12 cose curiose da scoprire a Bologna

Se dico Bologna il vostro primo pensiero sarà rivolto ai tortellini immagino?!! Dovete sapere che questa città famosa nel mondo per il suo immenso patrimonio culturale, storico, artistico e culinario nasconde curiosità e leggende che la rendono ancora più unica.

Il nostro weekend bolognese si è dedicato dunque alla scoperta delle cose curiose in giro per la città.

Se siete alla ricerca di un itinerario più tradizionale sulle attrazioni e bellezze di Bologna non perdetevi il nostro articolo Bologna con bambini: la Manhattan del Medioevo.

In alternativa, se volete scoprire altri lati di Bologna e state cercando qualcosa di diverso dal solito, tra curiosità ed aneddoti nascosti per il capoluogo emiliano allora continuate a leggere.

1. I soprannomi di Bologna

Ma voi lo sapevate che Bologna viene anche definita la Dotta, la Grassa e la Rossa?

La Dotta per la presenza di una delle più antiche Università d’Italia, “Alma Mater Studiorum” fondata nel 1088, considerata da varie fonti la più antica università del mondo tuttora in funzione.

La Rossa per il colore dei tetti in cotto, le mura, le case medievali che colorano di rosso Bologna mantenendo vivi i colori tipici dell’epoca medievale.

La Grassa per le sua unica e tipica gastronomia: tortellini, mortadella, lasagne e tagliatelle al ragù, per elencare alcuni dei suoi piatti caratteristici conosciuti in tutto il mondo.

2. La finestrella sul canale

Se vi dicessi che c’è un angolino noto come “la piccola Venezia” ci credereste? Per scoprirlo dovrete incamminarvi verso Via Piella 16 dove ad attendervi c’è la Finestrella sul Canale delle Moline. Affacciandovi da questa finestrella vedrete scorrere uno dei pochi canali che non è stato interrato. Eh già, durante il Medioevo Bologna era ricca di canali navigabili ormai per la maggior parte interrati.

3. Gargoyle dalle sembianze femminili

Volete scoprire questa statua? Allora raggiungete Via Azeglio 41. Mentre passeggiate sotto il grande porticato dell’Ex Ospedale degli Innocenti noterete un Gargoyle dalle sembianze femminili osservarvi minaccioso. Ma bisogna andare indietro nel tempo per scoprire che l’ Ospedale degli Innocenti, detto anche ospedale dei Bastardini, è stata un’ istituzione assistenziale nel centro di Bologna.

Fino al 1860 ha ospitato la “ruota degli esposti”, luogo dove i genitori potevano abbandonare i neonati senza essere riconosciuti ed accusati di abbandono. Vi era sempre presente un guardia ad accogliere i neonati abbandonati, registrandoli e affidandoli alle cure dell’Ospedale. Questo luogo accoglieva orfani e dava assistenza alle giovani madri nei primi mesi di vita dei figli.

Questo gargoyle dalle forme femminili altro non è che una copia del diavolo in bronzo di Jean de Boulogne, il cui originale è a Firenze. Viene quindi da pensare che questa copia sia stata collocata volutamente proprio all’ingresso dell’orfanotrofio per indurre i genitori ad un ripensamento in merito all’abbandono del figlio appena nato.

4. Iscrizioni Palazzo Bocchi

Palazzo Bocchi si trova in Via Goito 16 ed è stato progettato intorno alla metà del XVI secolo. Quello che caratterizza questo palazzo sono le due iscrizioni sullo zoccolo: una in ebraico e una in latino.

Sul lato sinistro del portone d’ingresso si trova la scritta in ebraico che riporta un versetto tratto dal Salmo 119 “O Signore salva la mia persona dalle labbra menzognere, dalla lingua ingannatrice”. Quella in latino è tratta dalla I Epistola di Orazio e dice “Sarai re, dicono, se agirai rettamente”. Le due citazioni testimoniano l’incontro tra le due culture e quanto la loro influenza fosse viva nella vita culturale di Bologna.

L’iscrizione in ebraico costituisce l’unico caso in Italia e in Europa di iscrizione in ebraico su un edificio monumentale.

