Erano anni che volevo scoprire le bellezze dell’Egitto classico ed immergermi nella cultura e tra la gente di questa terra affascinante e ricca di storia. Finalmente ho realizzato questo sogno!
Quando andare
Le stagioni migliori per visitare l’Egitto classico sono la primavera e l’autunno. Possibilmente, sarebbe meglio evitare l’estate perché potrebbe essere davvero troppo caldo, specialmente nella zona di Luxor.
Programmare il viaggio
Per fare un tour dell’ Egitto classico ci sono diverse possibilità; la maggior parte dei turisti sceglie di visitare il Cairo e poi di prendere un volo per Luxor o Assuan ed imbarcarsi su una crociera sul Nilo. Coloro che hanno disposizioni più giorni possono anche terminare la vacanza sul Mar Rosso. In questo caso, leggete i nostri articoli Immersioni e snorkeling a Sharm el Sheik e Marsa alam: tra immersioni deserto e mare. Ci sono davvero tante opzioni tra cui scegliere!
Noi abbiamo organizzato il viaggio tramite l’agenzia locale Sun Pyramids tours e, per questione di tempo, abbiamo deciso di non fare la crociera sul Nilo. Non ci siamo affatto pentiti della scelta ma siamo comunque rimasti molto soddisfatti di ciò che siamo riusciti a vedere in una settimana. Siamo atterrati al Cairo (dove abbiamo dormito 3 notti), poi abbiamo preso un volo interno per Luxor dove abbiamo dormito altre 4 notti in un bellissimo albergo sul Nilo. Siete pronti per partire con noi alla scoperta dell’Egitto? Vediamo quali sono le 10 cose da non perdere durante un viaggio in Egitto classico.
Cosa vedere al Cairo
Ve lo dico senza troppi giri di parole: come primo impatto il Cairo non vi farà una bella impressione! E’ una città estremamente caotica, piena di smog, di traffico e di sporcizia, con condomini fittissimi che sono letteralmente stati “affettati” per fare spazio a nuove strade ed autostrade. Vedrete auto ammaccate che sfrecciano velocissime, autobus gremiti di persone attaccate ovunque, intere famiglie su un’unica moto. Noi poi l’abbiamo visitata durante il periodo del Ramadam (digiuno dall’alba al tramonto), quindi dalle 18,00 in poi per le strade c’era il delirio! Vi consiglio di partire presto al mattino e come prima tappa non perdetevi le Piramidi!
1) Le Piramidi di Giza e la Sfinge
La Grande Piramide di Cheope faceva parte delle Sette meraviglie del mondo antico ed è l’unica tra le sette antiche meraviglie ad essere ancora presente. Vedere le piramidi, così maestose, antiche e misteriose, sarà un’emozione pazzesca, che non dimenticherete! Situate a pochi chilometri dal Cairo, queste imponenti strutture risalgono all’Antico Regno dell’Egitto e sono state costruite intorno al 2500 a.C.
Le tre grandi piramidi di Giza, conosciute anche come le Piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, sono state costruite come tombe per i faraoni e le loro regine. La più antica di queste, la Piramide di Cheope, è anche la più grande, con una base di 13 ettari e un’altezza di 146 metri. Noi siamo entrati all’interno della piramide di Cheope e ci siamo inoltrati all’interno dei suoi cuniculi fino alla camera funeraria…evitate se soffrite di claustrofobia perché gli spazi sono molto ristretti ed il caldo è soffocante!
La Sfinge è una statua colossale scolpita su una grande roccia raffigurante una creatura con la testa di un faraone, che rappresenta la saggezza, e il corpo di un leone, che rappresenta la forza e la potenza. E’ alta circa 20 metri e lunga 73 metri. La sua maestosità e quell’alone di mistero che la avvolge vi lasceranno senza parole! In serata non fatevi mancare una cena in un locale con vista piramidi guardando metre cenate lo spettacolo di luci che si svolge ogni sera.
2) Menfi e Saqqara
Menfi è la prima capitale della storia egizia; era la capitale dell’Egitto quasi 4000 anni prima della fondazione del Cairo. In questo museo all’aperto potrete vedere una colossale statua di Ramses II e una sfinge di alabastro.
Invece il sito archeologico di Saqqara fa parte della grande necropoli che faceva capo all’antica capitale di Menfi. A Saqqara troverete la famosa piramide a gradoni la cui foto è presente in ogni libro di scuola, considerata l’antesignana di tutte le piramidi (2630 a.c.). Si tratta del complesso funerario del faraone Djoser. In questo sito sono stati rinvenuti anche molti altri reperti archeologici risalenti all’Antico Regno. La necropoli di Saqqara è stata scoperta nel 1851 e gli scavi sono in continua evoluzione, con rinvenimenti anche molto recenti.
