Mettete un bambino ed un papà che amano mangiare bene, il Covid che ci fa un po’ esitare a intraprendere viaggi lunghi in aereo, ed un’idea un po’ folle: andare a Bordeaux a mangiare le ostriche. Tutto questo partendo dal canton Ticino e con un’auto che sulla via del ritorno ha compiuto 250’000 km. Il nostro viaggio nel sud della Francia, includendo Andorra, è durato 15 giorni belli pieni e 2898 km, che ci hanno permesso di toccare splendidi paesaggi, città storiche, siti archeologici, musei curiosi, due mari (l’Atlantico ed il Mediterraneo) ed i Pirenei. E’ evidente che i bambini devono apprezzare i lunghi viaggi in auto – il nostro fortunatamente ama leggere e quindi siamo partiti carichi di libri. Noi abbiamo viaggiato ad agosto, ma l’itinerario proposto è perfetto anche in primavera ed autunno – anzi, troverete i luoghi da noi visitati certamente meno affollati.
1 giorno: Ticino – Friburgo
Durata: 3 ore e 45 minuti, 325 km
Tappe: Passo del San Gottardo e Sursee
Quando si parte la mattina tardi, si sabato ad agosto, pensando di trascorrere 15 gironi nel Sud della Francia e si parte in direzione nord, si trova subito un bel po’ di traffico prima del Gottardo. Deviamo subito sul passo del San Gottardo, dove ci fermiamo a pranzo e ad ammirare il nuovo parco eolico. A 2106 metri si mangia bene e fa un gran freddo, per contro alcuni temerari lo raggiungono in carrozza trainata da cavalli e con cocchiere in livrea. Se il tempo meteorologico fosse stato più clemente avremmo certamente voluto rivisitare la fortezza segreta del Sasso San Gottardo.
Leggi qui la nostra esperienza degli anni passati: Sasso San Gottardo con bambini |
Scesi dal passo, ci siamo diretti a Sursee, nel Canton Lucerna. Il bambino da tempo voleva visitare il Museo della Ramseier (Ramseier Erlebniswelt), visto che ama l’Apfelschorle più di tutto. In realtà questo nuovo spazio espositivo si trova nel comune di Oberkirch, proprio dietro la stazione ferroviaria. Non è molto grande – la visita è durate un po’ meno di un’ora – ma è abbastanza interessante, soprattutto per chi ha bambini piccoli, perché si scopre come una mela – solida, sull’albero riesce ad arrivare in bottiglia – in forma liquida. C’è anche una caccia al tesoro per bambini (in tedesco e francese) e tantissimi e graditissimi assaggini.
Leggi qui la nostra esperienza al Ramseier Erlebnisweld: Ramseier, il mondo delle mele |
La tappa serale, programmata, era Friburgo. Perché? C’è un ristorante di sushi davvero minuscolo ma super delizioso, che ci vede tornare ogni anno (Matuya Sushi). E già che ci siamo non manca mai una passeggiata nella città vecchia, una visita al negozietto di anime Yokami, una foto alla torre della cattedrale e – dopo cena per digerire – i 242 gradini dell’Escaliers du college St-Michel.
2 giorno: Friburgo – Chambery
Durata: 2 ore e 56 minuti, 333 km
Tappe: Maison Gruyère, Vevey, Annecy
Partiti presto da Friburgo, abbiamo fatto un breveimmagine tappa alla Maison Gruyère (il caseificio dimostrativo dell’omonimo formaggio) per una riccha colazione, poi ci siamo diretti a Vevey. Volevamo visitare l’Alimentarium, il museo tutto dedicato al cibo ed alla sua storia. Una visita davvero interessante, dove abbiamo trovato diversi giochi interattivi: li abbiamo provati tutti, e abbiamo trascorso parecchie ore all’interno. Poi abbiamo passeggiato un po’ sul lungolago, ammirando le numerose statue e sculture. Impressionanente The Fork, la forchetta che si erge dalle acque del Lemano, e la statua dedicata a Charlie Chaplin, che ha vissuto nelle vicinanze, a Corsier sur Vevey.
