Boavista (Capoverde) con bambini

boavista praia estoril

Prendete una pezzetto d’Africa e lanciatelo lontano, in mezzo all’oceano. Poi fate in modo che i venti trasportino la sabbia fine del deserto del Sahara. Ecco, questo è Boavista, la più arida e desertica delle 10 isole che compongono l’arcipelago di Capoverde. Non domandate ai locali quanto piove sull’isola, ma quando… perché potrebbero dirvi che l’ultima volta è stato 3 anni fa (e per un’ora). Davvero!

Perchè scegliere Capoverde? In primo luogo vi direi perché l’isola non è ancora stata invasa dal turismo di massa, ma al contempo ci sono tutte le infrastrutture necessarie. Inoltre pur essendo in Africa non ci sono animali pericolosi e malattie tropicali, quindi nessun vaccino o prevenzione extra-ordinaria da fare. In secondo luogo il governo è per alcuni versi decisamente illuminato: i ristoranti sono controllati regolarmente, quindi non dovete preoccuparvi per quello che mangiate e bevete, ghiaccio compreso!

Chi si reca a Boavista lo fa per il mare (in particolar modo se pratica il kitesurf) oppure per le spiagge incontaminate. Se viaggiate con bambini non tutte le spiagge sono adatte, visto la presenza di onde alte e forti correnti, ma non preoccupatevi, poi vi dico quali vanno bene per voi. Ma lo sapevate che c’è anche un deserto e diversi villaggi piccolissimi e coloratissimi? Insomma, Boavista è un’isola tutta da scoprire, per il suo aspetto paesaggistico e naturale – quindi non richiudetevi dentro un resort.

Le più belle spiagge di Boavista

praia de chaves
Praia de Chaves

È inutile girarci attorno… come già detto ci si reca a Boavista soprattutto per le spiagge. Qui si parla di lunghe ed ampie spiagge bianche, sabbia finissima, decisamente non affollate. In alcune abbiamo trovato una quindicina di persone, altre volte ci siamo ritrovati da soli. Il mare è semplicemente splendido, dalle varie tonalità di blu e azzurro, e se avete sbagliato stagione come noi e fa troppo freddo per fare il bagno, non è motivo di tristezza… ci si può sempre stendere al sole e rilassarvi.

Praia de Chaves e Praia do Estoril (costa ovest)

La prima spiaggia dove siamo stati è la Praia de Chaves sulla costa ovest, a circa 10 minuti d’auto da Rabil, dove si trovano alcuni dei grandi hotel dell’isola, tra cui il nostro. Alcuni giorni abbiamo visto la bandiera arancione, altri quella rossa… ma la bandiera verde mai. Insomma, onde alte – sempre! Gente ce n’è ma basta spostarsi di alcune centinaia di metri per ritrovarsi da soli, o quasi. Noi abbiamo camminato esattamente 5 minuti verso Sal Rei e ci siamo goduti in santa pace le dune della Riserva Naturale di Morro de Areia.

La seconda spiaggia che abbiamo visitato si trova a Sal Rei, il capoluogo dell’isola). Si chiama la Praia do Estoril: ci hanno portato degli amici che vivono sull’isola e ci sono un paio di beach bar graziosissimi. Proprio di fronte a questa spiaggia sorge un isolotto che si chiama Ilheu (piccola isola), che è la fortuna delle famiglie. Ilheu, lungo e stretto, protegge la spiaggia dalle onde e dalle correnti e quindi qui il mare è generalmente calmo. Adattissima alle famiglie e nelle vicinanze abbiamo visto che affittano appartamenti.

 spiaggia di Santa Monica
In modalità no stress sulla spiaggia di Santa Monica

Praia de Varandinha e Praia de Santa Monica (costa sud)

Al sud dell’isola abbiamo trovato due spiagge assolutamente favolose: la Praia de Varandinha e la Praia de Santa Monica. A Praia de Varandinha c’eravamo solo noi: oltre alla spiaggia morbida e soffice, trovate delle formazioni rocciose veramente intriganti ed una grotta misteriosa, credo si chiami Grotta di Bracona e ci si entra a piedi (è sull’arenile), anche perché il mare è decisamente mosso. Non c’è una strada per arrivarci ma una pista non segnalata parte nelle vicinanze del villaggio di Povoação Velha.

