Bulgaria con bambini: mare, monti e città

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La Bulgaria è uno stato balcanico nella parte sud-orientale dell’Europa, ancora poco scoperto dal turismo, che offre un interessante mix di città storiche, spiagge lunghissime e di sabbia fine lungo il Mar Nero, fiumi (sì, anche il Danubio) e montagne importanti, dove fare escursioni in estate a praticare lo sci in inverno. Insomma, se andate in Bulgaria con i bambini non vi mancherà nulla. E ancora: la Bulgaria è grande quasi tre volte la Svizzera ma conta un milione in meno di abitanti: insomma, si sta bene e non si sta stretti.

Perché andare in Bulgaria con bambini

Ognuno ha i suoi motivi… ma se avete le idee un po’ confuse e siete alla ricerca di una vacanza estiva in Europa con un bimbo piccolo e non sapete se scegliere mare o montagna, allora la Bulgaria fa per voi. Quando nostro figlio aveva tre anni e mezzo non riuscivamo proprio a deciderci e così, anche un po’ per caso, abbiamo scelto la Bulgaria,così da combinare mare e montagna in un unico viaggio. Che dire? Ci siamo trovati benissimo: la gente è ospitale, il paese è ben organizzato e ricco di storia e di cultura, i bambini sono i benvenuti ovunque. Certo, fuori dalle città l’inglese non è scontato, ma comunque ci si arrangia.

Il nostro viaggio in Bulgaria

Abbiamo trascorso due settimane in Bulgaria con bambini scegliendo un viaggio lento ed un soggiorno al mare. Dall’Italia abbiamo raggiunto Sofia, la capitale, con un volo low-cost (Wizz Air) e abbiamo trascorso 3 giorni in questa città. La costa dista circa 500 km da Sofia quindi ci siamo recati a Burgas con un volo interno, poi abbiamo preso un taxi per Nessebar, dove abbiamo trascorso una settimana di mare. Siamo rientrati a Sofia in aereo.

A Sofia, con l’aiuto dell’hotel dove abbiamo soggiornato, abbiamo trovato un auto con autista che ci ha portati verso le montagne, facendo tappa al Monastero di Rila. Da lì siamo andati in una località di montagna – Bansko – dove ci siamo fermati 5 giorni, prima di rientrare a Sofia per il nostro volo per l’Italia.

Sofia

La prima tappa del nostro viaggio in Bulgaria con bambini è stata Sofia, la capitale. E’ stata un po’ il nostro punto fermo: ci siamo fermati all’andata, al ritorno, ed anche a metà viaggio. Sofia non è una città strepitosamente bella ma per un paio di giorni è sicuramente interessante: a ripensarci avremmo dovuto aggiungerci un paio di giorni extra per recarci almeno in giornata a Plovdiv e vedere il suo famoso anfiteatro romano.

Sofia è anche una città ricca di cultura e soprattutto di chiese… non so quante ne avremmo visitate, forse qualcuna di troppo. E poi ci sono teatri, i musei, i mercatini ed anche ottimi ristoranti. Abbiamo però passato anche parecchie ore nei parchi cittadini, alla ricerca di qualche bel parco giochi per nostro figlio – e per la cronaca, li abbiamo sempre trovati. Segnalo che quasi tutti hanno un’area con castelli gonfiabili…

Cosa è piaciuto a nostro figlio della città oltre ai parco giochi? Tante cose, ma vi elenco solamente le principali.

La cattedrale di Aleksandr Nevskij

Ci siamo passati e ripassati davanti più volte davanti alla bianca ed enorme cattedrale di Aleksandr Nevskij … ad ammirare le sue cupole tonde verdi e la sua immensa cupola dorata. “Mamma, ma è oro vero?” No, è solo placcata. “Placcata di oro vero?” Insomma, un tormentone, ed ogni volta ci ha chiesto di entrare ad accendere una candela ed esprimere un desiderio.

La Tomba del Milite Ignoto

Ecco il secondo tormentone di mio figlio: la Tomba del Milite Ignoto con la fiamma perpetua… niente di speciale, ma mai sottovalutare l’attrazione di un bimbo per una fiamma che non si spegne mai, può essere fonte di stupore immenso. Visto che si trova a pochi passi della cattedrale abbiamo dovuto passarci accanto diverse volte, proprio per controllare che fosse ancora accesa – anche di notte.

Chiesa di Sveti Georgi

Ecco un’altra chiesa che ci è piaciuta in modo particolare, per un motivo completamente diverso dallo sfarzo e dal luccichio della cattedrale. La chiesetta a pianta circolare di Sveti Georgi (San Giorgio) è praticamente circondata dal palazzo del presidente della Repubblica e sembra sia stata calata in quel luogo per caso. Insomma, è un po’ surreale.

Le rovine del ‘500 delle caserme turche

Queste rovine risalgono ai tempi dell’occupazione turca del 1500 ed ora sono state restaurante e trasformate in museo. Vedrete gli antichi alloggi dei soldati turchi trasformati nel tempo in celle di detenzione (nel 1876 fu imprigionato qui l’eroe nazionale Vassil Levski).

