Vorreste andare in Mongolia ma è troppo lontano, e magari con bambini anche un po’ scomodo? Allora andate nella repubblica della Kalmykia (Calmucchia in italiano) in Russia: a parte un breve tratto sul Mar Caspio, tutto il resto è una steppa infinita e templi buddisti ovunque. Insomma, una piccola Mongolia made in Europe.
La Kalmykia si trova più o meno a metà strada fra Astrakhan e Volgograd. La sua capitale è Elista e non è servita da alcuna linea ferroviaria; ci sarebbe un piccolo aeroporto ma offre solo un paio di voli per Mosca, non al giorno, alla settimana. Noi però non siamo mai riusciti a prenotarli. Ci saranno davvero?
Noi siamo andati in aereo ad Astrakhan (leggi il nostro articolo) e da lì abbiamo proseguito in auto. La popolazione è in maggioranza d’origine mongola, della tribù nomade Oirat, che arrivò all’inizio del 1600. Sapete quale è ancora oggi il nome maschile più comune della popolazione? Gengis – come Gengis Khan! Loro infatti sono i suoi discendenti diretti.
Cosa vedere ad Elista
La nostra esperienza in questo luogo un po’ dimenticato da tutti è stata fenomenale. Abbiamo visitato il tempio buddista più importante della città, il Kurul, che è di una bellezza estrema… purtroppo all’interno non si possono scattare fotografie, quindi dovete assolutamente venire di persona.
Ci siamo accodati ad alcuni fedeli ed abbiamo imitato i loro rituali, visitato il museo del tempio, lasciato monetine svizzere ovunque e il nostro bimbo per terra ha trovato un ciondolo con la mano del Buddha. Un tesoro preziosissimo!
Lungo la via principale della piccola città c’è un parco con la bellissima Pagoda dei 7 giorni, qualche tempietto buddista ed una porta molto colorata, il Golden Gate, sotto cui bisogna sostare ed esprimere un desiderio. Fra i vari Buddha, tanto per non dimenticarsi che si è in Russia, c’è anche qualche monumento sovietico dedicato agli eroi nazionali.
Il Museo Nazionale è un po’ discosto ma vale la pena di visitarlo… Racchiude tutto quello che uno deve sapere su questa repubblica misteriosa: le sue tradizioni, la storia travagliata del suo popolo (Stalin deportò 100’000 calmucchi in Siberia nel 1943, 40’000 non fecero ritorno), la sua religione, la sua fauna e la sua arte contemporanea… questa sezione, con quadri coloratissimi ad ispirazione buddista, un po’ psichedelici, è quella che ha entusiasmato tutta la famiglia, in particolare mio figlio.
Cosa vedere fuori Elista
In periferia è stata creata la città degli scacchi (City Chess) dell’ex presidente Kirsan Nikolaevič Iljumžinov. Si tratta di un personaggio controverso, dichiaratamente in contatto con gli alieni, presidente della federazione mondiale degli scacchi nonché grande campione della stessa disciplina.
La città degli scacchi è un po’ abbandonata a sé stessa, ma c’è un piccolo museo degli scacchi da visitare. Nello stesso edificio abbiamo visitato una mostra sugli abiti e le armi tradizioni della popolazione Oirat. È possibile indossare questi vestiti (a pagamento), così ci siamo divertiti a trasformarci nella moglie di Gengis Khan (io) e in un piccolo ma combattivo guerriero mongolo con arco (Stefano).
Un altro luogo adatto ai bambini lo si può trovare fuori dalla città, in una yurta tradizionale dove si mangia e si può andare in cammello. Ci ha portato un tassista illuminato e munito di Google Translator. Abbiamo mangiato fegato di cammello alla griglia, bevuto tè tradizionale (quello salato) accompagnato dal pane fritto, e fatto fare al piccolo un bel giro in cammello con papà.
Anzi di cammelli ce ne hanno portati due: la cammella grande da cavalcare e la sua piccola, tutta da coccolare. Risultato: bimbo felice (e pure i genitori)! Credo comunque che basti chiedere di essere condotti ad un Nomad Camp, probabilmente ce n’è più di uno.
Sempre fuori città c’è un secondo luogo che piacerà a tutta la famiglia, specialmente verso fine pomeriggio. Fatevi portare da un taxi, perché si trova a 20 chilometri dalla città, in mezzo alla steppa, ed una parte del tragitto è su strada sterrata. Si tratta del Lone Poplar, il sacro pioppo circondato da 8 stupa, che fu piantato nel 1846 dal Lama Purdash.
Molte leggende circondano questo luogo, ed una riguarda la fonte miracolosa che si trova a pochi minuti di cammino: una di queste è quella di una lotta fra un serpente gigante ed un’aquila. Pare che l’acqua di questa fonte curi tanti mali: noi ne abbiamo preso una bottiglietta e la stiamo testando contro il mal di pancia ricorrente di Stefano. Al secondo giorno sta giù meglio (evviva il Budda)!
Kalmykia per bambini
Questione divertimento: ogni tanto i piccoli hanno bisogno di divertirsi in maniera “normale”. In periferia c’è un centro che si chiama Babylon Games, dove si può giocare a minigolf, spararsi a vicenda con delle palline morbide, giocare a ping pong, ecc. Il divertimento è assicurato. Poco oltre, dietro le mura di un edificio veramente anonimo, c’è un complesso di 4 piscine all’aperto che si chiama Babylon Aqua.
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