Una domenica calda, d’inverno… cosa fare? Vorremmo stare all’aria aperta, senza andare per boschi. Ci viene in mente, grazie alle nostre amiche di Tipsweek, la pista ciclopedonale fra Agno e Caslano, ma c’è un problema: non si trova la chiave del lucchetto di una delle bici. Cambiamo meta? Certo che no: visto che il percorso sembra essere accessibile anche con il passeggino (uno dei pochi in Ticino), reclutiamo una coppia di amici che da poco hanno avuto una bella bambina.
Partiamo tardi e quando arriviamo ad Agno sono le 11 passate. Parcheggiamo in un piazzale accanto al Circolo di vela di Agno e imbocchiamo subito la via ciclopedonale. Il percorso è lineare e la sua durata, a piedi, è di un’ora; quindi due ore fra andata e ritorno. Si svolge quasi tutto a bordo lago, tranne alcuni tratti residenziali: pochissime auto e tante splendide ville. La superficie è mista: asfalto, battuto, bosco. In ogni caso, sempre facilmente percorribile con un passeggino normale.
Prima parte del percorso ciclopedonale: Agno – Magliaso
Questa prima parte di percorso ciclopedonale Agno – Caslano, che va da Agno a Magliaso è a bordo lago e si svolge in gran parte su una passerella dedicata a Bill Arigoni. A piedi ci si impiegano 20 minuti esatti, e si tratta di una pista ciclopedonale “pura”: non si può accedervi con le auto. Ovviamente è piena di famiglie che spingono il passeggino oppure con bambini piccoli in bicicletta (o entrambi). Questa prima parte del percorso ciclopedonale ci è piaciuta molto, tranne forse il tratto iniziale: altamente scenografico ma si sente il traffico della strada cantonale sovrastante.
Una volta giunti a Magliaso ed aver attraversato un quartiere residenziale tranquillo (abbiamo incontrato una sola automobile), siamo tornati a bordo lago. Un balcone sul lago a forma di mezzaluna ci lascia capire che questo era probabilmente il parco di una villa. Seguiamo le indicazioni del percorso (un rombo giallo) ed arriviamo ad un piccolo parco giochi, chiamato Luccioparco. Mentre i bambini giocano, i genitori possono sedersi al’aperto nel baretto dall’altra parte della strada. Di nuovo: niente traffico.
Continuiamo verso la foce della Magliasina. Una residenza salta all’occhio, con una strana scala a chiocciola esterna color nero… A noi adulti ricorda una chiave musicale, a nostra figlio una nave!!! Notiamo un’ancora e un placchetta di metallo e leggiamo: “il progettista di quest’edificio si è ispirato al Sommergibile Tembien. L’opera è dedicata alla memoria del Ten. R. M. Enrico Conte e di tutto l’equipaggio del sommergibile, che fu affondato la mattina del 2 agosto 1941 nel canale di Sicilia 36’31’ N; 12’40 E”.
Seconda parte del percorso ciclopedonale: Magliaso – Caslano
Prima di raggiungere la foce della Magliasina ci fermiamo per pranzo entriamo nel piccolo bosco che porta alla foce della Magliasina, il torrente che avevamo già visto in una gita passata, visto che passa accanto al Maglio di Aranno. Questo tipo di maglio è unico in Ticino e anche il percorso che porta alla foce del fiume è accessibile con un passeggino. C’è poca acqua ed in mezzo al piccolo torrente c’è un’isoletta: cerchiamo grandi sassi per creare una sorta di ponticello per arrivarci, ma non ci riusciamo.
Riprendiamo il cammino lungo la ciclopedonale Agno-Caslano, usciamo dal boschetto e ci troviamo lungo una strada (ancora un’altra volta, niente traffico). Si passa accanto ai terreni del golf di Caslano, dove ammiriamo i prati ben curati e alcune interessanti statue d’arte moderna. Anche qui ci sono alcune placchette, e così scopriamo che gli insetti giganti sono del’artista svizzera Sonja Knapp: due safrofage (sysiphos) e degli scarabei. Ve lo dico perchè sulla via del ritorno ci è sembrato di vedere anche un altro animale, che poi è risultato essere un airone cenerino, però vivo.
E infine siamo arrivati a Caslano, uno di quei paesini dove torniamo spesso perché ci piace tanto (d hanno anche un’ottima gelateria!). Pensavamo di sapere tutto e cosa abbiamo invece? Una bella panchina gigante tutta verde, non pubblicizzata (ma per quale motivo?)… Ci siamo arrampicati sopra e ci siamo distesi, perché questa panchina è davvero perfetta per un momento di relax in famiglia. C’è molto altro da fare con i bambini, però.
Leggi il nostro post: Cosa fare a caslano: 5 idee con i bambini |
Informazioni utili
La ciclopedonale Agno -Caslano è tutta in pianura ed accessibile a tutti: a piedi, in bicicletta ed anche in monopattino, ma soprattutto è un raro percorso in Ticino che può essere effettuato con un passeggino. Alcuni tratti del percorso sono in ombra e ci sono parecchie panchine per fermarsi. I cartelli escursionistici indicano come durata, partendo da Agno:
- Magliaso: 20 minuti
- Foce Fiume Magliasina: 40 minuti
- Caslano: 1 ora
La durata indicata è corretta. Non ho visto nessuna fontana lungo il percorso, ma mio figlio mi dice che una c’era… In ogni caso lungo il percorso ci sono due piccoli bar/ristoranti, entrambi a Magliaso: uno davanti al parco giochi, ed uno prima della foce (dove abbiamo pranzato). Ovviamente ce ne sono anche a Agno e Caslano.
Il rientro ad Agno è lungo lo stesso percorso, ma potete accorciarlo un pochino a Magliaso, andando sempre diritto invece di scendere verso il lago. Ad Agno e Caslano ci sono diversi parcheggi pubblici. Noi siamo partiti da Agno, e potete lasciare l’auto nel prato accanto al Circolo Velico, gratuitamente.
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