Leggi qui le nostra esperienze: Francesca ci porta Alla Scoperta del cibo: l’Alimentarium di Vevey e Jenny invece al Chaplin’s World, il Museo di Charlie Chaplin |
La fermata successiva è stata nel sud della Francia, dove ha avuto inizio il vero viaggio di 15 giorni verso Bordeaux .
Ci siamo fermati a Annecy, nell’Alta Savoia, per ammirare questa splendida cittadina meedievale percorsa da canali – un po’ come una piccola Venezia. Siamo saliti al castello, siamo ridiscesi nella città vecchia, abbiamo attraversato ponti adornati da fiori, visitato un po’ frettolosamente la vecchia prigione (il Palais de l’Île, quella casa-isola un po’ triangolare che ospita il Museo di Storia) ed ammirato tanti piccoli negozietti un po’ turistici. Ma soprattutto abbiamo cercato di allontanarci un po’ dalla folla e goderci il nostro primo cafè noisette con tartelette aux pommes.
Arriviamo a Chambery di sera.
3 giorno: Chambery – Clermont Ferrand
Durata: 3 ore e 2 minuti, 272 km
Tappe: Puys de Dome (Auvergne)
Chambery, l’antica capitale dei duchi di Savoia, merita qualche ora del vostro tempo: la città vecchia è decisamente bella, con i suoi palazzi signorili ed i numerosi passaggi coperti. C’è un imponente castello, un bel mercato coperto dove abbiamo acquistato l’occorrente per un pic-nic on the road e soprattutto la piazza con la fontana dell’elefante – anzi 4 elefanti che sembrano uscire dalla fontana. L’avevamo già vista la sera prima, illuminata da luci multicolore ed effettivamente di notte ha più fascino. Terminiamo la visita con un caffè nella centralissima Place Saint-Léger e ci rimettiamo per strada.
Ne abbiamo ammirato i panorami dalle balconate della stazione a monte e poi mio figlio ha scelto di salire fino sulla vetta, a pochi minuti di cammino, dove si trova una grande antenna. Da lì la vista sui vulcani è ancora più suggestiva. Immaginatevi poi la sua e la nostra sorpresa quando sulla sommità abbiamo trovato i resti ben conservati di un tempio gallo-romano dedicato al dio Mercurio. Segnalo in zona, se siete in zona con bambini, un parco tematico chiamato Vulcania: ce l’hanno consigliato ma i parchi divertimento non sono il nostro genere.
4 giorno: Clermont-Ferrand
Nessuno spostamento
Clemont-Ferrand è stata una bellissima scoperta: una località di cui non sapevamo nulla ma che logisticamente di prestava per una sosta nel nostro viaggio verso Bordeaux. Bene, abbiamo scoperto un vero gioiellino del sud della Francia e deciso che meritava un giorno pieno, quindi abbiamo prolungato il soggiorno. Place de Jaude è l’immensa piazza centrale, circondata da ristorantini, bar e splendidi edifici. Ospita anche una grande statua di Vercingetorige (che era stato re di questa regione francese) realizzata da Auguste Bartholdi, lo stesso che ha creato la Statua della Libertà di New York.
Passeggiando lungo le viuzze d’origine medievale e salendo sempre verso l’alto, troverete una cattedrale nera in stile gotico (Notre Dame de l’Assomption) e la meravigliosa basilica romanica di Notre-Dame-du-Port, patrimonio UNESCO. Ai bambini piacerà moltissimo il palazzo dietro la cattedrale: c’è un trompe-d’oeil davvero grande, e sembra che ci sia un cencello aperto dove invece c’è un semplice muro. Cercate ancora un po’ in zona e troverete dei coloratissimi graffiti, che a casa nostra sono sempre una vista gradita.
In questa cittadina del Centro Sud della Francia sono nati i pneumatici Michelin, che hanno cambiato le sorti della mobilità internazionale. In un vecchio stabilimento aziendale, è possibile visitare un museo tematico chiamato Aventure Michelin. Noi abbiamo deciso di andarci nel pomeriggio ed abbiamo scoperto che il mondo “della gomma” è davvero affascinante. La visita è interattiva e ben calibrata, quindi adatta sia ad un pubblico adulto che ai bambini. Per finire in bellezza, prima di raggiungere l’uscita, è possibile scattarsi un selfie con Bibendum, l’Omino Michelin, e divertirsi sui simulatori di guida – prendendo parte a spericolate corse di Formula 1.
