Viaggiare con bambini: come gestire il mal di viaggio

Mal d’auto, mal di mare, mal di… mal di viaggio!  Bene, questo male ha un nome, si chiama cinetosi. Mio figlio non ne hai mai sofferto e neppure noi genitori, quindi l’avevamo un po’ considerato una leggenda metropolitana. Poi un giorno, improvvisamente, tutto cambia. Siamo sull’autopostale, sulla stessa strada percorsa mille volte verso il Canton Grigioni, sullo stesso mezzo… e il bimbo comincia a diventare pallido, dice che non sta bene, forse deve vomitare – e noi non abbiamo neppure un sacchetto di plastica per le emergenze! Ok, quindi la cinetosi esiste!

La cinetosi è un disturbo comune fra i bambini…  un fatto neurologico meglio conosciuto come mal d’auto (ma che comprende tutti i mezzi di trasporto: treno, nave, aereo, autobus. La bella notizia è che tale disturbo è legato ad un’età precisa, che va dai 3 ai 12 anni – quindi prima o poi se saremmo tutti liberi. Quella brutta notizia è che ne soffre circa il 30% dei bambini e che può comparire a sorpresa, anche se non se ne è mai sofferto.

mal di viaggio

E giusto per la cronaca: la nostra (dis)avventura sull’autopostale è terminata bene, mancava poco a destinazione e il bambino ha tenuto duro. Non ci sono stati danni al bus e un po’ d’aria fresca e un salamino di cervo mangiato all’aperto davanti alle gole della Viamala hanno fatto miracoli. Da allora niente più latte a colazione e partiamo attrezzati.

Perché si manifesta il mal di viaggio

Se cercate su Google troverete molte definizioni specifiche e tecniche riguardo la cinetosi, ma in parole semplicissime deriva da come viene trasmesso quello che vediamo al cervello – gli occhi gli dicono che siamo fermi, i sensi dell’equilibrio gli dicono che ci stiamo muovendo. Il cervello non sa quale voce ascoltare e si confonde, di conseguenza stiamo male. Quanto è soggettivo: si va da un senso di malessere generale, ad una sudorazione fredda, a nausea, fino ad episodi di vomito.

Come prevenire la cinetosi

Prevenire il mal di viaggio si può e ci sono tanti piccoli “trucchetti” da attuare, alcuni efficaci, alcuni meno… a volte va un po’ anche a fortuna.

Mal d’auto, di autobus e di treno

Se uno dei vostri figli soffre il mal d’auto, conviene partire presto e guidare tranquilli, evitare profumi ed odori forti (e allora bye bye Arbre Magique) e se possibile tenere i finestrini leggermente aperti. Prima del viaggio va bene un piccolo spuntino leggero (tipo cracker e grissini) e niente latte e/o bevande gassate. Come intrattenimento va benissimo la musica, ma niente tablet o libri, quindi almeno in auto viaggiamo cantando a squarciagola Manu Chau e Vasco Rossi. Il paesaggio? Meglio non guardarlo di lato… e guardare in avanti. Il posto migliore sarebbe stare sul sedile anteriore, se chi soffre di mal d’auto è alto almeno 150 cm o ha 12 anni.

Mal di mare e mal d’aereo

Due mali diversi, ma un po’ simili. I consigli precedenti sono sempre validi, tranne che sull’aereo non potete aprire il finestrino (ma ci sono sempre i bocchettoni di aria fresca). La cosa migliore da fare è scegliere il posto accuratamente, dove il mezzo è più stabile. Nel caso dell’aereo, i posti al centro o nelle prime file sono più stabili che quelli sulla coda, mentre in barca o in nave, meglio preferire i piani bassi e sedersi al centro, e fissare un punto fisso davanti a voi – oppure salire in coperta e respirare profondamente, cercando di contrastare il moto ondoso invece di assecondarlo.

Rimedi contro la cinetosi

Quando la prevenzione non basta per combattere il mal di viaggio, allora è tempo di passare ai rimedi. Ce ne sono di ben noti, sia naturali che farmacologici.

Rimedi farmacologici contro il mal di viaggio

I rimedi farmacologici dovrebbero essere usati unicamente come ultima spiaggia, e sempre e solo sotto prescrizione medica. Anche i chewing-gum anti-cinetosi ed i cerotti sono dei farmaci, quindi meglio non prenderli di propria iniziativa.

Rimedi non farmacologici e naturali

Ci sono poi rimedi naturali, alcuni con rilevanza scientifica, altri veramente fantasiosi, ad esempio la Coca Cola – che sembra prevenga tutto, anche la malaria, secondo la mia amica Titti. Ma se funzionano per voi, ben vengano!

Fra questi rimedi “non farmacologici” a farla da padrone sono i famosi braccialetti, la cui efficienza si basa sulla compressione di un determinato punto della medicina cinese e vanno posizionati in corrispondenza del punto esatto.  Purtroppo non li ha mai testati, ma ho amiche che li usano, ed i bimbi sembrano soffrire meno.

Qualche anno fa sul sito di Air Dolomiti (che una cosina o due riguardo ai viaggi in aereo dovrebbero saperla), ho letto delle caramelle allo zenzero e del succo di limone, che hanno proprietà anti-nausea e digestive. Mio figlio si è subito offerto per testare le caramelle allo zenzero e dice che funzionano, ma forse è solo un gran golosone.

Lo stesso dovrebbe valere per la menta (che però non piace) e gli infusi di zafferano, che sono i prossimi in lista. Diverse amiche si affidano con successo a rimedi omeopatici tipo fiori di Bach, però se non ci si crede, non funzionano (dicono!).

Voi conoscete altri metodi? Scriveteci!

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