In passato le fontane erano il simbolo del buon funzionamento di un comune. Se un comune aveva una fontana, allora aveva anche l’acqua potabile… che era un lusso. Ed infatti a Lugano le prime fontane sono arrivate prima ancora che le case venissero fornite di acqua potabile. Questa arrivava dal Pian Cusello sopra Arosio (qui il post Pian Cusello sopra Arosio, dalla sorgente al rubinetto). Inoltre, se ben pensate (e realizzate) le fontane finiscono per diventare veri simboli di una città, come ad esempio il Jet d’Eau di Ginevra o la fontana di Tinguely a Basilea. Altri esempi fuori dai nostri confini? La fontana di Apollo a Versailles, la fontana di Trevi a Roma, le fontane fluttuanti di Osaka, oppure quella di David Cherny al Whitehall Technology Park di Charlotte, negli Stati Uniti.
Save the date!
CACCIA AL TESORO PER FAMIGLIE
Venite a scoprire alcune delle fontane del centro di Lugano. AIL SA organizza una speciale caccia al tesoro per famiglie, che vuole essere un momento di svago, ma anche di sensibilizzazione verso una risorsa indispensabile per la vita.
La partecipazione è gratuita
Tutte le informazioni e il modulo per l’iscrizione (obbligatoria) sono disponibili al seguente link:
https://www.ail.ch/Concorsi-ed-eventi/Trova-la-fontana.html
Le fontane di Lugano
Parlando di fontane, se pensate a Lugano, quante ve ne vengono in mente? Dove si trovano? A volte, magari pur vivendo in città o lavorandoci, ci passiamo accanto e non le notiamo neppure. Alcune sono bellissime, altre meno spettacolari ma ricche di storia. Scopritene alcune con noi.
La prima fontana d’acqua potabile a Lugano
Nel mio immaginario la prima fontana d’acqua potabile a Lugano sarebbe stata una di quelle “monumentali” fronte lago. Se me lo avessero chiesto, avrei risposto così. Risposta sbagliata! Correva l’anno 1895, e per la prima volta una condotta di acqua potabile portava l’acqua in città. Prima ancora che nelle case, nelle fontane. Volete sapere quale era? Andate in Piazza Dante e cercate la fontanella, quella piccola e un po’ anonima, accanto alla Manor. Meriterebbe certo di essere valorizzata un po’ di più. Se trovate online delle vecchie foto, vedrete quante volte questa piccola fontana ha cambiato collocazione, pensate che ad un certo punto è finita anche in un magazzino.
La fontana commemorante l’acquedotto: la Fontana Bossi
Questa fontana di trova nel centro di Lugano, in Piazza Rezzonico. Prende il nome dall’industriale Antonio Bossi, che la finanziò. Costruita da Otto Maraini e arricchita da Luigi Vassalli per le parti in bronzo, la fontana fu creata per commemorare l’apertura dell’acquedotto comunale della città. E’ costituita da quattro bacini sormontati da mascheroni e conchiglie, una colonna con un’iscrizione dedicata ad Antonio Bossi, un tettuccio e delle teste leonine “che sputano acqua”.
La fontana d’arte
Questa fontana si trova in Piazza indipendenza, si chiama il “Velerio” ed è una vera chicca artistica. Commissionata dalla città di Lugano, dopo un concorso, rappresenta una vela. E’ stata realizzata da Nag Arnoldi, uno degli scultori ticinesi più rappresentativi del ventesimo secolo. Le passo spesso accanto con un sorriso e ricordo le parole di mio padre, allora collega di Nag: “al vareva nagott“. Prima di scoprirsi artista, Nag era odontotecnico e lavoravano nello stesso studio: pare non ci fosse un odontotecnico meno dotato di lui. Ma che artista!!!
Fontane in cerca di identità, quella della Cattedrale
Diciamola tutta: ci sono fontane a Lugano che varrebbe la pena fossero restaurate, valorizzate oppure “messe più in mostra”. Una di queste è quella che si incontra sulla sinistra scendendo dalla Cattedrale verso il centro. Un bel mosaico, una vasca che probabilmente era un lavatoio pubblico e… una testa leonina che va scomparendo. Ne manca una buona metà e necessita di un bel restauro – peccato perché sarebbe molto bella. Un’altra fontana carina è quella con i pesci presso la fermata del bus nr 3 – Studio Radio. L’avete mai notata?
