Toronto, nell’Ontario, è la più grande città del Canada, futurista e multiculturale: si dice che più del 35% della popolazione sia di origine non-europea. Quello che non si dice, purtroppo, è che nonostante la popolazione e l’ampiezza, è una città dove la gente spesso si muove lenta, a piedi o in bici. Insomma è veramente una città a misura d’uomo e di bambino. Visitare Toronto con bambini è una bellissima esperienza.
Il nostro soggiorno a Toronto è stato brevissimo: giusto 3 giorni per “regalare” al nostro Stefano una giornata alla Cascate del Niagara ed incontrare una cara amica dopo 20 anni. Il tempo è stato decisamente troppo poco per far giustizia alla città, e appena abbastanza per un assaggino di Canada, dove ci siamo riproposti di tornare – se non altro per visitare il Distillery District di cui ci hanno tanto parlato.
Toronto Harbourfront
La rinnovata zona portuale di Toronto è un zona recentemente rinata grazie ad una pianificazione intelligente e l’aiuto di qualche architetto di grido ed illuminato. Questo angolo di città lungo le sponde del lago Ontario è un vero gioiellino da godersi passeggiando, fermandosi a più riprese per approfittare delle molteplici manifestazioni gratuite organizzate dalla municipalità – inclusi una “sala concerti” all’aperto con 1300 posti a sedere. Nella zona inoltre ci sono diversi teatri, gallerie d’arte, musei e ristorantini. Dai moli partono diverse imbarcazioni che accompagnano i visitatori in giri turistici, ma anche traghetti diretti alle isole della baia.
Simcoe Wave deck
Il Simcoe Wave deck si trova al porto ed è una sorta di sinuosa passerella in legno a sette livelli ed a forma di onde, di diverse altezze, localizzata fra il marciapiede ed il lago, in zona portuale. Se siete a Toronto con bambini non potete perdervela.
L’idea è di richiamare il movimento dell’acqua, ma la parte geniale dell’istallazione è il fatto che fra un’onda e l’altra, ci siano delle strisce di legno liscissimo e scivoloso, che si adatta perfettamente ad un altro scopo, oltre quello di camminarci sopra: quello di scivolo per bambini. Ne vedrete a decine, tutti felici.
Inoltre, nelle vicinanze, ci sono due statue (un orso e un cane) dove i bimbi possono arrampicarsi.
Old Town
La Old Town è il quartiere storico di Toronto, dove insomma è sorta la città. La bellezza del luogo è il fatto che è composta da edifici bassi (tre piani al massimo) mentre tutto attorno non si vedono altro che grattacieli. Le strade principali sono Front, King e Queen Street, dove troverete alcune interessanti costruzioni: il mercato coperto St. Lawrence Market (dove potete anche mangiare prelibatezze locali), il triangolare Flatiron Building e la Cattedrale di St. James. Fra le tre attrazioni ai bimbi forse piacerà di più il mercato, anche perché ci sono in vendita dei simpatici souvenir tipici del Canada.
Chinatown
Il quartiere cinese di Toronto è uno fra i più grandi del loro genere, e la sua visita non mette d’accordo tutti. C’è chi lo trova coloratissimo e pieno di vita, chi troppo sporco e pieno di merci a buon mercato ma di bassissima qualità. Ai bimbi di solito piace vedere le coloratissime insegne, i cibi e le erbe dall’aria un po’ misteriosa che sono in vendita. Di certo è il luogo ideale per mangiare autentico cibo cinese, ma i ristoranti dall’aria pulita sono ben pochi. Da vedere unicamente se non si è vista un’altra Chinatown nel continente nordamericano.
Museo: Hockey Hall of Fame
Non solo per bimbi e assolutamente da non perdere se siete appassionati di hockey su ghiaccio, che in Canada è una sorta di sport nazionale. Se siete a Toronto con bambini dovete assolutamente visitare l’Hockey Hall of Fame – mi raccomando, calcolate diverse ore per visitarlo tutto. Questo museo offre a grandi e piccini il meglio della storia dell’hockey raccolta sotto un unico tetto. Non saprei quale sala consigliare, ma sicuramente merita una nota quella dei trofei. Segnalo inoltre diverse postazioni interattive per il divertimento di tutti. Si trova al 30 Yonge Street.
Yorkville
Yorkville è un quartierino molto carino, con delle boutiques molto lussuose, ampi spazi verdi e ristorantini deliziosi a prezzi accessibili. Il prezzo al metro quadro in questa zona è il più caro di tutto il Canada. Ci siamo andati in serata, grazie all’amica Mary-Ellen, che ha pensato non solo al nostro palato ma anche al divertimento del piccolo. Perché? Semplice: qui è stata trasportata pezzo per pezzo una pietra glaciale enorme (“the Rock”) dove la gente si incontra e si siede a parlare, e dove i bambini possono correre e giocare ad arrampicarsi. Stefano se la ricorda ancora e insiste che per lui è stata l’attrazione principale della città.
Crociera Toronto Harbour
Un bel modo di passare un po’ di tempo a Toronto con bambini è quella di vedere la città dall’acqua scegliendo una crociera breve, di un’ora soltanto. Si lascia il porto per navigare attraverso le verdi e tranquille isole della baia, per poi rientrare verso la città ed ammirare il panorama dei grattacieli. Non mancherete di notare l’altissima CN Tower e raccontare ai bimbi che si può salire in cima (ma poi dovete portarli) e la grande cupola del Rogers Centre, dove quando i Toronto Blue Jays non giocano a baseball si può assistere a concerti di grossi nomi della musica internazionale. Ci sono diversi operatori che le organizzano. Noi siamo andati nel pomeriggio, per poi pentirci di non aver scelto una crociera serale: la skyline iluminata è veramente suggestiva.
CN Tower
Una visita mozzafiato su Toronto, consigliata a chi non soffre di vertigini…anzi due, perché è possibile salire ed ammirare la città da ben due altezze differenti. In una zona il pavimento è in vetro trasparente. Ai bambini piacerà tantissimo, sia per l’altezza (114 piani e oltre 340 metri) che per la vista. La CN Tower è il simbolo della città ed è sempre piena di turisti: se viaggiate per Toronto con bambini, per evitare di attendere in fila, meglio programmare la visita e comperare i biglietti in anticipo, online.
Cascate del Niagara
Non è possibile visitare Toronto con bambini senza recarsi alle cascate del Niagara, tra Canada e Stati Uniti. Si può noleggiare un’auto, usando i mezzi pubblici o prendendo parte ad un tour giornaliero. Noi, vista la mancanza di tempo, abbiamo scelto l’ultimo e, tutto sommato, non è stato male. Abbiamo avuto tre ore di tempo libero alle cascate e, avendo acquistato con il tour l’escursione in barca, non abbiamo dovuto attendere ore per fare l’interminabile fila e prendere parte all’Hornblower Niagara Cruise.
Si va proprio vicinissimo al punto dove le cascate si infrangono nell’acqua: il rumore è assordante e ci sono schizzi d’acqua dappertutto. Inutile dire che Stefano si è divertito un sacco – e come tutti noi si è pure bagnato come un pulcino, nonostante la mantellina di plastica sottilissima che ci hanno fornito.
Abbiamo anche avuto abbastanza tempo per una passeggiata fino al punto panoramico dove iniziano a “cadere” le cascate e per un pic-nic a base di hot-dog.
Sulla via del ritorno abbiamo fatto una sosta per assaggiare un paio di interessanti vini locali ed un’altra alla storica cittadina: Niagara-on-the-Lake, dove abbiamo passeggiato fra storiche e colorate casette di legno e mangiato un ottimo gelato.
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