Leggi il post completo: Alla scoperta dell’Aventure Michelin |
5 giorno: Clermont-Ferrand – Brive-La-Gaillarde
Durata: 3 ore e 16 minuti, 251 km
Tappe: Grotte di Lascaux (Montignac)
L’itinerario nel Sud della Francia prevede come tappa del giorno la visita alle grotte di Lascaux, considerate la Cappella Sistina del paleolitico. In queste grotte misteriose potete ammirare oltre 1500 esemplari di arte rupestre: mucche, tori, bisonti, cervi… dipinti sulle pareti e sul soffitto. Scoperte nel 1940, i dipinti risalgono a circa 20’000 anni fa, quando nella zona viveva l’uomo di Cro-Magnon e si era in piena era glaciale.
Le Grotte di Lascaux sono patrimonio UNESCO dell’umanità ed è anche il sito preistorico più noto al mondo per le sue pitture parietali. I nostri antenati hanno dipinto qui solo animali buoni (principalmente mucche, tori e cervi), quelli cattivi invece non rappresentati. Non c’è traccia di esseri umani, erba o paesaggi. Usavano tre colori per disegni, il nero, il rosso ed il giallo – declinati in 20 sfumature – e dipingevano a mano, con bastoncini o rudimentali pennelli.
La Sala dei Tori ha lasciato noi adulti ed il bambino senza fiato: è talmente fittamente e finemente decorata, che ci sono circa 1500 animali rappresentati. Questo significa che il 90% dei dipinti preistorici al mondo si trovano in questo tratto di grotta. Purtroppo, adesso ve lo dico, la grotta orignale non può essere visitata, ma vi assicura che la replica è fedelissima all’originale, compresa la temperatura decisamente fresca e la penombra.
Brive-La-Gaillarde, per contro, l’abbiamo visitata proprio superficialmente, ma è decisamente una piccola cittadina carina. E’ famosa per il suo mercato mercato cantato da Georges Brassens, che si tiene tre volte alla settimana (martedì, giovedì e sabato mattina). Quando siamo stati noi era appunto giorno di mercato, ed abbiamo acquistato un sacco di leccornie locali.
Leggi il post completo: Grotte di Lascaux: la cappella sistina del Paleolitico |
6 giorno: Brive-La-Gaillarde – Bordeaux
Durata: 2 ore e 10 minuti, 203 km
Tappe: Nessuna
Bordeaux è stata un colpo di cuore. E’ una bella cittadina, non troppo grande e molto accogliente, anche se piena di gente (anche in agosto). Fra tutti i luoghi visitati durante il nostro itinerario di 15 giorni in Francia, è quella dove ipoteticamente potremmo vivere. Siamo arrivati in tempo per il pranzo e nel pomeriggio abbiamo visitato questa città dall’aria rilassata, concentrandoci sulla parte storica. In passato Bordeaux era una cittadella fortificata, ma di questo ben poco è rimasto, solo la Porte Cailhau, con le sue torrette suggestive.
Il centro storico è tutto un dedalo di stradine strette molto suggestive, intervallate da piazzette con piccole chiese disseminate di qua e di là e tanti ristorantini deliziosi. La piazza di Saint-Pierre è una delle più caratteristiche e a mio figlio è piaciuto scoprire che in passato qui sorgeva un porto interno lungo il fiume Garonne. Altre attrazioni sparse sono la Basilica di Saint-Michel con la sua altissima torre Flèche Saint-Michel, il perimetro esterno dell’École Nationale de la magistrature, sui cui marciapiedi potete leggere i diritto dell’uomo e le vie commerciali (dove abbiamo trascorso un bel po’ di tempo nel negozio della Lego).
