Cosa fare in Svizzera in inverno? Si va a sciare ovviamente… e noi non siamo certo da meno. Quest’anno però vogliamo fare di meglio e provare le ciaspole. Nostri complici sono amici del tipo ultra-sportivo, che appena scende e si posa la neve, preparano le racchette da neve e vanno a ciaspolare con i loro figli.
Con loro decidiamo di andare a sciare una settimana ad Airolo – Pesciüm, proprio prima del San Gottardo, in Val Leventina (Ticono, Svizzera). I bimbi (il mio e due dei loro) di giorno sono a sciare con i loro papà, mentre noi mamme, assieme alla bimba più piccola, stiamo a guardarli sulle piste e a volte ci scappa anche un aperitivo. Questo almeno per qualche (rilassantissimo) giorno. Ed è veramente vacanza.
Poi però arriva il fatidico giorno: il giorno previsto per la ciaspolata fino a Cucurei… Già, perché se gli amici sono del tipo “molto sportivo” noi invece non lo siamo affatto. Anzi, a dir la verità non noi, ma solo io. Questa volta però non ho potuto sottrarmi, anche perché per il nostro battesimo delle ciaspole è stato scelto un percorso decisamente breve, allietato da una serata/nottata in baita con raclette e vino. Se mi mettete la raclette attaccata al bastone, piuttosto che la carota, vi assicuro che cammino pure io… Se manca quella, va bene anche un cane che abbaia (anzi, in quel caso posso anche correre)!
La ciaspolata a Cucurei
Dopo una mattinata sugli sci ad Airolo Luina, partiamo in direzione di Nante e parcheggiamo l’auto vicino alla chiesa. Proseguiamo a piedi verso il paese, prendiamo la prima stradina che sale sulla destra ed arriviamo ad un ampio piazzale… Lì comincia il sentiero per Cucurei: ci fermiano e mettiamo le ciaspole, pronti a partire. Se è la prima volta, meglio farsi spiegare bene come si indossano, perché intuitivamente io avrei sbagliato!
Cominciamo quindi la nostra camminata, che dura indicativamente mezzora – anche meno se i bimbi (il mio in particolare) non avessero continuato a buttarsi a terra, dicendo di essere stanchi e voler fare una pausa: in verità volevano solo giocare nella neve – e la promessa che una volta giunti alla baita di Cucurei avrebbe potuto farlo per delle ore, non li ha proprio convinti. Forse era troppo bello per essere vero.
Ad un certo punto il sentiero incrocia la pista nera di sci di Airolo Pesciüm, quindi occorre prestare un po’ d’attenzione. Si continua poi fino ad un piccolo gruppo di case, dove il sentiero curva e di nuovo ci si ritrova sulla pista nera… questa volta ci si cammina a lato, quindi di nuovo: attenzione!
Arriviamo a Cucurei
Quando arriviamo a Cucurei i bambini sono tutti contenti: la baita durante il giorno funziona come bar per gli sciatori: infatti, per una buona oretta, è stato abbastanza affollato. Nel frattempo i piccoli sono usciti a rotolarsi nella neve ed a costruire un bel pupazzo. Solo quando l’ultimo sciatore è partito, siamo andati al piano superiore della baita a vedere le camere (ce ne sono tre) e ne siamo rimasti deliziati; qui è nata la canzoncina: “Cucurei, rei rei… Cucurei, rei rei”, che è stata il nostro tormentone per tutta la serata.
La gerente (la Kuki, amica degli amici) ci ha preparato un’ottima cena a base di affettati e raclette, oltre a pasta per i bambini, dato tutte le istruzioni per la colazione, consegnato le chiavi e verso le 22.00 è scesa a valle con gli sci. E noi da soli, circondati da pinete, neve e silenzio, ad ammirare la notte stellata.
Con un cielo così limpido che sembrava di poterle toccare con mano, le meravigliose stelle. I bimbi erano “a mille”, nessuno voleva dormire e quindi per noi adulti niente sauna al piano inferiore: peccato! Però che giornata splendida, e io che a Cucurei non ci volevo andare! A saperlo avrei camminato anche delle ore.
Percorsi con le ciaspole ad Airolo Pesciüm
Ad Airolo Pesciüm ci sono 3 sentieri da percorrere con le ciaspole: quello rosa, quello viola e quello verde – in totale 8 km di sentieri. I percorsi rosa e viola sono circolari e partono da quota 1745 metri, dove arriva la funivia. Anzi. per essere precisi quello viola è un prolungamento di quello rosa, pensato per chi desidera ciaspolare di più.
Quello verde invece parte (o arriva) a Nante e sale fino alla stazione della funivia, passandoci sotto. Noi ne abbiamo percorso solo una parte, poi abbiamo deviato per Cucurei. Una valida alternativa sarebbe quella di salire in funivia, percorrere uno dei due sentieri circolari, e poi scendere lungo quello verde e fermarsi a dormire a Cucurei.
Un’ultima precisazione: non è obbligatorio dormire a Cucurei, si può anche ridiscendere a valle, però così facendo si perde la magia delle stelle e della notte…. a voi la scelta! Se decidete di pernottare, mi raccomando prenotate per tempo (qui il link). E salutatemi la Kuki.
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