3) Il Museo Egizio
Non si può pensare di visitare l’Egitto classico senza entrare nel Museo Egizio! Il museo, molto vasto ed affollato, offre una collezione di oltre 150.000 reperti che rappresentano 5000 anni di storia. Tra di essi il reperto più famoso è senza dubbio la maschera d’oro rinvenuta nella famosa tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re. Siccome il museo il giorno in cui siamo andati noi era affollatissimo, si è formata una lunghissima fila davanti alla stanza in cui è conservata la maschera funeraria. Consiglio di andare al mattino presto. E’ assolutamente necessario avere una guida che vi conduca all’interno del museo e che vi aiuti a capire le bellezze che state osservando e a collocarle nella storia.
Come saprete, è stato già costruito un nuovo Grande Museo Egizio a Giza (GEM), proprio davanti alle piramidi. Si tratta di un enorme complesso innovativo e moderno, destinato a diventare un importante hub mondiale per la storia faraonica, in cui verranno trasferiti molti dei reperti che ora si trovano nel vecchio museo (in particolare la collezione completa della tomba di Tutankhamon). L’edificio, i cui lavori di progettazione sono iniziati nel lontano 2002, è stato realizzato da uno studio di architettura di Dublino ed ha la particolare forma di un triangolo smussato. Ad oggi (aprile 2023) il nuovo museo egizio non è ancora stato inaugurato ufficialmente ma è comunque visitabile in piccola parte. Si parla di ottobre 2023 come data ufficiale di apertura. Non appena sarà inaugurato e visitabile nella sua interezza, diventerà una tappa obbligata! Tenetelo a mente durante il vostro prossimo tour dell’Egitto classico.
4) La cittadella del Saladino e la Moschea di Mohamed Ali
La Cittadella è stata costruita nel 1173 dal celebre condottiero musulmano Saladino, sopra un’altura per poter controllare il paese. In giornate terse offre un bellissimo panorama dall’alto sul Cairo; pare si possano anche vedere le piramidi di Giza ma purtroppo per noi il tempo non era dei migliori e non siamo riuscite a vederle! All’interno della Cittadella si trova la Moschea di Mohamed Ali, detta anche la moschea di alabastro. La costruzione è recente (intorno al 1848). Il disegno e le linee della moschea sono turchi e non rispecchiano la tradizione architettonica egiziana. Sembra di essere a Instambul!
5) Il Cairo islamico: la Moschea di Al Azhar e il Mercato di Khan El Khalili
La Moschea di Al Azhar è una delle più note moschee di tutto il mondo islamico. Fondata nel 970 come luogo di culto ed insegnamento, è anche oggi une dei più importanti centri di teologia islamica. Sono presenti 3 minareti. Per entrare bisogna avere le spalle coperte ed indossare un gonnellone largo e lungo fino ai piedi che vi daranno all’ingresso: io avevo un paio di pantaloni lunghi e larghi ma non andavano bene neanche quelli. Inoltre sono molto rigidi anche sulle fotografie: si possono fare, ma solo con il cellulare, non con la macchina fotografica. I video sono vietati.
La moschea è vicinissima al mercato di Khan El Khali. Si tratta di un mercato abbastanza turistico. Io amo moltissimo i veri mercati locali, quelli dove si trova anche il cibo e che sono frequentati prevalentemente da gente del luogo. Questo bazar è invece ad uso e consumo dei turisti. Inoltre, avendolo noi visitato nel periodo del ramadam, abbiamo anche trovato molti negozietti chiusi. Se siete al Cairo andateci, ma a noi non ha fatto impazzire! Vale comunque la pena perdersi tra i tortuosi vicoli mentre i venditori cercano di attirare la vostra attenzione.
Cosa vedere a Luxor e dintorni
La città di Luxor, raggiungibile con un breve volo interno, è placidamente adagiata sulla sponda orientale del Nilo ed è molto più tranquilla e lontana anni luce dal traffico e dallo smog del Cairo. Una meta imperdibile durante un tour in Egitto classico. Noi abbiamo soggiornato 4 notti a Luxor e ci siamo spostati con un trasferimento privato per visitare la Riva Orientale, la Riva Occidentale e Dendera.
6) La Riva Orientale: i templi del Karnak e il tempio di Luxor
Dedicate la prima giornata a Luxor alla visita della Riva Orientale del Nilo. Karnak è forse il più esteso complesso monumentale mai costruito, ampliato per oltre 1500 anni. Sviluppato dalle generazioni di faraoni che si susseguirono è un vasto archivio storico a cielo aperto con santuari, 10 piloni, 134 colonne maestose, chioschi, viali, obelischi e un lago sacro abbellito da uno scarabeo gigante di granito rosa. Malgrado il complesso sia in parte in rovina, rimane comunque spettacolare! Ci si sente piccoli piccoli al cospetto di tanta maestosità e tanta bellezza.
