Immersioni subacquee: anche i bambini fanno sub

sub immersioni con bambini

Il mondo subacqueo ha un fascino davvero particolare, toglie il fiato già solo a vederlo al cinema, alla televisione o all’acquario. Se siete appassionati di mari caldi, voi ed i vostri bambini avrete sicuramente già provato lo snorkeling, e quindi sapete già quanto possa essere meraviglioso trovarsi faccia a faccia con creature marine di tutti i tipi, pesci e coralli coloratissimi e dall’aspetto particolare. Già, perchè nonostante l’assenza di zampe e testa, anche i coralli sono degli animaletti, o meglio dei “palazzi di polipetti” speciali”. Bene, se vi piace questo ambiente acquatico, il prossimo passo potrebbero essere le immersioni subacquee, perchè anche i bambini possono “fare” sub.

L’occasione giusta per imparare ad immergersi è certamente durante le vacanze “tropicali”. In questo articolo vi parliamo dell’esperienza di Guido (il papà) e di suo figlio Gianluca (12 anni), poi cercheremo di rispondere ad alcune domande ricorrenti. Vi diremo quale è l’età minima per iniziare a fare sub con bambini, quali sono i brevetti possibili, vi parleremo dei rischi e vi indicheremo i luoghi migliori per iniziare a praticare le immersioni subacquee.

Non è necessario essere esperti nuotatori, però. Quello che serve veramente è la passione per il mare e sentirsi a proprio agio in acqua. Il brevetto non è obbligo ma è fortemente raccomandato, anche perché la maggior parte centri di diving non vi noleggeranno probabilmente l’attrezzatura. Fare sub, anche senza i bambini, non è un gioco: serve un’istruzione adeguata e determinate competenza. Insomma, non ci si improvvisa, anche perché poi le conseguenza possono essere fatali.

Le esperienze di Guido e Gianluca a Sharm el Sheikh

Guido (papà)

Gianluca ed io siamo in possesso del brevetto Padi Open Water. Abbiamo entrambi preso il brevetto durante un viaggio in Grecia, a Kos. La settimana passata a Sharm el Sheikh è dunque diventata l’occasione di fare immersioni per svago e per passare del tempo insieme in modo diverso. Ci si è aperto un mondo fino ad allora conosciuto: è come vedere una pellicola in 2D (snorkeling) ad una in 4D (sub)!

Il fatto di condividere con il proprio figlio una passione per uno sport, i cui praticanti sono ancora un numero tutto sommato esiguo, essere spettatori in qualche modo attivi, trovandosi nell’habitat naturale di altre specie e dovendo rispettare la loro vita non danneggiando il loro ecosistema, secondo me è una forma sia per educarlo che per renderlo più responsabile, in una maniera totalmente ludica.

Leggi anche il nostro articolo: Kos con i bambini

Gianluca (figlio)

Stare sott’acqua e vedere tanti pesci diversi e colorati, coralli di diverse forme e la mancanza di suoni forti, sono tutti motivi che mi hanno affascinato e mi hanno legato alle immersioni. Non vedo l’ora di poterne fare ancora.

sub immersioni con bambini
Incontri ravvicinati

Immersioni subacquee: cosa sapere

Per praticare il sub occorre far parte di un gruppo, perché nelle immersioni, per una questione di sicurezza non bisogna mai essere soli. per praticare questo sport in sicurezza ci sono regole da rispettare, sia per salvaguardare il mare, sia per proteggere la propria vita. Gli strumenti e l’equipaggiamento vanno controllati prima dell’immersione e durante la stessa; inoltre bisogna tener d’occhio la quantità d’aria che rimane nelle bombole e seguire le informazioni che vi danno il computer e l’istruttore.

Fare immersioni, con o senza bambini, non è un’attività priva di rischi, quindi è importante (se non fondamentale) conseguire un brevetto. I pericoli di un’immersione subacquea sono principalmente legati alla differenza di pressione lungo la discesa e la risalita. Conseguire il brevetto permette infatti di capire quali sono i problemi più comuni e come evitarli. Bisogna essere preparati, perché sott’acqua si riesce a comunicare solo con pochi gesti essenziali.

A che età si possono praticare le immersioni subacquee con bambini?

Più che età, sarebbe meglio parlare di fattori; per praticare il sub è importante raggiungere un certo grado di maturità (fisica e psicologica) e responsabilità individuale. Inoltre il desiderio di compiere immersioni subacquee deve partire dal bambino. Detto questo chi organizza i corsi, ed i più comuni sono i PADI, chiede un’età minima.

8 anni

Esperienza subacquea con bombole ma svolta principalmente in piscina.

10 anni

Brevetto di primo livello (Junior Open Water Divers). Possibilità di immersioni fino a 12 metri.

14 anni

Corso subacqueo di primo livello (Open Water Diver). Possibilità di immersioni fino a 18 metri.

Questi brevetti prevedono una parte teorica con anche nozioni di biologia marina e rispetto dell’ambiente e una parte pratica, sia in piscina che nel mare. Al termine viene rilasciato un attestato.

Dove fare sub con i bambini?

I luoghi migliori per le immersioni subacquee con i bambini sono moltissimi. Quelli più adatti hanno un mare caldo, tranquillo e trasparente, e pesci e coralli non si trovano a profondità elevate. Partendo dalle località più vicine, sicuramente adatti sono i fondali del Mar Rosso in Egitto: Sharm El Sheikh, Hurgada, Dahab, Marsa Alam. 

Non perdetevi il nostro post Immersioni e snorkeling a Sharm El Sheikh

Direzione Asia! Spostandoci nell’oceano indiano, ci sono le Maldive (in particolare le isole di Athuruga, Karumba e Mirihi, Maayafushi e Ganghei sono molto adatte per i bambini che praticano sub), e poi Mauritius e Seychelles. Andando sempre più a est troviamo la Malesia, in particolare l’arcipelago delle Pulau Redang o l’isola di Tioman. Fuori da tutte le rotte battute, Uepi Island alle Isole Salomone ha fondali davvero bassi, adattissimi ai principianti.

Oceania: per chi vuole andare davvero lontano la Polinesia francese è perfetta per fare scoprire le immersioni ai bambini, così cme le Fiji, in particolare le isole Yasawa e Mamanuca. Ancora sconosciuta, l’isola di Yap in Micronesia vi permette di fare sub con gli squali a meno di 9 metri di profondità: il luogo si chiama Vertigo.

Andiamo ora nelle acque calde dei Caraibi. A Bonaire, nelle Antille Olandesi c’è un reef perfetto per le immersioni formato bambino: si chiama 1000 Steps e la profondità varia dai 6 ai 9 metri. Sull’isola di Santa Lucia il reef di Anse Chastanet è ancora meno profondo: 4-9 metri.

Maldive

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