Poco oltre, sempre lungo piste non segnalate, si arriva alla Praia de Santa Monica. Con i suoi 18 km di sabbia bianchissima, dovrebbe essere la terza al mondo per lunghezza. Appena oltre la spiaggia troverete moltissimi fiori di portulaca e acacie nane. C’è un solo beach bar, il Boca Beach: un cirinquito semplice e con due amache – oltre solo la spiaggia, che alla vista sembra infinita. Il mare è tranquillo ed adatto alle famiglie. C’erano forse 10 persone, ma questa pace durerà poco: poco distante è in costruzione un enorme complesso alberghiero

Il deserto di Viana

boavista deserto di viana
Quasi piegata dal vento del deserto…

Il deserto di Viana è un vero deserto (come quello del Sahara) in miniatura. Si trova nella parte nord-ovest di Boavista, fra Rabil e Sal Rei, ed a Capoverde è una visione unica. Non aspettatevelo enorme, solo 5 km per 1 km… insomma, un bruscolino di Sahara. Cosa potete aspettarvi? Sabbia bianchissima che ricorda la neve, alte dune, qualche roccia nera d’origine vulcanica, a tratti una vegetazione rada.

In mancanza di sci, abbiamo riso rotolandoci giù dalle dune… nella certezza che non ci fossero né serpenti né scorpioni. C’eravamo solo noi su un pick-up, e a forse 1 km di distanza due jeep. Siamo rimasti in silenzio davanti a tanta bellezza, abbiamo chiuso le giacche per via del vento sferzante, ed abbiamo ascoltato il suo sibilo. È una maniera poetica per dire che non abbiamo aperto bocca per non ritrovarcela piena si sabbia…

Ci sono molti modi per visitarlo ma con i bambini – se volete essere genitori anche solo minimamente responsabili – quasi necessariamente ci si reca in pick-up oppure in jeep. Noi siamo andati con Vava Fortes (contattatelo su FB), un capoverdiano che parla benissimo l’italiano e che è un autista prudente, esperto e soprattutto gentilissimo. Esiste la possibilità di andarci in quad ed alcune agenzie (ho chiesto, per curiosità) affittano questi mezzi anche a chi va con bambini – però non forniscono il casco – e anche a chi non ha la patente. Posso sconsigliarvelo?

Città e villaggi di Boavista

Juan Gallego, dettaglio della casa più bella
Juan Gallego, dettaglio della casa più bella

Boavista non è un’isola così grande, quindi non aspettatevi città ma più che altro piccoli villaggi e due (minuscole) cittadine. Queste sono Sal Rei, il capoluogo dell’isola, dove trovate diversi luoghi interessanti da visitare – tra cui un museo davvero splendido. Non mi dilungherò qui, visto che su Sal Rei ho già scritto un post abbastanza esaustivo. Rabil invece è la cittadina dove sorge l’aeroporto e dove ha sede una scuola di ceramica costruita nel 1960. Noi non l’abbiamo visitata, ma ho notato che quasi tutte le gite organizzate che portano ai villaggi del nord dell’isola, fanno una sosta lì. Nel nostro soggiorno a Boavista ci siamo concentrati maggiormente sui villaggi, che stanno tutti il nord (tranne uno, tra l’altro poco interessante).

Juan Gallego

Il primo villaggio che abbiamo visitato si chiama Juan Gallego ed avrà un centinaio di abitanti, non di più. L’abbiamo trovato pulitissimo ed allegro con le sue casette colorate. C’era molto fermento quando siamo andati noi: ai lati della strada principale stavano mettendo piante ed arbusti, inoltre si stava costruendo un bel marciapiede. Sempre a Juan Gallego si trova la casa più bella dell’isola di Boavista: dietro strada principale, verso fine paese, girate a destra e preparatevi a rimanere stupiti: una casa dai colori sgargianti decorata con cuori, dove sul cortile antistante razzolano alcune galline magrissime. Consiglio pro (testato]: non ordinate mai il pollo a Boavista, non c’è carne da rosicchiare.

