Sapete che ad Arosa nell’estate 2018 è stato creato un parco degli orsi, e che si può visitare? Noi ci siamo stati con nostro figlio ed è stata un esperienza meravigliosa, oltre che educativa – perché quello grigionese non è un parco qualsiasi, ma un’area protetta per orsi “liberati” dalla loro prigionia. Si chiama Arosa Bärenland, ovvero Terra degli Orsi, ed in questa “terra” i suoi abitanti vivono liberi. In pratica un santuario per gli orsi realizzato grazie all’associazione Four Paws in congiunzione con Arosa Tourismo e Arosa Bergbahnen.
Four Paws è attiva in tutto il mondo per creare luoghi dove animali sfruttati e/o imprigionati possano tornare a vivere in condizioni dignitose… e questo non vale solo per gli orsi. Parlando solo di orsi, oltre al parco degli orsi di Arosa Bärenland, diversi sono i parchi da loro gestiti nel mondo:
- Arbesbach (Austria)
- Ninh Bihn (Vietnam)
- Prishtina (Kossovo)
- Domazhyr (Ucraina)
- Mueritz (Germania)
- Belitsa (Bulgaria)
Del parco degli orsi di Belitsa, che si trova in montagna vicino a Bansko, ne abbiamo già parlato brevemente nel nostro post Itinerario in Bulgaria fra mari e monti,
Il parco degli orsi di Arosa

Ad Arosa la terra degli orsi si trova sulle pendici del Weisshorn, presso la stazione di mezzo della funivia a 2013 metri slm. Il parco è ampio, con una doppia recinzione di sicurezza, ed al suo interno gli orsi possono muoversi liberamente, mangiare le bacche che trovano nei prati, rinfrescarsi in stagni creati appositamente per loro, affinché possano vivere una vita “da orsi normali”, quella che in precedenza non hanno avuto.
Ma come è possibile questo? In mille maniere… ma quella che mi incuriosiva di più era certamente quella legata al cibo. Gli orsi di Arosa Bärenland sono orsi bruni, e onnivori: mangiano davvero di tutto: radici, frutta, erbe e germogli – ma anche miele (fino a 5 kg al giorno), larve ed insetti. E poi sono cacciatori, ed in un perimetro delimitato, le prede ovviamente mancano. E allora che si fa? Il cibo viene fornito, ma gli addetti del parco o nascondono ogni giorno in un posto diverso, così che gli orsi devono darsi da fare per procurarselo.
Gli Abitanti di Arosa Bärenland

Nel luglio 2019 gli abitanti di questa particolare terra degli orsi erano tre, l’orso Napa, l’orso Meimo e l’orsa Amelia. Napa è stato il primo orso ad arrivare ad Arosa nel luglio 2018, mentre Meimo ed Amelia sono stati portati in Svizzera nel febbraio 2019. Dopo un periodo di familiarizzazione ed osservazione, Amelia e Napa hanno stretto amicizia e vivono assieme, mentre Meimo non sembra ancora pronto per questo pass. Ma scopriamo chi sono questi orsi:
Napa
Napa è un orso nato nel 2006 in Serbia, di circa 350 kg. Ha avuto una vita tristissima nel circo che lo ospitava. Lì viveva in una minuscola e bassa gabbia metallica, soggetta alle intemperie e al sole battente. È un ghiottone: mangia 15 kg di verdura e frutta fresca al giorno, altre a 3 kg di carne.
Meimo e Amelia
Gli orsi Meimo ed Amelia sono nati anche loro nel 2006, ma provengono dall’Albania. Appartenevano allo zoo privato di un ristorante e, per quanto non potessero godere delle libertà, almeno non abitavano in gabbie. Sono stati gli ex-proprietari del ristorante a volere per loro una vita migliore.
La nostra esperienza al Parco degli orsi di Arosa

