Meraviglioso viaggio in Israele con bambini

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Il nostro viaggio in Israele con bambini è stato meraviglioso e pieno di emozioni! Visitare i luoghi in cui Gesù è nato, in cui è cresciuto, in cui ha predicato ed infine in cui è morto, è stata un’emozione forte… e non solo per noi adulti. Un pomeriggio ci siamo anche recati in Palestina.

Noi abbiamo viaggiato durante le vacanze autunnali, dunque tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Il periodo è perfetto per visitare Israele: il clima è ancora secco e soleggiato ma non è troppo caldo e dunque si riesce a visitare senza problemi anche le zona del Mar Morto. La sera a Gerusalemme la temperatura si abbassa, ma è comunque piacevole.

Viaggio in Israele: i luoghi visitati

Israele, Mar Morto

Durante il nostro viaggio autogestito di una settimana in Israele abbiamo visitato i seguenti luoghi:

  • Cesarea NP
  • Akko
  • Tabgha
  • Cafarnao
  • Tiberiade
  • Nazareth
  • Ein Gedi
  • Masada
  • Mar Morto
  • Gerusalemme
  • Betlemme

Primo giorno in Israele

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Cesarea National Park

Il nostro viaggio di una settimana in Israele è iniziato il pomeriggio subito dopo il nostro arrivo – vicino al mare, sulle orme di Erode.

Caesarea National Park

Il giorno dell’arrivo a Tel Aviv abbiamo per prima cosa  visitato il Caesarea National Park, che si trova a circa 45 minuti di auto dall’aeroporto. Si tratta di un sito archeologico lambito dalle acque cristalline del Mar Mediterraneo. La posizione sul mare rende ancora più suggestiva ed interessante la visita di queste rovine romane e crociate consumate dal tempo. Fu Erode il Grande che nel 30 a.C. avviò i lavori per la costruzione di quella che sarebbe dovuta divenire la città portuale più grandiosa che si potesse immaginare.

israele cesarea
Cesarea: mare e archeologia

Erode è tristemente famoso per la sua tirannia; non si fece scrupoli a fare giustiziare tutti coloro che trasgredivano ai propri ordini. Dopo la morte di Erode, Caesarea Marittima raggiunse il suo massimo splendore e divenne la capitale della provincia romana della Giudea. Vi risiedette anche Ponzio Pilato dal 26 al 63 d.C., come conferma un’epigrafe con il suo nome ritrovata tra le rovine del teatro. 

Il fiore all’occhiello delle rovine è rappresentato dall’Anfiteatro di Erode, un ippodromo enorme in grado di ospitare 10.000 persone in cui si svolgevano le corse delle bighe ed in cui gli schiavi combattevano con gli animali selvaggi. Accanto all’ingresso meridionale del parco si trova il Teatro Romano, il più antico di Israele, che può accogliere fino a 4.000 spettatori. L’ingresso settentrionale delle rovine conduce invece al porto e ai suoi ristoranti attraverso i bastioni dei crociati.

Pernottamento: Akko

Secondo giorno in Israele

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Akko, una meraviglia inaspettata

Il secondo giorno del nostro viaggio in Israele ci ha portato in Galilea, la regione conosciuta per i luoghi della predicazione di Gesù, ripercorendo le orme dei cavalieri Templari.

Akko

Akko (detta anche Acri) è una città polverosa ed antica. La città vecchia di Akko è stata inserita dall’Unesco tra i siti “patrimonio mondiale dell’umanità” ed appena si arriva tra i tortuosi vicoli della città vecchia, passando tra le bancarelle dei labirintici mercati, se ne comprende bene il motivo. Akko si visita agevolmente in una mattinata. Per l’hotel consiglio di pernottare presso l’Arabesque Arts and Residency, nel cuore della old town; davvero bellissimo e caratteristico.

