Mendrisio , il magnifico borgo, è un po’ una cittadina sonnacchiosa nel canton Ticino (Svizzera) che tre volte all’anno prende vita: a settembre durante la festa dell’uva (decisamente poco family-friendly), a novembre per la fiera di San Martino (super family-friendly) e durante la settimana santa, per le sue processioni storiche, che da novembre 2019 sono ormai patrimonio UNESCO. Una di queste, la Funziun di Giüdee è particolarmente adatte alle famiglie. Infine Mendrisio è’ anche la città del mio cuore, perché da lì proviene la mia famiglia.
Mendrisio con i suoi palazzi eleganti, gli stretti vicoli acciottolati, le antiche chiese ed una torre medioevale accanto alla piazza principale. Nelle vicinanze, diversi terreni terrazzati dove si coltiva la vite e si produce vino. Insomma, un luogo quasi idilliaco se non fosse per…!!! Bene, accanto a tanto splendore, purtroppo, sorgono numerose industrie e un enorme outlet della moda. Inutile dire che tanto fascino un po’ si perde. Peccato.
Le processioni storiche di Mendrisio, un po’ di storia
Le processioni storiche delle Settimana Santa di Mendrisio sono di origine antichissima… si svolgevano già nel 1697 e già allora erano due: quella del giovedì sera (la Funziun di Giüdee) che ripercorre la Passione di Cristo ed è molto teatrale, e quella del venerdì – più solenne e raccolta – che in passato veniva chiamata Entierro (sepoltura) ed è forse ancora precedente – dove la passione di Cristo è espressa attraverso la luce tenue dei “trasparenti” e dei “lampioni”.
Ma come sono nate? La processione del Giovedì Santo è nata per volere di una confraternita, la Confraternita del Santissimo Sacramento mentre quella del Venerdì grazie all’Ordine dei Servi di Maria. Tanto è cambiato nel frattempo – anche nelle sfilate, che in passato avevano un prologo pomeridiano – ed ora è un comitato cittadino ad occuparsi delle rappresentazioni storiche. Se vi interessa approfondire, questo è il sito ufficiale delle processioni. Se invece vi interessa partecipare come figuranti, potete richiedere informazioni scrivendo a segretariato@processionimendrisio.ch
La processione del Giovedì Santo
La processione del Giovedì Santo ricorda l’ascesa di Cristo al Calvario e quindi il personaggio centrale è Gesù, che porta sulle spalle la croce; la processione però è composta da un folto numero di figuranti, adulti e bambini, divisi in diversi gruppi. Il corteo è aperto dai trombettieri e dai ragazzi ebrei con chiodi e martelli e si chiude con Giuseppe d’Arimatea, il Sommo Sacerdote e Nicodemo. La Funziun di Giüdee è perfetta per portarci i bambini, che saranno molto contenti della vivacità della stessa, ed anche dal fatto di poter vedere tanti cavalli.
Ho portato mio figlio più volte quando era piccolissimo a questa prima serata delle processioni storiche di Mendrisio, ed una volta da grandicello. Cosa gli è piaciuto maggiormente e perché? Innanzitutto i due ladroni, che incatenati fra di loro, percorrono l’intero corteo a passo di corsa, senza fermarsi mai. Poi sono piaciuti i giocatori di dadi – anche se non ha capito che non stavano giocando ma tirando a sorte le veste di Gesù.
Apprezzatissimi anche i Mori… e qui la solita domanda di mio figlio: sono davvero persone con la pelle scura? No… guarda bene! Neppure guardando accuratamente si è accorto che erano tutti di carnagione bianca e – soprattutto – uno di loro era il suo cugino di secondo grado!
Alcune curiosità sui personaggi della “Funziun di Giüdee”
Chi può impersonare Gesù Cristo? Oggi lo può diventare chiunque abiti a Mendrisio ed abbia un’età compresa tra i trenta ed i quarant’anni d’età, ma la sua identità deve rimanere segreta. In passato invece veniva spesso scelto “un peccatore convertito” che prima della funzione era obbligato a confessarsi.
E le tre Marie – che non hanno nulla a che fare il noto marchio di cornetti? Durante la processione noterete tre donne singhiozzanti, le tre Marie: al centro c’è la Madonna, alla sua sinistra Maria Maddalena e alla sua destra Maria di Cleofa. Nel passato… beh, le tre Marie non erano donne, ma uomini con abiti neri ed il volto coperto.
