Davos…. il paradiso dello sci e degli sport invernali – specialmente con bambini. O almeno, così si dice. Sarà vero? Abbiamo deciso di scoprirlo in inverno, ad inizio gennaio. Queste vacanze andiamo a Davos, sulla neve. Il “ragazzino” desidera sciare e sceglie di partecipare ad un corso di sci di una settimana, organizzato dalla Scuola Svizzera di Sci di Lugano. Il pernottamento è previsto in hotel e quindi ci aggreghiamo anche noi adulti, aggiungendo un paio di giorni extra. Prima di partire ci documentiamo un pochino leggendo l’intervista a Linda proprio su Mini Me Explorer. Eh, già… la mela marcia non cade mai lontano dall’albero!
Prime impressioni: Davos non è come altri noti paradisi dello sci. Qui non ci sono le costruzioni di legno caratteristiche di Zermatt e neppure il lusso sfrenato di St. Moritz. Vogliamo dirla tutta? Non c’è un area pedonale ed in inverno marciapiedi e parcheggi sono coperti da lastroni di ghiaccio. Il sole a gennaio arriva tardi, poco prima delle 11, e se ne va via presto. Punti positivi: anche chi non pratica lo sci non si annoia: abbiamo trascorso tutti dei piacevolissimi giorni, nonostante non ci sia stato amore a prima vista con la località. Parlo in termini di urbanismo, ovviamente – le montagne sono splendide.
Come trascorrere le vacanze a Davos sulla neve?
A Davos in inverno non mancano certo cose da fare – con i bambini o senza. per chi ama le vacanze attive sulla neve, a Davos si può praticare lo sci alpino a tutti i livelli e anche lo sci di fondo sulle piste di Coppa del Mondo. Si può passeggiare su sentieri invernali ben preparati, salire in funivia o funicolare in cima ad una montagna per mangiare specialità tipiche al ristorante, slittare attraverso il bosco, rilassarsi nella spa, visitare musei e, se volete, prendere parte ad un’escursione in carrozza trainata dai cavalli nelle valli laterali. Tutto attorno a Davos troverete tantissime fattorie e spesso ci sono self-service dove acquistare prodotti deliziosi a km 0.
Sci alpino a Davos
Parliamo di sci alpino, quindi sci tradizionale e snowboard. A Davos ci sono diversi comprensori sciistici ed è possibile trovare piste adatte a tutti i bambini e a tutti i livelli: il Parsenn con 18 impianti di risalita (di cui 2 funicolari) ed una discesa spettacolare lunga 12 km (vista ma non provata) è il comprensorio più grande e più costoso. Lo Jakobshorn offre 42 km di piste ed è stato super apprezzato dal ragazzino – non tanto per le piste ma per lo JatzPark, con i suoi 20 elementi come kicker e rail (qualunque cosa siano!) dove ha mosso i suoi primi passi come freestyler, compiendo i suoi primi veri (altissimi, dice!) salti. In questo caso, oltre al casco, serve anche una protezione dorsale.
E per finire: il Rinerhorn con 53 km di piste in zona Glaris è il comprensorio sciiistico più economico. Segnalo anche Madrisa, adatto alle famiglie con bambini piccoli, e con 64 km di piste. Dallo Schatzalp, che si raggiunge in funicolare, ci sono quasi 10 km sciabili e poi altri piccoli “comprensori”, ma con un solo impianto (Pischa, Selfranga, Bündalift).
Potete acquistare skipass giornalieri con lo sconto del 40% con la tessera Raiffeisen MemberPlus, ma dovete farlo online.
Sci di fondo da coppa del mondo
A Davos si tengono gare di coppa del mondo di sci di fondo, ed infatti passeggiando si incontrano moltissimi adepti a questa disciplina… tutti adulti, tranne due bambini. Se quei bambini potrebbero essere i vostri, Davos in inverno fa per voi. Ci sono piste di diversi gradi di difficoltà, e alcune sono anche illuminate di sera. In totale ci sono 75 km di piste classiche, 46 km di skating ed anche una pista per cani. La bella notizia? Lo sci di fondo a Davos è competamente gratuito.
Pista…. si slitta!
Bambini che non sciano? Allora quando c’è la neve a Davos in inverno si va a slittare. A Davos è un obbligo morale, perché proprio in questa località è nato lo slittino di legno. Noi per divertirci siamo stati allo Schatzalp, che abbiamo raggiunto in 4 minuti di funicolare da Davos Platz. La pista per le slitte parte dal lato opposto dell’hotel (che si chiama Schatzalp) rispetto a dove si arriva. Se vi piace leggere, sappiate che qui è ambientato il romanzo «La montagna incantata» di Thomas Mann.
Le slitte le potete noleggiare in loco o in paese, poi via libera giù per il bosco: 3 km, 300 metri di dislivello e 18 curve. Per i bambini, meglio far loro indossare un casco. MI hanno detto che ci sono piste da slitta anche a Madrisa e Rinerhorn.
Relax, why not?
Per chi preferisce trascorrere una giornata in tutto relax a Davos c’è un grande centro ludico e termale che si chiama Eau Là Là. Le entrate sono separate: una porta al centro wellness, dove l’accesso è solo ai maggiori di 16 anni e si sta senza costume. Qui potete trovare diversi tipi di saune e anche una vasca idromassaggio all’aperto, che è bellissima bellissima quando nevica. Non dimenticate le ciabatte, mentre gli asciugamani potete affittarli.