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Per le vie di Akko

Noi abbiamo acquistato in hotel un biglietto combinato che consentiva l’ingresso alle Sale dei Cavalieri, all’hammam ed al Tunnel dei templari; lo consiglio. Le Sale dei Cavalieri costituiscono l’attrattiva principale di Akko: si tratta di una vera e propria cittadella costruita otto secoli fa caratterizzata da suggestive volte in pietra, tunnel sotterranei misteriosi e maestose sale tra cui la Sala Bella, in cui venivano accolti i pellegrini diretti in Terra Santa. Se siete in Israele con bambini, non perdetevi Akko.

Altrettanto affascinante è l’hammam Al Pasha, rimasto in uso fino agli anni 40 ed ora trasformato in museo: è possibile visitare le sale rivestite in marmo ed assistere ad uno spettacolo multimediale. 

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Hammam Al Pasha

Il tunnel dei Templari è invece un passaggio sotterraneo lungo 350 m costruito dai Cavalieri Templari per collegare la loro fortezza principale, situata vicino al Faro, al porto turistico. Il tunnel è accessibile da entrambe le estremità ed ai bambini è piaciuto moltissimo.

Da non perdere una passeggiata sulle Mura della città, ammirando il panorama e lasciando che lo sguardo spazi oltre il mare. Merita una visita anche la Chiesa francescana di San Giovanni Battista: San Francesco visse nel Convento di Acri tra il 1219 e il 1220. Attualmente i frati francescani gestiscono sia la Chiesa che il Convento.

Tabgha – Monte delle Beatitudini – Cafarnao – Tiberiade

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Chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci

Lasciata l’affascinante città di Akko nel pomeriggio ci siamo diretti a visitare la Chiesa dove è avvenuta la  moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sotto l’altare di questa austera Chiesa si trova una roccia che rappresenterebbe il luogo in cui Gesù pose i 5 pani ed i 2 pesci che poi moltiplicò per sfamare i fedeli giunti ad ascoltare la sua parola. 

Successivamente ci siamo recati al vicino Monte delle Beatitudini: su questa collina Gesù avrebbe pronunciato il Discorso della Montagna. Qui si trova una Chiesa cattolica a pianta ottagonale curata da suore francescane. Dal balcone e dai bellissimi giardini è possibile ammirare uno splendido panorama sul Lago di Tiberiade.

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Lago di Tiberiade

Il nostro viaggio in Israele è poi proseguito verso Cafarnao, dove Gesù trascorse un periodo piuttosto significativo della propria vita, predicando nella Sinagoga. Il sito è gestito dai frati francescani: oltre alla celebre Sinagoga è anche possibile vistare una moderna chiesa dalle pareti in vetro sospesa sulle rovine di quella che sarebbe stata la Casa di Simon Pietro, in cui si ritiene abbia abitato per qualche tempo anche Gesù.

Cafarnao è posta a circa 16 km da Tiberiade, dove siamo giunti in serata, in tempo per ammirare un meraviglioso tramonto sul lago di Tiberiade e fare un rilassante bagno in piscina. Qui abbiamo trascorso la seconda notte del nostro viaggio in Israele con bambini.

Pernottamento: Tiberiade

Terzo giorno in Israele

Nazareth

Il terzo giorno del nostro itinerario di una settimana in Israele ci ha portato dalla Galilea all’incredibile oasi di Ein Gedi, sulle sponde del Mar Morto. Questa parte di viaggio ci ha portato a scoprire paesaggi meravigliosi e inaspettati

Nazareth – Ein Gedi

Il terzo giorno siamo giunti a Nazareth: è una città abbastanza grande e trafficata in cui si trova la Basilica dell’Annunciazione, caratterizzata da una imponente cupola a forma di giglio rovesciato. Si tratta di una Chiesa piuttosto moderna, costruita tra il 1960 ed il 1969 nel luogo in cui si trovava la casa di Maria.

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Nazareth: grotta dell’annunciazione

All’interno della Basilica c’è un’area recintata  situata più in basso rispetto al pavimento che ospita la Grotta dell’Annunciazione, ovvero il luogo in cui l’Arcangelo Gabriele apparve a Maria per annunciarle che avrebbe concepito e dato alla luce il figlio di Dio. Il fatto che la Chiesa sia di recente costruzione toglie un po’ di fascino e di intensità alla visita.

