Transnistria, viaggio nel paese che non c’è. A dire il vero, però, c’è ed ha anche la sua capitale: Tiraspol. Eccome se c’è, la Transnistria … ci siamo stati, anche se quasi nessuno la riconosce ufficialmente. La nazione è riconosciuta solo dalle repubbliche dell’Abkazia e dell’Ossezia, che però non sono riconosciute da nessuno.
La Transnistria, ovvero la nazione che non c’è
Per chi non lo sapesse la Transnistria è una repubblica autoproclamatasi autonoma all’interno della repubblica Moldava, ha un suo esercito e la sua polizia, una sua moneta, il russo come lingua ufficiale, posti di frontiera con la Moldavia presidiati dall’esercito e, pare, anche una sorta di KGB locale. Personalmente aggiungerei anche: tanta bella gente disponibile e sorridente, discrete infrastrutture (almeno a Tiraspol), criminalità quasi nulla.
Come funziona una nazione che non c’è?
Una nazione che non c’è funziona così: io riconosco te, tu riconosci lei, lei riconosce me – un po’ come il gatto che si morde la coda – e nessuno ci riconosce. Insomma, il club delle nazioni fantasma. Comunque tutto è relativo, come mi ha detto il receptionist del nostro albergo: il Somaliland è messo ben peggio – proprio nessun altro stato (vero o fantasma) lo riconosce.
A Stefano è piaciuta molto l’idea di andare nel paese che non c’è, e su questo fatto abbiamo scherzato parecchio… “Mamma, sono un po’ annoiato!”. No che non lo sei… la Transnistria non esiste, e quindi non esiste anche la tua noia. “Hai fame? No che non ce l’hai”. E così via.
Benvenuti a Tiraspol, la capitale
A dire il vero nei giorni che abbiamo trascorso a Tiraspol, la capitale della Transnistria, non ci siamo annoiati neppure un minuto. E per essere precisi non abbiamo neppure avuto fame: ci sono un sacco di ristoranti, per lo più squisiti.
Un po’ dappertutto troverete falce e martello, monumenti nostalgici tipo “guerra fredda”, grandi palazzine in stile real-socialismo; insomma, molto Soviet. Se non vi piace il genere, non andateci. Da visitare c’è poco, ancora meno con bimbi – però con un po’ di fantasia ci si arrangia, e se scegliete un hotel con piscina (e in città ce n’è solo uno!) tutto diventa più facile.
Cosa fare e vedere a Tiraspol
Non è che a Tiraspol ci siano molte attrazioni, almeno in senso classico. Ma è piacevole passeggiare e scoprire angoli “dimenticati”, che sembrano usciti da un film soviet di 50 anni fa. E poi se siete con bambini non vi annoierete: la città è piena di semplici parco giochi.
Visite obbligatorie e monumenti principali
Nel paese che non c’è abbiamo iniziato la nostra visita dalla via principale, la strada 25 agosto. Subito ci siamo recati all’ufficio postale per procurarci un po’ di francobolli locali (che non si possono utilizzare per inviare cartoline all’estero) e le curiosissime monete locali in materiale plastico/resinoso, che esistono accanto ai rubli locali.
A Stefano sono piaciuti moltissimo; colorati e di forme diverse fra di loro – sembrano un po’ delle fiches da casino – e sono geniali: non bruciano, non scoloriscono, non si rovinano con l’acqua, non si graffiano. Sapete perché li hanno inventati? Per facilitare l’uso del denaro agli ipovedenti.
Poi siamo passati alle visite, prima cercando qua e là le statue di Lenin e Yuri Gagarin, poi i palazzi governativi con falce e martello, la piccola cattedrale ortodossa dalle cupole d’oro e il mercato ortofrutticolo (dove ci hanno riparato i sandali!).
Infine ci siamo goduti i monumenti più gettonati: la statua del generale Suvorov a cavallo ed il monumento del carro armato sovietico (i bimbi possono salirci sopra e si divertiranno), la “spianata” dedicata ai caduti con la fiamma perpetua. Tutti questi sono in centro (in particolare nel Parco della Vittoria) e abbastanza vicini l’uno all’altro.
Alcune visite un po’ più curiose
Fuori dal centro, in piazza 60 Years of October, all’interno dell’omonimo parco, c’è un bel MIG sovietico che farà la gioia dei maschietti (e non solo!). Noi siamo passati più volte ad ammirarlo – anche perché era vicino all’hotel.
Ci sarebbero ancora due attrazioni, la distilleria dell’ottimo KVINT e l’allevamento di storioni Aquatir. Per mancanza di tempo ne abbiamo scelto uno solo, e quindi abbiamo preferito il caviale… mi raccomando, la visita va prenotata con un paio di giorni di anticipo: noi ci siamo rivolti ad Andrej della Transnistria Tour.
La scelta si è rivelata azzeccata: Stefano non fa che raccontare a tutti di aver visto gli storioni albini, che spesso sono ciechi e producono rarissime uova bianche, che poi vengono confezionate in scatolette d’oro e vendute per 25’000 dollari l’una. Abbiamo optato per la degustazione dei 3 tipi caviale, quello “nero” però: era buonissimo!
Tiraspol: gita di mezza giornata a Bender
Mezza giornata è stata dedicata ad una gita fuori porta, alla fortezza medievale di Bender, sempre nel paese che non c’è. Trovarla è stata difficile: arrivati in città con il filobus, ci siamo accorti che la fortezza si trovava molto prima del centro, ma non abbiamo capito a quale fermata.
I taxi in Transnistria non possono essere fermati per strada, ma li si deve prenotare telefonicamente – e giustamente chi risponde parla il russo, mentre noi no. Solo l’intervento di una graziosa farmacista ci ha tolto dall’impiccio e ci ha fatto arrivare a destinazione – alla fortezza.
La fortezza di Bender risale al 1500 e fu fondata dal sovrano ottomano Solimano il Magnifico, quando ancora si chiamava Tighina. Il perimetro delle mura e le torri sono ben conservate, ma l’area circostante avrebbe bisogno di un po’ più di cura… l’erba incolta rende l’idea che il luogo sia abbandonato. Peccato, perché la fortezza è stata testimone di molti eventi storici importanti: ha ospitato per anni Carlo XII di Svezia, ed è anche stata barattata dai Russi in cambio della Crimea.
Optate per la visita guidata (a pagamento), altrimenti non vale la pena di visitarla. I musei sono due, in pratica due sale distinte – con veramente poche cose. Una delle due contiene alcuni strumenti medievali di tortura, fra cui una vergine di ferro ed una sedia chiodata, che credo abbiano un po’ impressionato mio figlio (ma non l’ha ammesso!).
Alcune informazioni per andare in Transnistria
Se desiderate andare in Transnistria, potete prendere un bus o un taxi collettivo da Chisinau a Tiraspol o Bender. I taxi privati sono economici e se viaggiate con bambini potrebbe essere comodo.
Per visitare la Transnistria, se rimanete fino a 10 ore – e quindi la vostra è una gita in giornata dalla Moldavia, non serve nulla – tranne il passaporto. Se invece desiderate trascorrere alcuni giorni (come noi) avete bisogno di un visto che vi rilasceranno alla frontiera, ma per ottenerlo dovete necessariamente essere in possesso di una riservazione alberghiera.
Questione denaro: si usa il Rublo della Transnistria. Le carte di credito non sono accettate da nessuna parte e non si può prelevare con la Maestro. Portate solo contanti, preferibilmente euro o rubli russi. I lei moldavi non sono accettati.
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