7 giorno: Bordeaux
Nessuno spostamento
Continuiamo la visita della città vecchia e poi decidiamo di scoprire il lungo-fiume della Garonne. Qui c’è una super mostra temporanea di sculture di gatti, poi intravediamo il Mirroir d’Eau, pieno di famiglie e bambini. Decidiamo di fare come loro: ci togliamo le scarpe, entriamo nell’acqua (pochi centimetri) e giochiamo a schizzarci. E’ un bel momento piacevole e rinfrescante, anche perché la giornata è piuttosto calda. Una volta rinfrescati, e solo quando chiudono l’acqua, andiamo ad attendere il battello taxi.
Con il battello taxi ci rechiamo in periferia, alla Citè du Vin: un enorme museo tutto scintillante dedicato alla cultura del vino. Ma sarà adatto ai bambini? Moltissimo! Quasi tutta la visita è interattiva, ci sono diverse postazioni pensate per i bambini, ed anche quelle per gli adulti di adattano benissimo a tutte le età. Al termine ci rechiamo all’ottavo piano, in cima alla torre: con il biglietto d’ingresso si ha diritto a una degustazione di un vino a vostra scelta e per i bambini invece c’è un succo d’uva buonissimo.
8 giorno: Bordeaux
Nessuno spostamento
Decidiamo di rimanere in città un giorno in più, per rivedere alcuni luoghi della città vecchia che ci hanno colpito, rivendendo quindi l’itinerario di 15 giorni del nostro viaggio nel Sud della Francia. Nel pomeriggio invece andiamo a scoprire l’Espace Darwin, una sorta di centro sociale eco-sostenibile (lo chiamano ecosistema cittadino) sulla riva sinistra del fiume Garonne.
Appena entrati in questo spazio meraviglioso, ci sentiamo subito tutti a nostro agio, per via dell’atmosfera rilassata ed alternativa. Comperiamo delle bevande autoprodotte nel negozietto che vende prodotti biologici a km zero, ci sediamo al bar per un caffè, giochiamo a calcetto (gratuito!). Ci hanno parlato di murales favolosi, e li troviamo in un’area dissestata dietro il bar: coloratissimi e molto ben eseguiti. Si spazia dai mondi fantastici, ad artisti noti (Frida Khalò) fino ad arrivare a coprire tematiche importanti, come lo sfruttamento dell’Amazzonia.
Un negozio produce scarpe da ginnastica ecosostenibili e 100% riciclabili; al suo interno troviamo un atelier dove vengono riparate scarpe da ginnastica di qualsiasi marca, così da evitare di gettarle via ed inquinare. E poi ancora: ci sono orti, spazi co-working, una distilleria e tanto altro. La ciliegina sulla torta per i bambini ed i ragazzini? Uno skate park al coperto pieno di giovanissimi (e anche qualche giovanotto più attempato) con monopattini, roller o skateboard. L’ingresso ha un prezzo accessibile (5 euro) e si può stare tutto il giorno.
Leggi il post completo: Cosa vedere a Bordeaux con i bambini |
9 giorno: Bordeaux – Dune De Pilat – Arcachon – Bordeaux
Durata: 1 ora e 45 minuti, 130 km
Tappe: Dune di Pilat e Baia di Arcachon
Oggi abbiamo in programma una bella gita fuori porta. Quando abbiamo lasciato il Ticino per il nostro viaggio nel Sud della Francia, ci eravamo ripromessi di arrivare fino all’Atlantico – quindi la destinazione del giorno è Dune de Pilat, ovvero la Duna di Pila. La Duna di Pila è la duna più alta d’Europa, e si affaccia in maniera panoramica sull’oceano – quindi per noi è stata la fine del viaggio di andata, e l’inizio di quello di ritorno.
La visita alla Duna di Pilat, che poi scopriremo essere un sistema di dune alte oltre 100 metri, è gratuita e se volete la comodità proprio davanti c’è anche un ampio parcheggio (a pagamento). A Ferragosto era ovviamente pieno e noi abbiamo lasciato l’auto a 2 km di distanza, abbandonata al ciglio della strada, poi abbiamo camminato.