Prima di lasciare Nazareth, vi consiglio di fare un giro nella città vecchia, immergendosi tra gli odori e i colori delle bancarelle e percorrendone i tortuosi vicoli. A bambini i souq di Israele piacciono sempre moltissimo.

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En Gedi: paesaggio

Nel pomeriggio abbiamo poi raggiunto la città di Ein Gedi, sul Mar Morto. E’ una piccola cittadina incastonata tra due canyon che scendono a picco dal paesaggio arido e lunare del Deserto di Giuda fino alle sponde del Mar Morto.

Consiglio di pernottare presso l’Ein Gedi Kibbutz hotel: è molto suggestivo perché è un’oasi lussureggiante all’interno del deserto di Giuda, circondato da rosse colline rocciose. Si mangia benissimo e dentro c’è una bellissima piscina per i bambini ed una meravigliosa spa per i genitori! 

Pernottamento: Ein Gedi Kibbutz hotel

Quarto giorno in Israele

Il Mar Morto

Il giorno preferito dai bambini in questo viaggio di una settimana in Israele: siamo andati alla scoperta di una parte della Giudea, galleggiando sulle acque del Mar Morto per poi raggiungere l’antica fortezza di Masada.

Mar Morto 

Questa mattinata al Mar Morto è stata splendida e molto divertente! Il nostro hotel comprendeva l’accesso gratuito allo stabilimento termale di Ein Gedi, raggiungibile con una navetta. Abbiamo preso la prima navetta disponibile ed abbiamo raggiunto questo centro termale che si trova in mezzo all’arido e rosso deserto di Giuda. Qui è possibile fare il bagno nel Mar Morto, fare i fanghi e fare un bagno nelle varie piscine. Infine potete comprare qualche prodotto cosmetico tipico nel negozio.

Noi, coperti dal fango del Mar Morto

Siccome il Mar Morto si è molto ritirato, per raggiungerlo bisogna salire su un trenino e percorrere circa 1,3 km per raggiungere la spiaggia. L’esperienza del bagno nel Mar Morto è meravigliosa! Ovviamente con i bambini bisogna fare attenzione e spiegare loro che non ci si deve muovere troppo e non ci si può schizzare, ma è davvero bellissimo. Il corpo galleggia del tutto privo di peso e l’acqua è calda e piacevole. A noi è piaciuto tantissimo!

L’esperienza più divertente in assoluto, però, è stato cospargerci di fango! C’è una zona all’interno dello stabilimento in cui si trovano tre enormi vasche piene di fango. Si può scegliere se immergervisi dentro (io non l’ho fatto, mio marito e mia figlia invece si!), oppure prendere il fango con le mani e spalmarlo sul corpo. In ogni caso è un’esperienza divertentissima che è piaciuta tantissimo ai bambini. Il fango poi viene rimosso utilizzando l’acqua sulfurea che sgorga da varie fonti. Bello, ma che puzza di uovo marcio!! Una mattinata davvero piacevole! 

Masada

Guardando verso il Mar Morto, dalla fortezza di Masada

Il pomeriggio, invece, l’abbiamo dedicato alla visita del Parco Nazionale di Masada, raggiungendolo con l’autobus che passa proprio davanti all’hotel. Si tratta di un isolato ma estremamente suggestivo altopiano raggiungibile con una funivia su cui sorgono i resti di Masada, una città fatta costruire da Erode il Grande.

Erode, consapevole dei vantaggi strategici del luogo, elesse Masada a luogo di rifugio dai suoi nemici; durante il suo regno (37-4 a.c.) Masada si sviluppò con la costruzione di palazzi sontuosi, strutture per svaghi, cisterne e mura difensive. Nel 2001 il complesso è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Questa fu l’ultima roccaforte dei combattenti ebrei per la libertà contro gli oppressori romani. Documenta l’esistenza del Regno di Israele e la violenza con cui i romani lo distrussero nel 73 d.c.  

