Siete appassionati di musica o di teatro e avreste voglia di condividere con i vostri figli questa passione? Si avvicina il prossimo compleanno e non sapete cosa regalare? Il “Teatro alla Scala” di Milano, considerato uno dei più prestigiosi al mondo, che dal 1778 ospita i principali artisti a livello internazionale di opera e musica classica, da qualche anno propone il progetto “Grandi Opere per i Piccoli”. Questo prevede l’esecuzione di celebri titoli operistici (nella stagione 2017/2018:
“Il barbiere di Siviglia” e “L’Elisir d’amore”) in forma ridotta e adattata alla curiosità dei bambini. Lo scopo è di educare i bambini al bello e ad avvicinarli alle arti. Sì, perché l’opera lirica non deve essere considerata cosa per pochi eletti o unicamente per gli appassionati. Unendo il teatro alla musica, l’opera lirica è completa e coinvolgente fin dal primo momento, una buona scelta quindi per risvegliare l’interesse dei bambini.
I biglietti d’ingresso: alcuni consigli
Anche il prezzo d’ingresso alla Scala non deve preoccuparvi; infatti con l’acquisto di un biglietto a prezzo pieno da parte del genitore si ha diritto ad accompagnare due bambini (minori 18 anni) al prezzo simbolico di 1 euro ciascuno. Un’idea davvero carina che permette a tutte le famiglie di accedere a questo prestigioso Teatro. La difficoltà sta “unicamente” nel riuscire ad acquistare un biglietto d’ingresso, e soprattutto aggiudicarsi un posto dal quale si riesce a vedere qualcosa!
Infatti alla Scala, in alcuni posti, purtroppo nemmeno un adulto può riuscire a vedere lo spettacolo: sono i cosiddetti “posti di ascolto” e si situano nella seconda fila delle gallerie, dove si trovano delle sbarre in alto per sorreggersi come in metropolitana ma non c’è speranza di vedere il palco (il primo anno, ahimè, ho fatto questo errore!). Per comprare dei buoni biglietti occorre quindi informarsi sul giorno in cui inizia la prevendita. Segnatelo sul calendario e affrettatevi ad acquistarli! Io vi consiglio i posti in platea o nei palchi centrali in prima fila (posto 1 e 2).
Noi quest’anno andiamo a vedere “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini; una commedia divertente, leggera e buffa, ideale per prendere un primo contatto con l’opera lirica. Il giorno precedente alla rappresentazione dedico un’oretta con mia figlia per conoscere i vari personaggi della storia, le relazioni che intercorrono tra di loro, i dettagli sui costumi dell’epoca e alcune curiosità riguardanti l’autore . Tempo speso bene, perché ci ha poi permesso di goderci lo spettacolo senza doverci sforzare di capire cosa stesse capitando. Certo, l’effetto sorpresa va a cadere ma in cambio ci si può concentrare sulla musica, sul canto, sulla scenografia e sulla magia del luogo. Ne vale la pena!
E se arrivate impreparati? Non preoccupatevi, avrete modo di rimediare all’ultimo consultando le guide che vi consegneranno al momento dell’ingresso a teatro. Esiste una versione per adulti e una semplificata e molto colorata per bambini.
L’opera per bambini alla Scala
A questo punto non ci resta che prendere posto nel nostro palco, su una bella sedia di velluto rosso e goderci l’attesa ammirando i dettagli di questo prestigioso teatro. Finalmente si spengono le luci e cala il silenzio. Tutti i bambini in sala si fanno muti ed entra in scena il servo Ambrogio che in maniera simpatica e sempre in rima, presenta i personaggi della storia e ci da una prima infarinatura sul suo contenuto.
Tutto ciò non è previsto nell’opera originale di Rossini ovviamente, si tratta di un adattamento per i bambini. Davvero un’ottima idea! Il buffo Ambrogio infatti compare regolarmente durante tutto lo spettacolo in veste di narratore e aiuta gli spettatori a comprendere lo svolgimento della storia. Difatti non è facile capire tutto ciò che gli attori dicono cantando, ma grazie a questo simpatico personaggio siamo riusciti a seguire e goderci lo spettacolo in tutto relax.
Idee per il dopo spettacolo
Al termine della rappresentazione, nel ripercorrere Galleria Vittorio Emanuele II in direzione del Duomo, ricordatevi di fare “un giro di tacco” sugli attributi del povero toro raffigurato nel mosaico dello stemma di Torino. Lo trovate nell’ottagono centrale della galleria. L’usanza dice che porti fortuna posare il tallone destro sugli attributi del toro (simbolo di forza e vigore) e compiere un giro ad occhi chiusi facendo perno su quel piede.
Non avrete difficoltà a scovarlo poiché c’è sempre un manipolo di turisti in coda in quel punto. Così tanti che regolarmente il mosaico deve essere restaurato perché in corrispondenza degli attributi si crea una vera e propria fossa scavata dai talloni dei passanti!
Infine concedetevi una foto davanti al Duomo di Milano, la chiesa più grande d’Italia. E’ alta 108 metri , lunga 160 metri e in grado di contenere fino a 40000 persone. E se avanzate un po’ di tempo ovviamente non perdete l’occasione di visitarla al suo interno e godere della vista dalle sue terrazze (info su orari e biglietti sul sito).
Ciao ciao Milano! Alla prossima!
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