Marrakech… una destinazione perfetta per un lungo weekend “esotico” a sole 3 ore di volo da casa. Il suo cuore pulsante sono la Medina e la piazza Jamaa El Fna, che non mancherà di incantare i più piccoli. Ma quali sono le cose da fare e vedere assolutamente a Marrakech? Tutte e nessuna… basta vagare senza meta e lasciarsi conquistare. Pericoli? Nessuno… nemmeno di notte. Però occhio ai borseggiatori, è pur sempre una grande città.
Ovviamente se avete a disposizione qualche giorno in più, usateli per un bel tour in Marocco. Portare i bambini nel deserto è un’esperienza che non dimenticheranno mai. Potete volare su Marrakech e poi partire per un tour alla scoperta del grande vuoto. Nazarena e famiglia hanno trascorso alcuni giorni nell’Erg Chebbi, in jeep e a dorso di dromedario, salendo anche sulla Grande Duna del Marocco, alta più di 250 metri!
Le 10 cose da fare e vedere a Marrakech con bambini
La parte vecchia di Marrakech, ovvero la Medina, non è enorme… ma è un vero labirinto di viuzze e negozietti apparentemente uguali. Quindi prima di partire in esplorazione, studiate la strada che vi porta dal vostro alloggio a piazza Jamaa El Fna, e viceversa. I marocchini sono gentilissimi e quando vi perderete (quando, non se) vi indicheranno come ritornare a piazza Jamaa El Fna. Trucchetto per tornare a casa: memorizzate il nome del caffè della piazza che porta verso il vostro riad. Nel nostro caso: la strada a sinistra del Café de France, poi la prima a destra dopo il cartello Alphais Spa. Facilissimo!
1. La piazza Djemmaa El-Fna
La piazza Djemaa el-Fna è dove ci si perde e ci si ritrova a Marrakech. Ogni volta che ci tornerete, sarà sempre diversa – perchè cambia in base a chi la frequenta. Di giorno troverete principalmente i commercianti con le loro colorate bancarelle, mentre di sera è un viavai di cantastorie, incantatori di serpenti, venditori d’acqua. I mercanti se ne vanno e spuntano numerossisime bancarelle e tavoli dove mangiare. Ognuna ha il loro numero – noi (su consiglio di locali) siamo andati da Aisha, alla bancarella nr 1. E’ l’unica donna che cucina in piazza.
2. Il souk
Il souk di Marrakech è dove trascorrete la maggior parte del vostro tempo. E’ la prima delel cose da fare e vedere a Marrakech. Lo troverete coloratissimo ma anche trafficato: fra asini e motorini, dovrete scansarvi in continuazione – a meno di entrare nei negozietti. Però ecco, ci è sembrata un’esperienza un po’ banale: guardo-contratto-compro (e repeat). Volevamo vedere questa parte di Marrakech sotto un’occhio diverso ed abbiamo contattato Antonella di Tour Marocco. Ci hanno messo in contatto con una guida locale, Meriem… anche lei mamma. Ha vissuto quasi 20 anni in Italia, quindi anche i bambini hanno potuto seguire le sue spiegazioni. Con lei abbiamo visitato angoli di souk che da soli non avremmo mai trovato, come ad esempio il mercato delle pelli.
3. La moschea, il forno del pane, l’hammam
Nella medina vedrete diverse piccole moschee (dove l’ingresso è vietato ai non mussulmani). Guardatevi in giro e capirete come erano strutturate le città in passato. Dove c’è la moschea c’è anche la fontana (per le abluzioni prima della preghiera). Se c’è l’acqua, allora c’è l’hamman – il bagno pubblico. Ha le volte arrotondate, quindi dovreste riconoscerlo facilmente. Cercate bene nelle immediate vicinanze e troverete il forno comune dove viene cotto il pane (raramente le case tradizionali hanno il forno). A casa si impasta ma la cottura avviene fuori le proprie mura. Chiudiamo il cerchio: il calore del forno viene utilizzato per riscaldare l’acqua nell’hammam.
4. La Madrasa di Ben Youssef
Se vi piace l’arte islamica, un luogo da vedere assolutamente è l’antica scuola coranica Ben Youssef. E’ un posto in una bellezza incredibile, che in passato poteva ospitare fino a 900 studenti contemporaneamente. Non tutti pernottavano nella scuola, ma un centinaio certamente si (e potete visitare le celle). Sono disposte su due piani, e di “lusso” diverso, in base alla retta pagata. Nella Madrasa di Ben Youssef abbondano il marmo e le decorazioni floreali e geometriche. Appena entrati troverete bacino rettangolare per le abluzioni rituali e la sala della preghiera. Se avete tempo per un’unica visita a Marrakech, è questa!
5. Mellah, il quartiere ebraico
Siamo nel ‘500 e a Marrakech ci sono molti ebrei, principalmente commercianti. Era una città nella città: con due porte d’accesso che di notte venivano chiuse (un ghetto, in pratica) ed il proprio mercato. Vi sembra uguale al resto della Medina? No, ovviamente. Qui le case hanno finestre esterne e balconi (nella Medina no, per nascondere le donne). Il quartiere si chiama Mellah ed è piacevolissimo. Si compera di tutto come negli altri souk, ma i prezzi sono più convenienti e girano molto meno asini e motorini. Pare che al mattino ci sia l’asta delle spezie, che poi vengono rivendute attorno a Jemaa el-Fna. Gli ebrei ormai non ci sono più, ma se vi interessa, potete visitare la vecchia sinagoga.