Masada

Masada  appare ora come un complesso di costruzioni consumate dal tempo. Tra queste spiccano il palazzo nord, un gioiello architettonico costruito su tre terrazze che offrono una vista spettacolare, il palazzo occidentale, la Chiesa bizantina, che custodisce al suo interno uno splendido mosaico, il bagno pubblico, le cisterne ed il colombario. 

Noi abbiamo visitato il sito nel pomeriggio e la scelta si è rivelata ottimale perché i colori di cui abbiamo potuto godere erano davvero magnifici, il panorama era splendido ed il clima gradevole. Attenzione perché il parco chiude presto, alle 16 oppure alle 17 a seconda dei periodi dell’anno.

Pernottamento: Ein Gedi Kibbutz hotel

Quinto giorno in Israele

Gersusalemme cimitero

Un viaggio in Israele non è completo se non si visitano Gerusalemme e Betlemme, due città sacre, ricchissime di storia e piena di luoghi meravigliosi che faranno sognare i bambini e gli adulti

Gerusalemme: Monte degli Ulivi – Orto del Getsemani – Tomba della Vergine Maria 

Siamo partiti alla buon’ora da Ein Gedi e dopo circa un paio d’ore siamo giunti a Gerusalemme, in cui abbiamo incontrato la nostra guida. Abbiamo deciso di cercare una guida che parlava in italiano, per fare in modo che anche i bambini potessero seguire e si è rivelata un’ottima scelta anche perché Gerusalemme merita di essere visitata con una guida per entrare ancora meglio dentro la sua storia e per farsi travolgere appieno dal magnetismo spirituale che scatena. 

Sul Monte degli Ulivi

La nostra visita di Gerusalemme è cominciata dal Monte degli Ulivi, da cui si gode di una bellissima vista sulla città. E’ un luogo costellato di chiese ed altri siti che commemorano gli eventi che portarono all’arresto di Gesù ed alla sua ascesa al cielo. Secondo il libro di Zaccaria il Monte degli Ulivi è il luogo in cui Dio resusciterà i morti quando il Messia farà ritorno nel Giorno del Giudizio. Per questo motivi sulle pendici del monte vi sono moltissime tombe e secondo alcune voci, gli ebrei di Gerusalemme arriverebbero a pagare somme davvero ingenti per potere essere sepolti in questo luogo.

Da qui ci siamo poi recati nell’orto del Getsemani, il luogo in cui Gesù fu arrestato. Qui si trovano alcuni degli ulivi più antichi al mondo. Accanto all’orto c’è la Basilica delle Nazioni: al suo interno, sotto l’altare, è posta la roccia sulla quale Gesù pregò tutta la notte prima di essere tradito e poi arrestato. Successivamente abbiamo visitato il santuario sotterraneo in cui si trova la Tomba di Maria; questa cripta è considerata  uno tra i luoghi più sacri del cristianesimo.

getsemani gerusalemme
Getsemani

E’ un posto magico, illuminato dalla luce fioca ed ovattata di antiche lampade ad olio e di fumose candele, impreziosito dalla presenza di pregiate icone. Qui, protetto da una vetrata, si trova il luogo in fu sepolta la mamma di Gesù. C’è un’atmosfera davvero particolare; bisogna immergersi con tutti i sensi negli odori, nei colori e nei suoni di questi luoghi per poterli sentire. Descriverli e raccontarli è davvero riduttivo e non rende loro giustizia, quindi vi invito ad andarci di persona e scegliere Israele come meta del vostro prossimo viaggio.

Spianata e Cupola della Roccia 

A Gerusalemme prima di recarvi alla spianata consultate bene gli orari in cui è consentito l’ingresso ed i giorni di apertura: il venerdì ed in occasione delle festività musulmane non si può accedervi, mentre da domenica a giovedì gli orari sono piuttosto limitati. Recatevi con almeno mezzora di anticipo ai controlli di sicurezza e preparatevi a stare un po’ in fila. Serve un abbigliamento adeguato e decoroso, con spalle e gambe coperte. Sono piuttosto severi sull’abbigliamento, quindi cercate di arrivare attrezzati.