Il tempio di Luxor era collegato al tempio del Karnak tramite un viale di sfingi lungo 4 km, le cui statue sono rimaste intatte. La facciata del tempio è inconfondibile, con i colossi di Ramsete II e un obelisco di granito rosa alto 23 metri. All’interno troverete la sala con le sue maestose 14 colonne che conduce al Santuario di Alessandro Magno. Anche qui vi sentirete sopraffatti da tanta grandezza e magnificenza.
7) La Riva Occidentale: la Valle dei Re e la Valle delle Regine
In queste aride e rocciose valli furono sepolti quasi tutti i faraoni del più glorioso periodo storico dell’Egitto e le loro consorti, all’interno di tombe scavate nella roccia e decorate con le rappresentazioni dell’Aldilà. Le tombe erano piene di tesori inestimabili anche se la maggior parte di esse sono state saccheggiate nel passato. Purtroppo i saccheggiatori di sepolcri sono arrivati molto prima degli archeologi.
Valle dei Re
L’unica tomba trovata intatta è stata quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 dall’archeologo Howard Carter. Il tesoro contenuto nella tomba si trova ora nei musei egizi del Cairo e di Giza, invece la mummia del faraone è tuttora visibile nel sarcofago all’interno del sepolcro. Per visitare questa tomba occorre un extra ticket, non comprensivo in quello per entrare alla Valle dei Re. Tra tutte è forse la tomba più piccola e meno decorata. Il biglietto d’ingresso alla Valle dei Re consente di visitare 3 tombe. A me ha colpito particolarmente quella di Rameses IV, ampia e con dipinti parietali dai colori vivaci.
Valle delle Regine
Poco lontana dalla Valle dei Re sorge la Valle delle Regine. Anche qui, con il biglietto d’ingresso è possibile accedere all’interno di 3 tombe. Normalmente la Valle delle Regine è esclusa dai tour classici: insistete perché venga inserita ed acquistate in anticipo il biglietto per entrare nella Tomba di Nefertari perché è quella meglio decorata con degli affreschi ottimamente conservati dai colori a dir poco stupendi! Nefertari, il cui nome significa “la più bella” era la moglie principale di Ramesse II. Il biglietto per entrare nella tomba di Nefertari ha un costo extra di circa 50 euro, ma vale assolutamente la pena acquistarlo. L’ingresso è consentito a poche persone al giorno a cui è permesso sostare per pochi minuti per non rovinare i pregiati dipinti. Resterete commossi da tanta bellezza!
8) La Riva Occidentale: il Tempio della regina Hatshepsut e i colossi di Mnenone
Sempre sulla Riva Occidentale si trova il tempio della regina Hatshepsut, situato in una posizione spettacolare. Il tempio è disposto su una serie di ampie terrazze sovrapposte, il cui livello superiore si fonde con le pareti rocciose che lo sovrastano. Il mistero del tempio è anche legato all’inconsueta storia della sua regina, che ha governato l’Egitto per 20 anni e non ha ma voluto rappresentare sé stessa come una donna. Quando morì il marito, avrebbe dovuto salire al trono il figlio maschio che questi ebbe da una consorte minore, ma Hatshepsut ne usurpò il potere e si autoproclamò faraone. Per legittimare la sua posizione si fece ritrarre nelle statue con vesti regali, inclusa la barba finta.
Poco distanti si trovano i colossi di Mnenone. Le enormi statue di Amenofi III seduto sul trono alte 18 metri, che in origine sorvegliavano il suo tempio funerario, sono ciò che rimane di uno dei più grandi templi egizi. Purtroppo del tempio non è rimasto nulla, ripetutamente saccheggiato dai faraoni in cerca di materiali da costruzione e gradualmente distrutto dalle inondazioni annuali del Nilo. La vista dei colossi di Mnenone è comunque molto suggestiva.
9) Dendera: il tempio di Hathor
Dendera si trova vicino alla città di Qena, a circa 1,30 di auto da Luxor. E’ un sito che rimane un po’ fuori dai soliti circuiti turistici, perché non è una tappa che viene visitata durante le crociere sul Nilo. E’ invece un luogo estremamente affascinante da vedere durante un tour dell’Egitto classico. Il tempio è dedicato alla dea Hathor, Dea dell’amore e della fertilità. E’ uno dei templi meglio conservati di tutto l’Egitto. Resterete senza parole davanti ai magnifici bassorilievi ed ai soffitti di colore azzurro intenso.
10) Giro in Feluca sul Nilo
Siamo quasi giunti alla fine del nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie dell’Egitto classico. Il modo migliore per concludere in bellezza il viaggio è quello di concedervi un giro in feluca all’ora del tramonto. La feluca è una tipica imbarcazione locale a vela e di piccole dimensioni. La navigazione in feluca sul Nilo è molto rilassante e ha un fascino senza tempo. Vedere il sole che si inabissa all’orizzonte mentre navigate placidamente sarà davvero un’esperienza che resterà nei vostri cuori.