3 esperimenti scientifici per bambini con le candele

Dopo avervi parlato di alcuni esperimenti scientifici con l’acqua e esperimenti scientifici con il cibo, adesso vogliamo proporvi tre esperimenti scientifici con le candele. Passato il compleanno, vi saranno certamente rimaste le candeline della torta, vero? Non buttatele, quindi – le possiamo riutilizzare per diversi esperimenti scientifici – che (molto importante!) vanno fatti sempre in presenza e con la supervisione di un adulto!

Se è passato diverso tempo dal compleanno dei vostri bambini e le candeline non le avete più, e magari non avete nemmeno candele di formato normale (capita!), pazienza. Potete sempre farle in casa, in maniera ecologica, seguendo le istruzioni del sito Tutto Green, guida pratica alla Green Economy.

1. Quale candela si spegnerà per prima?

candele magiche, esperimenti

Il primo dei nostri esperimenti scientifici con le candele inizia con una domanda: se ho tre candele di altezza diversa, si spengono tutte allo stesso momento? I bambini vi diranno di no (vero!) e che si spegnerà per prima quella più corta. Voi direte quella più lunga e non ci crederanno. Proponetegli una bella scommessa, adatta all’età (ad esempio chi perde passa l’aspirapolvere, oppure mette la tavola per 3 giorni).

Per questo esperimento prendete tre candeline, un sotto-tazza da caffè, un bicchiere vuoto e un accendino oppure dei fiammiferi. Cominciate con fissare una sola candelina al piattino da caffè, accendetela e poneteci sopra il bicchiere vuoto, rovesciato – solo per dimostrare che dopo un po’ la candela di spegne.

Adesso usate tre candeline, tagliandole in modo che siano di altezza diversa. Accendetele e di nuovo copritele con il bicchiere. Sorpresa: la prima a spegnersi è quella più alta! Mamma ha vinto… adesso è il momento della penitenza, e mamma si riposa!

2. La candela che risucchia l’acqua…

la candela che risucchia l'acqua

“Come può una candela accesa risucchiare l’acqua? Mamma, il fuoco spegne la candela, ti sarai confusa!”. Bene, questo è mio figlio… e la logica c’è, almeno per un bambino. Quello che volevo dimostrargli è il fatto che la combustione consuma ossigeno, e quando l’ossigeno viene a mancare, questo viene sostituito in altra maniera. Nel caso di questo esperimento con l’acqua, fino a spegnersi.

Per questo esperimento vi serve mezza tazza d’acqua colorata, ma va bene anche una tisana di frutti rossi lasciata raffreddare, una o due candeline, una piccola ciotola da dessert, un bicchiere vuoto (o una fondina) e un accendino oppure dei fiammiferi.

Fissate bene le candeline alla ciotola, versate un dito d’acqua colorata nella ciotola e accendete le candeline. Poi ricopritele con il bicchiere vuoto, rovesciato. Mentre la fiamma brucia, vedrete che l’acqua viene risucchiata all’interno del bicchiere e sale di livello… poi alla fine si spengono. A quel punto sappiamo che tutto l’ossigeno è stato consumato!

3. Il messaggio segreto del limone

esperimenti con le candele

Conoscete il trucco dell’inchiostro invisibile? Ci sono tanti modi per scrivere messaggi segreti, ed ai bambini i messaggi segreti piacciono sempre. Noi utilizziamo quello con il succo di limone. Cosa vi serve? Il succo di mezzo limone, un cotton-fioc, un foglio di carta, un accendino o un fiammifero e una candelina.

Per iniziare il terzo dei vostri esperimenti scientifici con le candele, intingete il cotton-fioc nel succo di limone, fate scrivere un messaggio ai vostri figli sul foglio di carta e lasciate asciugare. Se sono piccoli, possono anche disegnare qualcosa, ad esempio il contrassegno dell’asilo o anche qualsiasi scarabocchio.

Il messaggio è asciutto? Accendente la candelina e ponete il foglio di carta con il lato della scritta sopra la fiamma. La fiamma va messa molto vicina al foglio, quindi per non bruciare la casa fatelo voi genitori (tassativamente!) – meglio ancora se sopra il lavandino della cucina. A poco a poco si rivelerà la scritta o il disegno. Se temete di bruciare il foglio, dicono che vada bene anche il calore dell’asciugacapelli (però con me non ha funzionato!).

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