Milano: stupore e meraviglia al Museo delle Illusioni

Anno 2021: anche Milano ha il suo Museo delle Illusioni ottiche. Nel mondo di questi musei ce ne sono tantissimi, ad esempio Vienna, Madrid, Ljubljana, Singapore, Zurigo, Atene, Cracovia, Seoul, Kuala Lumpur, New York, Miami e anche a Tbilisi . A volte il nome è diverso, ma il format no – è quello di Zagabria. Già, perché questo tipo di attrazione è nato nella capitale croata nel 2015 grazie a Rodo Zivkovic.

Noi, prima di visitare quello di Milano, eravamo già stati a Zurigo (dove si chiama WOW Museum) e a Tbilisi (Museum of Illusions). Più che un museo è uno spazio dove stupirsi, e che va bene a tutte le età. Il suo punto forte è quello della percezione visiva, o meglio di come il cervello riesce ad ingannare l’occhio. In altre parole: quello che vediamo può essere vero, oppure una semplice illusione. Anche se questi musei sono molto simili fra di loro, i bambini riescono comunque a stupirsi – di nuovo! Per gli adulti, la seconda visita è effettivamente un po’ ripetitiva.

Leggi qui la nostra giornata al Museo delle Illusioni di Zurigo: Wow Museum, il museo dell’illusione ottica

Le attrazioni più belle del museo delle illusioni di Milano

Con oltre 70 attrazioni (piccole e grandi), sicuramente il Museo non vi lascerà indifferenti. Ricordatevi il cellulare per scattare foto divertenti da mostrare agli amici. Queste sono state le nostre attrazioni preferite:

La Sedia di Beuchet

Un gioco di prospettiva senza la sedia che vedete in foto, dove una persona sembra enorme ed una piccolissima. Nel nostro caso è rimpicciolita la mamma (che aihmè, però non si è ristretta).

La testa sul vassoio

Un gioco di specchi ed un entrata nascosta fa in modo che venga servita la vostra testa su un piatto bianco, come Giovanni Battista. A Tbilisi era pittorescamente contornata da khinkali, i tradizionali ravioloni georgiani.

La stanza rovesciata

Leggete bene le istruzioni per realizzare le foto più divertenti… tipo penzolare a testa in giù dal soffitto, rimanere sospesi a mezz’aria attaccati ad una panchina, oppure trasformarvi in novelli Spiderman.

Vortex tunnel 

Un tunnel con luci che girano attorno a voi e leggermente oscillante. Avrete l’impressione che la terra vi manchi sotto i piedi.

Mamma si è rimpicciolita (ma non si è ristretta)

La tavola dei cloni

Grazie ad un particolare gioco di specchi, potete giocare a poker con 5 voi stessi (e vincere sempre, senza barare). Uno degli angoli preferiti di mio figlio qui nel Museo delle Illusioni di Milano.

Playroom

3 rompicapo davvero geniali da risolvere. Peccato che ce ne siano solo tre, ma alla shop al pianterreno ce ne sono altri, che potete provare prima di acquistare.

Le illusioni di Jastrow e Hering

E quelle simili: due o più figure identiche, curve ma percettivamente di lunghezza diversa. Ci sono sagome di legno a dimostrarlo. Jastrow è quello psicologo americano dell’anatra-coniglio. quella lineare è l’illusione di Hering.

Aspetti da migliorare…

A tutti piacciono le foto strane, dove cambiano le proporzioni o ci si vede riflessi mille volte. Bene, per scattare queste foto dovete disturbare qualcuno, a meno di essere più di due. A Tbilisi c’è sempre un’addetta pronta ad aiutarvi, a Zurigo ci sono postazioni camera fisse, dove potete scattarvi le foto e poi scaricarle sul vostro cellulare. A Milano ancora no…

I bagni. In tempo Covid, quando tutto dovrebbe venire pulito e igienizzato più volte al giorno, quindi non è possibile trovare il bagno delle donne senza carta igienica dopo solo 4 ore dall’apertura. E dove non ci sia nemmeno una persona presente ad ogni piano per evitare eventuali problemi o assembramenti. Non stiamo parlando di un grattacielo, ma di un edificio di soli due piani.

Il museo delle Illusioni di Milano, informazioni pratiche

Davanti al Museo delle Illusioni

Il Museo delle Illusioni di Milano (qui il sito) si trova vicinissimo alla stazione Centrale di Milano, quindi è comodissimo da raggiungere in treno. Uscite dalla porta principale, attraversate il piazzale, la strada, e poi recatevi sulla sinistra. Qui parte viale Vitruvio. Percorretelo sul lato destro, fino a quando troverete via Macchi. Percorretela e poi girate a sinistra in via Boscovich. Vi ritroverete così su un lato del museo: mentre l’entrata è all’angolo, in via Settembrini 11. Ci impiegherete meno di 10 minuti.

Orario: il museo apre alle 10 del mattino, tutti i giorni, fino alle 20. Fra le 13 e le 14 non c’è fila per entrare, poi è il delirio – anche perché l’ingresso è contingentato a 90 persone. In poco meno di 100, va detto, ci si sta stretti. Se volete rispettare scrupolosamente la distanza di 1 metro, non andateci. Ho sentito almeno due mamme sbottare: “bambini, usciamo – non ho speso 45 euro per prendere il Covid”. Purtroppo, quando sono andata io, non erano ancora attrezzati per vendere i biglietti online (luglio 2021). Mi dicono che a Vienna pagano un mago per intrattenere i visitatori mentre attendono in fila.

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