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Sulla spianata

Questa spianata, raggiungibile per i non musulmani esclusivamente  dal passaggio posto accanto al muro occidentale, ospita due degli edifici più sacri dell’Islam, la cupola della Roccia e la Moschea Al Aqsa. Purtroppo chi non professa la fede musulmana non può entrare in alcuno di questi luoghi ma può soltanto accedere alla zona circostante passeggiando nella spianata. Il gioiello più prezioso di questo luogo è senza dubbio la Cupola della Roccia, che con la sua inconfondibile cupola dorata rappresenta il simbolo della città, nonché uno degli edifici più fotografati al mondo.

La cupola sorge su una lastra di pietra dove, per gli ebrei, Abramo si sarebbe apprestato a sacrificare il figlio Isacco, mentre, secondo la tradizione islamica, da qui Maometto sarebbe asceso al cielo. L’edificio è stato costruito intorno al 690 dal califfo Abd Al Malik al fine di dimostrare  la grandezza della religione musulmana, in grado di erigere, proprio nel luogo più sacro per i cristiani e per gli ebrei, una struttura che supererebbe in bellezza e maestosità tutte le altre Chiese di Gerusalemme. Motivazioni a parte, il luogo è davvero meraviglioso.

Muro del Pianto

Vedere il Muro del Pianto è stata un’emozione davvero potente e vibrante. Il muro è accessibile alle persone di ogni fede, ogni giorno dell’anno: occorre solo vestirsi con sobrietà. L’area vicina al muro esercita un fascino magnetico anche in chi non professa alcuna religione. E’ suddivisa in due zone: una più piccola riservata alle sole donne ed una più ampia per gli uomini. I visitatori di sesso maschile per accedere devono indossare un copricapo: sono disponibili gratuitamente all’ingresso delle Kippah di carta.

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La cupola della Roccia e il muro del pianto

Qui è possibile vedere ebrei ortodossi che pregano con fervore oscillando con tutto il corpo, toccando con le mani il muro e baciando le pietre. Etradizione per i fedeli inserire nelle fenditure e nelle crepe del muro rotolini di carta che contengono preghiere e desideri. E’ molto caratteristico visitare il muro il venerdì al tramonto durante lo Shabbat: i fedeli si avvicinano al muro cantando e danzando, in un’atmosfera davvero festosa e travolgente. Lo Shabbat per gli ebrei è un giorno di riposo ed un’occasione per dedicarsi alla famiglia: inizia il venerdì poco prima del tramonto e termina il sabato sera.

Noi abbiamo visitato il Muro occidentale sia il giovedì pomeriggio che il venerdì: il giovedì pomeriggio abbiamo avuto la fortuna di assistere ai vivaci festeggiamenti del “Bar Mitzvah”, che indica il momento in cui i bambini ebrei (maschi) raggiungono la maturità. Questo avviene a 13 anni e un giorno: da quel momento essi divengono religiosamente responsabili, in quanto capaci di distinguere il bene e il male, e sono ammessi a partecipare all’intera vita della comunità.

gerusalemme muro pianto
Al muro del pianto

I festeggiamenti per le strade sono bellissimi: le famiglie accompagnano i ragazzi cantando, ballando e suonando. Poi i festeggiati vengono accompagnati al Muro Occidentale e qui leggono per la prima volta la Torah: la mamma e le altre donne della famiglia assistono alla lettura dalla parte del muro destinata alle donne, in piedi sulle sedie ed affacciate sulla parete divisoria, sporgendosi per assistere all’evento. Davvero un’esperienza particolare.

Chiesa della Natività a Betlemme in Palestina

Abbiamo concluso questa giornata emozionante e pienissima in bellezza, recandoci a Betlemme per visitare la Basilica della Natività. Betlemme è a soli 10 km da Gerusalemme, ma siccome si trova in Palestina ci avevano avvisato che avremmo potuto essere oggetto di controlli severi ai check-point e di prepararci in tal senso.

