Visita al CERN di Ginevra: vedere per credere

cern ginevra

Recentemente ho visitato il CERN di Ginevra, con mio figlio di 11 anni – anche se la visita è consigliata ai maggiori di 12 anni. I tour individuali guidati (qui gli orari) hanno luogo in versione ridotta a causa della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, quindi è possibile visitare unicamente l’acceleratore di particelle SC (dismesso). Decidiamo che per noi va bene e siamo anche fortunati: le visite guidate – che sono gratuite e si tengono unicamente in inglese o francese – non sono prenotabili online ma troviamo posto all’ora e giorno desiderato!

Prima della visita abbiamo avuto anche abbastanza tempo per visitare con calma la mostra Microcosm, che si trova nel piano interrato del centro visitatori. Ve la stra-consiglio, così da avere un’infarinatura su quello che fa il CERN e cosa andrete a vedere. L’esibizione Universo di Particelle al Globo della Scienza e dell’Innovazione, dall’altro lato della strada (nell’edificio di legno che sembra un globo) invece è temporaneamente chiusa.

Visita al CERN di Ginevra

cern ginevra
Qui passa il Large Hadron Collider-LHC”

Il CERN ve lo spiego così: prendere parte ad una visita guidata in inglese e alla fine della giornata rendersi conto che – pur parlando la lingua molto meglio dello scienziato cinese che ha condotto il tour – non ho capito assolutamente nulla. Ma di cosa si occupa il CERN? “Il CERN è il più grande laboratorio al mondo che svolge la ricerca scientifica sulla fisica delle particelle elementari, si occupa della costruzione, funzionamento e aggiornamenti delle macchine acceleratici Large Hadron Collider-LHC” (spiegazione rubata online). Se anche questo non vi dice nulla, semplifico: qui si sperimentava con gli acceleratori di particelle prima ancora che venisse inventata la calcolatrice.

IL CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) quindi si può visitare e come disse l’ingegnere cinese: “Scattate pure tutte le foto che volete, tanto non facciamo niente di segreto o di illegale. Però non perdetevi: non siamo certo un esempio di pianificazione urbana; qui accanto all’edificio nr 13 trovate un edificio con il nr 100 e qualcosa. Io non giro mai senza una mappa”. In altre parole: i bambini sono i benvenuti, ma teneteli d’occhio!

Un po’ di storia ed il www

Il CERN nasce a Meyrin, in periferia di Ginevra nel 1954. Allora 12 stati europei unirono le loro forze, risorse e menti più brillanti per creare questo enorme polo della fisica e cercare risposte a due quesiti fondamentali: quali sono i mattoni di base della materia? Come è nato l’Universo? Oggi gli stati sono 23, tutti Europei tranne Israele, ma le domande a cui si tenta di rispondere sono rimaste le stesse. Per trovare le risposte sono stati costruiti negli anni una serie di tunnel di accelerazione per la collisione di molecole, cercando di scoprire sempre nuove particelle invisibili all’uomo e tentando di simulare le condizioni di elevata energia dei primi istanti di vita dell’universo e quindi capire come si è svolto il Big Bang.

Immaginatevi ora 17’000 scienziati al lavoro... menti brillanti che conducono esperimenti e producono un numero altissimo di dati. Sorgono subito problemi pratici: adesso cosa ne facciamo? Dove le mettiamo, tutte queste informazioni? Come le cataloghiamo? Dove andiamo a leggerle, in senso fisico? Serviva un sistema per gestire tutto questo sapere! Visto che non esisteva, ci pensò un certo Berners-Lee a crearlo, e all’inizio lo chiamò MESH, ovvero maglia. Era il il 12 marzo 1989 ed la prima pagina www della storia è questa. Da allora il mondo non è più lo stesso, e neppure le distanze (grazie CERN!).

