Immaginatevi due mamme e due bambini, un sabato pomeriggio. Cosa fare di diverso? Decidiamo di provare anche noi una delle diverse Escape Mistery Room di Lugano (ma ne hanno anche altre a Taverne e Losone). Per chi non lo sa, il funzionamento è semplice: si viene rinchiusi in una sala (a tema) e si hanno 60 minuti a disposizione per risolvere una serie di enigmi e guadagnarsi la chiave di uscita.
Insomma, il gioco è virtuale (nel senso di simulato) ma non si usano tecnologie, bensì il cervello. Occorre collaborare, comunicare e mettere assieme indizi per trovare la soluzione ed aprire i vari lucchetti che nascondono il successivo indizio. La parte interessante è che questi indizi non contengono mai messaggi diretti, ma vanno interpretati Se vi interessa approfondire qui trovate un interessante articolo comparso su Ticino Online qualche tempo fa.
Ve lo diciamo subito: noi non siamo riusciti ad uscire! Solo un gruppo su tre ci riesce, e non siamo stati noi. E questo nonostante i 3 aiuti esterni – che nel nostro caso sono diventati 5 o 6 per via dei bambini. Già, perché si ha a disposizione un walkie-talkie con cui comunicare con una persona “all’esterno”, che ci osserva su un monitor.
La Vendetta del Faraone
Come prima Escape Room abbiamo scelto “La Vendetta del Faraone” dell’Escape Mistery Room di Lugano. Bendati veniamo condotti nella nostra “prigione”: le luci sono soffuse – anzi è quasi buio. Siamo nell’antico Egitto, intrappolati all’interno della tomba del Faraone Ramses II (credo). Al centro della sala c’è il sarcofago del faraone, c’è la dea delle tenebre, due statue di Anubis (il dio della morte) ed i vasi canopi… insomma, tutto quello che ci si aspetterebbe in una tomba… le pareti sono decorate con geroglifici.
In ogni caso è arrivato il momento. Ci fanno entrare in fila, uno con la mano sula spalla dell’altro, i bambini davanti. Chi chiude la fila si scontra subito e goffamente con il sarcofago, e non è certo colpa della gentilissima signora che ci conduce. Parte l’introduzione, togliamo la mascherina… e noi ci mettiamo un bel po’ per trovare il primo indizio, che ovviamente non riusciamo ad interpretare – servono conoscenze di base di matematica, e noi non ne abbiamo. Perdiamo 15 minuti così, subito.
I minuti scorrono velocissimi… tic tac, tic tac. Gli indizi sono ben pensati ed il “gioco” è davvero coinvolgente. Noi però siamo lenti e dei sei lucchetti riusciamo ad aprirne solo quattro. Non saremmo mai dovuti entrare, la Vendetta del Faraone è scesa su di noi… troppo tardi: suona il campanello e non siamo riusciti a ritrovare la via d’uscita. I migliori ci sono riusciti in 34.15.
Ai bambini è piaciuta questa escape room di Lugano?
Sarà piaciuta ai bambini questa esperienza? Saranno dispiaciuti di non essere riusciti ad uscire? Abbiamo chiesto ai nostri bambini di raccontarci le loro impressioni.
La bambina
Tutto era organizzato molto bene! Io non pensavo che fosse così, è stato bellissimo! Ero molto agitata perché ci hanno fatto entrare nella stanza con delle mascherine sugli occhi. Io un pochino però ho sbirciato! Gli enigmi erano davvero complicati da risolvere! Bisognava essere bravi in matematica ed avere molto spirito di osservazione. Quando trovavi qualcosa, dovevi sempre tenerlo con te, perché anche se non serviva subito poteva tornarti utile dopo! Noi non siamo riusciti ad uscire ma io mi sono divertita tantissimo lo stesso! Consiglio: non perdete troppo tempo a cercare i lucchetti ma concentratevi solo sugli indizi per aprirli. Tutto è importante, non tralasciate nulla!
Il bambino
E’ stato molto bello ed hai l’impressione di essere un detective. L’entrata con le mascherine è stata simpatica, ma ti viene subito voglia di spostarla un po’ per sbirciare. Uno degli oggetti per trovare il prossimo indizio (non vi rivelo quale) è stato davvero fortissimo! Non siamo riusciti ad uscire ma non sono dispiaciuto, è stato bello lo stesso. Prossimamente vorrei provare un’altra Escape Room, e so già quale.
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