5. Mascherone Palazzo Malvasia

Premessa: se fosse ancora in funzione farebbe la gioia di molte persone. Ma andiamo con ordine e scopriamo cos’è. Il Mascherone di Palazzo Malvasia si trova sull’arco a tutto sesto che indica l’ingresso all’antico ghetto ebraico di Bologna, in Via Zamboni.

Alzate la testa, già, proprio sopra di voi c’è una maschera minacciosa con la bocca aperta. Era usanza della famiglia Malvasia durante le occasioni speciali, far piovere sul popolo vino, la bocca dunque fungeva da fontana. Il popolo poteva così festeggiare insieme alla famiglia Malvasia brindando alla loro salute ed prosperità.

6. Spioncino Casa Azzoguidi

Dirigetevi verso Via S. Nicolò per ammirare Casa Azzoguidi, casa trecentesca con il caratteristico portico a colonne lignee e la facciata a stile gotico. Questo edificio è stato la sede della prima tipografia bolognese, avviata nel 1470 da Baldassare Azzoguidi.

La grande curiosità di questa casa è il piccolo rosone in terracotta bianco, che nasconde una finestrella-spia che consentiva di controllare la strada per non essere visti durante il periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini.

7. Scavi archeologici Sala Borsa

Scavi archeologi a Bologna? Ebbene si!!! Entrate a visitare la Salaborsa, oltre ad ospitare l’omonima Biblioteca custodisce degli scavi archeologici visitabili con un’offerta libera.

Potrete vedere da vicino i resti della basilica civile di Bononia (II sec. a.C.), le fondamenta delle case medievali dell’area di palazzo d’Accursio e le vestigia cinquecentesche dell’Orto Botanico del naturalista Ulisse Aldrovandi. La visita richiede poco minuti e non potete non passarci davanti, è a pochi passi da Piazza Maggiore.

8. Portici di Torino: più lungo, più stretto, più alto ed il più largo

Bologna è nota anche per i suoi portici. Tanto importanti da essere stati nominati Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sono lunghi quasi 62 km di cui 40 km solo nel centro storico.

Ma vi siete mai domandati se sono tutti uguali o se ne esiste uno più alto, uno più stretto, uno più lungo ed uno più largo di tutti? Bene, ci ho pensato io.

Il Portico più lungo è sicuramente anche il più noto e sono sicura che molti di voi già sanno di quale sto parlando: Il portico di San Luca. Con i suoi 3.796 metri è il portico più lungo del mondo, formato da ben 666 arcate e 489 scalini. Parte dal centro di Bologna ed arriva fino alla cima del Colle della Guardia, dove si trova il Santuario della Madonna di San Luca.

Il Portico più alto resta veramente a pochi passi a piedi da Piazza Maggiore. Dovrete raggiungere Via Altabella dove nel loggiato del Palazzo dell’Arcidiocesi resterete col naso all’insù ad osservare questo portico che sfiora i 10 metri d’altezza.

Con i suoi 95 centimetri di larghezza il portico di Via Senzanome, nel quartiere di Saragozza, si aggiudica il primato di portico più stretto della città.

Ne manca ancora uno, il più largo. Il portico più largo della città è il quadriportico della Basilica di S. Maria dei Servi progettato a fine Trecento.

9. La statua di Ugo Bassi ed i suoi simboli massonici

Ugo Bassi è stato un frate e patriota italiano del Risorgimento, iniziato alla massoneria intorno al 1845-1848. Il suo monumento commemorativo è stato inaugurato l’8 agosto 1888. Appena un mese dopo l’inaugurazione le insegne massoniche alla base della statua vennero trafugate da ignoti e da la statua potremmo dire che ha fatto un viaggio itinerante per Bologna visto i numerosi spostamenti.

L’ unione tra il compasso e la squadra indica equilibrio tra le forze spirituali e quelle materiali, oltre ad essere i simboli della massoneria. La statua di Ugo Bassi dal 2003 si trova nella via a lui dedicata. Se vi state domandando cosa indichi il suo braccio alzato ve lo spiego subito: indica la strada per Roma, la meta a cui i garibaldini puntavano come simbolo dell’unità d’Italia.

