.2 km | 345 m | 4.00 ore |
2. Itinerario: le tecniche viticole
Distanza | Dislivello | Durata |
10.2 km | 438 m | 3.50 ore |
3. Itinerario: Viticoltura e territorio
Distanza | Dislivello | Durata |
16.8 km | 474 m | 5.00 ore |
Itinerario 1 – L’uomo e la vite

Questo è il nostro preferito. Potete partire da dove volete, ma da Mendrisio è più comodo. Potete arrivare in treno o, se siete in auto, è facile trovare parcheggio a lunga durata. Lungo il percorso ci sono 11 pannelli didattici che spiegano come la viticultura, da hobby, si sia trasformata in professione.
L’itinerario 1 parte da Piazza San Giovanni a Mendrisio, vi conduce in zona cantine e poi sale per Salorino. Da lì si scende a Castel San Pietro, che è il comune con il maggior numero di vigneti del Canton Ticino. Da Castel San Pietro, in zona Vigino, si scende fino all’Istituto Agrario di Mezzana, e dopo aver compiuto un anellino si torna su, sempre a Vigino. Qui vedrete le simpatiche mucche dell’Istituto Sant’Angelo Loverciano. Proseguite dritti per Corteglia, passate da Villa Foresta e tornate a Mendrisio.
Scorciatoie:
Ce ne sono almeno due. Per cominciare potete accorciare il giro salendo direttamente a Salorino dal borgo di Mendrisio, tralasciando la zona cantine. Un’altra possibilità, dopo Castel San Pietro, è di andare dritti a Corteglia, evitando Mezzana. Non vi perderete molto durante il weekend: la scuola è chiusa.
Idee ristoranti a Castel San Pietro:
La simpatica Osteria Grotto Croce in via Monte Generoso 13 (nei pressi del pannello didattico 6a) gestita da un gruppo di giovani entusiasti oppure l’Osteria Enoteca Cuntitt a Castel San Pietro accanto alla chiesa. Prenotate perché il luogo è chic e lo chef decisamente di grido.
Itinerario 2 – Le tecniche viticole



Il percorso ufficiale di questo secondo itinerario fra i vigneti del Mendrisiotto parte da Seseglio, va verso Roncaccio, passa per Lompetti e Moreggi ed arriva ad un piccolo biotopo. Poi continua un po’ fra i boschi e vi porta a Pedrinatye. Da lì si rientra a Seseglio passando per la bella chiesetta di S. Stefano al Colle, da dove si gode un bel panorama su Chiasso e sulla Valle di Muggio. I pannelli didattici di questo percorso sono dedicati alle tradizionali tecniche viticole.
Nonostante il percorso ufficiale di questo secondo itinerario fra i vigneti del Mendrisiotto parta da Seseglio, a noi piace iniziarlo a Pedrinate. Il motivo è semplice: lo tagliamo a metà e ne facciamo solo una parte per volta. Quello che preferiamo porta in direzione della chiesetta di S. Stefano al Colle, poi andiamo a pranzo a Seseglio e ad anello torniamo verso Pedrinate, ricongiungedoci alla partenza percorrendo Via Tinelle. La seconda metà del percorso ci porta nel Parco della Spina Verde, a ridosso al confine italiano. C’è un piccolo ma interessante biotopo e poco oltre due installazioni: una rappresenta la Svizzera e l’altra è un foto-point (un po’ pacchiano) del Punto più a sud della Svizzera.
Scorciatoie:
Non abbiamo trovato scorciatoie interessanti e quindi di solito scegliamo solo una metà del percorso. Se siete con bambini piccoli e vi interessa vedere il cippo di confine, basandomi sulla mappa mi sembra che sia possibile percorrere via del Laghetto fino al biotopo, a poi continuare lungo il sentiero. Questo fa un piccolo anellino e al termine ci si ritrova nuovamente su via al Laghetto.
Idee ristoranti a Seseglio:
Vale le pena fermasi all’Osteria Luis, che si trova in una antica casa contadina, con stalla annessa e mangiatoia. L’interno è suggestivo ed il cibo ottimo. Consiglio goloso: come dessert trovate la doppia panna della Gruyère. In alternativa c’è la Vecchia Osteria Seseglio, un po’ più elegante e ricercata.
Itinerario 3 – Viticoltura e territorio da fare

Il terzo percorso è ancora tutto da scoprire. Dura circa 5 ore e per noi è un po’ lungo. In ogni caso parte da Rancate e sale verso il Monte San Giorgio, passando da Besazio, poi salendo a Tremona (dove vi consigliamo di noleggiare gli occhiali 3D e scoprire il Parco Archeologico Tremona-Castello e poi su fino a Meride. A Meride merita certamente una visita il Museo dei Fossili. Di seguito la passeggiata scende ad Arzo, Clivio, San Pietro e poi torna a Rancate.
Conosciamo però un breve tratto, quello daTremona a Meride, e non è per nulla impegnativo. Abbiamo visitato il Parco Archeologico, immergendoci nel Medioevo, e poi dopo aver camminato un po’ siamo entrati nel Triassico, scoprendo i piccoli dinosauri locali conservati all’interno del Museo dei Fossili.
Scorciatoie:
Ci hanno detto che per una variante più breve del percorso si potrebbe partire da Besazio, salire a Meride via Tremona e poi scende aa Arzo. Da Arzo si può tornare a Besazio lungo la strada cantonale. In questo modo si tralascerebbe tutta la parte a valle.
Idee ristoranti a Meride:
Se volete fermarvi per un’ottima pausa pranzo, l’Antico Grotto Fossati di Meride è una vera istituzione locale. I piatti sono quelli tipici da grotto: polenta, brasato, luganighetta.