Un’ultima curiosità riguarda alcuni personaggi della processione del giovedì santo… perché alcuni non hanno alcun fondamento storico ma sono semplicemente inventati a Mendrisio. Ungino, che sfila nel gruppo prima di Gesù Cristo con un ramo di pesco fiorito, non è mai esistito. Lo stesso vale per il ragazzo porta-tazza ed il porta-scure, così come i Mori… e tanti altri che non sto a citarvi.
La processione del Venerdì Santo
Questa processione, come quella del giovedì santo, è divisa in gruppi – 7 per la precisione, come i 7 dolori di Maria – e ci sono anche 3 momenti musicali. Se avete avuto l’impressione che durante la Funziun di Giüdee il numero di figuranti fosse elevato, allora andate ad assistere a quella del venerdì: qui di figuranti ce ne sono 800-900, tra cui moltissimi bambini dai vestiti angelici! Ho portato mio figlio una sola volta, e se devo essere onesta, ha trovato la processione un po’ monotona e lunga – quindi credo non sia adattissima ai più piccoli.
I protagonisti di questa seconda serata delle processioni di Mendrisio sono i lampioni ed trasparenti (ovvero quadri illuminati), su cui sono dipinte scene della passione di Cristo. Ve ne sono circa 300 ed alcuni potete ammirarli al Museo del Trasparente di Mendrisio. Quelli con le forme più strane sono quelli più antichi, mentre quelli lineari sono stati creati successivamente – ma sempre decorati con motivi religiosi. Un’eccezione sono quelli realizzati in epoca recente, spesso adornati da semplici decorazioni floreali.
Altri oggetti portati in processione sono gli “Istromenti della Passione”, fra questi i chiodi e martelli usati per crocifiggere Gesù, la borsa di Giuda con i trenta denari, la corona di spine, i dadi dei soldati romani si spartirono la tunica di Cristo. Non mancano neppure i “simboli” dei 7 gruppi: stendardi, bastoni decorati, bandiere…
Il Museo del Trasparente
Se vi interessa vedere i trasparenti con i vostri bambini, un’idea meno impegnativa dell’intera processione, è quella di visitare con loro il Museo del Trasparente di Mendrisio si trova in via Municipio presso la Casa Croci – insomma, nella parte alta del borgo. L’entrata è gratuita. Questi sono gli orari di apertura:
- Settimana Santa: da mercoledì a lunedì di Pasqua 10.00-12.00/14.00-18.00
- Giovedì e Venerdì Santo: 10.00-20.30
- Aprile: da mercoledì a domenica 10.00-12.00/14.00-18.00
- Da maggio a dicembre: giovedì e sabato 14.00-18.00
In altri giorni e periodi è possibile concordare aperture straordinarie, contattando il Museo d’Arte di Mendrisio (tel: 058 688 33 50).
Cosa potete ammirare al Museo del Trasparente? Trasparenti e lampioni di ogni grandezza, forma ed epoca, fra cui quelli splendidi di Giovan Battista Bagutti e di Mario Gilardi. Oltre a ciò si potrà capire quale erano le tecniche di realizzazione di questi particolari “quadri”, ed anche come vengono conservati e restaurati. Per saperne di più, visitate il sito del museo.
Dove assistere alle Processioni Storiche di Mendrisio
Potete assistere alle Processioni Storiche della Settimana Santa nelle vie principali del nucleo vecchio di Mendrisio. Queste hanno inizio dalla Chiesa di San Giovanni e terminano presso la Chiesa dei Cappuccini, da dove poi rientrano a San Giovanni. Con i bambini, visto che sono abbastanza lunghe, un giro basta… poi è tempo di andare a dormire. L’entrata è gratuita e si sta in piedi.
In alternativa potete prenotare un posto in tribuna in Piazza del Ponte, però a pagamento. Ve lo consiglio vivamente con bambini piccoli, perché a stare in piedi a lungo ci si stanca in fretta (esperienza!). Io non ci avevo pensato, anche perché da bambina assistevo alle processioni comodamente dal balcone degli zii – ma dopo la prima esperienza con mio figlio piccolo (a metà sfilata del giovedì abbiamo dovuto andare via) ho sempre cercato un posto “seduta”.