Avevo immaginato un inverno freddo e ricco di neve nel nostro bel Ticino dove ogni week end saremmo andati a sciare invece stiamo vivendo belle giornate limpide, con spesso temperature al di sopra della media e nota più dolente, la neve scarseggia un po’ ovunque sulle nostre piste!!! Fortunatamente la nostra regione offre mille spunti e numerose gite quindi un’ottima alternativa c’è sempre! Nel programma per il weekend decido così di dedicare una visita ad uno dei maggiori siti archeologici nel locarnese, le rovine del Castelliere di Tegna.
Ho scoperto per caso questo sito archeologico, parlando con un amica in merito a passeggiate semplici dove scoprire qualcosa di storico e lei mi ha consigliato il Castelliere. Così sono andata a curiosare in internet per capire di cosa si trattasse realmente, ed ho subito deciso che era una meta adatta alla mia famiglia.
Tegna, un luogo pieno di sorprese…
Tegna si trova a pochi chilometri da Locarno, ed è una frazione del Comune Terre di Pedemonte, e conta meno di 800 abitanti. E’ raggiungibile facilmente in auto oppure utilizzando il treno della Centovallina con partenza da Locarno. Insomma, un luogo piccolo ma pieno di luoghi di interesse, che per anni è stata casa per la scrittrice americana Patricia Highsmith.
Oltre al sito archeologico del Castelliere di Tegna, ci sono almeno altre due attrazioni naturali da non perdere: il pozzo di Tegna e l’Orrido di Tegna. Il primo è una pozza balneabile d’acqua limpida creata dal fiume Maggia, circondata da una piacevolissima “riva sabbiosa”, dove trascorrere le vostre giornate estive in famiglia.
Un’altra attrazione è l’orrido di Tegna, con le sue le marmitte dei giganti. Potete ammirarli comodamente dal trenino.
Il sentiero per le rovine del Castelliere di Tegna
Il sito archeologico, conosciuto anche come Castello di Tegna, è sempre aperto al pubblico ed è raggiungibile salendo da Tegna verso Selvapiana e Forcola; oppure da Ponte Brolla verso Gropp e Forcola. Scegliamo come punto di partenza Tegna. Noi lo abbiamo raggiunto in auto ed abbiamo parcheggiato vicino alla stazione (è a pagamento) che resta ad un minuto a piedi da Piazza Gottardo, punto dove parte il sentiero segnalato tramite un cartello nero con scritto “Castelliere”.
Inizialmente attraversa un piccolo tratto del paese per poi addentrarsi in un bosco, a circa metà del percorso arriverete a Forcola, un balcone panoramico sulle Terre di Pedemonte con qualche baita in sasso. Una in particolare coglie l’ attenzione del mio bimbo, ha un quaderno appeso alla porta d’ingresso, potremmo definirlo il “libro di vetta” ed una fotografia con un uomo, peccato non ci sia allegata nessuna spiegazione in merito a chi sia. Chri lascia una dedica, o meglio un disegno; come ricordo del suo passaggio lì. Troverete anche un tavolo e panche in sasso, io immagino siano di privati, ma molti escursioni si sono fermati a fare pic nic godendosi la vista ed il sole.
Si riparte, per un piccolo tratto il sentiero è pianeggiante e passa di fianco ad un paio di costruzioni in rovina fino ad arrivare all’ ultima salita dove il mio bimbo capisce che siamo nei pressi del sito e si fà prendere dall’ entusiasmo mettendo il “turbo” per giungere presto all’obiettivo. Eccoci arrivati finalmente,
Il sentiero è ricco di scalini in sasso, sono circa 1.5Km e 250m di dislivello, adatto a bimbi a partire dai 3 anni abituati a camminare. Noi ci abbiamo impiegato una bella oretta abbondante per raggiungere le rovine, siamo andati ad un passo lento ed abbiamo fatto varie pause. Lungo il percorso l’unica fontana che incontriamo si trova a Forcola, ma è chiusa, immagino per non fare congelare le tubature in inverno, quindi per sicurezza portate con voi l’acqua.
Il Castello di Tegna
Arriviamo al castello di Tegna. Chri si avvicina subito al pozzo (messo in sicurezza con una grata in ferro) per poi andare alla scoperta dei resti del Castello. Troverete infatti dei pannelli informativi che vi daranno qualche spiegazione in merito a com’era un tempo. La mia attenzione cade sul punto panoramico, dove mi precipito per fare qualche scatto ed osservare il panorama sulle Terre di Pedemonte, Centovalli e sul delta del Maggia. Anche qui trovate un pannello informativo con tutti i nomi delle cime; io riesco così a riconoscere il Monte Cadrigna, che è la montagna vicino al mio paesello di origine, in Italia.
Le rovine del Castelliere sono i resti dell’insediamento del Castello di Tegna. Leggendo il loro sito ho scoperto che sono stati eseguiti degli scavi archeologici all’inizio degli anni ’40 del secolo scorso e hanno fatto riemergere i resti in muratura dell’ insediamento più numerosi reperti legati alla vita quotidiana, tutto quello che è rinvenuto su questa collina si colloca in un periodo storico che parte dal Neolitico al Medioevo, passando quindi per l’epoca romana, periodo a cui appartengono le rovine più imponenti visibili oggi.
Si pensa che l’edificio abbia avuto una funzione multipla in base ai reperti trovati, evolvendo poi nel tempo da struttura militare ad abitativa. Nel 2015 nasce il progetto “Il Castelliere: un paesaggio da scoprire” diretto dal Patriziato di Tegna. Con la collaborazione di diversi partner della Regione hanno eseguito un importante intervento di messa in sicurezza dei resti archeologici, valorizzando l’intera area. Quella che era nel passato una posizione strategica per il controllo delle vie di comunicazione e del commercio, è ora un panorama mozzafiato.