La gola della Roffla: l’altra cascata del Reno

gola della roffla

La gola della Roffla (Rofflaschlucht) si trova nel parco naturale di Berverin, tra Andeer e Splügen (canton Grigioni). La gola appartiene al comune di Andeer (dove ci sono le bellissime terme) ma non aspettatevi di arrivarci a piedi – è decisamente lontana. Ed è come essere in un universo parallelo: il relax delle terme è lontano anni luce dal fragore della cascata del Reno in fondo alla gola. Quale preferiamo? Ma ovviamente la gola.

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Le Gola della Roffla: come nasce un’attrazione turistica

Iniziamo con un po’ di storia. La gola è sempre esistita, così come la cascata, ma non era visitabile. C’era una volta una locanda (c’è ancora, si chiama Hotel Rofflaschlucht) gestita da Christan Pitschen-Melchior. Siamo nel diciannovesimo secolo e si inaugura la ferrovia del Gottardo. Improvvisamente tutti passavano di lì e Christian si trova a far fatica a sbarcare il lunario.

cascata della roffla
La cascata della Roffla

Cosa fare? Christian prende la famiglia e si trasferisce in America. Trova lavoro a New York, la famiglia cresce… e un giorno la famiglia per cui lavorava come domestico, lo porta alle Cascate del Niagara. Capisce subito che la cascata nei pressi della sua locanda puòdiventare un’attrazione turistica e fargli guadagnare soldi. Riprende la famiglia e ritorna in Svizzera.

Nel 1906 comincia il lavoro per renderla fruibile: decide di aprire una sentiero verso la la cascata, facendosi aiutare dai suoi bambini e da 8000 cariche esplosive. A poco a poco, nell’arco di 7 anni, apre un varco fra la roccia ed anche un tunnel dietro la cascata: la gola della Roffla è nata. La gente del villaggio pensava chiaramente che fosse pazzo. Invece non sapeva della sua visione.

Visitare la Gola della Roffla

Un passaggio fra la rocce

Usciamo dalla A13, seguiamo le indicazioni stradali e in pochi minuti arriviamo alla locanda e parcheggiamo l’auto. L’entrata alla gola della Roffla è attraverso la locanda, dove si acquista il biglietto (solo contanti!). Si passa da una piccola stanzetta in penombra dove si ripercorre la storia della gola. Dedicategli alcuni minuti perchè ne vale davero la pena.

Usciamo e ci incamminiamo lungo il sentiero a strapiombo che conduce alla Gola della Roffla. E’ abbastanza ampio ed è stato messo in sicurezza con una ringhiera ed una rete metallica. Sembrano un po’ precari, ma probabilmente non lo sono. In ogni caso dei cartelli ci avvisano che i bambini piccoli vanno tenuti a mano, quindi fatelo (non si sa mai). Passeggini? Purtroppo non è possibile portarceli.

sentiero per la cascata della Roffla
Il sentiero per raggiungere la cascata

Guardiamo giù: le acque che scorrono sul fondo della stretta gola sono impetuose. La vista è meravigliosa e selvaggia. Il sentiero non è molto lungo, ci si impiega meno di 10 minuti… e a poco a poco che ci si avvicina alla cascata, il suo fragore diventa sempre più forte. Finalmente la si intravede: è di un bel color turchese!

Chi l’avrebbe mai detto che questa “unica” cascata del Reno potesse rivaleggiare con le ben più ampie e conosciute cascate del Reno vicino a Sciaffusa? Eppure così è… e forse l’emozione è anche data dalla possibilità di poter recarsi dietro la cascata e sentirla ruggire ancora più forte.

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GOla delal roffla entrata
L’ingresso, attraverso la Gasthaus Rofflaschlucht

Cosa sapere prima della visita

Innanzitutto sappiate che la Gola della Roffla, per il suo sentiero davvero brevem si presta anche alle famiglei che hanno bimbi piccoli. Nelle vicinanze ci sono le Gole della Viamala, che però sono meno ruspanti e più commerciali (ed organizzate).

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Abbigliamento: a tratti si passa sotto le rocce, quindi è abbastanza umido. Consiglio di indossare delle scarpe da trekking ma se non le avete con voi si può anche fare con delle scarpe da ginnastica (occhio a non scivolare sul fango!). Questione vertigini: ce l’ha fatta papà, quindi ce la possono fare tutti.

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