Quando parliamo di pesto, parliamo di pesto alla genovese… ma di ricette per il pesto ce ne sono davvero molte. Il pesto inoltre raramente necessita di cottura, quindi possiamo prepararlo in cucina assieme ai nostri bambini – anche quelli piccoli – tanto non c’è rischio di scottarsi. Tecnicamente servirebbe un mortaio di marmo ed un pestello di legno, ma va bene anche un frullatore, un bimby e per chi l’ha conservato il cuoci-pappa della Chicco.
Non il solito pesto…. già, perché io (come molte altre mamme, probabilmente!) ho un figlio che non ama particolarmente le verdure, tranne capperi, basilico, olive e poco altro. Quindi il solito pesto l’ho modificato, una volta su richiesta (poi ve lo spiego) ma anche con l’inganno. Insomma, così facendo, un po’ di verdura riesco a fargliela mangiare. Ecco le mie ricette per un pesto sempre diverso…
Il pesto alla genovese
Il pesto genovese, o ligure, è quello classico che risale all’ottocento e gli ingredienti “ufficiali” sono quelli di VisitGenoa, non ci sono altre ricette. Nel mortaio bisognerebbe usare il sale grosso e le foglie del basilico non dovrebbero essere lavate ma strofinate con un panno umido. Ovviamente io che sono pigra non uso nessuno di questi due accorgimenti.
Ingredienti
- Basilico
- Olio EVO
- Pecorino da grattugiare
- Parmigiano reggiano
- Pinoli tostati
- Sale
- Aglio (se vi piace)
Procedimento
L’aglio (se vi piace) va all’inizio. Nel boccale del frullatore mettete una dose generosa di pinoli tostati in precedenza (io ne metto circa 40 gr) ed una dose generosa di pecorino e parmigiano. Frullate il tutto. Aggiungete poi abbondante basilico, un pizzico di sale e un po’ d’olio. Frullate nuovamente fino a che il pesto sarà cremoso, se necessario aggiungendo altro olio a poco a poco.
Variante
In primavera potete sostituire parte del basilico con aglio orsino. Comperatelo se possibile, per non confonderlo con altre “erbe tossiche” simili. Oppure al posto dei pinoli usare dei pistacchi non salati.
Pesto alla trapanese
In casa nostra il pesto alla trapanese lo facciamo quando dobbiamo finire i resti – insomma quando il pesto alla genovese rimasto è troppo poco per condire un’altra pasta. Questa è un ottima idea di reciclo alimentare, per non sprecare il cibo e creare una salsa nuova. Nella ricetta vera del pesto alla trapanese, le mandorle vanno sostituite ai pinoli.
Ingredienti
- Basilico
- Pomodorini sbollentati
- Olio EVO
- Pecorino da grattugiare
- Parmigiano reggiano
- Pinoli tostati o mandole sbucciate
- Sale
- Aglio (se vi piace)
Procedimento
Prima di tutto i pomodorini vanno sbollentati e occorre togliere la buccia ed eventualmente i semi – in alternativa vanno bene anche alcuni cucchiai di passata di pomodoro. Frullate i pinoli tostati o le mandorle con il pecorino e parmigiano e poi aggiungete gli altri ingredienti, frullando tutto assieme. Mettete poco olio all’inizio, perché i pomodorini già contengono acqua.
Variante
Sempre rimanendo in tema “pesto di Sicilia”, potete usare i pomodori secchi sottolio. Se non avete mandorle o pinoli, usate le noci.
Il pesto di bosco
Questa è la variante suggerita da mio figlio… una sera quando ancora frequentava la scuola dell’infanzia, è rientrato a casa dicendo: “oggi ho assaggiato una verdura bianca che sembrava un albero”. Ah, il cavolfiore? Si ma non è un fiore, è un albero. Mamma, mi fai il pesto con quello? Abbiamo provato ad inventarci una ricetta ed il pesto è “uscito” favoloso.
Ingredienti
- Basilico
- Cavolfiori cotti
- Olio EVO
- Parmigiano
- Pinoli tostati
- Sale
- Acqua di cottura della pasta
Procedimento
Premessa: questo pesto va preparato al momento, mentre la pasta cuoce. Prima di gettare la pasta, bollite o cuocete al vapore un po’ di cavolfiore, circa 4 o 5 “ciuffetti”. Come per il pesto genovese, nel boccale del frullatore mettete i pinoli tostati e un bel po’ di parmigiano. Frullate il tutto. Aggiungete poi il basilico, il cavolfiore, un pizzico di sale, poco olio e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Frullate nuovamente ed avrete presto un pesto chiaro, cremosissimo e goloso.
Variante
Potete sostituire il cavolfiore con degli asparagi, ovviamente cotti in precedenza.
Il finto pesto
Il finto pesto è quello che ho scoperto un giorno quando mio figlio mi ha chiesto il pesto per pranzo, e all’ultimo mi sono accorta di non avere né il basilico né il tempo per andare a comperarlo. Ho cercato un po’ di ricette per un pesto alternativo e voilà. Ho usato la rucola ed una zucchina al posto del basilico -, insomma, le due cose verdi che avevo nel frigo. Non se ne è neppure accorto!
Ingredienti
- Rucola
- Un quarto di zucchina piccola (cruda)
- Olio EVO
- Pecorino o parmigiano
- Pinoli tostati
- Sale
Procedimento
All’inizio il procedimento è il solito: si frullano pinoli tostati in precedenza e se lo avete il pecorino (che copre meglio del parmigiano). Frullate il tutto. Aggiungete poi la rucola, la zucchina, un pizzico di sale e poco d’olio. La zucchina è importante perché la rucola frullata ha poco “corpo” e il pesto senza la zucchina sarebbe troppo liquido. Frullate nuovamente e, se serve, aggiungete un altro poco di olio.
Variante
Molte ricette consigliano di sostituire i pinoli con le noci, per un finto pesto ancora più speciale.