15 giorni dai Balcani a casa (itinerario on the road)

mokra gora tain

E’ possibile fare un road trip di 15 giorni nei Balcani senza avere un auto? Certo che si può… basta un mix di mezzi pubblici (minibus, treni) e taxi privati, che fortunatamente sono abbastanza economici. Senz’auto ci sono diversi vantaggi: potete scegliere di volare su una città e poi rientrare verso casa lentamente, fermandosi in tutti i luoghi che volete. L’abbiamo testato io e mio figlio, e l’idea è stata promossa a pieni voti. L’itinerario nei Balcani che abbiamo scelto, come primo viaggio in zona, è stato organizzato pensando alle capitali (Sarajevo, Zagabria, Lubiana), con qualche escursione a luoghi di interesse nelle vicinanze e due brevi sconfinamenti in Serbia, a Trsic e Mekavnik. Ultima tappa: Venezia, per non farci mancare davvero nulla.

1 tappa: Svizzera – Bijeljina / Trsic

Giorni 1-3. Mezzo di trasporto: aereo, auto e taxi

Etno Selo Stanišići Bijeljina trenino
Bijeljina, Bosnia

Bijeljina (Bosnia)

I nostri amici abitano in un villaggio vicino a Bijeljina. Il modo più comodo per arrivare da loro è volare a Tuzla, in Bosnia, e poi proseguire in taxi (o farsi venire a prendere). Il loro villaggio si snoda lungo la strada e si trova in un contesto rurale: ci sono campi e alberi da frutta ovunque. Anche il fiume Drina non è molto distante. Il confine con la Serbia è vicinissimo. Bijeljina è la cittadina principale più vicina, dove fare shopping a prezzi irrisori e visitare un etno-villaggio con annesso hotel di lusso, hotel diffuso e centro benessere, l’Etno Selo Stanišići.

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Trsic (Serbia)

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Trsic Etno Selo, Serbia

I nostri splendidi amici ci hanno portato a Trsic, in Serbia. Dista giusto 30 minuti da casa loro, quando non c’è traffico in dogana. Trsic c’è un luogo speciale e poco visitato nei Balcani: qui c’è un etno-villaggio molto bello immerso nella foresta e potete visitare la casa dove è nato Vuk Karadžić, colui che riformò la lingua serba, semplificandone il cirillico. La grande sorpresa: il letto del linguista era un’asse, un materasso, due cavalletti. Proprio senza fronzoli.

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2 tappa: Bijeljina – Sarajevo

Giorni 4-6. Mezzo di trasporto: taxi, bus, barca, treno

Sarajevo (Bosnia)

sarajevo
Sarajevo, piazza dei piccioni

Un vicino di casa degli amici – che fa il tassista – ci porta da Bijeljina a Sarajevo, la capitale della Bosnia. La città vecchia, dove alloggiamo, ferve di vita. E’ un mix fra oriente ed occidente, negli edifici e negli abiti della gente. Non è precisamente a portata di bambino, mentre è davvero adatta ai ragazzi già grandicelli. Qui infatti troveranno tanti luoghi studiati sui libri di storia. Un’escursione super interessante che potete fare in bus è quella al tunnel sotto l’aeroporto di Sarajevo, e grazie al quale la città ha potuto reggere al lungo assedio.

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Escursione a Visegrad, Andrijgrad, Mokra Gora, Mekavnik

Giorno 7. Mezzo di trasporto: taxi, barca, treno

Mekavnik

Visegrad, Andrijgrad (Bosnia) Mokra Gora, Mekavnik (Serbia)

Sarajevo, con il film festival in città, è troppo caotica per mio figlio. Il nostro itinerario nei Balcani va un po’ stravolto e quindi decidiamo di prenotare un tour di una giornata ai luoghi del regista Kusturica, tornando quindi a sconfinare ancora una volta in Serbia. La prima tappa è in Bosnia: vediamo il ponte di Visegrad, in barca ci rechiamo ad Andrijcrad, poi da lì usciamo in Serbia per prendere il trenino storico dalla Sargan Railway a Mokra Gora e visitare l’eco-villaggio di Mekavnik.

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3 tappa: Sarajevo – Zagabria

Giorni 8-9. Mezzo di trasporto: taxi

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Zagabria (Croazia)

La tappa successiva del nostro itinerario nei Balcani prevede Zagabria. Qui il road trip si fa un po’ complicato e dispendioso, in termini di tempo o di denaro (scegliete voi!). Sarajevo e Zagabria sono collegate da una linea di autobus, il viaggio è economico ma lento- quasi 8 ore. In taxi si risparmiano quasi tre ore, ma i prezzi salgono. Abbiamo interpellato diversi tassisti ed agenzie e ci hanno chiesto dai 160 euro senza fermate ai 400 euro con brevi fermate e visite. Zagabria è “ariosa” e piacevole, inoltre ci permette di visitare il primissimo Museo delle Illusioni al mondo.

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4 tappa: Zagabria – Lubiana

Giorni 10-11. Mezzo di trasporto: treno

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Lubiana (Slovenia)

In treno raggiungiamo in poche ore la piccola ma piacevole capitale della Slovenia. Il treno è lento, vecchio e l’aria condizionata non c’è. Abbiamo comperato dei biglietti di prima classe, dove però i finestrini non si aprono – visto che fa un caldo atroce ci spostiamo in seconda, dove invece i finestrini si possono aprire. Dormiamo nel centro storico di Lubiana, per non perdere alcun istante di questa città giovane che d’estate vive e fa festa lungo il fiume. Andiamo alla ricerca dei draghi e poi ci ripromettiamo di tornare presto per un bel tour della Slovenia.

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5 tappa: Lubiana – Venezia

Giorni 12-14. Mezzo di trasporto: minibus

Venezia (Italia)

Siamo quasi a casa… ma ci fermiano alcune notti. L’itinerario ei Balcani è terminato e siamo arrivati in Italia. Il ragazzino da un bel po’ chiedeva di andare a Venezia. Agosto è il mese ideale per visitare la perla della laguna, e noi abbiamo tempo. I turisti, in paticolare, sono relativamente pochi. Fra un giro in gondola, i cunicoli segreti di Palazzo Ducale e una incredibile vista panoramica dalla terrazza del Fondaco dei Tedeschi, i giorni scorrono veloci. Anche qui torneremo, per visitare e isole ed anche alcuni quartieri della città che abbiamo dovuto tralasciare – per non correre giorno e notte. Volete sapere cosa abbiamo fatto?

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6 tappa: Venezia – Svizzera

Giorno 15. Mezzo di trasporto: treno

venezia con bambini

Sono trascorsi 15 giorni. Il nostro viaggio di ritorno dai Balcani, on the road e senza un mezzo di trasporto nostro è stato un successo. Abbiamo visto tanti luoghi nuovi e c’è stato poco tempo per la noia.

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