In realtà non siamo stati fermati né all’andata né al ritorno e tutto è filato molto liscio. Del resto ci sentivamo piuttosto tranquilli, visto che ci muovevamo accompagnati da una guida e da un autista locali. Tenuto conto di ciò che ci è stato consigliato, eviterei di andare in Palestina con un veicolo a noleggio: meglio affidarsi ad un tour organizzato oppure muoversi con un autista privato.  

La Basilica della Natività ogni anno attira moltissimi pellegrini che raggiungono la Terra Santa. La Chiesa, edificata da Costantino nel 326 d.c., secondo la tradizione sarebbe stata costruita proprio nel luogo esatto in cui si trovava la grotta in cui nacque Gesù. Per entrare si attraversa una porta molto bassa, che non a caso si chiama Porta dell’Umiltà, proprio perché occorre chinare la testa per superarla. Un altro motivo per cui la porta è stata costruita di dimensioni così ridotte, è stato per impedire l’ingresso ai cavalli.

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Qui è nato Gesù

In fondo alla navata della Chiesa una piccola scala porta alla Grotta della Natività. Il luogo esatto in cui sarebbe nato Gesù è indicato con una stella d’argento a 14 punte. Noi abbiamo fatto una fila molto lunga per accedervi e sotto c’era un caldo infernale e moltissima gente accalcata; questo, a mio avviso, ha tolto un po’ di fascino e magia alla visita, che avrebbe senza dubbio richiesto un po’ più di intimità ed un maggiore raccoglimento. Nel complesso è comunque stata un’esperienza indimenticabile.

Pernottamento: Gerusalemme

Sesto giorno in Israele

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all’interno della Basilica del Santo Sepolcro

Gerusalemme merita una visita di più giorni… a mio avviso è un po’ come Roma; volendo visitarla tutta e con calma, un mese certamente non basta. Forse neppure una vita. Sarà un caso, ma anche Gerusalemme viene chiamata la città eterna.

Gerusalemme: Basilica del Santo Sepolcro 

In questo ultimo giorno del vostro viaggio in Israele con bambini alzatevi la mattina presto, il prima possibile, e recatevi subito al Santo Sepolcro: i più mattinieri del nostro gruppo ci sono addirittura andati alle 5,30 del mattino per evitare file e per godersi appieno l’esperienza con un maggiore introspezione. Ovviamente non è stato il mio caso!

In ogni caso, non tardate troppo perché è davvero molto probabile imbattersi in file lunghissime, in particolare  per la visita al Sepolcro. La Basilica, stretta in un cortile al confine tra il Quartiere Musulmano e quello Cristiano, è in assoluto uno dei luoghi più sacri della cristianità ed anche uno dei più frequentati da turisti e pellegrini.

santo sepolcro gerusalemme
Pietra dell’Unzione

All’interno della Chiesa si trovano le ultime 5 stazioni della Via Crucis (dalla decima alla quattordicesima); le prime 10 si snodano invece nel cuore della città vecchia  lungo la Via Dolorosa, che è appunto il cammino compiuto da Gesù portando la propria croce.

Appena entrati in Chiesa subito si incontra la Pietra dell’Unzione, una reliquia della Passione di Gesù ritenuta il luogo in cui egli fu preparato per la sepoltura. Questa pietra rappresenta la tredicesima tappa della Via Crucis ed è sempre piena di fedeli riversi su di essa e raccolti in preghiera. Proseguendo si incontra la Cappella del Calvario, in cui Gesù venne prima spogliato delle proprie vesti e poi inchiodato alla Croce.

Questi luoghi rappresentano rispettivamente la decima e l’undicesima stazione della Via Crucis. Sempre all’interno di questa Cappella si trova anche la dodicesima stazione, considerata il luogo esatto  in cui è stata posta la Croce. Qui c’è una roccia, sulla quale è stato costruito un altare, che i fedeli possono toccare. 

