Il nostro Cantone non finisce mai di stupirmi: voi lo sapevate che nell’Alta Val Onsernone, sul confine italo-svizzero, si trova una piccola sorgente termale immersa nella natura? Si tratta dei Bagni di Craveggia (980 m.s.m.) , questo il suo nome, si situano sulle sponde del fiume Isorno e ospitano una fonte termale le cui acque sgorgano ad una temperatura costante di 28° C. A suo tempo (nell’Ottocento) questo luogo ospitava un fiorente stabilimento termale che purtroppo venne distrutto due volte. Una prima volta da un incendio nel 1881 e una seconda volta da una valanga nel 1951.
Oggi restano le sue rovine e l’antico “vascone” , chiuso al pubblico e utilizzato unicamente per la raccolta dell’acqua termale. Ma non c’é motivo di perdersi d’animo! Infatti, dopo un recente restauro, sono state installate due vasche di granito che possono essere riempite con l’acqua temperata della sorgente mediante un rubinetto; e una sorta di percorso Kneipp costituito da due vasche più grandi: l’una con l’acqua fredda del fiume e l’altra con quella termale. L’accesso alle vasche è libero e aperto tutto l’anno. Decidiamo quindi di sfruttare una delle ultime giornate miti dell’autunno 2017 per esplorare questo piccolo angolo di paradiso. E si tratta proprio di un angolo, perché raggiungerlo non é cosa facile.
Le varianti per raggiungere i bagni di Craveggia
Dal versante italiano, infatti, l’accesso è possibile unicamente percorrendo un sentiero montano di 3/4 ore partendo da Toceno o Craveggia. Dal versante svizzero, invece, occorre percorrere tutta la Val Onsernone (20 km di curve da Cavigliano!) fino all’ultimo suo paesino: Spruga. Qui si trova un parcheggio piuttosto ampio ma, nel nostro caso, al completo; il che ci costringe a parcheggiare lungo la strada cantonale. Ritornati sul piazzale del posteggio troviamo i primi cartelli escursionistici e scopriamo di avere a disposizione due varianti per raggiungere i Bagni di Craveggia. Ci si può andare lungo la strada asfaltata in 40 minuti (2,5 km circa) o attraverso la Riserva Forestale in 1 ora e 35.
Il percorso scelto da noi
Scegliamo la via più lunga e percorriamo i primi 5 minuti di marcia sulla strada asfaltata (quella che porta direttamente ai Bagni) fino a trovare una deviazione verso sinistra (cartello giallo con punta bianca-rossa-bianca) in prossimità di alcuni rustici. Il sentiero risulta essere subito molto impegnativo: scende ripidamente ed é molto stretto. In una decina di minuti ci conduce a Tecc dal Böcc, un piccolo insediamento di rustici sul fondovalle. Qui svoltiamo a destra e oltrepassiamo il fiume Isorno su di un ponte.
In questo luogo il sentiero si addentra in un bosco molto suggestivo. A partire da questo punto in poi sarà tutto un sali e scendi lungo un percorso stretto e a tratti difficoltoso. In due occasioni occorre guadare il fiume saltando da un masso all’altro (in maniera comunque molto agevole e assolutamente priva di rischi). Se siete fortunati come noi, potreste riuscire a scorgere qualche abitante di questo bosco (nel nostro caso un bellissimo scoiattolo!).
I bagni di Craveggia
Alla sorgente termale si giunge dall’alto passando davanti alla Caserma dei Finanzieri (ormai dismessa) e si nota subito che questo luogo offre varie possibilità per consumare comodamente il proprio pic nic. Si può mangiare sulla riva del fiume, sui prati che circondano lo stabilimento o su un massiccio tavolo di legno in un angolo appartato della radura.
Dopo aver pranzato i bimbi giocano con i sassi del fiume ed esplorano i dintorni, noi invece decidiamo di riempire una delle due vasche. Capiamo presto che purtroppo fare il bagno non sarebbe stato possibile; infatti la portata della sorgente é di 10 l/min e dopo 20 minuti la vasca si è riempita di appena una spanna. Inoltre l’acqua, ahimé, si è già raffreddata.
I bimbi non rinunciano però a fare un bel pediluvio e noi ci ripromettiamo di tornare in estate per fare davvero il bagno nella vasca e anche il percorso Kneipp. Per rientrare alla macchina decidiamo di seguire la strada asfaltata. In una quarantina di minuti di camminata in leggera salita raggiungiamo il punto di partenza della nostra escursione.
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