Suoni e colori: Espace Tinguely e Saint Phalle a Friburgo

tinguely friburgo

C’è un luogo a Friburgo (in Svizzera), pieno di suoni e di colori, che farà la gioia dei vostri bambini e ragazzini. E non è un parco giochi, ma bensì un piccolo museo: l’Espace Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle. Non è molto grande: una sala principale, un corridoio dietro la sala, un terrazzo rialzato. Eppure riuscirete a trascorrere un’ora davvero felice e – se avete la carta Raiffeisen Member Plus – non pagherete neppure un franco. Mica male, vero?

Chi erano Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle?

Risposta semplice: due artisti veramente poco convenzionali, che hanno creato opere provocatorie pensate per un pubblico adulto e anche – e soprattutto – per i bambini. Jean Tinguely, nato a Basilea, viene definito un artigiano e scultore. La sua arte è d’avanguardia, sperimenta con materiali diversi e di recupero, mettendoli poi in movimento. Niki de Saint Phalle è un artista autodidatta franco-inglese, ribelle da sempre e che trascorre le vacanze in Francia dai nonni. I nonni sono ricchissimi ed abitano in un castello. E lei che fa? Prende le loro posate d’oro e le incorpora nella sua arte.

L’Espace Tinguely e Saint Phalle a Friburgo

museo tinguely saint phalle
Espace Tinguely e Saint Phalle

Il museo Espace Tinguely e Saint Phalle di Friburgo è piccolo ma con i bambini è decisamente giocoso, divertente e del formato giusto. Vi permette di apprezzare, per una volta, le opere di questa coppia di artisti, nello stesso spazio. L’effetto? Decisamente si complementano molto bene. Se però preferite una visita approfondita, sappiate che non può rivaleggiare con il museo Tinguely a Basilea. Le opere di Niki de Saint Phalle occupano in maniera coloratissima il muro sinistro, mentre delle sue grandi statue ne è presente solo una (ma notevole).

Leggi qui la nostra esperienza al Museo Tinguely di Basilea

L’arte di Jean Tinguely

tinguely macchina
L’abbondanza occidentale ed il mercantyilismo totalitarista

Avendo già visitato il museo dedicato a Tinguely a Basilea, sapevamo cosa aspettarci qui a Friburgo. Le macchine di Tinguely si muovono ma devono essere azionate schiacciando con i piedi un grosso bottone rosso. Se non partono è perché bisogna attendere 5 minuti fra “una sessione” di movimento e l’altra. La grande macchina al centro, davvero assurda, è il pezzo forte della mostra e le abbiamo dedicato parecchio tempo, cercando di stilare una lista di tutti i pezzi che la compongono. Un triciclo di plastica, una grossa spazzola, un ventaglio, e almeno 100 altre cose, fra cui un coniglio di peluche che viene preso a martellate. Commento del ragazzino: povero coniglio! Leggendo la spiegazione, abbiamo capito che è un opera di denuncia verso la nostra società troppo materialistica e “accumulatrice seriale”. Favolosa!

tinguely friburgo
Side-car decomposto

Tinguely amava la velocità e collezionava auto (in particolar modo Ferrari), ma un giorno vide un side-car e se ne innamorò. Il corridoio posteriore del museo mostra i suoi side-car dipinti in maniera bizzarra – e anche tute da pilota. Ma perché? Leggiamo. Anzio io leggo, e poi traduco (già, l’italiano non è previsto!). Un giorno Tinguely contatta un pilota friburghese, René Progin, e gli propone di correre con le sue tute e le sue vetture. Progin ha bisogno di uno sponsor, ed accetta. Correrà quindi il campionato del mondo di side-car con i colori di Tinguely e da lì scaturisce il suo amore per l’arte. Collabora con Tinguely alla costruzione delle sue macchine e poi, con il tempo, si dedica alla scultura vera e propria, trasformando l’arte nella sua attività principale.

L’arte di Niki de Saint Phalle

L’arte di Niki de Saint Phalle è la pop art: coloratissima ed irriverente. L’artista è conosciuta in particolar modo per le sue nana, grandi e variopinte figure femminili di poliestere, le famose “nana”. Qui le opere sono piccole, ma divertenti. Tanti animali e oggetti multicolor attaccati alla parete. Di grande c’è solo un fallo coperto di specchi e la scultura della mamma con bambino (o bambina) seduta su una panchina. Se volete vedere una delle sue opere senza spostarvi dal Ticino, davanti all’Accademia di architettura di Mendrisio vedrete una delle sue famose sculture: l’Oiseau amourex.

Giochiamo con l’arte

All’Espace Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle a Friburgo c’è un videogioco – uno vero, che non farà arrabbiare i genitori. C’è uno schermo, due joystick ed una gara di auto artistica da portare a termine. Potete giocare da soli o in coppia e la gara è in tre round. Devo dire che all’inizio non ho capito il motivo perché era lì (il ragazzino si, ovviamente), comunque ci siamo sfidati più volte, ed ho perso – sempre. Ho lasciato scorrere le scritte in francese in fretta, e solo dopo mi sono accorta dell’errore. Ad un certo punto compare la scritta “imprimer”, stampare. Bene, ognuno dei tre round aveva un colore diverso, ed ogni schianto ha prodotto delle macchie sul percorso. Al termine della gara le macchie rosse, blu e gialle sono state messe tutte assieme. Al termine potete stampare su una cartolina, e gratuitamente, la vostra “opera d’arte” unica e personale.

Questo contenuto è stato promosso da Banca Raiffeisen

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.