6. Il palazzo Bahia
Se siete arrivati al Mellah, avrete probabilmente visitato il Palazzo Bahia, che si trova nei pressi del cimitero ebraico. Questo palazzo è stato costruito nel 1867 come residenza del sultano. Bahia significa brillante e porta questo nome perché il sultano riteneva di avere costruito il più sfarzoso edificio di sempre. Quali sono le cose da fare al Palazzo Bahia di Marrakech? Ammirare l’architettura, i soffitti a mosaico delle camere, le piastrelle multicolori, i tetti di ceramica verde, gli archi gialli e blu brillanti e i giardini del cortile pieni di gelsomini e cipressi. Se vi piace la fotografia, questo è il posto per voi.
7. Tombe Saadiane
Le tombe saadiane (o dei Saaditi) sono il mausoleo della dinastia Saadiana (fine del XVI secolo) ed un’altra cosa da non perdere a Marrakesh. Non pensatele come ad un cimitero ma ad un complesso sepolcrale o una necropoli “di lusso”. Le troverete all’interno di un giardino chiuso. Nella “Sala delle Dodici Colonne” trovate le tombe sfarzose degli uomini della dinastia Saadiana, e quelle più semplici delle donne e dei bambini. E poi ancora, nel giardino: oltre 100 tombe decorate dove sono stati sepolti i corpi dei servitori e dei guerrieri.
8. Cooking class: cuciniamo marocchino
Una cooking class? Ma sì, dai – al ragazzino piace molto cucinare (e sporcarsi le mani!). Ne abbiamo prenotate due: una presso il bellissimo Riad dove abbiamo alloggiato – il Mon Riad – e una online. Il primo giorno abbiamo mangiato il tajine di Aicha (la cuoca del nostro riad) e nei giorni successivi ci siamo un po’ lamentati perché come cucina lei, a Marrakech non cucina nessuno. Aicha ci ha rivelato tutti i suoi segreti del tajine al limone confit e vederla tagliare la cipolla alla moda berbera non ha prezzo. Se avete una bisnonna abruzzese, scoprirete che la tecnica è la medesima. Contenti, abbiamo riprenotato un’altra cooking class: il cous cous al pollo. Se viaggiate con bambini che male si adattano al cibo straniero, al Mon Riad, che è gestito da un’italiana, trovate la pasta (quella vera!).
9. Il museo dell’arte culinaria
Un museo super per gli appassionati di cucina, grandi e piccoli. Ma anche a chi piace mangiare bene. Vi consiglio il museo dell’arte culinaria prima di scoprire la città ed i suoi ristoranti. La visita dura un’ora circa e vi darà un‘infarinatura generale delle specialità culinarie del Marocco. Poi, quando avete capito cosa vi piacerebbe di più mangiare, potete visitare la città e scegliere il ristorante in base al menu. Così è iniziato il mio amore per le briouattes, dolci o – ancora meglio – salate. Lo trovate nei pressi del palazzo Bahia.
10. I giardini di Majorelle
Nella parte nuova di Marrakech trovate i giardini di Majorelle. Sono un complesso di giardini botanici progettati da Jaques Majorelle durante il periodo coloniale. Prenotate i biglietti online almeno 24 ore prima della vostra visita (sul sito ufficiale), altrimenti attenderete in coda il vostro turno per un’ora o più. Se vi piacciono i giardini botanici questa è una delle cose assolutamente da fare a Marrakech. All’interno troverete palme e cactus giganti disposti intorno a edifici blu cobalto, piscine di ninfee, preziose fontane e giardini pieni di piante esotiche. Nel 1980 Yves Saint Laurent e il compagno Pierre Bergè acquistarono il giardino, poi donato alla Fondazione Pierre Bergè-Yves Saint Laurent. Il piccolo museo berbero è davvero interessante.
Quanti giorni servono per visitare Marrakech?
Marrakech è raggiungibile facilmente con voli low cost e un weekend lungo è sufficiente per visitare la città, anche se un po’ superficialmente. La mia amica Karoline direbbe di contare i giorni e poi aggiungere un paio di valigie. Più a lungo si sta, più valigie vuote servono. Se avete una settimana di tempo, sarebbe l’ideale: oltre a godervi la città con calma potete fare un paio di interessanti escursioni fuori porta, oppure pensare ad un tour nel deserto.
Oltre Marrakech: gite fuoriporta
Se siete a Marrakech per una settimana avete tutto il tempo di compiere alcune interessanti gite fuori porta. Potete ad esempio scoprire la tranquilla Essaouira con le sue spiagge, il vivace porto di pesca e gli antichi bastioni portoghesi – e mangiare pesce freschissimo, appena pescato.
Un’altra alternativa è quella di trascorrere una giornata nel deserto roccioso dell’Agafay, a cammello o in quad, e poi cenare in un campo tendato (noi siamo stati al White Camel Lodge). Molti, vista la prossimità alla città, visitano in un giorno le cascate nella valle di Ourika, e ne parlano molto bene – però sembra siano affollate. Infine potete recarvi oltre le montagne dell’Atlante a visitare alcuni villaggi berberi fortificati, come Aït Benhaddou e Ouarzazate.