10. Le Torri: Torre degli Asinelli e Garisenda

le due torri viste dall’alto della Torre Prendiparte

Potremmo anche ribattezzarle “le Torri dei record”. Sono sicura che molti di voi non conoscono le curiosità che vi sto per dire. La Torre degli asinelli è la Torre Medioevale più alta al mondo, con i suoi 97,2 metri di altezza dove per arrivare in cima e godere della vista dovrete salire ben 498 gradini. A renderla ancora più unica è la sua pendenza che la rende la torre inclinata più alta d’Italia con i suoi 2,23 metri di scarti dalla cima alla base.

E la Torre Garisenda quindi? Questa torre detiene il titolo come la torre più pendente d’Italia con i suoi 4° di inclinazione, superando i 3,97° della famosa Torre di Pisa.

11. Statua del Nettuno a Bologna

Cosa nasconderà mai questa statua? Questa statua nasconde ben due curiosità. La Statua di Nettuno che potete ammirare in pieno centro nella sua omonima piazza ha fatto un po’ storcere il naso alle autorità ecclesiastiche nel 1500.

Lo scultore Giambologna ricevette infatti una richiesta insolita durante il completamento di questa statua: ridurre la virilità del Nettuno per rispettare il decoro degli standard religiosi di quei tempi. Cosa che l’artista non apprezzò molto e furbescamente modificò la statua in modo tale che da una precisa angolazione il pollice della mano tesa di Nettuno potesse essere confuso per qualcos’altro.

Per cogliere questo particolare dovrete posizionarvi sulla pietra nera (chiamata anche “della vergogna”) posta ai piedi della scalinata all’ingresso di Salaborsa. Il mio scatto è stato preso da un’altra angolazione!!

12. Posti curiosi dove mangiare a Bologna

Non vi propongo uno ma ben tre luoghi curiosi da scoprire se siete a Bologna. Il primo è il Banco 32, un piccolo ristorantino situato all’interno del Mercato delle Erbe. Per pranzo propongono piatti veloci ma per l’aperitivo non potete perdervi le loro tapas di pesce crudo e cotto, è un full immersion di sapori unici. Sappiate che questo ristorantino è uno dei motivi per cui voglio sempre tornare nel capoluogo emiliano.

Secondo posticino: il pastificio Naldi, certo, dalla mia ultima volta a Bologna è un po’ cambiato nei gusti e nei prezzi, ma mi piace tornare a fargli visita. Qui troverete ottime proposte di primi della tradizione bolognese: tortellini in brodo, lasagne (se ci sono quelle ai carciofi vi consiglio di assaggiarle), tagliatelle al ragù, gramigna con salsiccia, balanzoni alla crema di parmigiano….insomma chi più ne ha più ne metta. Questo pastificio è solo take away, non vende bibite ma, cosa che adoro, potrete andare a consumare il vostro pasto in uno dei bar lungo la via. Così lavorano tutti! Naldi vende il cibo ed i bar le bibite.

Terzo ma non meno importante: l’ Osteria del Sole. Questa è l’osteria più antica di Bologna, si dice che esista dal 1465, prima della scoperta dell’America. La particolarità di questa osteria è che qui nessuno si è mai lamentato della loro cucina. Vendono solo vino, al cibo o stuzzichini ci dovrete pensare voi portandoli da fuori.

Dove dormire a Bologna

Essendo una città legata alla storia del Medioevo per il nostro soggiorno nel capoluogo emiliano non potevamo che scegliere Art Hotel Commercianti, nel cuore della città, a due passi da Piazza Maggiore. Ci tenevamo a soggiornare in una struttura che ci facesse tornare indietro nel tempo e ci catapultasse ai tempi del Medioevo. Art Hotel Commercianti ha saputo soddisfare questa nostra esigenza!

Inoltre dovete sapere che questo Hotel si trova in un palazzo dichiarato “edifici storico”, poiché sede della “casa del Comune” (1.116-1.202 D.C.) e successivamente sede dei Brentatori (1.250 D.C.). Tutte le attrazioni che vi ho menzionato nell’ articolo sono raggiungibili comodamente a piedi dall’hotel, in alternativa potete sfruttare il servizio offerto agli ospiti: il noleggio biciclette completamente gratuito.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.