Le fontane del Parco Ciani
Il Parco Ciani di Lugano è probabilmente uno dei parchi più belli della Svizzera: c’è un’abbondanza di palme e alberi “nostrani” esotici, percorsi ombreggiati e panchine dove sedersi, aiuole fiorite in ogni stagione, una villa storica, un parco giochi per bambini, una palestra all’aperto, una spiaggetta balneabile e moltissime statue. Fontane? Ce ne sono, ovviamente – ma non monumentali. La più bella, piccolina ma riccamente decorata, sta davanti a Villa Ciani. Diverse altre si trovano nei pressi dell’area giochi, e una nel mio angolo preferito: alla Darsena. Che angolino delizioso di parco: la bianca statua del Socrate Morente di Markus Antokolski e proprio lì accanto quel bizzarro parallelepipedo rettangolare. E’ un barometro super interessante. Bene, c’è anche una fontanella in granito a 4 getti. Chissà quanti studenti del vicino Liceo ne hanno approfittato!
Runner up: la numero 2
La seconda fontana di Lugano, per costruzione, si trova praticamente alla fine di via Pessina, all’imbocco della sfarzosa via Nassa. E’ una della prime tre della città ma se non fosse per la placchetta commemorativa, non lo si saprebbe anche perché è collocata in un angolino un po’ anonimo e si tende a non notarla.
La fontana più bella: la Moccetti
Ovviamente la conoscete tutti, e l’avete ammirata. La fontana più bella di Lugano si trova nel centro della città. Acqua limpida, rocce decorative e zampilli rinfrescanti. Attorno ci sono delle comode panchine, quindi si presta ottimamente per una piacevole pausa. Magari mentre aspettate il bus o il battello. E’ quella di Piazza Manzoni. Ha anche un nome, che pochi conoscono: Fontana Moccetti. Gossip: ricordate la scena di Anita Ekberg che fa il bagno nella Fontana di Trevi nel film ‘La dolce vita’? Bene, nel 2021 due turiste seminude, hanno ben (o mal) pensato di replicare, entrando a rinfrescarsi nella fontana di Piazza Manzoni. Ed il video ha girato per diverso tempo su whatsapp.
La fontana che non c’è più: il cubo scomposto
Della serie: “fontane fantasma di Lugano”, questa fontana a Lugano c’è ancora, ma da più di 10 anni, non ha più questa funzione. Anzi, non è nemmeno un cubo scomposto. Qualche genitore se la ricorderà, dato che si trova davanti al Centro Professionale di Lugano. Per anni mi sono chiesta perché quella scultura, e perché dietro a dei cassonetti interrati. Il mistero me l’ha svelato per caso un collega (il vicedirettore!) che ricorda benissimo i tempi di quando era studente e nelle giornate più calde di fine anno scolastico, “si mettevano a mollo i piedi”. Cercatela: è una sorta di composizione verticale costituita da sfere di bronzo, appoggiate l’una sull’altra partendo da una base quadrata.
La fontana più “esotica”: il sombrero
Per trovare questa grossa fontana recatevi nella piazza del quartiere Molino Nuovo di Lugano. E’ costituita da due bacini triangolari e un perno di forma vagamente conica, un po’ simile ed un trullo pugliese. Per questo motivo ricorda chiaramente la forma di un sombrero, anche se difficilmente quella era l’intenzione dell’architetto Tita Carloni. Non so se sia vero, ma l’ispirazione dovrebbero essere la Casa sulla Cascata dell’architetto statunitense Frank Lloyd Wright.
La fontana “piedi in acqua”
Chi è di Lugano questa fontana la conoscerà sicuramente, e si trova in centro, a Villa Saroli. Panchine sotto gli alberi, una piccola area giochi e soprattutto due belle vasche dove portare i bambini nei giorni caldi per mettere i piedi in acqua. L’abbiamo sfruttata più volte, anche di passaggio: un po’ di refrigerio e poi via. La villa, risalente al 1904, fu costruita dalla famiglia Enderlin, poi passando di proprietà divenne Villa Saroli. La fontana è un’aggiunta degli anni ’70 e progettata da un architetto paesaggista di Zurigo.
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