Un tuffo nel Medioevo tra i castelli di Bellinzona

Bellinzona… la nostra capitale ed anche uno dei simboli del canton Ticino, meta ideale per una gita fuori porta o – come sarà capitato a tutti i bambini – una delle prime gite scolastiche alle scuole elementari. Il motivo sono i 3 imponenti castelli di Bellinzona, che dall’anno 2000 fanno parte del patrimonio dell’UNESCO!

I tre castelli di Bellinzona sono:

  • Castel Grande (quello grande in città)
  • Castello di Montebello (quello in mezzo)
  • Castello di Sasso Corbaro (quello che guarda gli altri dall’alto)

Non so quando è stata l’ultima volta che sono andata a visitare i castelli di Bellinzona nel loro interno, se la giocano la gita scolastica oppure la visita di amici provenienti dall’estero. Insomma, Bellinzona è il luogo ideale per mettere in mostra il nostro “patrimonio culturale”, perché non è da tutti poter vantare 3 castelli in un solo luogo. Aggiungiamo poi il grande vantaggio di andar bene per ogni età.

Un po’ di storia

feritoia con vista su piazza collegiata bellinzona
Una feritoia

Dovete sapere che i 3 castelli di Bellinzona sono posizionati su una collina e furono innalzati dai Duchi di Milano, a partire dal 1200 fino al 1400, per impedire ai Confederati svizzeri di avanzare verso sud. Bellinzona era infatti in una posizione strategica all’incrocio delle vie alpine tra nord e sud (San Gottardo, Lucomagno, San Bernardino, Novena).

Nonostante i castelli fossero circondati da spesse mure difensive, nel 16esimo secolo Bellinzona fu occupata dalle truppe confederate, e dal 1513 al 1798 fu la residenza dei landfogti dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo. Spesso infatti, i tre castelli, sono chiamati con i nomi di questi cantoni. Per la cronaca: Unterwardo era il vecchio nome dei cantoni di Obvaldo e Nidvaldo, quando erano ancora uniti.

La visita ai Castelli di Bellinzona

la rocca del castello
Bellinzona e la rocca del Castelgrande

Per rinfrescarmi le idee, ho deciso di portarci i miei figli, ritenendo che da veri ticinesi, dovevano assolutamente visitare i 3 castelli di Bellinzona, dentro e fuori… Va da sé che mi servivano spunti per farci un bell’articolo per il sito. Arriviamo una mattina a Bellinzona e posteggiamo l’auto proprio sotto la piazza del Sole, che è il parcheggio più comodo per raggiungere il primo dei tre castelli.

Accanto alla piazza, vicino al bar 700, si entra nella roccia della rocca del castello e si prende il comodo ascensore che arriva diretto a Castelgrande, dove trovate l’ufficio informazioni. La visita esterna ai castelli è gratuita, mentre quella interna è a pagamento. Neanche il tempo di fare i biglietti che i miei gemelli si sono già immedesimati in principessa e cavaliere, immaginandosi di essere dei veri personaggi medievali. Come dargli torto? La location è veramente suggestiva.

Castelgrande

castelgrande e mura
Le mura di Castelgrande

Visitiamo per prima il castello più grande, chiamato appunto Castelgrande (anche chiamato Caste.vecchio, Castello di San Michele o Uri), che si erge sulla cima della rocca di San Michele. Nel piccolo museo ci sono delle monete antiche esposte in una vetrina e un filmato sulla storia dei castelli. Purtroppo il linguaggio utilizzato non è stato pensato per i bambini più piccoli, e inoltre alcune immagini che ogni tanto sono un po’ crude. Infatti non riusciamo a guardarlo tutto, i bambini non capiscono bene e fremono per visitare i castelli.

Escono di corsa nel parco esterno ed ammirano le mura e le torri, che sono tenute benissimo; merito di un notevole e accurato restauro. Ci sono due torri, la Torre Bianca e la Torre Nera. Sulla Torre Bianca si può salire e la vista a 360 gradi sulla città di Bellinzona è veramente spettacolare. La Torre Nera, invece, ospita una Escape Room singolare. Oltre il parco del catello, trovate un piccolo percorso sensoriale da farsi a piedi nudi. Quando sono andata io, necessitava un po’ di manutenzione.

