La città di Torino è ricca di attrazioni turistiche da poter visitare: chiese, musei, piazze, fontane e molto altro. Oltre ai grandi classici dovete sapere che il capoluogo piemontese è ricco di cose curiose da vedere. Se siete quindi alla ricerca di qualcosa di più particolare ho stilato una lista delle 10 cose più curiose e completamente gratuite da scoprire a Torino.
Se siete interessati anche a dei consigli sulle attrazioni classiche da vedere in questa città non perdetevi il nostro articolo su Torino con bambini.
Qualche Informazione su Torino
Torino è facilmente raggiungibile in auto o treno dal Ticino. Noi abbiamo scelto di raggiungerla in auto per poi lasciarla in un parcheggio coperto (Emanuele Filiberto/ costo al giorno 15€) a pochi minuti dal nostro alloggio. La città è a misura d’uomo e potrete girarla comodamente a piedi. Non temete se ad accompagnare il vostro soggiorno avrete giorni di pioggia, con i suoi 18 Km di porticati resterete perfettamente asciutti. Ma ora andiamo a scoprire le 10 cose curiose da vedere gratis.
1. Panchina degli innamorati
Tra le attrazioni più curiose è senza ombra di dubbio la più romantica. La Panchina degli Innamorati o più semplicemente Lampioni Innamorati. Si tratta di una panchina con “seduti” due lampioni che sembrano abbracciarsi.
L’ opera è stata realizzata da Rodolfo Marasciuolo, dipendente del Comune di Torino per il settore Verde Pubblico. Un giardiniere che si prende cura dei parchi della città e nel tempo libero si dedica alla sua passione, l’arte. Camminando per il centro cittadino ci si imbatte spesso in sue installazioni artistiche e sculture, non potrete non notarle. Nei giorni trascorsi nel capoluogo piemontese ne abbiamo ammirate molte. La panchina degli Innamorati si trova all’interno del Parco del Valentino, famoso parco pubblico situato lungo le rive del Po.
2. Mignolino di Cristoforo Colombo
Se siete alla ricerca di un po’ di fortuna dovrete raggiungere Piazza Castello. Sotto i portici che precedono la prefettura si trova l’ altorilievo dedicato al celebre esploratore Cristoforo Colombo. La leggenda narra che strofinare il mignolino della mano di Cristoforo Colombo porti molta fortuna.
L’ altorilievo fu creato da Dino Somà ed inaugurato nel 1923, per ricordare la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale dei migranti italiani in America Latina. Per i torinesi è diventata ormai una vera e propria tradizione strofinare il mignolino. Sono soprattutto gli studenti universitari ad affidarsi a questo portafortuna nella speranza di passare gli esami al massimo dei voti. Questa tradizione ha fatto si che il dito si assottigliasse così tanto nel tempo che è stato necessario sostituirlo.
3. Torino Magica
Sapete che Torino viene anche chiamata “la città magica”? Eh, già, è una città legata alle leggende esoteriche riguardanti la magia bianca e la magia nera. Geograficamente parlando si trova infatti nel punto di intersezione tra due triangoli, quello della magia bianca con Praga e Lione e quello della magia nera con Londra e San Francisco.
Se siete curiosi di scoprire storie e misteri nascosti in giro per Torino vi consigli di partecipare al Tour di Torino Magica, proposto da Somewheretour. Vi porteranno alla scoperta del lato esoterico della città. Il tour è in parte in bus ed in parte a piedi. Noi abbiamo partecipato in compagnia del nostro bimbi che è rimasto entusiasta, consiglio questa attività a partire dai 6 anni, non prima.
Portone del Diavolo
Tra i vari punti esoterici da vedere gratis a Torino c’è il portone di Palazzo Trucchi di Levaldigi, meglio conosciuto come il Portone del Diavolo. Per scoprirlo dovrete raggiungere Via XX Settembre 40. Fa parte anche questo di una tappa del Tour di Torino Magica.
La parte storica ci racconta che il portone è stato ideato da Pietro Danesi nel 1675, realizzato a Parigi su commissione di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi, Conte e Generale delle Finanze di Carlo Emanuele II.
Il Portone del Diavolo prende il nome dal suo particolare più inquietante rappresentato sul battente bronzeo: Satana con tanto di corna e bocca spalancata e all’interno due serpenti.
Circolano varie leggende legate a questo portone. Una leggenda narra che comparve all’improvviso durante le invocazioni notturne di un apprendista stregone. Il diavolo infastidito da queste invocazioni imprigionò lo stregone dietro al portone per sempre. Nel 600 l’edificio ospitò una Fabbrica di Tarocchi. Coincidenza vuole che la carta dei Tarocchi associata al Diavolo è proprio l’Arcano Maggiore n.15, come il numero civico del palazzo all’epoca. Insomma, c’è un grande velo di mistero nascosto dietro a questo portone, le leggende sono veramente numerose!
4. Toret
Tra le 10 cose curiose da vedere nel capoluogo piemontese non potevano certo mancare i Toret: storiche fontanelle simbolo di Torino, dal colore verde con la loro inconfondibile testa di toro.