Volta basilica santo sepolcro
Volta basilica santo sepolcro

Infine, sotto la più grande cupola della Chiesa, si raggiunge la quattordicesima ed ultima stazione della Via Crucis, ovvero la Tomba del Santo Sepolcro, il luogo in cui Gesù fu sepolto ed in cui risorse. I fedeli entrano 4 alla volta in uno spazio minuscolo. Il tempo concesso non è molto, perché subito i sacerdoti di guardia invitano ad uscire in modo che la fila scorra veloce.

Torre di David – Cenacolo – In giro per i quartieri di Gerusalemme 

La Torre di David è un’antica Cittadella situata accanto alla Porta di Giaffa, che consente di ammirare un panorama a 360° gradi su tutta Gerusalemme. All’interno del cortile interno della Cittadella si tiene un bellissimo spettacolo serale di suoni e luci che in 45 minuti ripercorre la storia di Gerusalemme. Per orari e informazioni consultate il sito ufficiale .

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vista dalla cittadella

Le tappe successive sono state il Cenacolo e la Tomba di David: il Cenacolo è il luogo in cui si ritiene che si sia tenuta  l’Ultima Cena. Sotto questa sala, raggiungibile con una scala, si trova la Tomba di Re David, che rappresenta un importante luogo sacro per ebrei e cristiani. 

A questo punto consiglio di non pensare più a dove andare, cosa fare e cosa vedere, ma di prendervi alcune ore per girare a zonzo. Perdetevi tra i tortuosi vicoli ed i labirintici mercati della città vecchia e di tutti i quartieri che la caratterizzano e che convivono in essa: musulmano, cristiano, armeno ed ebraico.

Ognuno di questi quartieri contribuisce, con le proprie peculiarità, a formare l’eterogeneità di Gerusalemme, frutto di millenni di assedi e cambi di potere, che hanno lasciato ferite profonde in questa splendida città, rendendola quella che è: unica al mondo.

gerusalemme suq
fra i mercati della città vecchia

Lasciarsi travolgere dai profumi di incenso, dai forti odori di spezie, dall’aroma di cibo e caffè e dal fumo delle candele dei suq. Ascoltare i rintocchi delle campane delle Chiese ed il richiamo del muezzin, che creano una melodia ammaliante, come un canto delle sirene.

Perdersi negli odori, nei colori e tra la gente di ogni tipo e vestita nei modi più disparati che affolla il dedalo di stradine strette che si inerpicano nella città vecchia. Perdersi nella magia di Gerusalemme, senza meta.

Pernottamento: Gerusalemme

CON QUALCHE GIORNO IN PIÙ

tel aviv Israele
Le spiagge di Tel Aviv

Qualche giorno in più vi permetterebbe di visitare anche Tel Aviv, una città giovane, piena di vita, ed anche di storia. Amici che ci sono stati (con bambini) ci dicono che Tel Aviv è conosciuta per la frenetica vita notturna e per le sue belle spiagge cittadine. Come meta è davvero adatta alle famiglie e ci sono molte cose da fare.

Un viaggio in Israele con bambini è un viaggio arricchente ed interessante ma anche stancante, quindi se avete tempo un paio di giorni di relax a Tel Aviv a fine itinerario sono certamente auspicabili. Il sito della compagnia aerea Israeliana El-Al ha una sezione interessante proprio per chi viaggia in Israele con i più piccoli e qui trovate i loro consigli su cosa fare e vedere a Tel Aviv con bambini.

Visti turistici per Israele e Palestina

viaggio in Israele
Masada

Chiunque sia in possesso di un passaporto svizzero o italiano valido ancora almeno 6 mesi dopo la fine del soggiorno, non necessita di visto per compiere un viaggio in Israele. Questo vale per un soggiorno inferiore ai tre mesi. Con un visto di Israele alcune (poche!) nazioni musulmane non vi permetteranno l’ingresso in futuro. Anche se non vi “stampano il passaporto”, il timbro ‘ingresso e/o uscita dai confini giordani e egiziani, equivale al timbro israeliano. Il confine con la Siria ed il Libano è chiuso.

