Immaginatevi un bel viaggio a Roma: avete 5 giorni a disposizione e dovete decidere cosa fare e cosa vedere. Difficilissimo! Per scoprire Roma non basta una vita. Se poi viaggiate in famiglia, con bambini o adolescenti, la scala diventa ancora più ardua. Però ce la potete fare! Noi abbiamo cercato di strutturare la nostra permanenza nella città eterna in versione un po’ “light“, così da fare felici tutti. Sia ben chiaro: “light” non significa rilassante: abbiamo macinato chilometri e consumato le suole delle scarpe. Nessuno però si è annoiato – anzi, stiamo organizzando una seconda visita.
Cosa fare e vedere a Roma in 5 giorni
Siete pronti per i nostri consigli? I giorni a disposizione li abbiamo divisi in questa maniera.
1. La Roma Antica
2. Il Centro Storico
3. Il Vaticano
4. Trastevere e Isola Tiberina
5. Pizza and fun
1 giorno – La Roma Antica
Questo è il primo dei nostri 5 giorni a Roma. C’è grande trepidazione: la giornata è piena di cose da fare e da vedere. Infatti oggi si va al Colosseo e ci aspetta una visita fenomenale! Ma non solo: nella basilica di San Clemente vedremo il luogo dove pregavano i gladiatori prima di combattere nell’arena, ammireremo l’Arco di Costantino, scopriremo il Foro Romano, passeremo accanto ai Fori Imperiali e finiremo la nostra giornata a Piazza Venezia, per ammirare la città dall’alto. Sembra poco ma ci impiegheremo tutta la giornata.
La Basilica di San Clemente
Destinazione Colosseo, quindi. Però prima di andarci vi consiglio di fermarvi alla Basilica di San Clemente e visitare gli scavi. Dista poche centinaia di metri ma è un’ottima introduzione al resto della giornata. Controllate gli orari di apertura e se possibile acquistate il biglietto online. Bene, in questa chiesetta un po’ anonima (ma all’interno splendida) scenderete negli strati del passato di Roma – letteralmente. Sotto la chiesa vi è un’altra chiesa, una basilica paleocristiana risalente al IV secolo, e la tomba di San Cirillo. Ammirate affreschi e mosaici e preparatevi al piatto forte: ancora più sotto, c’è un altro livello. Siete ora in una Domus Romana del I secolo, dove sgorga una fonte di acqua sotterraneo e un tempio dedicato a Mitra. Qui venivano a pregare i gladiatori prima di scendere nell’arena. Se vi guardate bene intorno, vedrete l’inizio di uno stretto e basso cunicolo: conduceva direttamente al Colosseo.
Il Colosseo
Bastano 5 minuti a piedi dalla Basilica di San Clemente per raggiungere il Colosseo. Cosa vedere all’interno del Colosseo di Roma? Non ve lo dico io, ma lo potrà fare Paola (Instagram @paolaguidaroma) che organizza visite per famiglie. Vi spiegherà come è stato costruito in soli 8 anni, che gli spettacoli si tenevano 4 o 5 volte all’anno, ed erano della durata di circa tre settimane. C’erano spettacoli di combattimenti non-stop sull’arco dell’intera giornata ed erano completamente gratuiti. I posti a sedere? C’era posto per 50.000 spettatori seduti o 80.000 in piedi, ed erano divisi in categorie: i nobili in basso, con dei bei sedili di marmo riservati, mentre i ceti più bassi avevano il loro posto più in alto. Al penultimo posto c’erano le donne. Se vi serve un termine di paragone: alla Stadio Olimpico di Roma, i posti sono circa 60’000.
L’arco di Costantino
A Roma sono rimasti 3 archi trionfali ed uno di questi, il più grande, è proprio accanto al Colosseo. Si tratta dell’Arco di Costantino, fatto erigere per commemorare la vittoria dell’imperatore Costantino contro Massenzio, nella Battaglia di Ponte Milvio. Massenzio, figlio dell’imperatore Massimiano, si era autoproclamato imperatore, protestando contro il padre che aveva lasciato il titolo a Costantino, il marito della sorella Fausta. Prima della battaglia Costantino ebbe una visione: Dio gli ordinò di apporre un simbolo cristiano sugli scudi dei suoi soldati. Lo fece e vinse. Da allora, l’Impero Romano si aprì al Cristianesimo. In questa zone di Roma ci sono ancora diverse cose da vedere, quindi se avete fame, adesso è il momento della pausa pranzo.
