Diventare maestri cioccolatai Maestrani (Flawil, SG)

A chi non piacerebbe diventare maestro cioccolataio, anche se solo per poco? E’ il sogno di ogni persona golosa, e noi lo siamo. Quindi la visita di oggi è stata molto dolce e programmata in anticipo, al Chocolarium della Maestrani a Flawil (canton San Gallo), per creare la nostra tavoletta di cioccolato personalizzata.

Se si intende visitare solo la parte espositiva, l’entrata è gratuita per i possessori della Raiffeisen Memberplus Card, mentre per gli atelier si paga, ed il biglietto comprende la visita al Chocolarium. In questo caso, non è però previsto alcuno sconto.

L’atelier Öffentlicher Giesskurs della Maestrani

Il workshop che ho scelto è quello della creazione e decorazione della propria tavoletta di cioccolato. L’ho prenotato e pagato online sul sito della Maestrani, ed ho scelto quello della creazione e decorazione della propria tavoletta di cioccolato. Si può scegliere la lingua (tedesco, francese o inglese), ma la scelta è solo teorica: in pratica il laboratorio si tiene in svizzero tedesco – ma gentilmente mi hanno almeno accontentato con l’Hochdeutsch.

Non è strettamente necessario, ma è certamente raccomandato prenotare: una volta raggiunto il numero massimo di persone (credo 20), non c’è più nulla da fare. Quando siamo andati io e mio figlio il gruppo era composta da 19 persone, di cui 4 bambini. Una coppia indiana è riuscita a prenotare al momento, mentre 3 amiche cinesi invece non hanno potuto essere accontentate.

Che bello: creiamo la nostra tavoletta di cioccolato!

La gentile signora che ci accoglie, la nostra maestra cioccolataia Maestrani insomma, ci spiega quello che accadrà nella prossima ora e ci illustra le indicazioni del caso: indossare il cappello da pasticcere ed il grembiule, poi lavare e disinfettare le mani. Ci fa vedere i tre calderoni di cioccolato liquido (bianco, al latte, nero) e le possibili decorazioni. Vale una regola sola: con le mani non si toccano le materie. Mai, in nessun caso. Ricordatevelo, perché poi ve ne riparlerò.

Dopo un breve esempio pratico, è arriva il nostro turno per realizzare la nostra tavoletta, e abbiamo capito (con gioia) che occorre essere un po’ grezzi nella lavorazione. Ognuno riceve una formina di plastica, versa con poca grazia i diversi tipi di cioccolato, la “sbatte” poco delicatamente e ripetutamente sul tavolo per fare uscire le bolle d’aria, e far sì che il cioccolato si amalgami bene. Poi si prende un bastoncino di plastica e si pasticcia, creando decorazioni e mischiando fra di loro i vari colori di cioccolato.

E ora decoriamo la nostra tavoletta…

Infine arriva il momento della decorazione, e ci sono moltissimi ingredienti a disposizione, di varie forme e colori: dalle palline di mais colorate e senza glutine, alla frutta secca (uva passa, lamponi, cranberry), cristalli di zucchero scintillante, mandorle, pistacchi, nocciole. Non mancano neppure i semi di zucca, diversi tipi di pepe, curry e spezie varie.

Al termine la nostra tavoletta viene messa in frigo a raffreddarsi, ed intanto ascoltiamo alcuni fatti riguardanti la produzione di cioccolato. Veniamo così a scoprire che la Maestrani è l’unica fabbrica della svizzera tedesca dove si possono vedere gli operai al lavoro ed i macchinari in funzione. E scopriamo anche, in maniera scientifica, perché il cioccolato crea un senso di felicità.

Il chocolarium della Maestrani

Dopo l’atelier passiamo alla mostra interattiva sul cioccolato. Il tema sembra essere di nuovo la felicità. All’entrata, a tal riguardo, troneggia una citazione del fondatore della fabbrica del cioccolato.

Coloro che vedono il mondo attraverso gli occhi di un amante del cioccolato, troveranno la vera bellezza e la felicità.


Aquilino Maestrani (1814-1880)

La visita comincia con la proiezione di un filmato interessante, incentrato sulle materie prime che servono a produrre il cioccolato, e sulla storia della Maestrani. E’ in tedesco, ma ci sono sottotitoli in inglese. Al termine, si alza lo schermo e si vede una porta azzurra, che conduce alla parte museale.

La visita al chocolarium della Maestrani

La prima sala, quella dedicata alle materie prime, è veramente interessantissima… Si impara a mungere una mucca (che comunica dicendovi quanto è felice e quanti litri di latte avete “estratto”, le nocciole vanno procurate scuotendo con forza gli alberi fino a farle cadere a terra, bisogna procurarsi lo zucchero ed il cacao va annusato… Insomma, è una sala molto interattiva ed istruttiva.

Le sale successive invece, per quanto generalmente simpatiche, sono un po’ prive di contenuti – in particolare quella della felicità, piena di statuette di gatti. Sarebbe stato interessante vedere i macchinari in funzione, ma questo non avviene il fine settimana e durante le vacanze di Natale. Noi ovviamente ci siamo recati domenica 30 dicembre 2018… quindi erano doppiamente chiusi.

Un’alternativa (poco raccomandabile) all’aterlier

Per chi non si è iscritto all’atelier della Maestrani, c’è la possibilità, pagando 10 CHF, di creare la propria tavoletta di cioccolato. Ci sono cartelli sui macchinari ed una grande confusione di persone che vanno e vengono. Le condizioni non sono propriamente igieniche (ve l’avevo accennato sopra, vero?). Succede un po’ di tutto: nessuno si lava le mani, bambini e adulti prendono le decorazioni con le mani, le rimettono nei barattoli se non utilizzate. Non è che io sia schizzinosa, ma la differenza con l’atelier è abissale. Però la possibilità di creare la propria tavoletta c’è, poi decidete voi.

Un consiglio utile

Il mio consiglio: se volete la vostra tavoletta, prenotate in anticipo…. Costa un po’ di più, ma non ve ne pentirete di certo.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.