Faro di Morro Negro
Salendo al Faro di Morro Negro (in infradito)

Fundo Das Figueira

La fermata successiva è stata a Fundo Das Figueira, un altro paesino piccolo e colorato… qui gli abitanti dovrebbero essere 150. Cercate l’edificio che ospita la scuola, come tutte quelle di Boavista è decorata con temi marini. E poi, poco oltre il paese, stupitevi davanti ad una palestra all’aperto, di quelle moderne. A Fundo das Figueira cercate di arrivare per l’ora di pranzo, perché c’è un ristorantino decisamente sfizioso che si chiama Reencontro Cá Tina… scegliete carne o pesce, attendete a lungo e lasciatevi sorprendere dal grande numero di contorni che vi serviranno. Terminate il pranzo con un caffè, il più buono bevuto sull’isola.

Cabeca dos Tarafes

Cabeca dos Tarafes non è certo più grande degli altri paesini, ed anche qui cercate la sua coloratissima scuola. Se siete con bambini piccoli, fate una sosta, perché c’è un piccolo parco giochi. Dopo che si saranno sfogati un po’, il vostro autista (vi serve, cosi come un mezzo adeguato) abbandonerà la strada e seguirà una pista che porta ai piedi di un monte su cui sorge il Faro di Morro Negro. Il paesaggio per raggiungerlo è di quelli lunari creati dai vulcani e ricorda quello del Parco Nazionale di Timanfaya a Lanzarote (ma senza i turisti). Ci vogliono circa 15 minuti di camminata in salita per raggiungerlo, e da lì potete ammirare i classici panorami mozzafiato.

Quale è il periodo migliore per andare a Boavista?

boavista mare onde kitesurf
Mare, onde, kitesurf…

Inizio col dirvi che Boavista è bella sempre… il clima è piacevole e non fa mai troppo caldo, anche grazie al vento costante. Non è una leggenda metropolitana, il vento soffia davvero sempre, sferzante. Io sono stata con mio figlio a gennaio ed era troppo freddo per fare il bagno. Con un po’ di sforzo (teoria di mio figlio, da me non sperimentata) il bagno lo si riesce a fare perché la temperatura del mare non è così bassa, ma quando si esce dall’acqua il vento fa sì che gela – letteralmente! Io sono riuscita giusto a bagnare le ginocchia.

Ma allora quale è il periodo migliore per andare a Boavista? I mesi di gennaio e di febbraio sono i più freddi tutto l’anno: fuori dall’acqua si sta bene, in acqua decisamente no. A noi, comunque, non è dispiaciuto non fare il bagno: i paesaggi desertici sono talmente belli, che a noi sono bastati. Se entrare in mare per voi è la priorità, ci hanno detto che da luglio a settembre l’acqua è più calda e il vento meno rabbioso. Inoltre i mesi che vanno da giugno ad ottobre sono quelli quando le tartarughe Caretta Caretta tornano sulla terraferma per depositare le uova e Capo Verde è la terza riserva al mondo per numero di queste tartarughe.

Informazioni pratiche per un viaggio fai-da-te a Capoverde

riserva Naturale di Morro de Areia capoverde
Sulle dune delle riserva Naturale di Morro de Areia

Avete deciso di recarvi in viaggio a Capoverde senza passare in agenzia? Bene! Non ci sono problemi. Le 10 isole che compongono l’arcipelago di Capoverde sono Sal, Boavista, Santo Antão, São Vicente, São Nicolau, Santa Luzia, Maio, Santiago, Brava e Fogo. Basta acquistare il volo, prenotare l’alloggio e poi via…

Se viaggiate in autonomia le regole riguardo il visto d’ingresso sono cambiate, da pochissimo. Il visto d’ingresso è stato abolito per i cittadini dell’area Schengen e sostituito con una tassa di sicurezza aeroportuale. Tradotto in parole povere: vi serve una pre-registrazione e pre-autorizzazione a pagamento, da fare sul sito www.ease.gov.cv – per la cronaca nessuno ce l’ha mai chiesto. Se avete comperato un pacchetto in agenzia, non dovete fare nulla.

riserva Naturale di Morro de Areia
Ciao Boavista… a presto

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