Il Foro Romano
Il Foro Romano è il grande parco archeologico accanto all’arco di Constantino. Bellissimo da visitare, ci colpisce subito per le aree verdi che si trovano in mezzo ai resti di templi e basiliche. In passato era il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città. Era anche luogo di mercato, e qusto spiega perchè si vedeono chiaramente numerosi canali d’acqua. Dopop il declino, venne poi utilizzato utilizzato come pascolo per i bovini. Prestate perticolare attenzione al tempio circolare: è il tempio di Vesta. Qui veniva custodito il fuoco sacro, ed era custodito da socerdotesse – le vestali. Erano sei, tutte di famiglie nobili, Diventavano sacerdotesse prima dei 10 anni e il loro compito si esauriva dopo 30 anni. Per tutta la durata dovevano rimanere vergini, e chi non rispettava questa imposizione veniva condannata a morte. Essendo sacre, non potevano essere uccise da “mani umane”, quindi venivano interrate o murate vive.
I Fori Imperiali
Alla fine della visita del Foro Romano (dove ci siamo seduti a fare picnic) ci siamo incamminati verso Piazza Venezia, passando accanto ai Fori Imperiali. I Fori Imperiali erano una serie di cinque piazze monumentali costruite da 5 imperattori fra il tra il 46 a.C. e il 113 d.C. Csa vedere ai Fri Imperiali di Roma? Il Foro di Giulio Cesare, il Foro di Augusto, il Foro di Vespasiano, il Foro di Nerva e quello di Traiano. Se vi state chiedendo quale è la differenza fra il Foro Romano ed i Fori Imperiali, ve la dico subito. Il Foro Romano è più antico e la sua costruzione è stata abbastanza spontanea e serviva alla vita pubblica. I Fori Imperiali, per contro, sono stati minuziosamente pianificati e voluti dagli imperatori stessi per dare lustro alle loro imprese, celebrando se stessi e ricercando in questa maniera una sorta di immortalità.
Piazza Venezia
Dopo tante ore e pochi passi siamo finalmente giunti a Piazza Venezia, dove si erge l’imponenete Altare della Patria (o Complesso del Vittoriano). Questa è una tomba monumentale dedicata al Milite Ignoto e qui arde la Fiamma Perpetua. L’ingresso alla tomba è gratuito. Vi state chiedendo quale è il nesso con la Roma Antica? Bene, all’interno del monumento potete acquistare il biglietto per l’ascensore che conduce alla terrazza panoramica, posta a 80 metri di altezza. Da qui potete godere di una vista davvero mozzafiato sull’intera città di Roma ed in particolare sul Colosseo e sui Fori. Il primo dei nostri 5 giorni a Roma finisce qui, con un bel gelato. Per oggi abbiamo fatto abbastanza.
2 giorno – Il centro storico
Un modo comodo per iniziare la visita del centro storico è quello di prendere la linea metropolitana A e scendere a Flaminio. Il nostro secondo giorno dei 5 giorni a Roma inizia proprio così. Abbiamo una lista lunga di cosa fare e da vedere, e ci concentreremo sulle piazze e sui monumenti di Roma. Visiteremo anche una fonte sotterrenea, una cripta spettrale e un museo con installazioni multimediali. Insomma, un po’ di tutto.
Piazza del Popolo
La Piazza del Popolo è vicina a Flaminio. E’ una delle più belle piazze di Roma dove c’è tanto da vedere ed una simpatica esperienza a costo 0 da fare. Si trova sotto i giardini del Pincio e quì si trovava l’ingresso principale in epoca romana. Al centro vedrete un alto obelisco, trafugato dall’Egitto dall’imperatore Augusto. Ci sono anche la chiesa di Santa Maria del Popolo e le chiese gemelle di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria in Montesanto. Soprattutto però, grazie alla forma ellettica delle piazza, potrete sperimentare un incredibile effetto acustico. Uno di voi si posiziona al lato destro della fontana e parla al muro, e gli altri alla fine dell’ellissi, rivolti verso il muro. Sentirete la sua voce che se fosse accanto a voi. Provare per credere. Nota bene: il fenomeno non funziona al contrario!