La salita alla duna stessa avviene tramite scala di legno, ma sentitevi pure liberi di arrancare sulla sabbia – nessuno ve lo impedisce. Una volta in cima si apre un paesaggio Atlantico inaspettato: un mare azzurro e dei banchi di sabbia bianca, in stile quasi-caraibico. Dall’altro lato, una verdissima foresta. La discesa la si compie obbligatoriamente a piedi (nudi!!!) e possibilmente di corsa: è divertentissimo perché sembra di camminare sulla gommapiuma. Con i bambini, aspettatevi che vogliano salire e scendere la duna più volte!
Leggi il post completo: La Duna di Pilat, un angolo di deserto in Francia |
Nel pomeriggio invece ci siamo diretti al bacino di Arcachon, dove vengono coltivate alcune delle ostriche più buone di Francia. Abbiamo fatto una breve sosta in un paesino, ma era decisamente troppo affollato. Ci siamo quindi diretti in auto verso la più vicina “Cabane”. Le “Cabanes”, chiamate anche “Boites a Huitres” sono semplici ristorantini creati nei luoghi dove si allevano le ostriche, e che vi permettono di mangiarne di freschissime. In pratica: voi scegliete il tipo, la quantità e la grandezza, e loro le tolgono dall’acqua e le aprono per voi.
10 giorno: Bordeaux – Toulouse
Durata: 2 ore e 29 minuti, 243 km
Tappe: nessuna
Il nostro viaggio verso casa di 15 giorni nel sud della Francia riprende dopo aver toccato l’oceano. La prima tappa del rientro ci porta a Toulouse. Non facciamo soste lungo il percorso, tra l’altro breve, perché vogliamo arrivare presto e dedicare il pomeriggio alla visita della Cité de l’Espace. Toulouse infatti è una grande città industriale nonché polo europeo dell’aeronautica e dell’aerospazio. Se ai vostri figli piace il genere, la città fa per voi e vale la pena di soggiornarci più giorni. Dovendo compiere una scelta, mio figlio ha optato per lo spazio – scegliendo appunto la Cité de l’Espace, ma ci siamo ripromessi di tornare per visitare il museo dell’aviazione Aéroscopia.
Il museo è enorme, sia per quanto riguarda il giardino, sia negli spazi interni. Decidiamo di cominciare dal giardino – 4000 metri quadrati che ospitano repliche a grandezza naturale di veicoli spaziali (e anche un grande telescopio). Fra tutti spiccano il razzo Ariane 5, alto ben 53 metri, il modulo lunare e la Stazione MIR, dove è possibile entrare. Quest’ultima visita è stata particolarmente emozionante. Abbiamo scoperto che gli astronauti dormono in piedi, ma grazie all’assenza di gravità non ci fanno caso.
Entriamo nella parte espositiva permanente: nella Hall of Fame cerchiamo la foto del nostro astronauta svizzero Claude Nicollier. Papà ci fa notare Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. Vediamo poi come funziona la gravità, come sono gli abiti spaziali (e come sono cambiati nel corso degli anni) e come è la superficie lunare. Un apparecchio permette di capire come un piccolo salto diventa un salto molto alto, vista l’atmosfera rarefatta. Insomma, entriamo per un momento nella vita degli astronauti.
Come se non bastassero le visite “regolari”, ci sarebbero anche workshop, attività, un planetario e un cinema IMAX® su schermo gigante. Inutile dire che fare e vedere tutto è assolutamente impossibile in una giornata intera. In un pomeriggio poi, come nel nostro caso, ancora meno. Noi, purtroppo, siamo stati costretti a fare delle scelte drastiche, con poca gioia del bambino.
11 giorno: Toulouse – Andorra
Durata: 2 ore e 45 minuti, 185 km
Tappe: Tarascon Sur Ariège
La mattina inizia con una visita breve del centro storico di Tolosa. Le impressioni non sono concordanti: al bambino è piaciuta, al papà molto meno – per due motivi: la sporcizia e le temperature poco piacevoli (40,5 gradi C). Detto questo, la basilica romanica di Saint-Sernin è davvero strepitosa, e la sua cripta molto fresca. Anche Place du Capitole è molto piacevole, con i suoi caffè e tavolini all’aperto – lì trovate anche un bellissimo teatro.
