Vi siete mai chiesti quali fossero i consigli di una volta, per trascorrere delle vacanze meravigliose? In questi giorni sto sgomberando l’appartamento dei miei genitori ed ho trovato di tutto e di più, tra cui alcune chicche davvero speciali. Una la voglio condividere con voi. Si tratta di un vecchio settimanale di attualità e di moda, quindi rivolto ad un pubblico femminile.
Sulla copertina c’è una donna con un bikini giallo ad uncinetto, orecchini in tinta, un foulard legato alla testa -bianco nero e giallo. Il titolo a caratteri cubitali dice: Bella, uncinetto 50 lavori casa moda. Stavo per gettarlo via, quando mi si è aperta davanti agli occhi la pagina 14: 100 consigli per le vostre vacanze super. In verità i consigli sono 10… c’è uno 0 in più.
Era il 1976 e molto probabilmente ero in vacanza con mia mamma a Idea Marina, in Romagna (mi raccomando, non dimenticatevi di leggere l’intervista a Nazarena su Cervia e la Riviera Romagnola). Allora viaggiavamo su una FIAT 128 verde scuro, con le valigie sul tetto, e ci fermavamo solo per fare il pieno.
Bella, speciale racconti – 12 agosto 1976
La rivista sopravvissuta costava 400 lire e l’articolo – scritto da Elda Lanza con i disegni di Roberto Cagliari, è davvero carino e i suoi consigli per le vacanze sono ancora attualissimi. Ve lo trascrivo per intero.
“Compagni occasionali, quelli che si incontrano in vacanza, possono diventare amici futuri e importanti o restare soltanto un ricordo: fate che sia sempre un momento gradevole da lasciare agli altri, nella memoria. Mia nonna insisteva che una persona doveva vivere soprattutto nel buon ricordo che lasciava negli altri. E i suoi insegnamenti, oltre che dell’anima, si occupavano anche delle piccole cose di ogni giorno: i gesti, il carattere, modificazioni che ognuno di noi può inventare per se stesso sino a farle diventare abitudini.
Non credo, aihmé, di aver imparato moltissimo, ma in teoria posso passare a voi la stessa raccomandazione: fate che la vacanza, quel periodo breve da vivere in mezzo a sconosciuti occasionali, diventi un’occasione per costruirvi «buone memorie» da lasciare agli altri”.
10 regole d’oro
Anche queste ve le trascrivo per intero, senza modificare o aggiungere nulla, almeno per la parte legata alle vacanze. Tralascio invece il resto dell’articolo, dove si parla di moda – ma vi assicuro che è ancora attualissimo. Magari in futuro diventerà un post.
1. Non siate pettegole
“Una persona che rifiuti il pettegolezzo, capace invece di trovare giustificazioni gentili a tutto, è ricercata come un bene prezioso. Non dite mai cose sgradevoli di nessuno, anche di persone che di persone che gli altri non conoscono: potrebbero ritorcersi contro di voi, il pettegolezzo e la cattiveria sono compagni inseparabili“.
2. Siate accomodanti
“Niente è più noioso di una persona che metta sempre in discussione ogni proposta; che abbia sempre un’altra cosa, e naturalmente migliore, da far accettare. Siate accomodanti: non comode. C’è una sottile differenza nella quale dovrete far valere la vostra personalità”.
3. Siate generose
“Non soltanto nelle parole e nei giudizi, ma anche nell’offrire agli altri quello che avete. Senza insistenza, senza premere: perché sarebbe esibizionismo e non generosità. Ma con naturalezza, come se davvero vi piacesse piacere dividere con gli altri quello che è soltanto occasionalmente vostro. Per contro, non chiedete mai, non pretendete dagli altri uguale generosità: non per orgoglio ma per principio”.
4. Non pretendete di essere la protagonista
“La nuova compagnia che si è formata non accetta che voi siate sempre le più in tutto: lasciate spazio anche agli altri, soprattutto se avete la fortuna di essere giovane, carina, intelligente, simpatica. Se vi sentite tanto superiore, o avete sbagliato compagnia, o avete sbagliato valutazione: ricordate comunque che la gente è disposta a perdonare i difetti, non le qualità. Quelle vuole scoprirle da sola, come un’intuizione personale”.
5. Imparate a raccontare
“C’è gente che dice in mille parole una cosa inutile per la quale ne sarebbero più che sufficienti dieci: non dimenticatelo mai. Per raccontare bene occorre avere una cosa interessante da dire e molta sintesi, cioè poche parole. Preparatevi almeno due aneddoti su di voi, ma veramente importanti; due storielline collaudate e veramente divertenti; due episodi di lavoro o di viaggio, veramente a proposito. Per il resto, ascoltate”.
6. Imparate a non discutere
“O a discutere bene, come ci insegna la storiellina attribuita a W. Churchill: «Gli italiani discutono come un giocatore di golf, battendo e ribattendo sempre la stessa pallina e sono sempre da soli; gli inglesi, invece, discutono come giocatori di ping-pong: la pallina l’hanno una volta per uno»”.
7. Siate educate ma non formali
“La formalità, soprattutto quando è eccessiva, crea problemi a se stessi e agli altri e vi fa affibbiare subito l’etichetta di noiosa rompiscatole. Imparate a dire di sì: se siete in dubbio tra il sì e il no, e non avete ancora l’arte sublime del «ni», optate per il sì, a tirarvi indietro siete sempre in tempo“.
8. Siate allegre
“Le musone, in compagnia, hanno fatto il loro tempo. Oggi le gente apprezza l’allegria perché è una forma di solidarietà umana. Siate allegre, ma non sguaiate, non sciocche; allegria non significa mai risata pronta a tutto, ma anima pronta a sdrammatizzare tutto”.
9. Siate libere
“Senza inutili preconcetti, senza critica. Libere, ma senza ostentazione: la gente apprezza chi è capace di sfidarla, ma è prevenuta contro chi tenta di scandalizzarla“.
10. Siate naturali
“Anche se seguire queste famose regolette d’oro vi costerà qualche fatica, qualche correzione del vostro carattere naturale, non fatelo sapere a nessuno: che rimanga un segreto tra voi e me”.
E voi che ci leggete, avete altri consigli per le vacanze da suggerirci?