Magnifica escursione per scoprire Cardada Cimetta

cardada cimetta

Cosa facciamo domani? Dai, andiamo a Cardada e poi e piedi a Cimetta! Dovevamo andarci già a luglio, ma la giornata scelta non era esattamente ideale (pioveva!). Bene, e come andiamo, in treno o in auto fino a Locarno? Ci pensiamo un attimo, anche perché quando possibile cerchiamo di essere un po’ “green”. Abbiamo voglia di camminare, stancarci e poi guidare fino a casa? Non troppo. Proviamo a coinvolgere gli amici locali, ma a Cardada sono stati 7 volte quest’estate; ci propongono però un aperitivo a fine pomeriggio. A questo punto decidiamo di andare in treno, così di aperitivi possiamo permettercene anche due.

Avendo scelto il treno, perché quindi non acquistare l’offerta RailAway Cardada Cimetta FFS risparmiamo un pochino? In pratica avremo 10% di sconto sulla corsa di andata e ritorno in funicolare Locarno−Orselina e 10% di sconto (sempre andata e ritorno) sulla funivia Orselina−Cardada. Aggiungiamo noi: niente benzina, niente parcheggio in autosilo tutto il giorno ed anche niente traffico. Se fosse dicembre, con il tunnel di base, risparmieremo anche sul tempo di percorrenza. Pazienza, non si può avere tutto – va bene il doppio apèro. E magari ci fermiamo anche e cena…

Partenza in treno… di buon mattino

Cardada

Cardada è una montagna per tutte le età, raggiungibile comodamente con la funicolare da Locarno a Orselina, e poi da lì in funivia. Insomma, bastano solo 20 minuti per trovarsi immersi nella natura ed ammirare panorami davvero da cartolina. Ho detto panorami? Bene, non li abbiamo visti… siamo capitati in una giornata dove il cielo era coperto! Abbiamo giocato e poi abbiamo deciso di salire a piedi da Cardada a Cimetta, sperando che il cielo si aprisse: niente! Giornata rovinata? Assolutamente no… il bimbo non se ne è nemmeno accorto: a Cardada c’è così tanto da fare, che la “vista mozzafiato” è stata proprio l’ultima dei suoi pensieri.

Cosa fare a Cardada con bambini

A Cardada ci sono così tante cose da fare con i bambini, che non si rischia certo di annoiarsi, ma visto che noi volevamo salire a Cimetta a piedi, abbiamo pensato di non proporre a nostro figlio tutte le attività subito (altrimenti niente camminata!). Arrivati alla stazione della funivia, quindi, non abbiamo detto che c’era dell’altro, nascosto dietro il ristorante, e ci siamo accontentati di quello che non si poteva nascondere (il percorso sensoriale e l’altalena di Swing the World). Il resto l’abbiamo proposto solo una volta rientrati da Cimetta. I parco giochi (due) non sono stati particolarmente graditi, ma solo perché un po’ troppo grandicello. Ecco la Cardada top 6 di mio figlio.

Animaletti lungo il percorso ludico

1. Percorso sensoriale

Forse bisognerebbe chiamarlo percorso plantare. Si trova proprio all’arrivo della funivia. Ci siamo tolti le scarpe e seguito questo percorso a piedi nudi…. ci sono diversi tipi di superfici, alcune dolorose (quelle con i sassi più grandi) ed altre piacevolissime (il legno e soprattutto, gli aghi di pino). Mio figlio ha riscoperto il piacere di camminare scalzo ed ha aggiunto: “oggi i piedi sono felici“). Ha quindi deciso di salire a Cimetta a piedi nudi… non c’è riuscito, ma un buon quarto del percorso l’ha comunque fatto senza scarpe.

2. Altalena coordinata

Dietro il ristorante delle funivia si trova una curiosa altalena, con due sedute a distanza, una di fronte all’altra. E’ l’altalena coordinata, dove serve la presenza di un’altra persona per andarci, cercando ritmo e armonia. Non c’erano altri bambini in vista, quindi si sono sacrificati ed anche divertiti (molto!) mamma e papà.

Relax sulla panchina gigante

3. Panchina gigante

C’è una grande panchina color blu intenso nei pressi della piattaforma panoramica, dove sedersi a riposarsi, oppure stendersi. Sappiamo di qualcuno che ha provato a schiacciare un pisolino (e non era un bambino!). Se non fosse stato disturbato dal figlio che necessitava partecipazione per l’altalena coordinata, forse sarebbe ancora lì.

4. Altalena Swing the World

Accanto al percorso sensoriale c’è una delle altalena di Swing the World (ce ne sono altre al Nara, a Foroglio, a Rasa, ad Ascona e Gambarogno). Un progetto di successo made in Ticino di due giovani locarnesi (Elisa e Fabio) per far conoscere le più belle cornici naturali del Ticino. Il cielo grigio non ci è stato d’aiuto… ma ci siamo divertiti lo stesso. Attenzione: le altalene sono pensate per i bambini sopra i 10 anni, quindi sono ampie: con figli piccoli, è meglio andarci in compagnia di un adulto.