Per recarvi in Palestina ci sono check-point con controlli più o meno rigorosi – in casi rari le autorità potrebbero impedirvi l’ingresso. Non vi serve nessun visto ma ricordatevi di portare con voi sempre il passaporto, visto che lo controlleranno. Sappiate anche che il passaporto non viene timbrato.

Viaggio in Israele: i controlli in aeroporto

israele con bambini
Nazarena e famiglia

Per quanto riguarda i famigerati controlli in aeroporto, di cui tanto ci avevano allarmato: non ci siamo accorti di nulla! Soprattutto per il volo di ritorno ci siamo presentati in aeroporto con largo anticipo, ma tutto si è svolto assolutamente nella norma. In ogni caso consigliano di essere in aeroporto 3-4 ore prima del volo.

Arrivata in Israele, all’aeroporto una cosa però davvero strana e che mi ha lasciato interdetta è stata questa: al controllo passaporti mi hanno chiesto perché mi chiamassi “Nazarena” e quale fosse l’origine del mio nome. Un domanda curiosa e “filosofica” a cui non ero preparata!

Qualche informazione pratica prima di partire

nel suq

Abbiamo viaggiato da Milano Malpensa con la compagnia Easy Jet. Il volo attualmente è alle 7, quindi, per evitare la notte in bianco,  consiglio di pernottare la sera prima in uno degli alberghi che si trovano nella zona Malpensa per poi lasciare la macchina posteggiata (gratuitamente) nel loro parcheggio, usufruendo dell’apposito servizio navetta per raggiungere l’aeroporto (nella fattispecie, noi abbiamo dormito presso l’Ibis a Cardano al Campo).

Siccome noi eravamo un gruppo di dieci persone (tra cui due bambini di nove anni), abbiamo deciso di prenotare un mini-van privato con autista. La scelta si è rivelata giusta. Al nostro arriva l’autista ci aspettava all’aeroporto e non abbiamo dovuto sbrigare le pratiche relative al noleggio dell’auto né preoccuparci della strada da fare o dove parcheggiare.

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12 Comments

  1. Salve con chi avete prenotato il mini van? AVete contatti? complimenti, viaggio meraviglioso!

  2. Grazie per aver condiviso le vostre esperienze. Foto belle e precise. Wownnnn. Bravissimi!

  3. Meraviglioso il tuo racconto.
    Posso chiederti un consiglio? Saremo in Israele per Natale, 7 adulti e 4 bambini, vorremmo prenotare un mini bus con autista privato per gli spostamenti fuori da Gerusalemme ( Gerico, Ein Gedi, Masada)
    Con che compagnia hai prenotato?

    Ti ringrazio molto!
    Alessia

  4. Ma che colori ha questa terra calda e complicata? Ho sognato con le tue foto ed il racconto. Grazie.

  5. Una terra che non mi ha mai attratta particolarmente. Devo dire che il tuo post ha acceso in me un po’ di curiosità.

  6. Sono stata in Giordania la scorsa Pasqua e mi sono innamorata del medio oriente tanto che voglio assolutamente fare la Persia antica prossimamente! Ma prima ho in lista Palestina e Israele! L’unica cosa che sento sempre dire è che sono molto sporchi. Hai riscontrato questa cosa?

  7. Ne ho sentito sempre parlare bene, attraverso la tua esperienza e le bellissime foto l’ho imparato ad amare, chissà prima o poi farò un viaggio in Israele

  8. Non avevo mai valtato Israele come meta per un viaggio con bambini. Secondo te da che età?

    1. Secondo me a partire dai 7-8 anni. Anche prima, ma si perderebbero il senso religuoso di molti luoghi (se questa è la priorità)

  9. Molto affascinante. Un viaggio che prima o poi mi piacerebbe fare. Speriamo si presenti l’occasione.

  10. Il viaggio in Israele è nella mia lista da tanto tempo, mi fa piacere vedere che è fattibile anche con i bambini.

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