Visitare Sion e i suoi quattro castelli

castello Valère sion

Quando parlo di Bellinzona all’estero, mi piace sempre far notare che la piccola capitale del Ticino ha ben tre castelli (Unesco, tra l’altro). Pensavo fosse un record che non si potesse battere, in Svizzera… poi per caso ci rechiamo a Sion e scopriamo che di castelli non ce ne sono due come avevamo letto, ma il doppio. Insomma, a Sion ci sono quattro castelli. Ci siamo consolati solo al pensiero che non sono patrimonio dell’umanità.

Sion, la capitale del cantone Vallese, è cittadina piccolina (meno di 35’000 abitanti) ma è una delle più antiche della Svizzera. E’ ricca di storia e si visita tranquillamente a piedi. Il centro, con i suoi bei palazzi, è molto piacevole da visitare… ma noi siamo qui per i castelli. Dove trovarli? Semplice… basta cercare la piazza con la fontana e imboccare la Rue des Châteaux. Noi abbiamo come meta il castello di Valère.

Castelli di i lesCVidomnat e di Majorie

Castelli di Vidomnat e di Majorie sion
Vidomnat davanti e Majorie dietro

Ci incamminiamo lungo Rue des Châteaux e subito vediamo una fortezza. Ma come abbiamo fatto ad arrivare al castello di Valère così in fretta? Ah, non ci siamo arrivati, infatti quella sta in cima ad una collina. Alla nostra sinistra ci sono due castelli (Châteaux du Vidomnat et de la Majorie) che assieme formano il museo d’arte del Vallese. La Majorie è quello che più ricorda una torre.

Le costruzioni risalgono al XII-XIII e prendono il nome da due ufficiali vescovili, che lì risiedevano. Vidome (o vidomne) deriva dal latino “vice dominus”. Questa persona, abbastanza simile ad un visconte, era il detentore delle le terre di un vescovado o di un’abbazia. E il Major, beh – lui era l’ufficiale maggiore. All’interno troverete opere d’arte vallesane dal 1900 in poi.

Castello di Tourbillon

sion castelli
Rovine del castello di Tourbillon

Ricominciamo a salire la collina che sovrasta la città vecchia di Sion. Arrivati in cima ci troviamo al “crocevia” fra due castelli – e questo significa altre due colline da “scalare”. Alla nostra sinistra si erge il castello di Tourbillon, una fortezza oggi in rovina, costruita alla fine del tredicesimo secolo. Sta appollaiata su uno sperone di roccia ma per raggiungerlo c’è un comodo sentiero. Non è percorribile con passeggini, ma non presenta alcuna difficoltà. L’entrata è gratuita e qui trovate gli orari di apertura.

Per i bambini questo è probabilmente il più suggestivo fra i castelli di Sion. Quest’antica residenza estiva vescovile mostra ancora diversi gioielli del passato: i resti di una colombaia in gesso a secco, una cisterna medievale, una cappella con affreschi del XIV secolo e – top of the top – una torre da cui godere di una vista a 360 gradi: sulle montagne, su Sion, sui vigneti e sul castello di Valère.

Il castello di Valère

Una volta scesi dalla rocca abbiamo imboccato la scalinata sulla destra, che conduce al castello di Valère, che in verità è una basilica fortificata risalente al 12esimo secolo. All’interno delle sue spesse mura, oltre alla basilica, si trova una chiesetta, le case dei canonici ed un interessante museo, il Musée d’histoire. Questo museo, che percorre gli insediamenti umani nel Vallese dall’arrivo dell’uomo, è adatto anche ai bambini, visto che diverse sale contengono attività interattive e divertenti.

Un altro motivo per visitare il castello di Valère (quello della foto iniziale) è il suo organo a canne, che sembra essere quello più antico ancora funzionante in Svizzera. Non ditelo ai bambini perchè poi rimarranno delusi vedendo quanto è piccolo. Meglio visitare la piccola basilica, apprezzarne gli affreschi e lasciare che si stupiscano, trovando al suo interno – inaspettatamente – anche una antica macina a mano per cereali. C’è anche un piccolo baretto, dove riposarsi e fare foto del paesaggio circostante.

Passeggiando per la città vecchia di Sion

Sion non è solo i suoi castelli. La nostra visita comincia dalla Tour des Sorciers, la torre degli stregoni (in rue de la Tour). Si chiama così perchè in passato è stata una prigione centro cui venne costruita una sala delle torture. Immagino non debba dirvi che veniva torturato. Se vi piace l’architettura ecclesiastica, segnalo due chiese: la chiesa di St-Théodule e la cattedrale di Notre-Dame du Glarier. Non lontano, nell’omonimo vicoletto, la Maison Supersaxo è un piccolo gioiellino.

Un altro punto forte: la fontana del Leone, vicino a Rue des Châteaux. Una bella fontana sormontata da un leone, ma con una piccola ranocchia sul bordo della vasca, che sputa acqua fresca, dove i bambini possono bere. Si trova vicino al municipio. Molto bella anche la piazza del teatro. Per raggiungerla siamo passati accanto ad una casa dove, in bella vista, c’era una caraffa di tè freddo con bicchieri ed un cartello, cehe invitava i passanti a dissetarsi. AI piccoli potrebbe interessare il Museo della Natura, noi non l’abbiamo visitato (era chiuso). Vi va un’ultima torre? Cercate la Tour du Guet.

Qui trovate la mappa da scaricare di Sion Turismo.

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