Trekking nel canyon del Piemonte: Orridi di Uriezzo e Marmitte dei Giganti

Sapevate che a poco meno di due ore d’auto dal Ticino si può raggiungere un magnifico canyon in Piemonte? Ebbene sì, potrete vivere un’ avventura stile Indiana Jones con un semplice trekking adatto a tutta la famiglia. Dove? Nella provincia di Verbano Cusio Ossola. Recentemente abbiamo quindi deciso di trascorrere una giornata in Valle Antigorio, alla scoperta degli Orridi di Uriezzo e delle Marmitte dei Giganti.

Orrido Sud

Il Grand Canyon del Piemonte

Come già scritto, il Grand Canyon del Piemonte di trova nella Valle Antigorio, quindi non lontano dal Lago Maggiore. Non aspettatevi però una formazione simile a quella del Grand Canyon in Arizona, in arenaria rosso e gialla e di calcare scistoso. E neppure come altri canyon altrettanto blasonati negli Stati Uniti. Le pareti degli Orridi di Uriezzo sono grigie, scavate nel granito, e per lo più ricoperte da muschio e felci. Diverso ma bellissimo!

Se volete vedere qualche foto incredibile, non perdetevi il post Stati Uniti on the road, 15 luoghi da non perdere.

Cos’è un Orrido e come si sono formati gli Orridi di Uriezzo?

Magari molti di voi si staranno domandando cos’è un Orrido! Se si pensa alla parola “orrido” si pensa a qualcosa di mostruoso. Ma in questo caso parliamo di geologia quindi per Orrido si intende una profonda gola rocciosa, in particolare nei tratti di quei fiumi o torrenti le cui acque precipitano giù per anfratti e grotte, formando cascate spettacolari che scavano la roccia (questa è la spiegazione tecnica data da Wikipedia!!!)

col naso all’insù nell’Orrido Sud
camminando in giro per l’Orrido

Gli Orridi di Uriezzo (il Grand Canyon del Piemonte) si sono formati nel corso dell’ultima glaciazione (circa 12.000 anni fa). In quella che oggi è la Valle Antigorio e Formazza un tempo c’era un grande ghiacciaio: il Ghiacciaio del Toce. A valle di esso scorrevano innumerevoli torrenti, che con il tempo hanno eroso la roccia generando strette vallate e gole. Con il ritiro dei ghiacciai, anche i torrenti si sono ritirati e ci hanno lasciato questa magnifica eredità visitabile oggi a piedi.

Quanti Orridi ci sono a Uriezzo?

Gli Orridi che si possono visitare in tutta sicurezza ad Uriezzo sono tre:

  • Orrido Sud, considerato il più affascinante e spettacolare, lungo circa 200 metri e profondo da 20 a 30
  • Orrido Nord-Est, molto stretto in alcuni punti, è lungo circa la metà del primo e profondo 10 metri
  • Orrido Ovest, meno caratteristico degli altri due ed indicato ai visitato più esperti.

I punti di accesso sono tre: Baceno, Verampio e Premia (che è quello più consigliato). Sono tutti ben segnalati e facilmente raggiungibili.

L’ entrata è gratuita.

Come raggiungere gli orridi di Uriezzo

Per raggiungere gli orridi del Grand Canyon del Piemonte abbiamo percorso la strada che da Locarno passa dalle Centovalli ed attraversa la dogana di Camedo. Una volta in territorio italiano si guida lungo tutti i paesini caratteristici della Val Vigezzo. Abbiamo poi preso la Statale del Sempione ed all’altezza di Crodo siamo usciti, proseguendo verso Premia.

Giunti alla fine del paesino di Premia abbiamo svoltato a destra e raggiunto l’oratorio di Santa Lucia. Qui troverete un parcheggio gratuito, non molto ampio. In alta stagione le auto sono parcheggiate lungo tutto il bordo della strada, come è successo a noi!! Troverete quindi tutte le indicazioni per raggiungere in pochi minuti gli Orridi. Come avrete capito, noi abbiamo scelto l’accesso più consigliato, ovvero Premia ed abbiamo deciso di andare alla scoperta dell’Orrido Sud di Uriezzo.

la scaletta in ferro per accedere all’Orrido Sud

La nostra avventura nel Grand Canyon del Piemonte

Raggiungere l’Orrido sud di Uriezzo è stato facilissimo, oltre che ben segnalato anche il sentiero sterrato che porta ad esso è bello largo e senza dislivelli impegnativi. In 10 minuti ci siamo trovati davanti ai cartelloni d’ingresso. Pronti partenza e… si deve scendere una scaletta in ferro, non molto larga. Vi potrebbe fare impressione se soffrite di vertigini ma vale la pena percorrerla. Presto vi troverete a camminare col naso all’insù per 200 metri immersi in questo paesaggio surreale, attraversando punti stretti, pareti muschiose e ammirando il gioco di luci ed ombre che si crea in queste gole.

Il percorso è pianeggiante e non comporta nessuna difficoltà neppure per i bambini. Ricordatevi di indossare scarpe chiuse e di fare attenzione se ha piovuto perché potrebbero esserci dei punti scivolosi o fangosi. Giunti alla fine dell’Orrido scopriamo alla sua sinistra una piccola cascatella nel bosco e troviamo anche le indicazioni per le Marmitte dei Giganti. Queste sono facilmente raggiungibili aggiungendo 10 minuti di camminata.

Io vi consiglio vivamente di proseguire l’itinerario. Resterete in ombra nel bosco e vi porterà a scoprire uno spettacolo naturale che vi lascerà a bocca aperta.

Le Marmitte dei Giganti

Noi eravamo a conoscenza di quello che ci attendeva se avessimo proseguito, così ci siamo incamminati fino a giungere al ponte di Maiesso che oltrepassa il fiume Toce ed abbiamo ammirato da vicino le Marmitte dei Giganti in tutta la loro bellezza.

Le Marmitte dei Giganti sono delle spettacolari formazioni rocciose originate dallo scorrere vorticoso dell’acqua e dal ritiro di preesistenti ghiacciai. Vi troverete di fronte ad enormi massi e pietre bianche, con insenature dall’aspetto morbido e sinuoso, levigati dall’incessante passaggio millenario dell’acqua… un’acqua dal colore smeraldo.

la vista sulle Marmitte dei Giganti dal Ponte di Maiesso

Attraversato il ponte abbiamo raggiunto una bella spiaggetta di sabbia dove ci siamo rilassati un po’. Per i più avventurosi da qui avrete facile accesso alle maestose rocce (io ho evitato di fare la mamma spericolata per non essere imitata da mio figlio). Durante la bella stagione nei fine settimana trovate aperto l’Agrichiosco per una merenda, gustare i loro gelati o rinfrescarvi con una buona birra artigianale.

il Ponte di Maiesso

Consigli pratici

Per il rientro al parcheggio abbiamo deciso di ripercorrere lo stesso percorso dell’andata, passando ancora per l’Orrido Sud. Qui mi viene da darvi un consiglio: pianificate la visita sulla mattinata o nel primo pomeriggio per godere al meglio dei giochi di luce ed ombra. Già da metà del pomeriggio il percorso va in ombra.

Se siete amanti dell’arrampicata prima dell’imbocco per raggiungere l’accesso agli Orridi di Uriezzo, passerete in auto di fianco alla falesia Balmafredda, con prato alla base e parcheggio adiacente. Ideale per climber con famiglia e prole al seguito. Quando ci siamo stati noi era veramente molto frequentato ed è stato bello vedere gruppi di ragazzi e famiglie intente nell’arrampicata.