Piazza di Spagna
La famosa Piazza di Spagna la si raggiunge a piedi in pochi minuti, percorrendo via del Babuino. E’ bella come in foto, con la sua splendida Fontana della Barcaccia del Bernini. La scalinata centrale, bianca candida conduce alla chiesa di Trinità dei Monti, ed è la scalinata più famosa della città. Vi va qualcosa di particolare, che pochi conoscono? Salite le scale (i gradini sono 135) ed andate a destra, in via Gregoriana. Cercate il Palazzetto Zuccari, chiamato anche “La Casa dei mostri”. Una volta trovato il portone, capirete perchè. E’ l’occasione perfetta per scattarsi una foto davvero speciale.
Il museo e la cripta dei Frati Cappuccini
Il museo spettrale di cui vi parlavo è in realtà la Cripta dei Frati Cappuccini ed è una delle cose più curiose da vedere a Roma. Non c’è nessun problema a portare i bambini (organizzano anche visite guidate per loro), ma certamente vanno preparati alla vista. In questo luogo sono state raccolte le ossa di circa 3700 persone, soprattutto frati, che sono state poi disposte in modalità “artistica”. Ci sono diverse cappelle ed ognuna porta il nome di un osso che prevale come elemento ornamentale… i teschi, i bacini, le tibie e così via. Consgilio assolutamente di noleggiare un’audioguida: in questo caso è assolutamente essenziale per apprezzare a pieno la visita.
Vicus Caprarius
E’ giunto il momento di dirigerci verso la Fontana di Trevi. Cercate di arrivarci percorrendo via di San Vicenzo. Perchè? Semplice… al termine, appena scorgete la fontana, prendete il vicoletto a destra e seguite le indicazioni per Vicus Caprarius. Sono pochi passi, davvero. Qui troverere l’ingresso ad una piccola area archeologica sotterranea, che vi condurra alla profondità di nove metri sotto la strada. Una volta dentro ammirerete le mura di due antiche case romane ed i resti di un acquedotto. L’acqua sgorga ancora oggi e sapete da dove arriva? Direttamente dalla Fontana di Trevi, filtrata attraverso le vecchie mura. Per quanto non spettacolarissima, questa è una delle cose curiose da vedere assolutamente nel centro storico di Roma.
La Fontana di Trevi
Nel mio primo viaggio a Roma, mi era stato detto che una cosa da fare assolutamente, era quella di gettare una monetina nella Fontana di Trevi. Questo gesto mi avrebbe assicurato che sarei tornata nella capitale. Quella monetina di 100 lire mi ha garantito diversi ritorni – quindi 50 centesimi di euro vi consiglio di gettarli! Impossibile restare indifferenti davanti all’imponente statua dell’Oceano e tutto quello che la circonda – tritoni inclusi. Ma forse non sapete che sul lato destro esterno c’è una piccola vasca rettangolare con due cannelle. E’ la la fontana degli innamorati. Tradizione vuole che le coppie che bevono da queste cannelle non si lascerenno mai e resteranno innamorate per sempre.
Ikono
Adesso incamminatevi verso il Pantheon. Rimangono ancora due tappe per completare le visite del secondo dei vostri 5 giorni a Roma. Se viaggiate con bambini o adolescenti molto social fermatevi a Ikono, che si pubblicizza come “un’esperienza unica e immersiva“. Ci siamo stati ed il percorso dura un’ora. Consiste in “12 esclusive installazioni interattive e artistiche che combinano sensorialità e tecnologia per offrirti emozioni straordinarie”. Noi ci siamo stati, e ve lo consigliamo se vi piace scattarvi delle belle foto da condividere sui social, però dovete sapere che di contenuti veri e propri non ce ne sono. La prima sala con una vasca piena di palline bianche dove tuffarsi e giocare è divertentissima, tutto il resto è foto. Se vi piace il genere, non mancatela. I biglietti potete acquistarli online qui o sul posto, tenedo bene a mente che non accettano contanti.
