Vaduz (Liechtenstein) con bambini: cosa vedere?

Quando un piccolo viaggiatore decide di collezionare nazioni, capita anche di dover andare a Vaduz in Liechtenstein. No, non ci siamo andati apposta – ma visto che la meta del nostro breve viaggio autunnale aveva come destinazione l’Austria (leggi il post su Innsbruck ), abbiamo deciso di fermarci per una notte in zona Vaduz.

Il nome ufficiale del Principato del Liechtenstein è Fürstentum Liechtenstein e Vaduz è la sua capitale. Lo stato è piccolissimo, giusto 160 km. più piccoli ce ne sono pochi: San Marino, Tuvalu, Nauru, Monaco e Città del Vaticano. Una curiosità: la moneta utilizzata è il franco svizzero.

Vaduz con bambini: caccia al tesoro, si o no?

liechtenstein center vaduz
Liechtenstein Center

Una volta presa la decisione di visitare Vaduz con mio figlio, mi sono chiesta come passare il tempo. Già, perché non è che in Liechtenstein (piste da sci escluse) ci sia poi molto da fare, soprattutto con bambini. Per caso ho scoperto che a Vaduz esiste un Detektiv Trail, che è una specie di parente povero del Foxtrail – cioè una caccia al tesoro. Costa pochissimo (8 CHF a persona) ed esiste in versione scaricabile oppure sotto forma di app, però è solo in tedesco.

A Vaduz il percorso comincia dal Liechtenstein Center. Ci siamo subito accorti che questa caccia al tesoro non è decisamente emozionante e l’abbiamo abbandonata dopo pochi indizi, appena abbiamo capito che gli indizi non sono poi così geniali (ad esempio contare i lampioni, domanda 7) e che non ci avrebbero portato dove avremmo voluto. E così abbiamo deciso: visitiamo Vaduz alla nostra maniera (in barba alla caccia al tesoro)!

Il Landesmuseum ed il Postmuseum del Liechtenstein

liechtenstein francobolli
Chi non conosce i francobolli del Liechtenstein?

Abbandonata l’idea della caccia al tesoro, mio figlio ha chiesto di andare al museo postale, il Postmuseum, per comperare dei francobolli per il suo padrino. Il museo però è chiuso per restauro (fino al 2 dicembre 2018) ed una piccola parte della collezione è stata spostata al Landesmuseum. Facciamo il biglietto e scopriamo che l’entrata è gratis per i detentori della carta Raiffeisen Member Plus e del Passaporto dei Musei Svizzeri.

Cominciamo dalla sala della posta, dove vediamo bellissimi e sgargianti francobolli: di certo il Liechtenstein non produce francobolli noiosi. Quelli ispirati alla Cina, realizzati per l’Expo 2010 di Shangai, sono pregiati pezzi d’arte. Vediamo anche la sezione archeologica del Landesmuseum, che offre poco, a parte alcuni scheletri. Sarà che Halloween è ancora nell’aria (era due giorni fa) ma gli scheletri sembrano piacere a mio figlio. Anzi, i teschi: si stupisce del fatto che la dentatura rimanga, mentre la punta del naso no.

La Stanza del Tesoro (quello vero!) di Vaduz, Liechtenstein

Copyright: http://www.landesmuseum.li

Al Landesmuseum ci consegnano una monetina per visitare la Schatzkammer, ovvero la Sala del Tesoro. La monetina fa sì che si apre la prima porta, si entra in un piccolo atrio, si aspetta che la porta si chiuda dietro di noi, e solo allora si apre la seconda porta che conduce al tesoro. Massima sicurezza, e aspettatevi lo stesso procedimento in uscita. Il tesoro del principato è racchiuso in un ambiente unico, buio, e non si possono fare foto.

Appena entrati, in una teca in bella vista, c’è la sfavillante corona del principe, poi seguono diversi oggetti più o meno interessanti, delle noiosissime uova decorate, alcune belle armi elaborate e infine il secondo pezzo forte (quasi lo manchiamo). Due teche con minuscoli frammenti di roccia lunare (missioni Apollo 11 e Apollo 17) e due mini-bandiere del Liechtenstein che hanno viaggiato fino alla luna. L’allora presidente Nixon le ha donate al principato.

Passeggiando qua e là: cos’altro vedere a Vaduz

Botero: dettagli della scultura
Botero: dettagli della scultura

Terminate le visite passeggiamo ammirando le opere d’arte disseminate lungo il viale principale. Due enormi sandali con tacco 12 di bronzo attirano Stefano: vorrebbe arrampicarsi sopra e usarli come scivolo, ma sono troppo lisci e il piede scivola in continuazione.

Dove arrampicarsi, allora? Mi viene in mente la grande e grossa donna nuda distesa di Botero, accanto al Kunstmuseum. E allora ecco mio figlio che le sale sopra, le scavalca i seni, si stende sulla sua pancia, le fa solletico all’enorme piede! Irriverente, ma immagino Botero non ne abbia a male – visto la sua irriverenza.

Andiamo al castello del Castello del Principe

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Il castello del principe

Terminiamo la giornata prendendo un taxi (oggi siamo pigri!) fino al castello del principe, che non è aperto al pubblico – ma qualcuno non voleva crederci e quindi ci siamo andati lo stesso. Si può rientrare a Vaduz camminando lungo un piacevole sentiero nel bosco in circa 30 minuti, che passa poco lontano dalla famosa casa rossa. Ne vale la pena, si passa davanti ad una strabiliante casa ultra-avveniristica in legno.

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