Torèt nel dialetto piemontese significa letteralmente “toretto”, cioè piccolo toro. Queste fontane hanno una storia lunga 150 anni, nel corso degli anni ne hanno così viste di cose accadere a Torino, basti pensare che Torino è stata la prima capitale del Regno d’Italia, dal 1861 al 1865 e queste fontane hanno fatto la loro prima comparsa in città nel 1862! Ce ne sono più di 800 sparse per la città. Nel 2012 è nata l’Associazione I Love Toret che si occupa di valorizzarle e tutelarle attraverso l’organizzazione di eventi. Sul loro sito troverete la mappa interattiva per trovarle con più facilità.
5. Toro Portafortuna
Altro portafortuna di Torino è il bassorilievo di un toro le cui parti basse ne pagano le spese!!
E’ soltanto una leggenda, ma i torinesi lo calpestano ugualmente ogni volta che ci passano accanto. Lo potete trovare sotto i portici in Piazza San Carlo, davanti allo storico Caffè Torino. Il simbolo, nonché stemma della città, fu collocato in questa piazza nel 1930. Ovviamente neppure noi abbiamo saputo resistere alla tentazione di cercare un po’ di fortuna calpestando le parti basse del toro.
6. Museo RAI
Se Torino è la culla della radio e della RAI non poteva certo mancare un museo dedicato a questo! A pochi passi dalla Mole Antonelliana, esattamente in Via Giuseppe Verdi 16, si trova il Museo della Radio e della Televisione.
Museo interattivo ed esperienziale, completamente gratuito dove potrete ripercorrere la storia della radio televisione italiana. Al suo interno troverete apparecchiature radio e TV, microfoni, telecamere, allestimenti di studi televisivi e radiofonici, reperti storici e video per ripercorrere 200 anni di storia.
E’ aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30, giorno di chiusura il martedì.
7. MAU Museo di arte urbana
Amate l’arte? Allora non potete perdervi il MAU: il Museo di Arte Urbano. Si tratta del primo Museo d’arte contemporanea all’aperto in un centro urbano italiano.
Situato nel cuore del Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine Ottocento, è un percorso a cielo aperto che comprende opere dipinte sui muri delle palazzine del quartiere. Il progetto è in fase di concreta realizzazione, il suo scopo è di dar vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un grande centro metropolitano. L’iniziativa è partita proprio dagli abitanti di questo quartiere. Dal 1995 al 2017 sono state prodotte 123 opere murarie all’interno del Borgo Vecchio, e dal maggio 2021 si aggiunte altre 35 nuove installazioni costituenti la “Galleria Campidoglio”.
8. Borgo Medioevale
Imperdibile una passeggiata per il Borgo Medioevale dove sarete catapultati indietro nel tempo. Costruito nel 1884 riproduce un borgo feudale del XV secolo. Gli arredi e le decorazioni sono stati riprodotti fedelmente da esempi piemontesi e valdostani del Quattrocento.
Questo Museo a cielo aperto dedicato all’architettura medioevale si trova lungo le rive del Po, all’interno del Parco del Valentino, in Viale Virgilio 107. Il Borgo medioevale è sempre aperto e l’ingresso è gratuito.
9. Baci Urbani
Mentre camminate per le vie del centro ricordatevi di alzare lo sguardo verso l’alto per scoprire il palazzo col piercing.
Al numero 19 di via Palazzo di Città, in centro a Torino, potrete vedere questa bizzarra installazione. Sullo spigolo del quarto piano di questo edificio è stato installato un piercing con tanto di sangue (non preoccupatevi, è finto!!)
Questa opera d’arte moderna si chiama “Baci urbani” ed è stata realizzata dall’architetto Corrado Levi nel 1996. Nata come installazione temporanea, venne poi lasciata sull’edificio del 700.
10. Casa Scaccabarozzi
Più comunemente conosciuta come Fetta di polenta, è senza ombra di dubbio l’edificio più curioso di Torino. L’ origine del suo soprannome sta nel color giallo ocra dell’edificio e nella singolare pianta trapezoidale e sottile. La facciata frontale misura 5 metri, quella laterale circa 16 metri ed il lato posteriore, il più stretto, misura appena 54cm.
Realizzata dal noto architetto Alessandro Antonelli verso la metà dell’ 800. Si narra che abbia voluto costruire l’edifico più per scommessa che per necessità. Il palazzo prende il nome dalla moglie di Antonelli, Francesca Scaccabarozzi, insieme alla quale l’architetto abitò alcuni anni l’edificio dal momento che nessuno voleva abitarci temendo un crollo di una costruzione così anomala per l’epoca. Questo particolare edificio si trova in Via Giulia di Barolo 9.
Extra Tips
Se avete letto fino a qui non potevo che aggiungervi un extra tips dove godere della vista di tutta la città gratuitamente. Salite al Monte dei Cappuccini e lasciatevi sorprendere dalla bellezza di Torino vista dall’alto.
Attendendo di pianificare il vostro viaggio nel capoluogo piemontese non perdetevi il nostro articolo sul Tour virtuale al Museo egizio.
Quello di Torino è il secondo più grande al mondo dopo quello del Cairo. Nei giorni trascorsi in città ovviamente siamo andati a visitare il Museo Egizio, sottovalutando la passione di nostro figlio per le audio guide. Per visitare un solo piano ci abbiamo messo 2 ore!!!! Ci siamo ripromessi che la prossima volta prenoteremo un tour guidato per famiglie.