Microcosmo, la mostra

cern ginevra
Così è un tunnel di accelerazione

Cosa è il microcosmo? Si tratta del complesso delle strutture infinitamente piccole costituenti la materia (atomi, molecole e particelle ancora più piccole) di cui ne conosciamo solo una parte. E visto che non le possiamo vedere, come le cerchiamo e studiamo? Ci servono degli acceleratori di particelle! Al CERN di Ginevra ce ne sono 7 e la mostra Microcosmo vi spiega in maniera abbastanza chiara e sintetica come funzionano. L’ultimo modello è il famosissimo LHC (Large Hadron Collider), un tunnel di accelerazione posto a 100 metri sotto il suolo e di forma circolare, lungo ben 27 km. La mostra è interattiva, multilingue (anche in italiano!) e touch screen. La visita a questa esibizione è libera,

Tra i vari video incontriamo Alessandra, che si occupa di acceleratori lineari e spiega il loro utilizzo. Usa un linguaggio semplice: energia, particelle, protoni, collisioni, bosoni, tolez. Concetti un po’ confusi, che non riesco a tradurre con chiarezza (se solo avessi prestato maggiore attenzione alla docente di fisica); mi rendo solo conto di riconoscere alcuni nomi, mentre altri capisco con certezza che sono “arrivati dopo”.

Dentro l’acceleratore SC

La visita all’acceleratore SC dismesso del Cern di Ginevra invece è la visita guidata. Si tratta del primo acceleratore costruito nel 1953 ed messo in funzione nel 1959 – un acceleratore lineare. Dismesso nel 1990 e bonificato, adesso le radiazioni sono bassissime e quindi è tranquillamente visitabile. Il corridoio d’accesso rivela muri spessi 5 metri, appunto per contenere le radiazioni. Impressionante. L’acceleratore SC è il primo dei 7 acceleratori principali, costruiti in vari periodi a partire dalla fondazione dell’istituto. Gli acceleratori ricreano le condizioni di elevata energia dei primi istanti di vita dell’universo, quindi più l’acceleratore è potente e sofisticato, più ci riporta indietro nel tempo, fino ai primissimi istanti di vita dell’universo.

Parte della visita consiste in un filmato (con effetti speciali) e spiegazioni ultra-tecniche da parte del nostro ingegnere cinese. Fra tanta modernità il bambino nota una vecchia cornetta del telefono. Chiede adesso cosa si usa. Risposta con sorpresa: la stessa cornetta! Ma come? Bene, quando ci sono problemi (sono sempre parole del “cinese”) non hai mica voglia di tecnologia e bottoni, vuoi solo sollevare la cornetta e dire quale è il problema. Il centro interventi è collegato direttamente, vede da dove chiami e interviene subito. In certi casi la tecnologia è una perdita di tempo.

Il futuro…

cern acceleratore particelle
Il primo passo verso il futuro

Al momento il Large Hadron Collider (LHC), entrato in funzione il 10 settembre 2008 è il più grande acceleratore del CERN. Ne avrete certamente sentito parlare: un anello di 27 chilometri di circonferenza sotterraneo, che passa anche nei pressi dell’aeroporto. A me sembra già tutto abbastanza fantascientifico, al CERN invece no, c’è già un progetto per un acceleratore ancora più potente, il Future Circular Collider, quattro volte più grande di LHC, con un tunnel sotterraneo di 100 km di circonferenza. Ci consola solo il fatto che, nonostante tutti questi passi da gigante, la scienza non potrà mai rivaleggiare con la realtà. Il più grande acceleratore di particelle è, e lo sarà per sempre, il cielo.

Informazioni pratiche per visitare il CERN di Ginevra

Come già scritto in precedenza, il CERN di Ginevra offre visite guidate solo per visitatori individuali, non per gruppi – 24 persone al massimo per ogni visita. Non si prenota online, e non si paga. Meglio quindi arrivare con largo anticipo. Per raggiungere il CERN prendete il tram 18 (dalla stazione ferroviaria) e scendete all’ultima fermata, che si chiama appunto CERN. Dalla parte opposta del grande globo c’è il centro visitatori: lì vi annunciate e se c’è posto vi registrate per la prossima visita. Per visitare il Cern serve un documento d’identità ed il pass Covid. Alcuni minuti prima dell’inizio, vi affideranno ad una guida (un ricercatore) e vi daranno il badge identificativo. Non è possibile abbandonare il tour – che dura un’ora -prima della fine – quindi i bambini mandateli in bagno prima di entrare nel centro di ricerca..


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