St. Léonard: in barca su un lago sotterraneo

st leonard lago

Chi lo avrebbe mai detto? Nella piccola Svizzera si trova il lago sotterraneo navigabile più grande d’Europa. Sto parlando del lago di St. Léonard, nel Canton Vallese, nel villaggio di (indovinate!) St. Léonard, appunto. In pratica sta più o meno a metà strada fra Sion e Sierre.

La visita del lago di St. Léonard è breve (30 minuti) ma davvero piena di fascino. Andare “sotto terra” in barca fa un po’ strano. Scortati da abili barcaioli entrerete in un mondo misterioso che i bambini troveranno certamente suggestivo. In particolare quando vi parleranno di come è nato il lago. Insomma, la storia delle montagne che stanno sopra la vostra testa.

Come nasce il lago sotterraneo di St. Léonard

lago sotterraneo vallese
Navigando lungo il lago di St. Léonard

C’era una volta una montagna, una montagna come le altre, tranne per il fatto che è costituita da tre diverse rocce. La grotta dove c’è ora il lago è giovane. Si è formata 10’000-15’000 anni fa, quando l’acqua derivante dallo scioglimento ghiacchiai che si è infiltrata fra le rocce. Ma come e dove? La parete sinistra, di scisto carbonifero, è una roccia dura e poco permeabile (quindi no!). La parete destra è di marmo, un altra roccia dura e impermeabile (altro no!). Il “soffitto” invece è di gesso, un materiale soffice, permeabile e solubile. L’acqua che è entrata nel cuore della montagna attraverso i camini di infiltrazione ha sciolto il gesso.

Già, ma allora il lago di St. Léonard non era navigabile. Anzi, era una cavità piena d’acqua, dove il livello della stessa arrivava al soffitto. Nel 1943 le acque si abbassarono, non si sa per quale motivo – ma certamente non abbastanza per entrare in barca. Gli abitanti la videro e presero l’abitudine di metterci in fresco le bottiglie di vino. Questo fino al 25 gennaio 1946, quando un terremoto di magnitudo 6.1 sulla scala Richter provocò grandi fessure nella montagna. Parte dell’acqua defluì nel Rodano, ed eccovi servito un lago sotterraneo pronto ad essere sfuttato commercialmente.

Gita in barca sul lago di St. Léonard

Bene… adesso che conoscete la storia, è ora della visita. Siete arrivati a di St. Léonard, avete seguito le indicazioni per il lago sotterraneo, ed avete parcheggiato l’auto, giusto? Ora vi restano 100 metri in salita da percorrere, per raggiungere l’entrata. Il biglietto l’avete perché l’avete acquistato online (qui i biglietti). L’avete acquistato prima perché non volete arrivare fino a lì e trovare tutto prenotato. Il lago non è immenso e le sue acque non sono solcate da un flotta di navi da crociera ma da barchette e remi. Quindi se non c’è più posto, non ce n’è! Ve lo dico per esperienza: lo scorso anno non lo sapevamo e ci hanno gentilmente rimbalzato.

Adesso passate i tornelli, scendete le scale, indossate la felpa (la temperatura è di 15 gradi) e mentre salite sulla barca sedetevi sul lato destro, quello migliore per vedere i pesci (e non solo). Si parte… l’acqua è limpidissima e pulitissima, e si potrebbe bere. Per essere certi della qualità dell’acqua, nel lago hanno immesso 30 trote arcobaleno, che vengono nutrite dalle guide. Nel corso del vostro “viaggio sotto la montagna” vi spiegheranno come è nato il lago e vedrete formazioni rocciose bizzarre. I bambini, ma anche gli adulti, si divertiranno a riconoscere il Titanic, un coccodrillo, un cuore, una tartaruga. Risultato: ragazzino 4, mamma 1. Ho visto solo il cuore!

Dovete sapere che…

Le rocce del lago

Il lago sotterraneo di St. Léonard si visita solo in barca a remi… avete un barcaiolo (o una barcaiola) che vi spiegherà tutto, nella lingua da voi desiderata. Per i gruppi c’è anche l’italiano, per i visitatori individuali no – solo tedesco, inglese e francese!!! Il lago non è visitabile con passeggini e non è accessibile ai disabili su sedia a rotelle. I bambini sotto i 5 anni non pagano, ma non portateli: sono troppo piccoli e seduti sulle barche non vedrebbero nulla. I cani sono ammessi ma solo quelli di piccola taglia, inoltre devono essere trasportati in una borsa.

Se siete in anticipo, o se avete sete e fame, c’è una piccola caffetteria. Nel giardino esterno c’è anche uno scivolo, nel caso sia necessario intrattenere i bambini durante l’attesa. C’è anche uno spazio didattico dedicato alla storia e geologia del lago, con una mini sezione ludica per bambini (in francese e inglese). E poi – ovviamente – c’è il negozio. Fra tanti souvenir un po’ pacchiani, ovviamente made in China, potete acquistare anche dei bei cristalli e fossili di ammoniti. Che non c’entrano nulla con il lago…

Le alpi

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