L’altra entrata è quella per le piscine ludiche e di acqua calda, dove invece potete portare i bambini. Qui c’è una grande piscina esterna, molto suggestiva quando circondata dalla neve. I bambini coraggiosi corrono sul manto innevato e poi si tuffano nelle acqua calde della grande vasca. I meno temerari troveranno divertimento all’interno, dove ci sono vasche per i più piccoli (anche per i bebè), uno scivolo e soprattutto una piscina con un’interessante “percorso avventura acquatico” (davvero non so come descriverlo) con attrezzi vari e corde sospese.
Passeggiate invernali nella neve
Passeggiare nella neve è sempre molto bello. Quello che mi piace di Davos è il fatto che in inverno non è necessario utilizzare le ciaspole. Appena fuori dal paese ci sono nel km e km di sentieri invernali ben battuti, che si possono percorrere con dei normali scarponcini da trekking. Noi ne abbiamo percorsi tre, uno dei quali lungo il fiume (ed accanto alle piste da sci di fondo) decisamente bruttino (e non ve ne parlo).
Il primo ci ha portato a compiere una passeggiata veramente suggestiva attorno al Lago di Davos: i 5 km pianeggianti li farete in circa un’ora un quarto, anche con i bambini. Se sono piccoli potete trascinarli su una slitta oppure avventurarvi con un passeggino sportivo. La luce un po’ tremula riflessa nel lago a tratti era davvero fenomenale. Nelle fattorie che incontrerete si vendono prodotti golosi, tra cui un memorabile yogurt di capra al mirtillo (a 3 CHF!) nella prima fattoria a Wolfgang poco oltre il lago, sulla strada. Si chiama Hof zur Seewiese.
La seconda passeggiata invece è stata lungo il Thomas Mann Weg, dallo Schatzalp al paese. Molto belli e colorati i personaggi intagliati nel legno che si incontrano lungo il percorso, accanto ai quali ci sono dei totem con pagine tratte dai di Thomas Mann – purtroppo solo in tedesco.
Noi per pigrizia abbiamo percorso il Thomas Mann Weg in discesa, ed è stato un errore imperdonabile. Essendo nel bosco, il sentiero era parecchio ghiacciato e scivoloso, e abbiamo avuto qualche difficoltà a percorrerlo, nonché alcune cadute (io, due volte – ma ho il lato B morbido!). Chi invece – praticamente tutta la Davos che non scia! – lo ha percorso in salita, non ha avuto davvero nessun inconveniente. Ad un certo punto abbiamo preso una deviazione per ritornare in hotel, percorrendo un tratto del sentiero degli scoiattoli. Questi due sentieri in inverno non sono accessibili con il passeggino.
Culturalmente parlando
I musei a Davos ci sono… noi ne abbiamo visitati tre su quattro, ma con il ragazzino al seguito solo due. Il primo è stato il piccolo Museo degli Sport Invernali. La visita è breve perché ci sono solo due sale, piene zeppe di oggetti curiosi. Nella prima si ripercorre la storia degli sport invernali: i primi sci di legno, le vecchie ciaspole, rudimentali pattini da ghiaccio, impensabili sci di fondo, lo slittino classico di legno.
Ovviamente di celebra il campione Paul Accola, che è proprio di Davos: una medaglia olimpica, una Coppa del Mondo e tanto altro. Una curiosità sciistica: la prima ancora di risalita è nata a Davos e la potete vedere – mio figlio è rimasto stupito: aveva la forma di uncino (si, come quello di Capitan Uncino) e poteva essere utilizzata da una persona sola. La seconda sala invece è dedicata all’hockey su ghiaccio. Il museo degli sport invernali è aperto solo il martedì e il giovedì dalle 16:30 alle 18:30.
Accanto a questo museo ne trovate un altro, il Museo della Medicina. In verità si tratta di una sola sala dedicata alla tubercolosi e al turismo della salute a fine ottocento. Di nuovo, i giorni d’apertura sono il martedì e il giovedì dalle 17:00 alle 19:00. Al ragazzino non è piaciuto; effettivamente “mette addosso tristezza”. Questo è forse l’unico museo di Davos che non consiglierei con bambini.
Super invece il museo Kirchner, pittore e scultore tedesco tra i massimi esponenti del gruppo Die Brücke, che ha vissuto appunto a Davos.
In tutti e tre i musei siamo entrati gratuitamente presentando la tessera Raiffeisen MemberPlus.
Sciare mette fame… dove mangiare a Davos?
Davos è piena di hotel di lusso con ristoranti di lusso, ma pur cercando ci siamo accorti che ben pochi offrono cibi diversi da quelli tipici svizzeri. Sono buonissimi, per carità, ma non così esotici da volerli gustare tutti i giorni, due volte al giorno. Abbiamo scoperto un solo ristorante di sushi, ma non siamo mai riusciti a prenotare.
Abbiamo mangiato in ristoranti normali, quasi tutti lungo la Promenade, tutti a prezzi accessibili (si fa per dire!) e spesso scelti perchè in alcuni si può mangiare anche dopo le 14.00 – visto che prima camminavamo godendoci le poche ore di sole alto. Il ragazzino invece ha mangiato bene sulle piste dello Jakobshorn, non si sa in quale ristorante. Anche la pasta, che era stranamente al dente – poi però gli spaghetti li hanno tagliati in tre (ma questa è un’altra storia.)
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Ovunque decidiate di mangiare, non ordinate il caffè, da nessuna parte. Quattro franchi per un macchiato, a volte buono e a volte acqua sporca, non sono mai giustificabili.