Castello di Sasso Corbaro

castelli di Bellinzona sasso corbaro
Arrivando al castello di Sasso Corbaro

Scendiamo dalla rocca e corriamo a prendere il trenino Artù, un simpatico trenino turistico che dalla piazza Collegiata che ci porta direttamente all’ultimo castello, quello più in alto, il castello di Sasso Corbaro (anche castello di Santa Barbara o castello di Unterwalden) e costruito nel 1479. Dopo 10 minuti di salita, comodi comodi, arriviamo al viale che conduce al castello. La vista che si gode da qui, è la più spettacolare dei tre castelli di Bellinzona.

Entriamo nella corte del castello e scopriamo che c’è una mostra con vecchi modellini di edifici, che sono certo interessanti ma che per i miei bambini sono stati un po’ una delusione; siamo al secondo castello e non hanno ancora visto nulla che possa ricordare loro di imprese di cavalieri e principesse, o almeno qualche antica armatura. Ci sforziamo di raccontare cosa succedeva e come si viveva nel Medioevo, per coinvolgerli un po’ di più, ma i nostri ricordi sono un po’ vaghi e non siamo troppo convincenti.

Castello di Montebello 

catello di montebello, ponte levatotio
Il ponte levatoio del castello di Montebello

Risaliamo sul trenino e dopo 5 min. di discesa arriviamo al castello di mezzo: il Castello di Montebello (anche Castello Piccolo, Nuovo, di San Martino o di Svitto) – insomma, i nomi si sprecano. Il Castello di Montebello  a mio avviso è il più bello dei tre castelli di Bellinzona, anche perché più coinvolgente per i bambini. Infatti c’è il ponte levatoio, il paese dentro le mura, le torri di avvistamento e  una piccola saletta con alcune armi antiche ed il Museo Civico, con una bella collezione di reperti archeologici provenienti da tutto il Canton Ticino.

Non c’è nessun ristorante, ma le attività non mancano: programmi didattici per le scuole e – in determinate date (prenotazione obbligatoria) – è possibile “lavorare e legare i propri salami”, che una volta stagionati al punto giusto, vi verranno spediti a casa. Segnalo anche un parco giochi molto carino, che si trova all’interno di un piccolo boschetto accanto al castello, dove trovate anche un’area pic-nic. Poi per tornare a Piazza Collegiata potete scendere lungo un vecchio sentiero con parecchie scale.

Dove mangiare nei castelli di Bellinzona

castelli di Bellinzona, castelgrande
Accesso al grotto San Michele

In due dei tre castelli di Bellinzona (Castelgrande e Sasso Corbaro) è possibile mangiare, scegliendo fra un ristorante ricercato, un grotto e un’osteria.

  • Il Ristorante Castelgrande con la sua cucina genuina e ricercata, legato alla scuola del turismo SSAT
  • Il Grotto San Michele (sempre a Castelgrande) con la sua favolosa terrazza esterna, fra le suggestive mura e i vigneti
  • Osteria Sasso Corbaro, con terrazza- giardino, ricette della tradizione, tutto nell’assoluto rispetto del territorio.

13 Comments


  1. Non conosco per nulla questa parte di Svizzera. Certo i castelli sono un buon modo per cominciare l’esplorazione!

  2. Mi piacerebbe molto assistere alla festa della spada nella rocca. Deve essere spettacolare!

  3. Mai stata a Bellinzona e mai visto i tre castelli. Mi sa che devo proprio rimediare. ?

  4. Appena ho visto le foto dei castelli, ero già innamorata di questi luoghi così pieni di storia…e non sono neanche lontanissimi da noi!

  5. Bellinzona ancora mi manca perché quando anni fa ci sono passata, il tempo era talmente brutto che ho proseguito oltre. Amando però i castelli, non mi devo fare sfuggire questi.

  6. La Svizzera mi sembra tanto costosa ma questi castelli valgono sicuramente la pena. Noi passiamo di lì per andare in Francia ma non ci siamo mai fermati.
    Da prendere in considerazione

  7. Sembrano tutti molto belli, non sono mai stata a Bellinzona. Qual è secondo te il più bello?

  8. Ho sempre sentito parlare di questa Loira italiana. Credo che questo sia proprio l’anno giusto per farci un bel tour con tutta la famiglia. Ottimi consigli i tuoi.

  9. Sembrano molto belli questi castelli, anche se penso siano adatti a famiglie con bambini.

    1. In verità vanno bene per tutti. Anna Oxa si è sposata a Castelgrande

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