Il Pantheon
Il Pantheon, con la sua cupola imponente, più grande del cupolone del Vaticano o di quello del Brunelleschi a Firenze. E’ forse la cosa più curiosa da vedere a Roma. L’ingresso è gratuito e vi permetterà di scoprire una stranezza che ha necessitato l’intervento di un addetto per essere confermata. Nato come tempio pagano dedicato alla dea Cibele, nei corso dei secoli è stato trasformato in basilica cristiana. Ma quale è la curiosità? Alzate gli occhi al cielo e guardate l’enorme foro aperto di diametro di 9 metri. Quando piove non entra acqua. “Certo, perchè c’è il vetro”, hanno detto i miei piccoli accompagnatori. No, non c’è. Non è possibile. Ed invece sì. La cupola del Pantheon è un’opera di ingegneria veramente pazzesca. Quando piove, l’acqua scivola lungo la volta poi il calore interno, che va verso l’alto, fa sì che l’acqua non riesca a raggiungere le pareti.
3 giorno – Il Vaticano e Castel Sant’Angelo
Siamo a metà dei nostri 5 giorni a Roma, e vogliamo dedicarlo tutto alla Città del Vaticano, il più piccolo stato sovrano al mondo. Insomma, lo stato della chiesa. E per rimanere in tema, andremo anche a Castel Sant’Angelo, che però si trova a Roma. Non visiteremo i musei Vaticani e la cappella Sistina (notevoli, ma la visita è un po’ lunga). Le grotte vaticane invece si possono accedere solo a partire dai 15 anni, quindi anche queste le perderemo. Vedremo invece piazza San Pietro con il suo obelisco, saliremo sul Cupolone, visiteremo la basilica con la cripta dove ci sono le tombe dei papi, mangeremo dove mangiano i preti (una certezza!), Infine ci sposteremo a Castel Sant’Angelo.
Piazza San Pietro
Per recarci in piazza San Pietro, prendiamo la linea A della metropolitana fino a Ottaviano, ma se invece andate prima ai musei vaticani scendete oltre, a Cipro. L’ingresso alla piazza è libero. Una volta arrivati, ecco una cosa da fare e vedere a Roma. Ammirate la forma ellittica della piazza e soffermatevi sul colonnato del Bernini. Sono 284 colonne bianche disposte su quattro file. La prima cosa da fare in questa terza giornata a Roma è quella di cercare la stupefacente illusione ottica. Vi spiego: guardate la piazza e fissate le colonne, contate le file. Poi attraversatela e proprio al centro troverete dei due dischi di marmo sul selciato. Posizionatevi lì e contate di nuovo le file delle colonne. Sorpresona ed effetto WOW! C’è una fila sola!
L’obelisco Vaticano
L’obelisco Vaticano, che si trova al centro di piazza San Pietro, è stato trafugato dall’Egitto al tempo di Caligola e portato a Roma. Quando è stato il momento di innalzarlo, non si sono trovati facilmente dei volontari. Anche perchè le regole poste erano decisamente impietose: “se non riesci ad innalzarlo in un pezzo unico e cade rompendosi, tu architetto sei morto”. Ed ecco quindi l’importante legame con la Svizzera, anzi con in canton Ticino. Si fa avanti Domenico Fontana di Melide. Gli sono occorsi 13 mesi di preparativi, 900 uomini, 75 cavalli e 40 argani, poi il 10 settembre del 1586, in un giorno, voilà! Obelisco innalzato. Per onor di cronaca molto si deve anche al marinaio Benedetto Bresca, che ad un certo punto gridò: “Acqua alle funi!“. Le corde che stavano per cedere sotto il gran peso dell’obelisco ma l’utilizzo dell’acqua le rese sufficientemente elastiche per completare l’opera.
Il cupolone
Vogliamo salire sul cupolone, una delle classiche cose da fare a Roma. Peccato per la lunga fila: l’ingresso al cupolone (a pagamento) e quello alla basilica (gratuito) è unico. E poi ci sono i metal detector. Insomma, prima arrivate, meglio è. Iniziate la visita in senso logico, cioè dalla cupola di Michelangelo. Avete due opzioni: 500 gradini tutti a piedi oppure un pezzo in ascensore e 304 scalini. Ovviamente scegliamo la più breve, che tanto è già abbastanza lunga. La salita è sconsigliata ai claustrofobici (il passaggio è stretto e non si torna indietro) e con i bambini piccoli. L’ultimo pezzo è tosto: una strettissima e ripidissima scala a chiocciola, con una corda per aiutarvi a salire. Senza è quasi impossibile. Una volta in cima, la vista mozzafiato su Roma e sul viale che conduce a San Pietro vi farà dimenticare ogni fatica. La discesa, sappiatelo, è molto più soft.