Swing the World

5. Percorso ludico

Mentre scendevamo a piedi da Cimetta a Cardada abbiamo visto un cartello indicante il percorso ludico. E’ tutto nel bosco (quindi perfetto nelle giornate calde) e lungo 1,2 km. E’ adatto in maniera particolare per chi ha bambini piccoli, ma anche i più grandicelli possono divertirsi: i giochi sono educativi e divertenti: super il dondolo sonoro e le colonne comunicanti. ma troverete anche specchi parabolici e due caroselli centrifughi.

6. Passerella panoramica

L’ultimo posto va alla passerella panoramica quasi sospesa nel vuoto, ma solo perché visto il cielo grigio non abbiamo potuto godere della maginifica vista sul lago Maggiore e sulle isole di Brissago, ma solo il passaggio di parapendisti. Ovviamente non è adatta a chi soffre di vertigini; papà ha provato ma non è riuscito ad arrivare in fondo ed affacciarsi.

A piedi da Cardada a Cimetta

Andando verso Cimetta

Salire a piedi da Cardata a Cimetta è stato il “cuore” della nostra gita a Cardada. La passeggiata è fattibilissima con bambini, visto il dislivello contenuto: si passa da 1340 metri a 1670 metri. Tempistica: poco chiara! a distanza di 10 metri, nei pressi della stazione della seggiovia, un cartello indicava 1.15, un altro 1 ora. Se poi avete piccoli stambecchi, ci sono molte altre possibilità (qui trovate la mappa dei sentieri). Se invece i bimbi sono pigri, in alternativa potete salire in seggiovia.

Noi abbiamo pensato di fermarci a pranzo a metà strada e poi arrivare a Cimetta e concederci un dessert. Abbiamo pranzato (divinamente e abbondantemente) alla Capanna Stallone: pappardelle al cervo, spezzatino di cinghiale e polenta gratinata al gorgonzola e formaggio degli alpi. Quest’ultimo piatto è una vera delizia e vi svelo il segreto: è cotto nel forno a legna!

Seggiovia… se non vi va di camminare

Con le pance belle piene (e anche di più) ci siamo trascinati – a fatica – verso Cimetta… ovviamente spazio per il dolce non ce n’era, solo per il digestivo. Sul promontorio poco sopra l’arrivo della seggiovia trovate l‘osservatorio geologico di Cimetta: una terrazza panoramica con tabelloni informativi riguardo le rocce delle placche alpine: quella continentale Europea con quella Africana.

Dopo una pausa, con calma abbiamo iniziato la nostra discesa verso Cardada. Nonostante la stanchezza, un pensiero di rincuora: siamo liberi di fare quello che vogliamo. Avendo scelto l’offerta RailAway Cardada Cimetta FFS, nessuno si rovina la fine giornata perché troppo stanco per guidare e rientrare a casa. E neppure rinunciare all’aperitivo con amici e rischiare di perdere la patente…..

Alla capanna Stallone

Questo contenuto è stato promosso da Railaway FFS

9 Comments



  1. Che meraviglia questo racconto! Non avevo mai sentito parlare di questo luogo immerso nella natura tra terrazze panoramiche e ponti sospesi! Me lo segno nella mia wish list ?


  2. Che magnifica idea che avete avuto a spostarvi in treno, si gode maggiormente la gita e al rientro, quando si è stanchi, ci si può rilassare ed appisolare senza dover per forza mantenere alta l’attenzione come quando si guida l’auto. Purtroppo dove abito io (basso Piemonte) i treni in estate vengono soppressi a luglio e agosto causa manutenzioni sulle linee (però i merci viaggiano) e comunque negli altri mesi mi tocca cambiare almeno un paio di stazioni. Si capisce che non abito in Svizzera? Scherzo …… ma fino ad un certo punto.
    Ho apprezzato anche molto la classifica fatta da tuo figlio sulle attività per bambini e la vostra scelta di non scoprire subito le carte ma di svelare pian piano tutti i possibili divertimenti: prima il dovere (la camminata) e poi il divertimento. In ogni caso è stato simpatico scoprire Cardada e Cimetta nel Canton Ticino tramite il tuo racconto, mi è sembrato quasi di poter tornare indietro di diversi anni, sarà forse merito dello spirito delle Panchine Giganti che fanno tornare un po’ tutti bambini e ci spingono a guardare il mondo con occhi diversi?
    R.

    1. Conosco il problema del Piemonte…. ci vivono i miei suoceri! Trasporti pubblici a parte, è davvero una bella zona. E le panchine giganti, mi sembra le abbiate “inventate” voi…

      1. Grazie ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, anzi diamo al designer Chris Bangle il merito di averle ideate. Comunque i paesaggi piemontesi lo hanno sicuramente ispirato visto che la prima Big Bench è sorta a Clavesana nella Langa Astigiana dove lui abita. Buon fine settimana, a presto 🙂


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