L’entrata ad Arosa Bärenland dice tutto, fin da principio… non c’è una porta ma una “entrata” di catene e sbarre da oltrepassare. La parte espositiva al coperto è piccola e concisa, ma anche ben chiara. Insomma, bastano poche parole, qualche foto e un video per capire le atrocità che gli orsi ancora subiscono in alcune parti del mondo. Vediamo quelli rinchiusi in gabbie minuscole, quelli ballerini da strada addestrati con metodi crudeli (inclusi tizzoni ardenti), i cuccioli portati a passeggio al guinzaglio in spiaggia. Capita solo in paesi lontani dal nostro? Forse… ma non serve puntare il dito all’estero, noi ne abbiamo abbattuto uno nel 2014.
Usciamo sulla piattaforma panoramica… non si vedono orsi, e quindi leggiamo un po’ i cartelloni e saliamo sulla bilancia degli orsi, che ci dice quanto peseremmo se fossimo dei plantigradi come l’orso Napa. Mio figlio scopre con piacere di essere un esemplare di 180 kg – quindi non un orsetto. Due volontari della terra degli orsi stanno spiegando ad un gruppo di bambini alcune caratteristiche di questi animali, e così possiamo toccarne la pelliccia (abbastanza morbida) e gli artigli, oltre a capire quanto straordinario possa essere il loro olfatto. Una gentilissima volontaria inoltre ci spiega tutto in italiano.
Improvvisamente tutte le persone presenti iniziano ad agitarsi… hanno visto un orso. Ci avviciniamo alla balconata, è l’orso Napa. Si guarda in giro, alza il muso verso la funivia con disegnato un orso e sembra sorridere (chissà a cosa sta pensando). Ha l’aria felice e rilassata, e decide di rimanere in zona, forse perché ha trovato un cespuglio che, immagino, sia ricoperto di mirtilli. I bambini sono tutti eccitati, mentre gli adulti scattano fotografie a raffica, come se avessero in mano delle mitragliatrici. Rimaniamo tutti colpiti dalla sua grandezza e dal fatto che sembra innocuo. Un bell’incontro con uno splendido animale!
Shhh! Solo per bambini… c’è altro da fare all’Arosa Bärenland !

Bene, ora che avete visto gli orsi, siete soddisfatti e presumibilmente lo sono anche i vostri genitori, è tempo di giocare. Ci sono due possibilità. Prima di tutto tornate alla stazione della funivia, dove oltre allo scivolo, lì accanto al parco giochi (che si chiama «Scuola degli orsi») potete giocare agli orsetti. Tutte le “installazioni” sono di legno, e vi faranno compiere tutte le attività che piacciono agli orsi; una di queste è arrampicarsi e stare in equilibrio sui tronchi. Vi divertirete un sacco, davvero!
Dopo il parco giochi, entrate nella stazione della funivia e noleggiate le mazze da minigolf, poi seguite i cartelli per trovare i 12 “ostacoli”. Troverete un minigolf non convenzionale, dove non solo si contano il numero di tiri per raggiungere le buche, ma ci sono anche delle opzioni (5 kg, 10 kg, 15 kg) che rappresentano un punteggio aggiunto: infatti si riferiscono ai kg di cibo extra immagazzinati prima del letargo. Ed un orso con la pancia piena dorme sicuramente meglio. Qui vince chi segna più punti.
Dopo aver giocato tornate ad Arosa seguendo il sentiero degli orsi, che vi porta a Innen Arosa in circa 45 minuti. Vi serve una schedina che dovrà essere obliterata in 6 punti diversi, proprio dove ci sono delle grosse sagome di metallo a forma di orso. In ognuno c’è anche un pannello dedicato ad un preciso tipo di orso ed una fessura dove obliterare la scheda: non imbrogliate, perché ogni postazione segna una lettera diversa. Noi adulti abbiamo trovato la camminata poco piacevole, su un sentiero ampio come una strada, ricoperto da piccoli ciottoli sdrucciolevoli. Nostro figlio invece ha trovato la passeggiata geniale, ed è stato felice dei “premi” ricevuti all’ufficio del turismo per aver completato la cartellina.

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