La Basilica di San Pietro
La Basilica di San Pietro è talmente spettacolare da togliere il fiato. Cappelle, pavimenti, soffitti, statue… tutto meraviglioso. Occhio quindi a non perdervi la grande meraviglia (fra mille altre) nella prima cappella dell’ala destra. Dietro una finestra trovate la Pietà di Michelangelo. Lungo la navata centrale, sulla sinistra, si apre una piccola porticina che conduce nella cripta, dove trovate le tombe dei Papi. Discorso acqua santa: le acquasantiere grazie al Covid sono vuote e chi la desidera deve cercare la sacrestia, comperare una boccetta vuota al negozietto, vagare un po’ per i corridoi e finalmente trovare il luogo dove ve la riempiono di acqua e ve la benedicono.
Castel Sant’Angelo
Fra le cose da vedere assolutamente a Roma figura Castel Sant’Angelo, nato non come castello ma come tomba monumentale per l’imperatore Adriano. L’edificio, stranamento rotondo, fu poi usato da diversi papi quando la città era sotto assedio. Papa Orsini Niccolò III fece realizzare il Passetto di Borgo, un passaggio pedonale sopraelevato che collegava il castello a San Pietro. Nei secoli poi diventò anche prigione e residenza. Salite sulla terrazza panoramica, ammirate la vista e e non perdetevi la grande statua dell’arcangelo Gabriele. Vedete la grossa campana alla sinistra? E’ la campana delle esecuzioni, che veniva suonata quando qualcuno veniva condannato a morte. E dove si svolgevano le esecuzioni? Spesso proprio all’interno del castello. Poco oltre l’entrata, troverete diverse grosse palle di cannone di pietra ed un cartello indicanteil cortile delle esecuzioni.
4 giorno – Trastevere e dintorni
Trastevere è considerato il quartiere più autentico di Roma ed è pieno di piccole e grandi cose da vedere. Noi abbiamo scelto di dedicargli il penultimo dei nostri 5 giorni a Roma e arrivarci facendo un paio di soste, per scoprire il famoso buco nella serratura (decisamente una cosa particolare da vedere a Roma), e poi mettere la mano nella bocca della verità. Per raggiungere Trastevere poi attraversemo l’isola Tiberina e finiremo infine a Trastevere, vagando e giocando per le sue viuzze ed i suoi ristoranti.
Il buco nella serratura
Ormai non è più un segreto strettamente custodito. Prendete la linea B della metro e scendete al Circo Massimo. Camminate una decina di minuti e recatevi presso la Villa del Priorato di Malta, in Piazza dei Cavalieri di Malta (sul colle Aventino). Appena vedrete una fila di persone davanti ad un portone, sarete arrivati. Cosa stanno facendo? Stanno “sbirciando” attraverso il buco della serratura, l’idea geniale di Giovanni Battista Piranesi. E cosa vogliono vedere in questo angolo di Roma? Proprio lei, la cupola di San Pietro, perfettamente allineata. Per i romani “il cupolone”. Una prospettiva davvero inusuale. E già che siete sul colle, date anche un’occhiata al Giardino degli Aranci – un luogo pieno di pace.
La Bocca della Verità
Procedete lungo il fiume, senza attraversarlo, fino alla Bocca della Verità. Una cosa da fare assolutamente a Roma è quella di infilare la mano nella bocca della Verità, e sperare di ritirarla tutta intera. Perchè? Si narra che il Diavolo si nasconda dietro questo mascherone in marmo, e chiunque abbia l’abitudine di mentire, una volta che inserirà la mano, verrà morso selvaggiamente. Se pensate che i vostri bambini vi stiano nascondendo qualcosa, è il momento giusto per scoprirlo. Poco si sa riguardo la sua origine, ma una delle leggende vuole che si tratti del coperchio del pozzo sacro situato del tempio di Mercurio. Sembra che lì i commercianti romani fossero soliti giurare la loro onestà durante le trattative.