Dopo pranzo lasciamo il Sud della Francia alla volta di Andorra, fermandoci strada facendo a Tarascon Sur Ariège per visitare il Parco della Preistoria. Si tratta di un parco a tema, che ci porta a conoscere la vita quotidiana dell’uomo di Cro-Magnon. Per quanto la superficie sia estesa, quasi tutto è incentrato su workshop, dove personaggi vestiti come nei tempi passati, spiegano la caccia (come si cacciava, con quali strumenti e quali animali), come veniva incisa la selce, come si dipingevano le grotte oppure ancora come si accendeva il fuoco (senza un accendino!). Ci sono anche ricostruzioni di grotte, laghi e cascate. La parte museale, al coperto, è rappresentata dal Grand Atelier. Qui trovate 2500 metri quadrati dedicati all’arte della preistoria, ma dopo aver visitato la Grotte di Lascaux, abbiamo trovato questa parte un po’ ripetitiva.
Dopo alcune ore all’aperto, lasciamo il sud della Francia e ripartiamo alla volta di Andorra, percorrendo tortuose stradine di montagna, che ci portano nel cuore dei Pirenei. I paesaggi sono davvero spettacolari, e se vi va di guidare, evitate il tunnel e salite sul Port d’Envalira, il passo più alto dei Pirenei, a 2409 metri. Aspettatevi panorami suggestivi e anche impianti di risalita, perchè in inverno si scia. Qualcuno dirà… come sulle Alpi. Sì! L’abbiamo pensato anche noi… e poi in lontananza sentivamo i campanacci delle mucche. Immaginatevi la nostra sorpresa quando abbiamo capito che al pascolo invece c’erano i cavalli!
12 giorno: Andorra
Tappe: Nessuna
Perché siamo andati ad Andorra? Sembra che il bambino avesse letto un libro ambientato nei Pirenei e li voleva vedere, mentre noi genitori eravamo già stati in passato, ad avevamo scoperto le piscine ludico-termali più grandi d’Europa. Tornarci, quindi, non è stato un grande sacrificio. Andorra è una nazione piccola ma molto particolare; è anche molto edificata (troppo!) nonché paradiso fiscale. Si parla il catalano, quindi dite addio al francese per un po’.
La capitale è Andorra la Vella (la parte “vecchia”) vale davvero la visita, mentre noi abbiamo dormito nel villaggio accanto (Escaldes), che è collegato appunto a La Vella da una lunga strada pedonale dello shopping. Shoppig a part (ma è convenientissimo per via dell’IVA bassa), non potete perdervi il vecchio parlamento ed ancora di più la scultura dell’orologio “molle di Dalì. Sembra che abbia preso l’ispirazione da una sottiletta fusa.
Ad Escaldes di trova Caldea, e quindi dopo una mattinata di viste e shopping (convenientissimo!), ci siamo dedicati al relax. Vedrete l’edificio già da lontano, per via della sua alta torre appuntita e luccicante, che riflette il paesaggio circostante e la cui architettura richiama un po’ le vette di questo microstato. Tra piscine al coperto, all’aperto, jacuzzi che sembrano cappesante, bagno turco, doccie emozionali, saune, bagni indo-romani- c’è da rimanerci per ore. Se poi uno aggiunge a tutto questo anche un massaggio, il pomeriggio vola.
Leggi il post completo: Caldea, la più grande spa d’Europa |
13 giorno: Andorra – Sète
Durata: 4 ore e 30 minuti, 305 km
Tappe: Carcassonne
Lasciamo Andorra e continuiamo seguendo il nostro viaggio di 15 giorni rientrando nel Sud della Francia, con l’intenzione di recarci verso il Mediterraneo. Strada facendo passiamo per Carcassonne, e visitiamo brevemente quella che viene considerata la più bella cittadina fortificata della Francia. Carcassonne è situata in cima ad una bassa collina nella linguadoca. Le sue mura sono spesse – è una doppia cinta muraria – e la circondano completamente. Un altro elemento caratteristico sono le numerose torri e fortificazioni. oltre al castello Château Comtal risalente al XII secolo. Nonostante il grande numero di visitatori, le stradine strette ed acciottolate hanno sempre il loro fascino. Sapete quale è l’origine del nome? Entrati attraverso Porte d’Aude e a Porte Narbonnaise trovate la statua di Dame Carcas dalla quale, che pare riuscì a tener testa all’assedio di Carlo Magno per oltre cinque anni.