Nessebar

Lungo le coste del Mar Nero sorge la cittadina di Nessebar, che è anche patrimonio Unesco. Non aspettatevi paesaggi in stile caraibico, e neppure in stile mediterraneo – in fondo si chiama Mar Nero. Devo dire che però il mare è pulito e l’acqua bassa e trasparente – insomma perfetto per un soggiorno balneare in Bulgaria con bambini. Le spiagge della vicina Sunny Beach (l’Ibiza dell’Est) sono ampie e circondate da suggestive dune.

La parte antica della cittadina di Nessebar (old town) è una vera chicca, ed è un labirinto di stradine acciottolate chiuse al traffico costruite su una penisola. La maggior parte delle costruzioni risalgono al Medioevo, mentre le 40 chiese bizantine risalgono per la maggior parte al V e VI secolo. Il tutto è circondato da vecchie mura difensive.

Il mulino di Nessebar

All’ingresso della penisola, prima di arrivare alla città vecchia, sorge un mulino a vento decisamente scenografico. La base è in pietra mentre il mulino vero e proprio è di legno. E’ alto tre piani e siete con bambini vale la pena di visitarlo. Al primo piano vedrete la sala dove era conservata la farina, al secondo piano viveva il mugnaio con la sua famiglia mentre il terzo piano è occupato dal meccanismo che faceva funzionare il mulino. I più piccoli lo troveranno interessante.

Il museo archeologico ed il museo etnografico

Due bei musei diversi fra di loro, vale la pena di visitarne almeno uno. Il museo archeologico si trova subito oltre le antiche mura di cinta e ripercorre la storia di Nessebar attraverso i secoli e le sue popolazioni:
eneolitici, traci, greci, romani, bizantini e bulgari. Il museo etnografico invece si trova nella Old Town e a mio figlio sono piaciuti in particolare
i costumi tradizionali locali.

Le 40 chiese di Nessebar

A Nessebar la fanno da padrona le 40 splendide chiesette bizantine. Una delle più imponenti è quella la chiesa di Cristo Pantocratore, risalente al XIII-XIV secolo. Un’altra chiesa sorprendente è la chiesa di Santa Sofia (Stara Mitropolija), o meglio, quello che ne resta. Lì mio figlio ha incontrato i bimbi di alcune famiglie bulgare (credo) e con loro si è divertito giocando fra, le colonne centrali, salendoci sopra e saltando giù.

Monastero di Rila

Il Monastero di Rila si trova ad un paio d’ore d’auto da Sofia, andando lungo la E79 verso Bansko. Si lascia la strada principale a Dupnitsa e per una 30 di tortuosissimi km ci si inoltra fra montagne, lungo foreste e fiumi.
Prendete nota: il monastero è un luogo sacro ed è vietato l’ingresso con minigonne, pantaloni corti e canottiere.

Sulle pareti esterne della chiesa al centro del monastero sono rappresentate scene del Vangelo a colori sgargianti, oltre a tantissimi angeli e diavoli. Questi sono dipinti proprio in basso, a misura di bambino, e a mio figlio è piaciuto immensamente trovarseli davanti agli occhi (letteralmente). Li abbiamo ammirati, fotografati e abbiamo inventato storie celestiali e malefiche. Ce ne siamo andati dopo oltre due ore, con un bimbo in lacrime che avrebbe voluto rimanere molto più a lungo.

Bansko

Bansko è un piccola cittadina a poche ore d’auto da Sofia, alle porte del Parco Nazionale della Montagna di Pirin, su cui il governo ha investito milioni e milioni per trasformarla in stazione sciistica alla moda. D’inverno di tengono anche gare di coppa del mondo di sci, mentre d’estate è piacevolmente sonnacchiosa e rilassante. Noi ci siamo sveglati ogni mattina al suono dei campanacci delle mucche

Passeggiando per Bansko abbiamo ammirato la tipica architettura di montagna nella zona e passeggiato lungo viuzze acciottolate. Abbiamo visto molti negozi di lusso (chiusi!) e cortili con ogni sorta di animali: cavalli, galline, capre. In uno di questi abbiamo trovato il ristorante più meraviglioso del nostro viaggio in Bulgaria con bambini. Non abbiamo ordinato nulla: la padrona ha fatto tutto lei, e una tavola così imbandita non l’abbiamo mai vista.

Banya

Volete fare un’escursione particolare? Andate a Banya, un villaggio non lontano da Bansko. Vi occorre un mezzo proprio (auto a noleggio o taxi) altrimenti occorre prendere parte ad una escursione organizzata (che probabilmente sarà in bulgaro). Una mezza giornata al villaggio di Banya, conosciuto per le sue 27 sorgenti termali minerali, sarà sicuramente gradita a tutta la famiglia ,

Belitsa

Un altro luogo dove portare i vostri bambini è il Dancing Bears Rehabilitation Park di Belitsa. In questo centro vengono curati e riabilitati gli orsi ballerini, ovvero quei poveri orsi costretti alla danza come attrazione di strada. Dovete sapere che per farli ballare, gli orsi vengono messi su pedane incandescenti e quindi non ballano per seguire il suono del violino, ma sollevano i piedi per non ustionarsi (tristissimo!)

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