L’isola Tiberina
A Roma esiste un’isola urbana che pare sia anche l’isola più piccola abitata al mondo. E’ collegata al resto della città da due ponti, il ponte Cestio e il ponte Fabrici, il più antico della capitale. Passando sull’Isola Tiberina si arriva a Trastevere. Ve ne parlo perchè qui si trova il ristorante Sora Lella, al 16 di Via di Ponte Quattro Capi. E’ uno dei ristoranti storici di Roma, ed era gestito Elena Fabrizi, la sorella (ormai defunta) dell’attore Aldo Fabrizi. Grazie a Carlo Verdone diventò attrice pure lei. Mitica la frase che gli disse quando lui le disse che la voleva in un suo film: “Siete Carlo Verdone l’attore? Me cojoni… Ma me stai a cojonà o stai a ddì sur serio?” La Sora Lella, poi, vinse anche un premio per la recitazione.
Trastevere Foxtrail
Si chiama Trastevere Revolution ed è un Foxtrail. Ve lo segnalo come alternativa alla classica visita, soprattutto se i bambini sono stanchi di camminare. Giocando, potrete esplorare al vostro ritmo vicoli colorati, mercatini, botteghe e cortili nascosti. Calcolate comunque un minimo di due ore. Occorre prenotare online scegliendo il giorno e l’orario e ovviamente vi serve un cellulare con connessione dati. L’indirizzo di partenza è Viale di Trastevere 76, vicino alla fermata dei tram 3 e 8.
5 giorno – Pizza and fun
Siamo arrivati al quinto giorno del nostro soggiorno a Roma e per spezzare la routine oggi non andremo a vedere o visitare nulla. Abbiamo in programma due belle esperienze. A metà mattina prenderemo parte ad una cooking class (e mangeremo quello che abbiamo preparato!) e nel tardo pomeriggio invece abbiamo pensato di andare a divertirci saltando sui trampolini. Anzi, no… qualcuno ha visto un Tik Tok su Zerogravity ed ha chiesto di andarci.
Pasta & Pizza making, tiramisu e limoncello
Oggi impariamo tutti i segreti della pizza e della pasta. Ci siamo rivolti a Once in Rome per il corso Pasta e Pizza, limoncello e tiramisu. Si può partecipare anche con i bambini (è consigliato a partire dai 5 anni). Il ritrovo è alle 10.30 alla stazione Laurentina (metro B), dove ci attende un minibus che ci porta dallo chef Giuseppe. Lui è un Mastro Pizzaiolo e Pastaio autorizzato e vi garantisco che sotto la sua guida la vostra pizza sarà fenomenale (anche se vagamente triangolare, nel mio caso). Dopo averla mangiata si passa alla pasta: 2 tipi di impasto e 10 tipi di formati di pasta. Se non conoscete la chitarrina, siete nel posto giusto: ai bambini piace moltissimo. E poi si mangia… la nostra pasta. Il tiramisu è offerto, così come le bevande (vino incluso) e il limoncello.
Zerogravity
Maledetto Tik Tok… qualcuno vuole andare a Zerogravity Roma, ma cosa è e cosa si va a fare? Si tratta un parco indoor giallo e blu pieno di trampolini e percorsi agilità, fuori dal centro, in Zona Tor Vergata, all’interno del Centro Commerciale Domus. Per comodità prendiamo un taxi da Laurentina dopo la cooking class e in 20 minuti arriviamo a destinazione. Attenzione: è a numero chiuso e si prenota solo online, scegliendo la fascia oraria, quindi calcolate bene i tempi. L’opzione di due ore è forse la più consigliata. Obbligatorio indossare abiti comodi (no jeans). Una volta arrivati, firmate un modulo (se vi fate male in pratica è solo colpa vostra) e se non li avete, dovete comperare i calzini antiscivolo. E poi via… salti su salti. E’ davvero accessibile a tutti, anche ai meno sportivi.
Visita serale di Roma ed i suoi misteri
Ultimo giorno, ultima sera. Cosa fare? Siamo tornati sui nostri passi dei giorni passati e ci siamo accodati ad un free tour particolare: il free tour serale di Roma ed i suoi misteri. Scoprire Roma sotto un altro aspetto è stato davvero interessante e la nostra guida molto coinvolgente. Ci ha raccontato un sacco di aneddoti davvero stupefacienti. Si è decisamente meritata una bella mancia.
Il nostro itinerario di 5 giorni non vi è bastato e vi servono altre dritte riguardo cosa fare a Roma? Eccovi un post della nostra mamma del mese (Isabella), romana DOC