Dopo la nostra tappa a Carcassonne, piena di turisti all’inverosimile, ci dirigiamo verso Sète – una cittadina di mare molto conosciuta fra i francesi, con una bellissima passeggiata lungo le falesie. L’abbiamo scelta perché solo lì siamo riusciti a trovare una camera libera. Una spettacolare cornice collega la zona delle spiagge alla cittadina stessa. Nel centro storico trovate un vecchio faro e diversi canali: i francesi dicono che Sète è la Venezia della Francia (ma anche no!). Noi abbiamo fatto il bagno alla Plage du Lazaret, dove l’acqua è molto bassa e adatta alle famiglie, ma se vi piacciono i luoghi più selvaggi, lungo le falesie troverete diverse calette e insenature, dove l’ingresso al mare è un po’ difficoltoso, ma dove troverete anche pochissime persone.
14 giorno: Sète – Valence
Durata: 2 ore e 45 minuti, 245 km
Tappe: Frontignan e Aigues Mortes
Lasciata Sète al mattino, dopo essere saliti al Mont Saint Clair per una bella vista panoramica, ci siamo diretti alla vicina Frontignan, per un bel bagno gelido nel mare. Frontignan è abbastanza simile a Sète, nel senso che anche lì ci sono tantissimi canali che percorrono la cittadina e diverse spiagge. Noi siamo andati a fare il bagno in una di queste spiaggette molto carine dove l’acqua è bassissima ed è adatta per le famiglie con bambini. In compenso, nonostante i pochi centimetri d’acqua, il mare era gelido e sembrava più di essere sull’Atlantico che sul Mediterraneo.
Dopo un pranzo frettoloso ci siamo recati ad Aigues Mortes, una cittadina fortificata della Camargue. Come Carcassonne, la cinta muraria è impressionante, le viuzze strettissime, ed i bastioni numerosi. Anche qui è pieno di turisti ed è difficile farsi largo fra la folla. Per ammirarla con calma, consiglio di intraprendere la passeggiata sui bastioni ed ammirare la città e la natura circostante dall’alto. Accanto alla cittadella di Aigues Mortes scorre un canale davvero scenografico. Idealmente sarebbe stata una delle tappe fisse del nostro itinerario di 15 giorni nel Sud della Francia ma non avendo trovato alloggio in zona, abbiamo dovuto rinunciare alla visita delle saline nelle vicinanze e recarci a Valence.
15 giorno: Valence – Ticino
Durata: 5 ore e 22 minuti, 509 km
Tappe: nessuna
Valence doveva essere solo una tappa dove dormire, visto che in tutta la Camargue nei giorni dopo ferragosto ovviamente era tutto prenotato. Non ci aspettavamo nulla di speciale e invece abbiamo scoperto una cittadina davvero deliziosa, piena di vita e ristorantini deliziosi, molto conosciuta in Francia per i suoi numerosi edifici in stile liberty. Di notte, illuminata a festa, è fenomenale. In passato Valence era una città romana chiamata Valentia Julia. Un bel modo di terminare i nostri 15 giorni in Francia.
Quello che ci ha colpito di più è stato il Parc Jouvet, un enorme parco pubblico sotto i Champ de Mars. C’è un giardino botanico, tantissimi sentieri per passeggiare, un roseto, un bel parco giochi, ed anche un trenino che porta in giro i bambini. Altre scoperte: una statua del giovane Napoleone che fra il dicembre 1778 e l’aprile 1814 visitò la città 18 volte ed imparò ad usare il cannone e diventare un condottiero. E poi la cattedrale e la La Maison des Têtes, davvero notevoli.